Palermo
ancora protagonista nella gara d’andata di questi playoff di Serie C, vince 3 a
0 in casa della Feralpisalò, nella prima delle due semifinali, mettendo una
seria ipoteca sul passaggio del turno alla finale, anche se ci sono da
disputare altri 90 minuti, dove tutto può succedere, come consuetudine passa in
vantaggio per 2 a 0 nel primo tempo: al 44esimo Brunori e nel recupero
Floriano.
Nella
ripresa ancora protagonista Massolo, che stavolta para il rigore del possibile
2 a 1 al cannoniere Miracoli e poi il solito Soleri mette la firma da
subentrato, segnando il 3 a 0 e adesso domenica 29, per la gara di ritorno al
Barbera, come ha detto l’allenatore dei lombardi, dovrebbe essere una
formalità, da affrontare con molta attenzione, per conquistare un posto nella finale,
con una delle altre due semifinaliste
Catanzaro e Padova, che hanno concluso la loro partita d’andata 0 a 0.
Dominio del Palermo, che è stato perfetto nella gestione della partita,
all’inizio ha controllato la sfuriata degli avversari, una squadra di tutto
rispetto, che però a lungo andare si è dovuta inchinare allo strapotere
tecnico-tattico dei rosa, che hanno disputato una gara maiuscola, perfetta sotto tutti i
punti di vista, più gioca e meglio gioca, sfoggiando una straordinaria
prova di forza, degna del suo blasone, imponendo ai lombardi la sua personalità.
Colpisce in
maniera particolare, la sua grande condizione psicofisica, in campo i rosa
hanno un ritmo e una qualità, da squadra di categoria superiore, rendendosi
protagonista di una prestazione importante, sul piano mentale, atletico e
tecnico, di una squadra che ha ormai raggiunto un notevole grado di autostima e
piena consapevolezza dei propri mezzi.
Il Palermo ha
raggiunto una maturità, un’identità tattica e mentale, sincronismi di gioco che
fanno dei rosa la giusta finalista, che ha tutte le carte in regola per
pretendere la serie B, squadra corta, pressing alto e aggressivo, un Palermo volitivo
che ha impressionato per l’approccio alla partita e per la tranquilla
superiorità, con cui ha condotto la partita, anche se la linea difensiva è
stata più attenta, credo che resti il nostro tallone d’Achille.
Nel reparto
avanzato, sempre più spumeggiante e concreto, colpisce la scarsa verve di
Valente, sostituito dal solito Silipo, che non ha ancora fatto quel salto di
qualità che ha fatto invece Damiani, che ha fatto una gara monumentale, è stato
protagonista di una regia illuminata, ha dato i tempi di gioco alla squadra, verticalizzazione
alla manovra, intensità e un costante recupero di palloni, in fase di
interdizione.
Ha letteralmente
dominante in mezzo al campo, qualche mese fa il direttore sportivo Castagnini, diceva
che la permanenza a Palermo va meritata e penso che Damiani, come Brunori e
come Soleri, si siano meritati il riscatto, perché sarebbero le pedine ideali
da dove ripartire e da quel sempre più sbalorditivo Massolo, che ha compito l'ennesima prodezza
su Miracoli, dopo avere fermato dal dischetto Procaccio e per poco anche
Markaj.
La Feralpi ha retto il confronto con i rosa per circa mezz'ora, sgonfiandosi poi con il trascorrere dei minuti, Brunori ha stappato la partita e la magia di Soleri ha chiuso (almeno così dovrebbe essere) la pratica qualificazione alla finale, ottimo l’arbitraggio della signora Ferrieri Caputi, alla sua prima direzione ai playoff e prima volta del Var, in una partita di serie C.
Dalla partita in campo, passiamo alla partita delle diligenze, non sembrano
così vicini i tempi di un passaggio del Palermo al City Football Group, al contrario di quanto si sente in giro, nessuna
trattativa è chiusa e si parla di un percorso lungo, perché ci sono
altre proposte sul tavolo.
Si tratta di una possibilità concreta di rilevare il Palermo da parte dello
sceicco Mansour, ma non l'unica, il City Football Group ha intenzione di
comprare una squadra italiana, però se sarà il Palermo o sarà un’altra società
è da vedere, il Palermo ha dei vantaggi, ma non c'è nessuna trattativa chiusa, non
è una cosa di adesso o che ci sarà nel breve termine.
Nessun commento:
Posta un commento