venerdì 20 maggio 2022

Stefano Vecchi o la Reggiana sulla strada del Palermo?

Se i rosa dovessero passare contro l’Entella, sulla loro strada per arrivare alla finale, potrebbe esserci la vincente tra Reggiana e Feralpisalò, la prima è considerata una vera corazzata, del resto la scorsa stagione ha giocato in serie B, la seconda è meno strutturata, ma ha come guida tecnica, un allenatore di tutto rispetto come Stefano Vecchi, un allenatore sprecato per la categoria e che può vantare esperienze importanti.

Vecchi Inizia l'attività di allenatore sulla panchina del Mapello in promozione e ottiene la promozione in Eccellenza, passa sulla panchina della Colognese che allena per tre campionati consecutivi, centrando due volte i playoff per la promozione in D, prima di passare al Tritium sempre in Eccellenza, con il quale ottiene due promozioni in due anni, portandola in serie C e vincendo la super coppa di serie C2.

Dalla panchina del Tritium passa alla SPAL in serie C e poi al Südtirol sempre in serie C, con cui raggiunge i play-off nel campionato 2012-2013, l’anno successivo passa al Carpi, neopromosso in Serie B, ma viene esonerato a marzo del 2014, sostituito da Pillon, la stagione successiva arriva la chiamata dell’Inter, per allenare la squadra primavera.

Con la squadra primavera vince subito il Torneo di Viareggio (2015), l'anno seguente vince la Coppa Italia Primavera (2016) e a novembre dello stesso anno, viene chiamato a traghettare la prima squadra dell’Inter, dall'esonero di Frank de Boer, all’arrivo di Pioli, in questo periodo di “interregno”, esordisce in Europa League contro il Southampton e in Serie A contro il Crotone, prima di tornare ad allenare la Primavera.

Pioli non finisce il campionato e viene esonerato a maggio del 2017, così Vecchi viene richiamato in prima squadra per le ultime tre partite di campionato, chiudendo il campionato al 7º posto.

Torna alla Primavera e a giugno 2018 vince il campionato e nel gennaio 2019, vince anche la Supercoppa, partecipa con la primavera alla Youth League e a marzo vince il suo secondo Torneo di Viareggio, mentre a giugno 2019, si riconferma campione d'Italia Primavera con l'Inter, prima di passare al Venezia in serie B, dopo sei partite viene esonerato e sostituito da Zenga.

Torna sulla panchina del Südtirol in serie C, nella prima stagione si piazza al 4º posto e disputa i playoff, nella seconda stagione arriva 3º e disputa ancora i playoff, poi eliminarlo al secondo turno della fase nazionale, praticamente come adesso e fine stagione lascia nel giugno 2021 si accasa con la Feralpisalò, il resto è storia recente, siamo in presenza di un tecnico esperto in vittorie e finali, nonché di playoff, che affronta gli emiliani forte di due risultati su tre.

Al "Mapei Stadium", sabato sera si deciderà la probabile avversaria del Palermo e poi domenica pomeriggio, sempre nello stesso stadio, si deciderà la lotta scudetto tra le due milanesi, mentre sembra decollare la trattativa con gli arabi, per la cessione dell’80% delle quote del Palermo al gruppo del Manchester City, che ha sempre visto una certa solidità societaria alle sue spalle, quello che sta cercando il Palermo.

Chiaramente il Palermo non verrebbe acquistato “direttamente” dal Manchester, ma dal City Football Group, una holding creata con lo scopo di creare una rete di società e team, si parla di un accordo per l’80%, per un prezzo d’acquisto intorno agli 8 milioni, una cifra non esorbitante per lo sceicco Mansour, abituato a spendere ben altre cifre.

L’affare sembra veramente vicino alla conclusione, tanto che in occasione della gara casalinga contro la Triestina, un manager del gruppo è stato visto in città e oltre alla partita e allo stadio, ha fatto pure una visita anche alle strutture, come lo Sport Village e il centro sportivo di Torretta, a riprova dell’interesse della holding.

Certo un Palermo in serie B, aiuterebbe ad accelerare l’acquisto, il gruppo poi lascerebbe in quel 20%, la possibilità ricoprire ruoli dirigenziali a chi conosce già il territorio, nel nome della crescita della società e di nuovi talenti, giovani prospetti che possono creare plusvalenze, da investire nella creazione delle strutture, con investimenti e sviluppo di moderni centri sportivi. 

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