La vittoria del
Palermo a Bolzano è stata molto più difficile di quanto possa dire il risultato
finale, risultato che per me è l’unica cosa buona della partita, il Sudtirol sin
dal fischio di inizio ha preso d’assedio la metà campo del Palermo e l’ha messa
subito sul piano della lotta, per colmare quello che sulla carta sarebbe l’evidente
gap tecnico con i rosa, i biancorossi sono partiti subito all’attacco per provare
a sorprendere i rosanero.
In pratica il Sudtirol
ha cominciato con un pressing totale, che non ha lasciato respiro al
centrocampo rosanero e per un buon quarto d’ora il Palermo è stato contratto,
senza riuscire a ripartire, patendo pesantemente gli avversari, ma fin qui il
Palermo che deve vincere il campionato non si è mai visto e latitava anche a
Bolzano, perché il pallino del gioco l’aveva in pugno il Sudtirol.
Il Palermo si è limitato
a una difesa a oltranza, l’unica
via di sfogo erano le uniche minacce porate ai tirolesi sulla fascia sinistra da Di Mariano, cha ha lottato come un leone, sia in
fase propositiva che in ripartenza, tanto da risultare alla fine il migliore in
campo, scatti, controscatti, dribbla, contrasta e affonda tackles durissimi,
approfittando di ogni minimo spazio per affondare nel cuore della difesa
avversaria, fino all’ultimo respiro.
Di Mariano ha tenuto a
galla il Palermo con la corsa, l’abnegazione, gli scatti, i cross e gli assist,
i rosa così piano piano hanno potuto uscire la testa e cominciare a ribattere
colpo su colpo i biancorossi, al 20esimo Di Mariano subisce fallo a una
trentina di metri dalla porta sulla sinistra, la punizione battuta
magistralmente da Ranocchia, che è sembrato stia tornando ai suoi livelli, dal
mucchio sbuca Baniya, che di testa infila sotto la traversa il gol del
vantaggio rosanero.
Il primo tempo finisce con le due squadre che si
sono dati battaglia e si sono completamente annullate, senza mai minacciare
seriamente la porta di Desplanches e Poluzzi, escluso l’episodio del gol, il Palermo
è stato cinico ad approfittare dell’unica palla passata nell’area tirolese per
fare gol, il secondo tempo è stato come il primo, il Sudtirol non ci stava a
perdere e attaccava in massa, senza tuttavia essere pericoloso più di tanto.
Il Palermo si è difeso
bene, ma era solo Di Mariano a pungere di tanto in tanto, senza mai
impensierire Poluzzi, Di Mariano era costretto a tamponare sulla sua fascia e a
ripartire, un Di Mariano scatenato, come si era già visto nella partita col
Cosenza, ma ciò nonostante, il Sudtirol passa al 50esimo e pareggia con una spettacolare
punizione dal limite dell’area battuta da Casiraghi, che aggira la barriera con
pallone che s’infilava all’incrocio dei pali dell’incolpevole Desplanches.
Ai rosanero quel
pareggio ha dato la scossa a tutta la squadra, che si è ricompattata e su
un’altra ripartenza di Di Mariano, che subisce l’ennesimo fallo più o meno
nello stesso punto del gol del vantaggio rosa (ad aree invertite), batte ancora
Ranocchia con la solita traiettoria, stavolta è la testa di Diakitè che spizza
la palla nell’angolino alla sinistra di Poluzzi e il Palermo è di nuovo in
vantaggio, il gol ha spezzato le gambe al Sudtirol e Dionisi ne ha approfittato
per fare un triplo cambio, che si rivelerà determinante.
Entrano Saric, Brunori
e Di Francesco, che prendono il posto di Ranocchia, Henry e Di Mariano, sono
proprio loro tre che “combinano” l’azione del terzo gol rosanero: Saric recupera
palla e lancia Di Francesco che libera Brunori, il capitano resiste, difende la
palla che schizza liberando Insigne, pronto a mettere nel sacco, la prima
cosa bella fatta dal napoletano quest’anno, trasformando una partita mediocre
nel terzo successo consecutivo in trasferta.
Il Palermo comunque non sembra avere trovato la condizione necessaria per vincere il difficile campionato di serie B, quella con il Sudtirol è stata una vittoria che ridà fiducia ai rosanero, un successo che è fondamentale per il morale della squadra e di Dionisi, che muove la classifica e comincia ad avvicinarsi ai piani alti della stessa, ma adesso bisogna dare continuità con una vittoria al Barbera, dove i rosanero finora hanno solo pareggiato.
Tengo a ricordare che i rosa hanno vinto
una partita non proprio bellissima, ma l’ha interpretato con grande attenzione,
il Palermo è stato costruito per il 4-3-3 e forse con questi calciatori non può
fare altro, però le prestazioni di molti di loro hanno tradito le attese, dunque
è giusto che se questi giocatori a dicembre non avranno trovato la migliore
condizione, vengano sostituiti con degli altri di livello superiore.
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