Un elemento fondamentale del
Palermo, deve essere la continuità di risultati e di prestazioni, perché tra
alti e bassi non si va in serie A, al Palermo ancora manca un’identità forte e
una fisionomia precisa, in difesa Dionisi non riesce ancora a trovare la linea
migliore, concedendo ancora sempre troppo agli avversari, ma anche in attacco
il Palermo è smarrito.
Brunori non è nemmeno la lontana
copia del giocatore che abbiamo ammirato in passato, è servito poco, ma lo era
anche lo scorso anno e i suoi gol li ha fatti, piuttosto pesa il fatto di
essere rimasto, sperava di andare in serie A e lo hanno bloccato, ma anche Le
Duaron sta deludendo, un calciatore che è stato l’acquisto più costoso, non è
possibile che ancora non abbia fatto vedere nulla, più che doti di grande
calciatore, ha fatto vedere tanta confusione e approssimazione.
Confusione e approssimazione
che caratterizzano il Palermo e il suo tecnico, la squadra ha bisogno subito di
ritrovare le individualità della squadra, per alzare l’asticella della qualità
e qua è il tecnico che deve pensarci, perché non c’è più molto tempo da perdere
prima che sia troppo tardi, le prestazioni di Brunori non dipendono solo da
lui, è troppo isolato e non
viene mai messo nella condizione di fare gol.
Al di là se
l’italo-brasiliano vuole andare via o no, penso che sia arrivata l’ora di
cambiare modulo o per lo meno gli esterni, di aggiungere maggior peso in avanti
o almeno di provare a cambiare qualcosa nella costruzione del gioco, per
permettere ad uno degli attaccanti più forti del campionato di serie B, di
avere più occasioni e una/due spalle efficaci, per mettere in difficoltà di più
le difese avversarie.
Di Mariano tanto di
cappello, ma non incide quasi mai in maniera offensiva, personalmente proverei
a trasformarlo in un terzino di spinta, del resto in 256 partite in carriera,
ha segnato 29 reti, ad una media di 1 rete ogni 8/9 partite, come il talento Le
Douaron, che ha segnato 36 gol in 176 partite,
ovvero 1 gol ogni 5 partite, è chiaro che non si tratta di un esterno ma di una
seconda punta, gli esterni rosanero non sono dei realizzatori, ma a piedi
invertiti non fanno neanche i cross per la punta centrale.
Noi abbiamo bisogno di una
seconda punta che faccia 15 gol, insieme ai 27/28 di Brunori, 15 gol anche se
messi insieme Insigne e Di Francesco non li fanno, il napoletano ne ha fatti 56
in 310 partite, significa 1 gol ogni 6 partite e Federico ha fatto 39 gol in
360 partite, media 1 gol ogni 8 partite, è chiaro che per loro vale lo stesso
discorso, perché giocare a piedi invertiti se non vedono la porta? Tanto vale
utilizzare il piede buono per farli crossare.
Henry ha segnato 81 gol in 253 partite, 1 gol ogni 3 partite, potrebbe essere lui la spalla di Brunori o Le Douaron, invece che uno esclude l’altro per continuare a giocare con un 4-3-3 che non rende, da qua si evince che i cambi non hanno portato alcuna miglioria alla squadra e allora, anche se i giocatori li abbiamo comprati per questo modulo e Dionisi non riesce a farli rendere come dovrebbero, o si cambia modulo o si cambia l’allenatore.
Abbiamo la possibilità di
provare a cambiare con il 4-3-1-2, con Brunori e Henry di punta e Ranocchia
alle loro spalle, in attesa di gennaio potremmo avvalerci di tutti questi
esterni come riserve dei due attaccanti, di Verre e Vasic (che è il loro ruolo)
come riserve di Ranocchia, anche perché Le Douaron ha il fisico da centravanti
o da seconda punta e isolato a destra non è a suo agio, poi, Insigne, Di
Franceso, Verre e Henry hanno 30 anni ciascuno, hanno praticamente fallito ed è
ora di ringiovanire.
Di conseguenza poi vanno
riviste le situazioni a centrocampo e in difesa, la sosta deve servire a
schiarire le idee a Dionisi e ai dirigenti rosanero, dobbiamo trovare
immediatamente le soluzioni utili per riprenderci il campionato, che non è poi
così lungo, ma soprattutto e pieno di insidie, trovare soluzioni all’interno
della rosa a disposizione o investire su nuovi elementi di comprovato valore,
per potere fare un notevole step in avanti e tanto poi, è tutta gente che
serviranno per la prossima serie A, come ha fatto il Como.
La squadra che scende in
campo appare in confusione, praticamente non funziona nulla, preoccupa
l’involuzione tattica e c’è davvero tanto da lavorare, i fischi a fine partita
sono assolutamente comprensibili, il tempo della pazienza a Palermo è finito,
ma questa volta davvero per tutti, il tecnico è chiamato a riflettere, i cambi
sono inevitabili, Dionisi deve trovare soluzioni diverse, intanto sembra sia
stato evitato un caso Brunori con la partenza da titolare contro la
Salernitana, erano impietose per il capitano quattro panchine di fila.
Girano voci che il Palermo
sia interessato al DS del Lecce Trinchera,
noto con Corvino per il suo modello di lavoro, che ha creato nel club
giallorosso un notevole patrimonio tecnico, facendo calcio all'insegna della
sostenibilità, con giovani di proprietà destinati a fare plusvalenze, che è
proprio quello che interessa alla nostra proprietà straniera, anche se hanno
potenzialità importanti per fare un mercato.
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