Il San Vito pareggia 2 a 2 contro la Cogitana dopo
essere stato in svantaggio per 2 a 1 fino al 96esimo, complici l’ingresso in
campo dalla panchina di Baccin, Masin, Ferrazzo e espulsione nel finale di
Grandesso, ancora una volta la Cogitana ha un approccio sbagliato alla partita,
tanto che dopo dieci minuti va in svantaggio, la seconda parte del primo tempo
invece è stata più equilibrata, con i luparensi in ripresa, che pareggiano
prima delle fine del primo tempo con Zanchin su punizione.
Nel secondo tempo entra in campo un’altra Cogitana,
vogliosa e graffiante, una Cogitana trasformata, che pressa altissima e mette
in difficoltà il giro palla dei bassanesi con il neo entrato Fior, al "Centro
Giovanile" i luparensi chiudono nella loro metà campo il San Vito e
spadroneggiano a centrocampo con Grandesso, Menzato, Cusinato e soprattutto con
De Simone, caparbio uomo ovunque, fioccano i palloni in area, ma Fior di divora
almeno 3 o 4 palle gol.
Dopo avere
sbagliato tanto sotto porta, a metà ripresa è arrivato il gol del 2 a 1 in
mischia, è il solito Zanchin che con un colpo di nuca sulla linea di porta,
segna il gol del vantaggio, la Cogitana continua a pressare e il San Vito in
difficoltà si difende come può, poi la svolta negli ultimi 20 minuti, Crisà
sostituisce Miotti ammonito con Baccin, per evitare che Miotti potesse essere
espulso, ma Baccin che fin qui non ha fatto benissimo, non riesce a trovare le
misure sul suo avversario, che così dà respiro ai bassanesi, che cominciano a
pungere con continui contropiedi.
Il 3 a 1 è nell’aria ma non
arriva, mancano 10 minuti alla fine e Menzato chiede la sostituzione, entrano
Masin e Ferrazzo a centrocampo, ma si piazzano in attacco senza mai dare una
mano alla squadra, tanto che Grandesso davanti alla difesa va in difficoltà,
prende un giallo e per proteste ne prende un altro, viene espulso e perde la
testa.
In dieci la Cogitana stringe i
denti per gli ultimi 5 minuti, tranne Ferrazzo e Masin appena entrati, che
guardano i compagni dannarsi in difesa, fino a quando l’esterno del San Vito
per l’ennesima volta supera Baccin ed entra in area, supera anche Rosa e mette
al centro un pallone, dove l’attaccante è tutto solo e batte a rete a botta
sicura, Letizia ci mette una pezza, ma sulla ribattuta la palla finisce ancora
all’attaccante che stavolta da due passi non sbaglia.
Finisce 2 a 2 una partita vinta
e che doveva essere stravinta, un risultato per niente giusto e che lascia tanto
rammarico per la squadra di Crisà, che a pochissimi minuti dalla fine del
recupero conduceva per 2 a 1, dopo avere perso così altri due punti con il
Santa Croce, non appena l’arbitro ha decretato la fine della gara, si è creata
una maxi rissa, dove l’arbitro ha beccato come unici facinorosi Menzato e
Baccin e li ha espulsi.
La Cogitana ha chiesto alla
squadra un confronto prima dell’allenamento del giorno dopo e così è stato, i
ragazzi hanno spiegato che questo loro comportamento era dato dal fatto che non
hanno “filing” con l’allenatore, questa cosa li innervosisce e li porta a
questa reazione, Mister Crisà ha preso atto della preoccupazione della società,
che temeva di perdere alcuni giocatori e in un primo momento ha deciso di
provare, poi a due ore dalla partita con l’Ezelina ha rassegnato le dimissioni.
Fin qui la cronaca, adesso il
commento di mister Crisà:
“Non pensavo che ci fosse stato
questo epilogo, per me le cose andavano bene e sinceramente non credevo che
avessero dato a me la colpa del loro comportamento, si è trattato di una situazione
cominciata con il piede sbagliato e una parte della società sono sicuro che non
solo non mi ha tutelato, ma secondo me ha incanalato le cose”.
Quindi lei pensa che la società
sia complice?
“Non esattamente, però in questi
50 giorni ci sono stati tanti piccoli episodi, tanti piccoli ostacoli, tante
piccole cose che il sospetto me lo insinuano, ho avuto l’accordo con loro ad aprile
e sono stato tesserato la vigilia della prima partita, solo perché gli e lo
ricordato io, i rapporti con il solo Direttore, sono stati sempre freddi e minimi
indispensabili, non mi ha mai fatto sentire a mio agio, non ho avuto il
materiale, mi hanno dato una maglietta e due pantaloni su mia insistenza, ma
solo per andare in panchina nelle partite e alla mia richiesta la segretaria mi
ha detto: vediamo cosa dice il vice presidente (senza mai avere avuto una
risposta)”.
Quindi non lo avevano a ben
volere, allora perché lo hanno scelto?
“Beh! Dico, sto procedendo per
supposizioni, la società e in particolare tutti i tecnici del settore
scolastico, mi tengono in grande considerazione, il direttore non ha visto di
buon occhio secondo me, che gli ho praticamente tolto la squadra al suo amico,
mi ha lasciato da solo con un gruppo nuovo, con un gruppo difficile, che lo
scorso anno ha avuto problemi con il mister, perché non volevano lavorare ed
erano molto suscettibili, tanto che a me ha chiesto di essere indulgente e
accomodante, forse non dovevo starlo a sentire e fare come ho sempre fatto a modo
mio”.
Sarebbe cambiato qualcosa?
“No, forse sarei andato via
prima, sicuramente non voleva allenassi questa squadra, per tutta l’estate non
mi ha mai chiamato, in questi 50 giorni non si è mai fatto sentire, se non per
quasi rimproverarmi, per quello che non ero riuscito ancora a mettere a regime anche
per colpa sua e poi mi diceva sempre: non farli lavorare tanto se no vanno via,
non trattarli male se no vanno via.
Penso che lui sperava che
perdessi tutte le partite, in modo da mandarmi via prima, invece così non è
stato e secondo me ha portato a compimento con i ragazzi il suo progetto,
sapeste che premura che aveva che io decidessi di andare via entro il 30
novembre, per evitare di doverlo fare poi loro e di dovermi pagare tutto il
contratto, giocavamo troppo bene e se non faceva così, sarei rimasto anche per il
prossimo anno”.
Che farà adesso?
“Aspetto un’altra proposta, ma
stavolta deve essere seria, sono stanco di sottostare ai capricci di tutti, io
voglio lavorare come so, se, se ne presenta l’occasione bene, diversamente sto
bene pure a casa mia”.
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