Privo di Verre e Valente,
con Marconi e Segre in panchina, sotto di un gol dopo appena 5 minuti per la
prodezza di Cissé, il Palermo si è rimesso nella metà campo
avversaria e ha provato a rimettere in piedi, una partita iniziata in salita e
che si era messa come il Sudtirol voleva, per giocare nell’unico modo che sa
fare, palla lunga per i due bestioni lì davanti.
Una partita già complessa,
che è diventata ancora più difficile, dopo gli infortuni di Graves dopo il
gol e di Sala dopo una ventina di minuti, che hanno costretto Corini a
due cambi forzati, con l'inserimento di Masciangelo, al suo esordio
stagionale in rosanero e non è ancora a pieno regime sul piano fisico-atletico
e Marconi reduce da noie ad una caviglia.
Il Palermo ha
reagito, ma senza idee e con un lento e stucchevole giro palla, che non trovava
sbocchi, il Sudtirol era tutto dietro la linea della palla, a protezione della
propria porta e del risultato, affidandosi ai lanci lunghi su Odogwu e Cissè, Palermo troppo lento nel giro palla,
ma anche nelle ripartenze e non ha praticamente mai messo in difficoltà il
portiere avversario Poluzzi.
Caso mai invece, sono stati
proprio Odogwu e Cissè, a creare qualche grattacapo a Pigliacelli e ai suoi
compagni di difesa, al Palermo sono mancate, brillantezza, qualità ed
incisività nello sviluppo della manovra offensiva, nonostante il Palermo fosse
dominante sul possesso palla, che cozzava sistematicamente con la compattezza del Sudtirol, vigoroso
e ordinato nella fase di non possesso.
Biancorossi con il baricentro
basso, squadra cortissima e grande densità nella propria metà campo, bravi a
raddoppiare, aggressivi nelle marcature, perfetti nella copertura degli spazi e
abili sui palloni aerei, in virtù dell’imponenza fisica di molti suoi giocatori,
il Sudtirol conteneva egregiamente e ripartiva in maniera fulminea, attuando la
rivisitazione del famosissimo catenaccio all’italiana, credo fedele del suo
allenatore.
Per la seconda volta nella mia
vita, ho visto la partita allo stadio con mia moglie, che non capisce niente di
calcio, nonostante i miei 40 anni da allenatore e lei stessa mi diceva sempre: “perché
sono così lenti? Ma così fanno piazzare gli avversari”, serviva più fluidità e
rapidità di gioco e nella circolazione della palla, più intraprendenza e più uno
contro uno, per creare superiorità numerica e aggirare il dispositivo difensivo
avversario, visto che in campo i rosa, non avevano nessuno che si potesse
occupare della rifinitura.
Nel secondo tempo entrano
Soleri e Segre, a mio avviso inopinatamente in panchina, un guizzo di Segre
sulla fascia, una palla ad aggirare la difesa biancorossa, l'inserimento di
Soleri senza palla, una conclusione dalla media distanza e il colpo di testa
ravvicinato del numero 27, che trova il pari, 5 minuti dopo l’inizio della
ripresa, il Palermo detiene il pallino del gioco e una marcata supremazia
territoriale, però i rosa non riescono ad alzare il livello necessario,
per avere la meglio sul Sudtirol.
Non credo che possa andare in
serie A con la promozione diretta, ma tramite i play off si, facendo chiarezza tecnico-tattica
e poi cominciare a sfruttare i prossimi turni, che non sono più così proibitivi
dei turni precedenti, non è comunque semplice portare la promozione a casa, ma
ci dobbiamo provare, perché abbiamo una squadra forte e completa.
Il Palermo chiude la partita
con zero occasioni da rete effettive, gol del pari a parte, pareggio giusto e Palermo che
conferma piccoli e significativi segnali di crescita, per me grazie all’inserimento
di Graves, Tutino e soprattutto Verre, che
può permetterci di compiere un ulteriore salto
di qualità, serve alzare l’imprevedibilità e la pericolosità in fase offensiva,
sia in termini di coralità e di varietà di attacco alla porta avversaria.
Ora bisogna accelerare il passo, bisogna rimettere in fila tutta una serie di “tre punti”, a cominciare dalla prossima partita al Barbera con la Ternana, reduce da due sconfitte consecutive, questa la classifica: Frosinone 55; Genoa 46; Bari 43; Reggina 42; Südtirol 41; Pisa 38; Parma e Cagliari 37; Palermo 36; Modena 35; Ternana 34; Ascoli e Cittadella 33; Como 31.
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