I tifosi e non solo continuano
a sognare, ma la squadra e la società, sono concentrati sull’obiettivo primario,
che è quello dichiarato ad inizio stagione, il consolidamento della categoria,
certo se poi dovesse esserci la possibilità di andare oltre, non sarà
sicuramente il Palermo a tirarsi indietro, visto che nel mercato invernale il
Palermo ha preso Tutino e Verre, vuol dire che sta coltivato certe ambizioni.
Anche
oggi un 2 a 0 bugiardo.
Un risultato bugiardo, che non rispecchia affatto il
canovaccio della partita, giocata a grandi ritmi e con molto equilibrio, il
Riese esce con grande orgoglio dal Comunale di Poggiana, consapevole di aver
giocato un buon calcio, con la quarta in classifica e comunque con uno degli
avversari più difficili del girone e di aver disputato una partita in cui la
squadra ha dato segno di crescita in personalità, di una squadra che va
maturando sempre di più.
La squadra ci ha provato, sono stati quasi 100
minuti ad alta intensità, i ritmi costringevano entrambe le squadre, a non
tenere la palla mai ferma e a giocare veloce con due tocchi, è stato un
continuo capovolgimento di fronti e per fare questo servono cuore e polmoni, i
ragazzi ci hanno messo entrambe le cose e alla fine è un vero peccato avere perso
questa partita, uno 0 a 0 sarebbe stato il risultato più giusto.
La partita comincia con la défaillance dell’ultimo minuto di Pozzati, che fra l’altro era
al suo rientro dopo l’assenza di domenica, il calciatore vittima di un
infortunio domestico, non se l’è sentita di partire dall’inizio e così sono
stati scombussolati i piani di gioco previsti in settimana, al suo posto va a
riprendersi la maglia da titolare Miron (anche lui al rientro), ma è venuto a
mancare il giocatore destinato alla marcatura del numero 10 avversario.
Toccava quindi così al confermato
Bizzotto, prendersi cura del numero 10 e capitano avversario, ma per Bizzotto
che è un trequartista, non è stato facile adattarsi al nuovo ruolo e la squadra
subiva il movimento senza palla per tutto l’arco della difesa del numero 9
avversario, che scambiandosi di ruolo con il suo capitano, galleggiava fra le
linee mettendo in difficoltà i gialloblù del Riese.
Dopo mezz’ora il tecnico Crisà, corre ai ripari, tira fuori Bizzotto che comunque non aveva fatto male, anzi e mette dentro Bendo al rientro anche lui da un infortunio, in quel momento lui e Troietto si prendono cura rispettivamente del numero 9 e del numero 10 avversario, liberando Soligo (confermato ancora capitano), autore di una partita magistrale, portata a termine con un problema al polpaccio, per tutto il secondo tempo.
Fallito l’esperimento di Antei attaccante
esterno, meglio come mezzala quando nel secondo tempo è entrato Graziotto,
ancora un primo tempo a reti inviolate, che testimoniano una crescita e un
affiatamento crescente, la difesa si è mossa bene, l’anello debole della catena
resta Longo, a centrocampo nonostante i tanti cambi oramai è un reparto
consolidato, dove hanno fatto bene tutti.
I problemi persistono in attacco, dove
non si riesce a tenere palla, a scaricare e poi tagliare in area, a liberarsi
del proprio avversario e a centrare la porta, nei primi 7 o 8 minuti, il Riese
ha avuto due chiare palle gol, con Coletti e Bizzotto, ma sono stati imprecisi
e la palla è uscita in entrambe le volte facendo la barba al palo, la partita
molto equilibrata, si è sbloccata dopo 5 minuti dall’ingresso in campo per
disputare il secondo tempo.
La difesa si è persa due volte gli
avversari ed è stata punita, al 50esimo e all’85esimo, poi una sola grande
parata di Cuccarolo, stavolta esente da colpe, la differenza l’hanno fatta questi
due gol, perché il Riese, oltre a divorarsi i due gol iniziali, ha avuto altre
3 o 4 occasioni, in due è stato bravo il portiere ospite, nelle altre due, un
colpo di testa di Danieli sorvola la traversa e così anche un calcio di
punizione calciato da Antei, resta il risultato bugiardo, perché i gialloblu
non hanno assolutamente meritato di perdere.
Parla così Crisà,
tecnico del Riese: “Non meritavamo i 2 gol del Montello, dobbiamo
crescere sicuramente ancora come mentalità, però anche oggi si tratta di un 2 a
0 bugiardo, ce lo prendiamo e andiamo avanti, la squadra ha comunque
provato a essere pericolosa, magari con poca qualità, ma pericolosa, nel primo
tempo il Montello ha cercato più di giocare, nel secondo un po’ meno.
Sull’episodio con
Bizzotto, dico che quando
chiedo ai miei ragazzi di essere uniti, lo chiedo a tutti e questo fa il
gruppo, devono imparare a vivere la squadra e lo spirito che stiamo creando è
questo.
Dopo quasi sei mesi, comincio a sentire
che tra me i ragazzi, c’è quel qualcosa che va oltre, mi stanno dimostrando
tanto, con la loro volontà e la voglia di non mollare mai, penso che dobbiamo
ancora crescere a livello di gioco, nel primo tempo, ma anche nel secondo
abbiamo fatto bene, ora abbiamo recuperato dei giocatori e dobbiamo affrontare
le partite con questo spirito, con questa voglia possiamo toglierci altre
soddisfazioni”.
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