Il Palermo
aveva bisogno di segnare due gol senza subirne nessuno, avrebbe dovuto segnare
nel primo quarto d’ora per indirizzare subito la partita e invece è il Venezia
ad andare subito in vantaggio con Tessmann, mettendo in evidenza la netta
manifesta inferiorità dei rosa e al termine di un primo tempo nettamente di
marca lagunare, i veneti hanno raddoppiato con Candela, chiudendo di fatto la
partita, il campionato del Palermo e le ultime residue speranze di potere
andare in serie A.
Il sogno della serie A naufraga a Venezia, per
un Palermo che non è mai stato in partita, netto il dominio dei padroni di
casa in questi playoff, sia nella
gara di andata che in quella di ritorno, fra l’altro se vogliamo, il Venezia ha
dominato anche le due partite di campionato, l’autorete di Svoboda nel finale su
conclusione di Traorè, è stata inutile e termina così una stagione praticamente
fallimentare, spero che la proprietà abbia capito i tanti errori commessi e che
per costruire il futuro riflettano con attenzione.
Il campionato
dei rosa è finito male, il Palermo non è mai riuscito a dimostrare di essere
quella squadra che il City Group ha costruito per la Serie A, la proprietà ha
provato ad allestire una squadra per vincere il campionato o male che fosse
andata per vincere i play off, ma non ci sono riusciti, il Palermo in questo
campionato, è uscito poche volte dal campo a testa alta, stavolta addirittura,
i rosanero non hanno mai dato l’impressione di poter ribaltare la sconfitta
dell’andata.
Il Venezia ha
ampiamente meritato la finale e possibilmente meriterà anche la promozione in
serie A, il Palermo invece ha mostrato anche nella partita più importante, le
pecche di tutta la stagione, le croniche incertezze, le inspiegabili distanze
sulle marcature, le mancate verticalizzazioni e una scarsa incisività in attacco.
Il Palermo
rispecchia la sua classifica, stando a quello che si è visto in campo, il sesto
posto è giusto, il City Group farà bene ad abbandonare la presunzione che li ha
consigliati in questi due anni di serie B, riflettere sulla stagione appena
conclusa e anche su quella scorsa, perché da lì è partito tutto, bisogna
azzerare o quasi e non farsi consigliare dall’algoritmo.
La stagione è
stata una grande delusione, credo che non occorrerà riflettere poi tanto
attentamente sulle ragioni del disastro, il peccato originale è stato la scelta
di Corini e l’intestardirsi sul tecnico bresciano, la stagione è stata
fallimentare, sia questa, che quello dello scorso anno, questa a maggior
ragione perché la squadra è stata costruita per le posizioni più alte, se non altissime
della classifica.
Il cambio di
Corini è stato tardivo e l’apporto di Mignani è stato praticamente nullo,
bisognerà anche interrogarsi sulla condizione atletica, che ha accompagnato per
tutta la stagione la squadra, anche questa è una cosa imprescindibile, in vista
della costruzione dello staff tecnico del futuro, la madre del tracollo
rosanero è stato il secondo tempo di Cremona, lì eravamo ad un passo dal
secondo posto e poi da allora tutto è precipitato inspiegabilmente, anche se la
spiegazione era: che non bisognava affidarsi a Corini.
La proprietà
pare che abbia capito, in ritardo ma sembra che abbia capito e ha già
cominciato a pensare alla prossima stagione, cominciando subito con la ricerca
del nuovo allenatore, Mignani è destinato ad andare via, se si vuole veramente
puntare alla serie A e poi portare avanti il percorso di crescita, come ho
sempre detto, serve un allenatore di medio livello di serie A, gente come
D’Aversa, Sottil, Dionisi e Paolo Zanetti, che a quanto pare è in pole per la
panchina.
Serve scegliere bene e presto, in modo da avere tutto il tempo per programmare e per scegliere sul mercato, Brunori è stato triste e sottotono per tutto il campionato, un’altra cosa che la proprietà non ha capito, gli è dispiaciuto dovere aspettare ancora per raggiungere la serie A e in questo ci potrebbe essere anche la possibilità che il capitano voglia essere ceduto, Marconi invece ha dato l'annuncio del suo addio al Palermo.
Con lui, alcuni dei protagonisti rosanero potrebbero lasciare
presto la Sicilia, sia per motivi contrattuali, che tecnici, potrebbero
lasciare il Palermo oltre a Brunori e Marconi, il terzo
portiere Kanuric e diversi giocatori in prestito: Henderson, Traorè, Coulibaly e Mancuso,
per Traorè il diritto di riscatto è fissato a 10 milioni, una
cifra elevata considerando che il giocatore non ha mostrato appieno il suo
potenziale.
È molto probabile,
che oltre ai prestiti e alle scadenze di contratto, a Palermo si possa avviare
una rivoluzione tecnico-tattica, per me auspicabile e quindi porterebbe a
cambiare diversi interpreti, prendere gente nuova e di livello superiore è un
obbligo, poi sono previsti nuovi ingressi
nell’organigramma, ci interessano di meno dei calciatori e dell’allenatore, ma
ci fanno capire, che la proprietà sembra aver capito, di guardare i numeri e
parlare di futuro.
Nessun commento:
Posta un commento