Il Venezia batte il Palermo per 1 a 0 e vede
sempre più vicina la finale per andare in serie A, è stata una gara equilibrata,
risolta da una bella rete di Pierini, il Venezia fino ad allora non aveva
impensierito Desplanches, l'attaccante ospite però è stato colpevolmente lasciato
libero di calciare dai difensori rosa e alla fine è stata una delusione per
tutti, ma in special modo per i quasi 33 mila tifosi accorsi in massa al Barbera.
Il Palermo
affronta il Venezia nella gara d'andata della semifinale dei play-off di Serie
B, è il primo round
di una doppia sfida con i lagunari per raggiungere la finale, gli
arancioneroverdi vincono 1 a 0 al Barbera,
nella gara di ritorno i rosa dovranno vincere con due gol di scarto, per potere
arrivare alla finale, con una tra Cremonese e Catanzaro, ma intanto la
prima semifinale va al Venezia.
Primo turno amaro per i rosanero, puniti da uno dei pochi tentativi verso
la porta di Desplanches, fino a quel punto il Palermo è stato bello, convincente e
determinato, merito anche di Mignani, poi una volta preso il gol, i rosa si
sono spenti, sono tornate le fragilità mentali, la confusione tattica e anche
gli infortuni, ma davanti a se il Palermo aveva una grande squadra,
capace di aspettare e imbrigliare i rosa, forte della posizione in classifica
che la favoriva in caso di doppia parità e di un impianto di gioco bello e
collaudato.
Il successo del Venezia non è arrivato per caso, è stato costruito con
pazienza e soprattutto sul piano tattico, dove sono stati perfetti, in difesa
hanno concesso poco al Palermo, anche perché hanno costretto i rosa a costruire
poco, devo dire che la squadra messa in campo da Mignani mi è piaciuta,
nonostante Gomes, che pure ha giocato una buonissima partita, anche lui guarito
dalla “Corinite”, la squadra mi è piaciuta nello spirito, negli uomini (era la
migliore squadra possibile) e anche tatticamente, però ritorno a consigliargli,
di avvicinare Brunori alla porta e a non lasciare solo Soleri.
Si, perché è la
proposta in attacco, che non è stata a livello del Palermo e dei loro compagni
di squadra, io proverei di nuovo con le due punte iniziali (Soleri e Brunori),
che si completano bene e il trequartista (Ranocchia), che è l’unico capace di
portare disordine nella retroguardia avversaria e creare (anche spazio) per le
due punte, perché siamo alla terza partita senza i gol degli attaccanti.
Adesso voglio
spezzare una lancia a favore di Mignani, chiaramente non si può arrivare a
sette giornate dalla fine, con una squadra “distrutta” e creata per altri, con
l’obbligo di vincere sempre o quasi e poi affrontare pure i play off, senza
avere al possibilità di lavorare in un certo modo, quindi qualche alibi gli e
lo dobbiamo concedere, ma con questo non dico che tutto ad un tratto sia
diventato un fenomeno.
Comunque è
stato un Palermo intenso e generoso, ma ancora poco incisivo sotto porta, il
Venezia si è dimostra squadra solida e brava nella gestione della partita, è un
avversario di ben altro spessore e cifra tecnica, i lagunari hanno cercato con
più insistenza il giro palla e di non dare ritmo alla partita, il Palermo è rimasto
corto e non ha azzardato il pressing ultra offensivo, mantenendo comunque densità
e distanze tra i reparti.
È stata una partita a scacchi, tra due squadre che si temono vicendevolmente e che si giocavano parte della stagione, il Palermo è stato squadra generosa ma sterile, il Venezia ha gestito il vantaggio e la partita senza particolari affanni e con grande mestiere, per vincere il prossimo campionato di serie B, serve però un altro tipo di allenatore e un altro tipo di squadra.
Non per niente
pare, che alcuni tifosi abbiano mandato una mail a Pioli dicendo: “Mister, vogliamo te per il prossimo anno”, anche se non riesco a capire, come si sia
saputo che Pioli l’abbia letta e sia rimasto in silenzio, dal momento che non
ha parlato, ho finito di criticare Pioli fino a qualche istante fa, quindi non
è che io straveda per lui, però come ho sempre sostenuto, il City Group deve
fare come ha fatto Zamparini quando è arrivato a Palermo, ha preso 11 giocatori
di livello medio di serie A e un allenatore dello stesso livello, facendogli
sposare il progetto.
Quindi l’idea di ripartire con un allenatore come Pioli o Juric per dire,
non sarebbe un’idea pellegrina per tornare e poi fare bene in serie A, forse
proprio loro due hanno offerte migliori e più ambiziose, però il concetto è
quello, non so: Di Francesco (il papà), Semplici, Baroni, uno che con la
squadra chiaramente, ci faccia vincere il campionato e poi ci porti pian piano
al posto che ci compete, sul lato sinistro della classifica.
Per la cronaca, Pioli è cerato dal Napoli, dal Bologna (dove farebbe la Champions), dalla
Fiorentina dove lui ha un pezzo di cuore, ma pare sia vicino al Fenerbache
secondo in SuperLiga, che avrebbe pure pensato addirittura José Mourinho,
ma pare che il direttore sportivo Marco Branca sia più propenso per portare Pioli
ad Istanbul.
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