Il Palermo per
il suo 123esimo compleanno si regala l’ingresso nell’ECA, il
club di proprietà del City Football Group è
il decimo club italiano ad entrare a fare parte, dell’associazione in
qualità di “network member ECA” (Europen Club Association), l’unico organismo
indipendente per i club di calcio a livello europeo, riconosciuto ufficialmente
dalla UEFA e dalla FIFA e segue il
Monza in questo percorso.
Oltre a queste
due società, sono presenti cinque membri ordinari: Atalanta, Inter, Fiorentina,
Milan e Roma e altri “network member”: Bologna, Frosinone e Verona, fino al
2021 era presente anche la Juventus, prima dell’uscita per aderire al
progetto della Superlega, si tratta di un ulteriore e prestigioso passo avanti,
nel percorso di crescita del Club rosanero, nell’ambito dello sviluppo
internazionale.
Ma il suo
compleanno e l’ingresso nell’ECA, non servono ad evitare che il Palermo affondi sotto
la pioggia di Marassi, nella seconda sconfitta consecutiva, un rigore discutibile,
come discutibile è tutta la prestazione della squadra, regala la vittoria alla
Sampdoria, prestazione incolore per i rosa, i blucerchiati hanno legittimato
la vittoria anche con un palo colpito e diverse occasioni fallite.
I rosa si sono
resi pericolosi solo con un colpo di testa di Ceccaroni salvato sulla linea e
con un tiro ravvicinato di Mancuso parato da Stankovic, troppo poco per una
squadra che ambisce dichiaratamente alla promozione, ora la classifica recita:
Parma primo con 29 punti, Venezia 24, Modena 22, Catanzaro 21 e Palermo quinto
a 20 punti, con una partita in meno.
Nelle ultime 3
partite il Palermo ha conquistato solo un punto, contro Spezia, Lecco e
Sampdoria, che occupano le parti basse della classifica e ha rianimato la squadra di Pirlo che era sull’orlo
dell’esonero, ma quello che stupisce oltre alla prestazione è la seconda
sconfitta di fila, gli uomini di Corini hanno manifestato notevoli
difficoltà nello sviluppo della manovra offensiva e una prestazione abbastanza
deludente, la squadra è apparsa totalmente scollata nei reparti,
confusionaria, imprecisa, lenta e anche poco determinata.
Il Palermo ha
fatto un altro passo indietro, va assomigliando sempre più al Palermo insipido
dello scorso anno, Brunori è sempre più solo e i rifornimenti degli altri due attaccanti
è nullo, per non parlare del loro apporto in fase conclusiva, ripeto, serve una
riflessione da parte dell’allenatore e credo che serva una riflessione anche da
parte della società, un punto in tre partite e prestazioni sempre più
inconcludenti, non possono rappresentare un ruolino di marcia adeguato, per una
squadra che ambisce dichiaratamente alla promozione in serie A.
Non è più possibile insistere su questi esterni che non tirano e non creano
gioco, così come non è più possibile continuare a tenere Stulac in panchina,
l’unico capace di costruire gioco con le sue verticalizzazioni, basta con
questo 4-2-3-1 dei caca sotto, la squadra è stata fatta per il 4-3-3 e
nonostante Mancuso e Soleri siano fuori ruolo, così la squadra funziona meglio.
Se Henderson non può giocare da mezzala e deve
giocare per forza sulla trequarti, allora facciamo le cose fatte bene, facciamo
un 4-3-1-2, con Henderson dietro a due punte vere come Mancuso e Brunori, un
play propositivo come Stulac e due mezze ali d’inserimento come Segre e Vasic,
Insigne e Di Francesco li rimandiamo a casa, perché questo equivoco 4-2-3-1, non
è produttivo.
La squadra fa
fatica ad arrivare nell’area avversaria, abbiamo superato per la prima volta la
metà campo dopo 20 minuti e abbiamo fatto il primo tiro fuori al 23esimo, gli
esterni non partecipano alla costruzione della manovra offensiva, che per tanto
non risulta efficace ed è questo ciò che preoccupa, perché il Palermo è entrato
in campo senza nerbo e per un quarto d'ora ha sbandato vistosamente.
Pigliacelli si
è dovuto dare da fare per tenere la gara in equilibrio, visto tutto lo spazio
che il Palermo lasciava nelle retrovie, anche nella ripresa il Palermo è stato
incapace di costruire gioco, ha provato a giocare di rimessa, ma i reparti
erano distanti, scollati e il giro palla era poco efficace, meglio come vi
dicevo quando è entrato Mancuso al posto di un Insigne, pressoché impalpabile e
mi chiedo: ma a cosa l’abbiamo preso a fare.
Le distanze tra il portatore di palla rosanero e i compagni erano siderali,
impossibile dialogare in maniera efficace con questo tipo di occupazione degli
spazi, nonostante i cambi con Valente e Soleri, la squadra rimane lunghissima,
crea qualcosa con Mancuso e Soleri nei minuti finali, troppo poco per una
squadra che vuole ottenere la promozione in serie A.
La Sampdoria ha salvato la panchina di Pirlo, quella di Corini non so se invece è ancora ben salda, il Palermo è quinto, mercoledì deve recuperare la partita con il Brescia e potrebbe andare a 23 punti, un punto dietro al Venezia che ne ha 24 e scavalcherebbe il Modena a 22 e il Catanzaro a 21, restando sempre in piena lotta promozione.
Nessun commento:
Posta un commento