Corini è soddisfatto per avere salvato la
panchina, grazie alla vittoria di misura 1 a 0 contro il Brescia, ma questo è
un campionato lungo e complicato e una partita non certifica che il momento di
difficoltà del Palermo è passato, anzi, perché se è vero che bisogna anche
essere capaci di vincere partite brutte e sporche, a lungo andare però così non
si vince il campionato.
Indubbiamente la partita con il Brescia è
stata una prova di carattere e sacrificio da parte dei calciatori, Coulibaly ha
ripagato con il suo primo gol in maglia rosanero, la scelta di Corini di
schierarlo dal primo minuto e ha regalato i tre punti ai rosanero, ma la sua
prova non mi ha per niente convinto, anche se ha rilanciato il Palermo con una vittoria scacciacrisi e salvato la
panchina di Corini.
Senza dubbio sono
tre punti fondamentali, che permettono al Palermo di balzare al terzo posto in
classifica, ad un solo punto dal Venezia secondo, all’inizio i rosa sono stati un
po' timorosi, la squadra percepiva l’aria pesante degli ultimi due passi falsi,
anche se il gol del senegalese non ha dato sicurezza e fiducia, dopo il
vantaggio il Palermo non ha giocato lo stesso, certo servivano i tre punti e quelli
sono arrivati, per il gioco, come per i miracoli, Corini si starà attrezzando.
Mi ha lascito ancora una volta perplesso, il fatto che Corini ha lasciato
fuori Henderson e lo ha sostituito con Coulibaly e anche l’ennesima panchina di
Segre, con l’ennesima titolarità di Gomes, non mi ha stupito invece che è
rimasto fuori Insigne e al suo posto ha giocato Valente, per quello che hanno
fatto vedere i due la scelta è stata ottima, l’altra stranezza ma giusta, è
stata Stulac titolare e Mancuso al posto dell'infortunato Di Francesco.
Il Brescia comincia bene, con un giro palla rapido ed interessante, il
Palermo fa fatica a trovare gli spazi, molta imprecisione nel fraseggio e poco
movimento senza palla, il gol costringe le rondinelle a spingere di più e a giocare
con maggiore intensità e qualità, tanto che nelle ultime battute di gioco nel
primo tempo il Brescia sfiora il pari, ma un intervento prodigioso di Mateju
salva sulla linea.
Il Palermo accorcia le
distanze tra i reparti e produce un calcio più “efficace”, che il procuratore
del secondo portiere Desplanches ha definito: “senza offesa, qualità del
gioco da celibi-ammogliati”, non è stata proprio così, ma effettivamente la
vittoria scaccia “crisi”, è nata da una prestazione di carattere e abnegazione
e non è stata sicuramente brillante come qualità di gioco espresso, una
vittoria di misura ottenuta con cuore e carattere.
Una contesa di muscoli e nervi, sicuramente poco spettacolare ma è nelle corde di Corini, l'importanza della posta in palio, ha sortito una gara all'insegna della fisicità, efficace e pertinente alla contingenza del momento, gioco confuso e poco fluido, squadre prudenti ed attente alla fase di non possesso, con questo atteggiamento il Palermo dovrebbe essere uscito dal momento negativo, con una partita spigolosa, ricca di falli e scontri duri.
I rosa soffrono, ma si
difendono con grande determinazione e portano a casa un successo di
straordinaria importanza, tre punti per preparare al meglio la prossima sfida
interna contro il Cittadella, in programma domenica pomeriggio al Barbera.
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