lunedì 26 settembre 2022

Il Palermo batte il Nottingham Forest.

Mentre il Palermo va in ritiro a Manchester, al Perugia inizia l'era Baldini, l'ex allenatore del Palermo subentra a Castori, esonerato dai grifoni umbri, così come avevo previsto già alla prima giornata, nello stesso periodo Longo (l’allenatore che avrei preferito per il Palermo) si è accasato al Como e D’Angelo, in ballottaggio con Corini è tornato sulla panchina del Pisa.

Per Baldini inizia una nuova era professionale, il tecnico dopo una notevole parentesi di inattività, era tornato a calcare i campi anonimi della serie C, poi con il ritorno a Palermo e dopo avere realizzato un vero e proprio miracolo sportivo, portando attraverso i play off i rosa in serie B, la serie B la perde con le sue dimissioni, ma adesso l’ha “riconquistata” con la chiamata del Perugia.

Baldini torna a sedere su una panchina di serie B dopo 11 anni, l’ultima volta è stato nel 2011 con il Vicenza e da lì poi sono partiti i suoi 6 anni sabatici, Baldini ritrova nel Perugia Luperini, quell’ago della bilancia del Palermo che ha trionfato ai playoff e conquistato la meritata promozione in Serie B, rimarrà con il nuovo gruppo di lavoro solo il preparatore dei portieri Lupatelli.

Ma torniamo alle questioni di casa nostra, anche se poi Baldini ce lo ritroveremo difronte, nella gara di ritorno al Curi e cioè torniamo alle “cinque giornate di Manchester”, dove prima di partire, il Palermo ha incontrato in amichevole il Nottingham Forest (squadra di Premier League) con la formula dell’allenamento congiunto, a Manchester sono andati tutti i giocatori a disposizione di Corini, ed ecco l'elenco completo.

Questi i calciatori ufficialmente utilizzabili dal Palermo, dopo la chiusura del calciomercato e le liste che ha inviato alla Lega di serie B, relative al numero massimo di calciatori utilizzabili nella stagione 2022-2023, lista A: Broh, Brunori, Crivello, Damiani, Di Mariano, Floriano, Lancini, Marconi, Massolo, Mateju, Nedelcearu, Pigliacelli, Saric, Segre, Soleri, Stulac, Valente, Vido; lista B-CALCIATORI UNDER 23: Bettella, Buttaro, Devetak, Doda, Elia, Gomes, Grotta, Peretti, Pierozzi e Sala; calciatori bandiera: Accardi.

Le uniche eccezioni sono: Nedelcearu e Saric (impegnati con le rispettive nazionali) e Doda, che non è potuto partire per questioni burocratiche e si allenerà a Palermo con la Primavera, il Palermo resterà a Manchester fino al 24 settembre, in ritiro all’Etihad Campus, quartier generale del Manchester City ed è scesa in campo nel pomeriggio di venerdì 23, per un allenamento congiunto con il Nottingham Forest.

Il Palermo ha ottenuto una vittoria comunque prestigiosa, anche se con una squadra si di Premier League, ma imbottita di giovani e con tanti assenti, non riempie di certo la nostra scarna bacheca dei trofei, ma è comunque un buon test che fa morale, per noi tifosi e speriamo per la squadra, in vista della ripresa del campionato.

Il Palermo non approccia bene la gara, ma pian piano cresce e crea qualche buona occasione da gol, soprattutto con Segre e Stulac da calcio piazzato, nel secondo tempo Corini cambia tantissimo i giocatori in campo e schiera il Palermo alla Baldini, col 4-2-3-1, con questo modulo le chance per segnare aumentano, anche se si evidenziano i chiari limiti offensivi, la rete arriva al 33esimo del secondo tempo, con il solito Soleri, bravo a sfruttare una palla vagante in area di rigore.

Boscaglia è pronto a separarsi dal Foggia dopo un avvio deludente, un inizio di campionato di Serie C decisamente al di sotto delle aspettative, che potrebbe costringere la dirigenza del Foggia ad un cambio in panchina, sinceramente devo dire che avevo molta stima del tecnico siciliano ed ex Palermo, ma da quando è arrivato in rosanero, è stato una continua e cocente delusione.

 

Inizio modulo

 

Fine modulo

Riese corsaro a Giavera del Montello.

Seconda vittoria per i gialloblu di Riese e ancora in rimonta, il Giavera così come il Postioma, si è dimostrato avversario ostico, ma il Riese ha dimostrato di essere una squadra compatta e di stare assimilando a poco a poco i dettami del suo nuovo mister, Coletti e compagni hanno ribattuto colpo su colpo, gli attacchi dei padroni di casa, creando in un primo tempo pressoché equilibrato, una serie di occasioni che non si sono concretizzate per poco e subendo solo un paio di conclusioni da parte dei bianchi del Giavera.

In una di queste conclusioni, Pozzati e Longo non si intendono sul fuori gioco e spianano la strada all’attaccante in maglia bianca, che si presenta a tu per tu con Colantuono e lo batte imparabilmente nell’angolino basso, si va così all’intervallo, con il Giavera in vantaggio per 1 a 0, ma senza che il Riese avesse demeritato, anzi, il pareggio gli sarebbe stato stretto, per la quantità di palle gol costruite.

Nel secondo tempo il Riese entra in campo con la stessa convinzione e determinazione del primo tempo, ma con una maggiore lucidità rispetto alla prima frazione di gioco, macina gioco e crea occasioni da gol, il Giavera attende e prova punzecchiare in contropiede, dopo tante azioni fallite per poco e dopo una ventina di minuti dall’inizio della ripresa, quando sembrava che il gol non dovesse arrivare più, ci pensa Coletti a realizzare il pareggio.

Un batti e ribatti dentro l’area dei bianchi, viene risolta da capitan Coletti che mette in rete da distanza ravvicinata, è il gol del pareggio, ma anche il gol della liberazione, sembrava una giornata stregata, ma non sono passati più di 7/8 minuti e il Giavera ritrova il vantaggio, calcio d’angolo, Colantuono respinge di pugno sulla testa di Longo e la palla va in rete, per il più classico degli autogol.

Sembra veramente una giornata segnata, ma i ragazzi del Riese sono tosti, caparbi, in questo somigliano tantissimo al loro allenatore, non si perdono d’animo e continuano a macinare gioco, pur rischiando qualcosa nell’uno contro uno, dopo poco arriva il pareggio con il solito Soligo e a questo punto mister Crisà decide non rischiare più nulla e si rimette a 5 dietro, nel frattempo erano entrati Miron per il solito infortunato Pozzati e Tieppo per uno stanco Cusinato.

La squadra attacca di più e soffre di meno, così a dieci minuti dalla fine arriva il 3 a 2 realizzato da Miron, che si incunea bene in area e mette in rete, un bel pallone servitogli da Coletti, esce lo stanco e impreciso Graziotto, che fa posto all’altro esordiente Bordin, schierato dietro l’unica punta, in una sorta di 5-3-1-1, qui la differenza la fa la preparazione atletica, il Riese ha ancora benzina nelle gambe, mentre il Giavera accusa la fatica.

Stavolta è Miron a ricambiare il favore per il suo capitano, Coletti scappa in mezzo ai due centrali avversari, Miron lo vede e gli lancia un pallone in area sulla corsa, il capitano riceve se lo aggiusta e fa secco il portiere avversario, chiudendo di fatto la partita sul 4 a 2. 

lunedì 19 settembre 2022

Una partita senza colore e ne sapore.

 

Partita insipida, partita da serie B/2, altro che A/2, il Frosinone ha avuto un processo di acquisizione dei sincronismi, più lungo rispetto ai rosa, ma la differenza positiva è stata nel gol sporco di Moro, l’incremento della condizione tecnico-tattico del Palermo di Corini, prosegue molto lentamente, chi lo sa se questo mini ritiro a Manchester, ci darà il Palermo che tutti agogniamo.

Il tempo dovrebbe essere a favore di Corini e guarire i mali che affliggono i rosa, il lavoro del tecnico e la pazienza dei tifosi poi faranno il resto (?), la squadra ha un organico buono, per gli standard medi di questa categoria, anche se l’avvio è stato al quanto deficitario e questa è la terza sconfitta nelle ultime quattro gare, per un gruppo che è ancora alla ricerca della propria identità tecnico-tattica.

Il Frosinone oltre al gol di Moro (determinante la deviazione di Buttaro), ha colpito anche un palo e il solito Brunori ha salvato un altro gol sulla linea, tutte cose che legittimano la vittoria dei laziali, il Palermo ha avuto il torto di non sfruttare quelle poche palle gol che gli sono capitate, i rosa hanno fatto qualcosina di meglio, rispetto alle ultime uscite e si è intravisto, ma è ancora troppo poco.

I rosanero hanno peccato di lucidità e precisione nei momenti decisivi, la squadra ha avuto il baricentro un po’ più basso rispetto alle ultime uscite e ha avuto maggiore attenzione ed applicazione, nel mantenere compatti i reparti e le distanze tra le linee, al fine di limitare le ripartenze avversarie, partita piuttosto equilibrata, caratterizzata da grande agonismo da entrambi le parti, calato poi progressivamente.

Corini ha cercato di pareggiare la partita, con i cambi dalla panchina, i nuovi innesti hanno regalato per la loro freschezza un po' più di intensità ed incisività, che si è concretizzata alla fine con un forcing tanto disperato, quanto scolastico, caotico e banale, Stulac è un calciatore che non si discute, ma appare un po' sotto ritmo, avulso dalla squadra, nell'interpretazione del ruolo in rapporto alle sue qualità.

Stesso discorso per Saric, le cui potenzialità si intravedono chiaramente, ma non sono supportate da uno stato di forma ideale, serve un deciso salto di qualità, per migliorare i risultati e portare punti preziosi in classifica, al momento mi astengo da qualsiasi altro tipo di giudizio, che non sia quello già più volte ribadito.


 Riese in rimonta, batte il Postioma per 3 a 2.

Buona la prova degli allievi del Riese, nell’esordio in campionato contro il Postioma e pensare che la partita era cominciata malissimo, fischio d’inizio e dopo 2 minuti, al primo affondo del Postioma, pasticciano tutti in area su una palla che rimbalza alta ed è subito vantaggio per gli ospiti, appena il tempo per i gialloblu di provare a insidiare la retroguardia avversaria e in contropiede Danieli si fa sfuggire il centravanti avversario, che con un pallonetto supera Colantuono in uscita.

Sono passati soltanto 5 minuti ed è notte fonda per il Riese, i ragazzi coscienti della loro forza non si scoraggiano, qualche urlaccio dalla panchina del Riese e la partita si mette sui livelli dell’equilibrio, gli ospiti sono attenti e intercettano tutte le linee di passaggio dei gialloblu, provando a colpire di rimessa, ma Danieli che nel frattempo ha preso le misure al suo avversario e Colantuono, autore di buone parate, rinvigoriscono capitan Coletti e compagni.

Il Riese si fa sempre più deciso, minaccioso e pungente, finché prima della mezz’ora di gioco, Soligo accorcia le distanze con un bel tiro da fuori, il Riese si rimette in carreggiata e torna dall’intervallo sempre più convinto, il Mister Crisà ridisegna il 4-4-2 iniziale in un 5-3-2, arretra Antei da esterno sinistro a centrale di difesa e sposta Pozzati (ammonito), da centrale di difesa al centro del centrocampo a 3, con Bendo mezzo destro e Soligo mezzo sinistro.

È la mossa della svolta, il Riese attacca con una certa continuità e crea un buon numero di occasioni (ne aveva create tante anche nel primo tempo), è ancora Soligo che dopo una decina di minuti raccoglie una palla vagante nell’area avversaria e realizza il pareggio, i gialloblu (oggi con la maglia dell’Argentina), capiscono che possono ribaltare la partita e insistono, anche se rischiano qualche contropiede e a una decina di minuti dalla fine, in uno dei tanti traversoni messi in area, Coletti anticipa tutti e adagia in rete sul lato opposto.

Esce Pozzati ammonito e con un problemino al ginocchio e poi esce anche Basso, partito esterno alto nel 4-4-2 e finito quinto a destra nel 5-3-2, gli ultimi minuti trascorrono con il Capitano Coletti in aiuto a centrocampo per difendere il risultato e l’altra punta Graziotto, intento a far passare il tempo, portando la palla sulla bandierina e con gli ospiti che con un forcing disperato e caotico, provano a pareggiare una partita che dopo 5 minuti, sembrava dovesse finire in goleada.

Il Riese ha avuto più volte la palla del 4 a 2, anche nel finale, ma i ragazzi sono stati imprecisi e domenica ci sarà il primo big match a Giavera del Montello, contro il Giavera che ha vinto con lo stesso risultato a Busta, 3 a 2 contro il Contea.

venerdì 16 settembre 2022

Palermo a Manchester.

Il Palermo approfitterà della sosta del campionato di Serie B, per lasciare spazio agli impegni delle nazionali e voleranno per un’immersione di quattro giorni nell’Etihad Campus di Manchester, quartiere generale del Manchester City, dove ci sono strumenti e metodologie di allenamento all’avanguardia, con un’attenzione particolare alle strutture sportive, come l’Etihad Campus che fa parte anche l’Etihad Stadium.

Lo stadio di casa, che il City Football Group è pronto ad ampliare portandolo a 60mila posti, per renderlo idoneo ad ospitare una finale di Champions League, diventerà così il terzo stadio inglese per capienza, dopo l’Old Trafford del Manchester United e lo stadio del Tottenham.

Anche a Palermo il City Group vuole lavorare sulle infrastrutture e vogliono superare gli ostacoli burocratici, per poter operare una profonda ristrutturazione dello stadio Barbera, anche per il centro sportivo di Torretta, si sta lavorando per poter avviare i lavori il prima possibile.

 

Il Riese crolla a sorpresa a Vallà contro l'Ezzellina (2-5)

L’allenatore dei gialloblu commenta così la brutta sconfitta dei suoi:

"Li avevo avvisati lunedì, appena ritornati in campo per l’allenamento, di non montarsi la testa, che non avevamo vinto nulla e che in realtà avevamo giocato contro un avversario di levatura modesta, però a quanto pare non è bastato.

Abbiamo le gambe pesanti per via della preparazione, a Loria il campo piccolo e l’avversario non proprio trascendentale ci hanno aiutato, perdere ci può stare, così no, il risultato e soprattutto la prestazione stonano, è inutile negarlo, stavolta siamo partiti male e non si può dire che eravamo già stanchi, abbiamo sbagliato l’approccio alla partita, come mi aspettavo.

Abbiamo sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare, come se ci fossimo visti adesso per la prima volta, dopo la mia sfuriata nell’intervallo è andata decisamente meglio, nonostante la stanchezza e la levatura importante dell’avversario, il secondo tempo è stato più equilibrato, tanto che è finito 1 a 1, in questo momento può capitare di incepparsi, anzi deve capitare.

Risultati come questo fanno bene, ti riportano con i piedi per terra, ma un 1 a 4 a fine primo tempo non me l’aspettavo, è un risultato pesante, ma ancora più “pesante” è stato il nostro modo di stare in campo, dietro abbiamo difeso male, non da squadra attenta, non siamo stati la squadra che voglio e in certi momenti una sconfitta vale più di una vittoria, dobbiamo avere un’identità precisa, dobbiamo giocare, aggredire e divertirci.

Alla fine abbiamo provato a recuperarla, però il risultato è giusto, ora abbiamo l’allenamento di venerdì per chiarirci le idee, senza dimenticare questa amichevole, dobbiamo pensare al Postioma, gli obiettivi comunque restano quelli di creare entusiasmo e fare crescere ragazzi in prospettiva per la prima squadra.” 

giovedì 15 settembre 2022

Mister Crisà ha commentato così la vittoria contro il Loria.

 

Mister è tornato “sul luogo del delitto”, le sue emozioni da ex?

“È inutile dire che sono doppiamente contento della vittoria, prima perché da ex e non potevo perdere, anche se mi hanno colto bene e conoscono le mie qualità, sotto sotto ad una rivincita ci pensi sempre e poi perché dopo quanto abbiamo lavorato, la vittoria ti dà autostima e ti porta a dare di più, in vista dell’esordio in campionato.

Per certi versi è stata una partita dura, alla fine eravamo molto stanchi, ma anche molto felici per la prestazione, che non è la migliore in assoluto, ma quella migliore dopo una settimana intensa di lavoro, vedo che c'è grande voglia di migliorare, la mentalità è molto buona, abbiamo pochi giocatori e ogni giocatore quindi deve dare sempre il massimo, abbiamo una buona base e stiamo bene insieme, questo potrebbe fare la differenza per vincere. 

Il nostro è un calcio propositivo e dobbiamo fare meglio di quanto abbiamo fatto ed essenzialmente dobbiamo fare più gol, dobbiamo essere più cinici, più cattivi, ma dobbiamo anche essere bravi a difendere, abbiamo giocato bene ma dobbiamo migliorare in molte cose, sono contento però dell'atteggiamento e penso che siamo sulla strada giusta, i ragazzi stanno lavorando e crescendo, sono ragazzi molto disponibili, stiamo lavorando da pochi giorni e non pensavo di essere così pronti.”

Mister Crisà poi si è soffermato sulle sette sostituzioni: 

"A me non sono mai piaciute le cinque sostituzioni, figuriamoci doverne fare sette, sono a disposizione, ma non intendo utilizzarle, se non in casi eccezionali, già cinque stravolgono molto le partite, viene un po' meno la capacità di tenuta dei giocatori.”

venerdì 9 settembre 2022

Il Palermo infligge il primo ko alla corazzata Genoa.

Vittoria del Palermo per 1 a 0 sulla corazzata Genoa, al "Barbera" i rosanero tornano a far punti, dopo le ultime due sconfitte e ritrovano la vittoria che mancava dalla prima giornata contro il Perugia (guadate dove si trovano in classifica gli umbri), mentre arriva la prima sconfitta per il grifone.

Il Palermo così fa un bel balzo in avanti in classifica, grazie alla rete decisiva di capitan Brunori, all’inizio del secondo tempo e a uno strepitoso Pigliacelli, il primo ha dominato letteralmente in lungo e in largo, dal punto di vista fisico, tecnico e caratteriale, ha incarnato veramente lo spirito del capitano e oltre al gol, ha salvato sulla linea di porta con il petto, il colpo di testa di Yalcin.

E poi sempre nella stessa azione, ha smorzato la conclusione di Bani, permettendo la parata a Pigliacelli, il portiere è stato bravo nelle uscite alte ed è stato graziato anche da molte imprecisioni degli avversari, ma ha salvato letteralmente il risultato con interventi prodigiosi e stilisticamente impeccabili, facendosi perdonare qualcosina delle precedenti sconfitte.

Il Genoa era riuscito a pareggiare al 95esimo con Bani, ma il gol è stato annullato per fuori gioco, un’imperdonabile distrazione, che denota la mancanza totale di attenzione, il Palermo soffre nel primo tempo, che è stato ricco di emozioni e con ritmi alti nonostante il caldo, nel secondo tempo resiste all'assalto dei rossoblù e conquista così la seconda vittoria in campionato.

Bella la vittoria, ottimo il risultato, ma il Palermo è ancora alla ricerca della sua identità, i ragazzi sono stati straordinari, ha messo in campo tutto il loro impegno, tutta la loro qualità che non è poca, oltre ai già citati Brunori e Pigliacelli, sono stati protagonisti di una gara al di sopra delle righe, anche Buttaro e Saric.

Buttaro si è fatto vedere spesso in avanti, con sgroppate che hanno permesso al Palermo di avere la superiorità numerica sulla fascia destra, mentre in difesa ha badato sempre al sodo, allontanando tutti i palloni che passano dalle sue parti, Saric ha fatto tanto lavoro sporco e qualche buona giocata, ma l’impressione è che può dare ancora molto di più.

Però il Palermo ciò nonostante, non ha messo in campo una precisa idea di gioco, anche il Genoa che ha un organico di altissimo livello ed è considerato a pieno titolo una delle favorite alla promozione, non mi ha dato l’dea che avesse un gioco trascendentale, mi è sembrata un po' come il Palermo, una squadra affidata ai singoli.

Il Palermo è stato profondamente rinnovato e potenziato, specialmente a centrocampo, è una squadra fisiologicamente alla ricerca di automatismi ed equilibri tattici ancora da rodare, che possano dare quella continuità necessaria e nel frattempo oltre ai punti, ci godiamo la grande prestazione da parte di tutti i giocatori e sabato prossimo si andrà a giocare in casa del Frosinone, al momento primo in classifica.

 

5 settembre, raduno degli allievi del Riese.

Alle 17,00 di lunedì 5 settembre, si sono radunati i ragazzi degli allievi del Riese guidati da Mister Crisà, il primo allenamento è stato preceduto da una lunga presentazione del tecnico, che ha illustrato programmi e obiettivi, prima però di entrare in campo per il suo primo allenamento, abbiamo provato a sentire le sue parole, dopo l’improvviso anticipo di campionato:

Un anticipo che ci coglie e mi coglie di sorpresa, adesso diventa veramente difficoltoso presentarsi “dignitosi” alla prima di campionato, praticamente siamo tutti nuovi, io so di avere un metodo di lavoro radicalmente differente da chi mi ha preceduto, sarò costretto a lavorare come se avessi preso la squadra in corsa e quindi dovrò provare a fare assimilare più concetti possibili in un tempo brevissimo.

Purtroppo dobbiamo diventare squadra velocemente, i ragazzi non li conosco, ma so già che vengono da percorsi atletici, tecnici e tattici diversi, io voglio fare un calcio offensivo e per questo serve lavorare tanto e tanto tempo è necessario per trovare i giusti equilibri”.

È arrivato dal Loria e per uno strano scherzo del destino, incontrerà la sua ex squadra proprio alla prima amichevole:

“A Loria per me è stato un anno difficile, quello che è successo l'anno scorso non è stato bello, però è passato, non mi piace tanto parlare di questo tipo di passato, qua ho trovato una bella società, dove mi sento di stare bene, è una società di livello diverso, molto più alto, penso che sia la migliore società che ho avuto in questi miei sei anni in veneto e spero di trovare anche un bel gruppo, in modo da potere dimostrare il mio valore".

Questa è la prima seduta stagionale, ma il gruppo non è al completo:

“Si! C’è ancora gente in vacanza e gente che ancora deve andarci, è il danno che ci ha procurato l’anticipo inaspettato del campionato, così repentino ed immediato, spero quanto prima di potere contare su tutto il gruppo al completo, che poi non è tantissimo, ho deciso di fare delle sedute ravvicinate per la prima settimana e di confermare l’amichevole con il Loria, poi cercheremo di fare la settimana tipo, con in mezzo un’amichevole con l’Ezzellina e sperare di essere in una condizione accettabile per il campionato, in queste prime settimane, devo cercare di dare l'impostazione della metodologia di lavoro, usando il più possibile il pallone, questa stagione deve essere un'opportunità per tutti e dobbiamo fare un buon lavoro. 

Spero di avere un buon gruppo, che abbia ambizione e voglia di fare cose importanti, poi se ci sarà sintonia anche con lo staff-dirigenziale e tutti vediamo il calcio nella stessa maniera, cioè vogliamo una squadra che provi a giocare a calcio, che sia di propositiva e abbia una sua identità, è possibile che arrivino pure i risultati”.

 

lunedì 5 settembre 2022

Il Palermo è ancora un cantiere aperto, ma per quanto tempo ancora lo sarà?

Io l’avevo detto, che quei 10 giorni persi per scegliere un allenatore mediocre il Palermo li avrebbe pagati e così è, adesso c’è da chiedersi quanto resterà aperto questo cantiere e quanto sarà la colpa da pagare, una colpa che non mi sento di dare a nessuno, se non a chi non ha deciso immediatamente, anche perché sapevamo tutti che Baldini sarebbe durato un mese e bisognava avere pronto il piano B.

Non dimentichiamoci che si sta parlando del City Group e non della “scaccabarozzi”, invece si sono dimostrati se non proprio incompetenti, almeno superficiali, un gruppo di così tanta importanza, deve avere le idee chiare e non doveva permettere il rinnovo di massa della squadra di serie C, da che mondo è mondo, gli acquisti nelle grandi squadre li fanno le società, se Baldini e Castagnini erano d’accordo bene, se non via tutti subito.

È quello il peccato originale, poi tutto il tempo perso per allestire la squadra e scegliere l’allenatore e per me infine l’allenatore, troppo timido e indeciso, ma comunque, speriamo che il cantiere aperto si chiuda alla svelta e che si riesca a limitare i danni, non voglio “attassare” come diciamo noi in dialetto, ma il Crotone lo scorso anno ha cominciato così e come è finita lo sappiamo tutti.

Il primo Palermo targato 4-3-3 stecca pesantemente, lungo, confuso, disordinato e sterile, non voglio fare il professore, ma in queste situazioni di “cantiere aperto”, si parte dalle conoscenze del singolo e non credo che Nedelcearu e Bettella, non sappiano come dote personale “coprire e marcare”, non credo che Mateju, Saric e Di Mariano, non sappiano “intercambiarsi di posto all’interno della catena” o che nessuno conosca le diagonali.

Basta mettere in pratica quello che sanno e non ti vai a schiantare a Reggio, poi con il tempo si fanno le cose un po' più complicate, così come ha fatto il meno illustre Di Benedetto, il 4-3-3 bisognava allenarlo subito, con i vecchi che non ci sono più e poi man mano che i nuovi arrivavano, li andavi inserendo in una base già esistente.

La squadra ha lasciato intravedere comunque le sue potenzialità e le sue qualità, lo spessore e il livello dei singoli, tant’è che nonostante tutto, il possesso palla è stato del Palermo, ma si sono fatti errori macroscopici, giocate approssimative, che a mio avviso non hanno a che vedere con i sincronismi da assimilare.

Dopo lo sbandamento del gol iniziale e il pericolo scampato dal raddoppio annullato per fuori gioco millimetrico, il Palermo ha alzato il ritmo e il baricentro, prendendo in mano il pallino di un gioco, ma si è trattato di un gioco lineare, scolastico, poco fluido, tanti cross, tutti intercettati dai centrali reggini e poi niente altro.

I rosa hanno sofferto troppo in fase di non possesso e hanno faticato a trovare i tempi delle scalate e delle chiusure delle diagonali, voglio sperare che tutto questo sia solo colpa della rivoluzione tecnica, che ha generato un prevedibile ritardo, la rosa per me è di valore e dobbiamo avere la consapevolezza che c'è ancora molto da lavorare, poi se Corini sia in grado di dare in tempi brevi, un’identità tattica e mentale alla squadra, lasciatemi qualche dubbio.

Buttaro finalmente ha fatto una grande prestazione, a quanto pare ha superato il normale periodo di noviziato con la serie B, attacca, difende, macina chilometri su chilometri e salva il risultato come spesso accade, forse nel finale poteva fare di più, Bettella invece è stato un disastro, deve ancora ambientarsi, però certi errore di posizionamento e scelta di tempo sono imperdonabili.

Nedelcearu, gioca la sua peggiore partita da quando è a Palermo, sarà perché gli cambiano compagno di reparto ogni settimana, ma è in chiara fase discendente, Mateju è stato il peggiore in assoluto e forse è l’unico giustificabile, visto che è arrivato veramente da pochissimo, Sala che ora è diventato il suo sostituto, non ha fatto poi molto meglio, ma le delusioni maggiori sono stati Segre e Stulac, se non conoscessi il valore dei giocatori, direi che vanno cambiati subito, rimpiangendo addirittura Martin.

Saric in partita non si vede praticamente mai, ma è giusto concedere le attenuanti anche a lui, Damiani non è più quello della serie C, ma per sua fortuna, non mancano le attenuanti per tutti i centrocampisti, Floriano entra per sfruttare la superiorità numerica, ma in venti minuti tocca pochi palloni, Elia ci mette tanta corsa e qualche buono spunto, ma è troppo poco.

Brunori soffre la marcatura a uomo di Cionek e a non gli riesce mai la giocata, per lui come per Damiani, è chiaro che la B sia diversa dalla C, Di Mariano è quello che ha più occasioni, ma arriva sempre leggermente in ritardo, complessivamente non brilla neanche lui, Soleri entra a 10 minuti dalla fine e dà la scossa, come sua consuetudine, sfiorando persino l'eurogol, secondo me viene poco considerato.

Questo Palermo è totalmente diverso dall’altro Palermo e servirà tempo per provare a uscire dalla mediocrità generale, anche e soprattutto perché, non mancano le attenuanti, ma adesso occorre lavorare a testa bassa, per trovare l'assetto giusto in una squadra che può e deve ben figurare.  

venerdì 2 settembre 2022

Corini insiste troppo con i vecchi.

Doveva arrivare Corini, per far sì che l'Ascoli spezzasse la serie positiva casalinga del Palermo e pensare che ci hanno messo 10 giorni, per decidere a chi affidare questo compito, così come credo che abbiano azzardato troppo, nell’affidare il nuovo progetto al vecchio capitano, io mi sono goduto le ultime ferie a Sharm e da là non sono riuscito a capire, cosa ha indotto Corini a continuare con i “reduci” della promozione.

Il Palermo contro l’Ascoli, tutto sommato non ha giocato male, ma ha pagato a caro prezzo le disattenzioni difensive e pensare che non sono bastati i gol di Brunori e Segre, neanche per pareggiare la partita, ripeto, non ho capito perché i nuovi acquisti sono partiti tutti dalla panchina e questa fra l’altro è la seconda volta, una cosa a cui non riesco a darmi una spiegazione.

Così dopo 31 partite di fila senza perdere al Barbera, Corini ha dato a Bucchi, quella soddisfazione che non si era potuto prendere ai play off con la Triestina, il Palermo ha fatto un mercato imponente, eppure nessuno stravolgimento di formazione, con i nuovi arrivati tutti in panchina e in campo quasi tutto l’undici sceso in campo a Bari.

L’unica variazione, è l’inserimento al centro della difesa dell’inadatto Lancini, in sostituzione dell’inadeguato Marconi squalificato, contro un Ascoli (come preventivabile alla vigilia), che è venuto al Barbera a giocarsela a viso aperto, un Ascoli molto ben messo in campo da Bucchi (e si sapeva), che ha pressato con grande insistenza.

Una squadra quella bianconera, che ha cercato la ripartenza veloce, sfruttando la rapidità del suo trio d’attacco, con Nedelcearu che in difesa prima, “buca” l’intervento su un cross basso da destra, mandando in rete Gondo a porta vuota e poi dieci minuti dopo si fa perdonare, fornendo l’assist di sponda a Brunori, bravo a ribattere in rete nell’area piccola.

L’Ascoli torna ancora in vantaggio con Gondo, che batte Pigliacelli fuori dai pali, con uno splendilo pallonetto dal limite e a inizio ripresa sempre Gondo, in contropiede beffa Lancini e si invola verso la porta, disorientando Nedelcearu.

Corini per mettere in campo i nuovi, ha aspettato di essere sotto di tre gol e quando la partita era oramai compromessa, ha avviato tardivamente i cambi, mettendo dentro Segre, Di Mariano e Bettella, con i cambi effettuati i rosa si trasformano e hanno iniziato un vero e proprio assedio, mettendo in seria difficoltà un ottimo Ascoli.

Il Palermo paga i grossi errori difensivi e soprattutto il mancato utilizzo dal primo minuto dei nuovi arrivati, che hanno dato (come era facilmente prevedibile) segnali positivi di: determinazione, carattere e qualità, per cui sono stati presi e continuo a non capire perché invece di Di Mariano, Stulac, Segre e Bettella, gli sono stati preferiti: Lancini, Broh, Crivello e Damiani.

Finalmente è arrivato il primo trasferimento dal Manchester City al Palermo, si tratta di Claudio Gomes, centrocampista centrale classe 2000, che arriva a titolo definitivo, è l’ultimo acquisto che trasforma il Palermo, dopo le dimissioni di Baldini, sono arrivati tanti nuovi acquisti: Mateju, Stulac, Di Mariano, Bettella, Segre, Saric, Vido e Gomes, che si sono aggiunti a Pigliacelli, Nedelcearu, Sala, Elia, Broh (ritorno dal prestito) e Devetak.

Stoppa e Pierozzi sono arrivati e andati via subito, aggiungendosi in uscita a: Pelagotti, Perrotta (fine prestito), Somma, Giron, Odjer, Dall'Oglio, De Rose, Luperini, Felici (fine prestito), Fella e Silipo, un'accelerata importante, con l'arrivo di diversi profili di spessore, le sensazioni sono due, almeno da parte mia, una è che si possa pensare di puntare alla serie A attraverso i play off e l’altra è che Corini, non mi sembra l’allenatore adatto per questo tipo di progetto, da cui restano fuori (dalla lista dei 25), Crivello, Doda e Peretti.

 

Anticipato di 15 giorni l’inizio del campionato allievi.

Ne parliamo con Mister Crisà, appena rientrato dalle vacanze e pronto a cominciare la preparazione per questa nuova avventura, come mai questo improvviso anticipo dell’inizio del campionato?

“Beh! Che si tratti di un improvviso anticipo non posso dirlo, noi eravamo iscritti nella sezione di Bassano, ma a quanto pare la delegazione di Treviso, non ha più permesso che le squadre della provincia di Treviso, si iscrivessero presso un altro comitato fuori provincia, perché Bassano è in provincia di Vicenza”.

Questo chiaramente vi comporterà dei problemi.

“indubbiamente si, a cominciare dal fatto che non potremo fare la preparazione e il problema non è solo atletico, perché io sono nuovo e la squadra è nuova, le altre se non altro sapevano di cominciare così presto e poi le trasferte, saranno più lunghe e più difficoltose, pazienza, farò finta di avere preso la squadra in corsa”.