Il club ha capito
e non vuole ripetere l’errore commesso la scorsa estate, quando ha prima scelto
l’allenatore e poi il direttore sportivo, stavolta Osti avrà maggiore autonomia
decisionale, l’avventura di Dionisi si è chiusa e resta da definire la modalità
della separazione, un passaggio necessario per aprire la strada alla nuova
guida tecnica.
La ricerca del
nuovo allenatore è entrata nel vivo da un po' di tempo, ma bisognerà aspettare ancora
un po', bisognerà capire cosa vuole fare Pippo Inzaghi (una scelta che
piacerebbe ai tifosi) e cose ne pensano: Pecchia, Gilardino e Nicola di
venire a Palermo, senza eliminare i quattro allenatori impegnati nei playoff:
Stroppa, D’Angelo, Caserta e Pagliuca, anche se questi ultimi due mi sembrano
meno probabili, ma Osti già si sta muovendo.
Osti adesso è
chiamato a fare scelte mirate per aprire un nuovo ciclo e per colmare le lacune
strutturali emerse durante gli ultimi mesi, a cominciare dalla scelta
dell’allenatore, Inzaghi potrebbe restare a Pisa ed è più probabile che sulla
panchina rosanero sieda Pecchia o
Gilardino, il primo è un allenatore “giochista” ed è reduce da tre
imprese con la promozione di: Verona, Cremonese e Parma
direttamente in Serie A.
Gilardino è
stato l’ultimo bomber rosanero, che è stato capace di salvare
la Serie A nella seconda era Zamparini, ha salvato il Genoa dal doppio
disastro di Blessin, ha portato e salvato successivamente i rossoblù in Serie
A, venendo esonerato un po' troppo frettolosamente l’anno
successivo, al contrario di Pecchia, è un allenatore concreto, senza fissazioni tattiche particolari,
Gilardino al momento è il favorito.
Il Palermo quindi potrebbe ripartire da Gilardino in panchina, un allenatore
giovane ma già maturo, dalle idee chiare e dall’approccio metodico, un ex
Palermo che ha ancora interessi extra calcistici in città, uno che è partito dalla
Serie D per il suo percorso formativo: Rezzato in D, Pro Vercelli e Siena in C,
Genoa in B e in A.
Allenatore che
utilizza prevalentemente il 3-5-2, solido, pratico, aggressivo, fondato sulla
compattezza e lo spirito di gruppo, se vogliamo è proprio quello che è mancato
al Palermo negli ultimi tre anni, continuità di rendimento e di risultati,
organizzazione di gioco e cattiveria agonistica, Osti ora si deve impegnare a
costruire un progetto tecnico credibile, identitario ed efficace, il nome di
Gilardino e la sua attitudine tattica, rispondono perfettamente a questa
esigenza.
Come portieri di sicuro resterà
Gomis, è rimasto fuori per tutta la stagione per un infortunio al crociato,
ma per quel poco che ci aveva fatto vedere, sarà almeno il secondo
portiere, Desplanches andrà in prestito a giocare, Sirigu tornerà
libero e Di Bartolo resterà come terzo, in difesa Baniya non
sarà riscattato, Diakité dovrebbe essere ceduto in serie A o all'estero,
mentre Buttaro partirà.
In partenza anche Nikolaou, Lund e Pierozzi,
a centrocampo Gomes dovrebbe andare via e Blin come Ceccaroni
può fare la riserva, Ranocchia e Segre dovrebbero partire, mentre Verre potrebbe
fare anche lui la riserva, Vasic sembra vicinissimo al ritorno al Padova in
prestito e Henry tornerà a Verona, Le Douaron potrebbe fare la
riserva in attacco, oppure tornare in Ligue 1, Insigne deve andare via
e così anche Di Mariano e Di Francesco.
Rientreranno in sette dai prestiti, Saric potrebbe restare a Cesena, Appuah potrebbe restare in Francia, Graves e Aurelio potrebbero essere riscattati, Peda invece potrebbe essere valutato in ritiro, mi direte, ma questa è rivoluzione, veramente questa è quello che ci vorrebbe al Palermo, poi tutto sarà in funzione delle offerte che arriveranno, sicuramente il Palermo ne cambierà 10 o 12, ma se dovessero arrivare offerte vantaggiose partirebbero tutti.
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