Palermo contestato al suo ingresso in campo e contestatissimo Dionisi, poi al termine di una partita per niente brillante, i rosa battono per 2 a 0 il Frosinone con una doppietta di Brunori e conquistano matematicamente l’accesso ai play off, che comunque resta l’obiettivo minimo, per una squadra costata e costruita per la promozione diretta, con il quinto posto lontano 3 punti e che rappresenta la migliore posizione possibile, per affrontare questi spareggi promozione, quinto posto da conquistare negli ultimi 90 minuti, che restano alla fine di questo campionato disastroso.
La squadra contro i ciociari si è dimostrata meno stanca e anche il tecnico
è stato meno confuso, anche se non ci sono grandi speranze per il futuro, se il Palermo vincerà l’ultima partita della stagione
regolare, chiudendo il campionato a 54 punti, avrà fatto comunque peggio
della scorsa stagione, che ha chiuso a 56 e al sesto posto
della classifica.
Però, se la
Sampdoria vincesse a Castellammare, il Catanzaro pareggiasse con il Mantova e
il Palermo vincesse con la Carrarese, allora per gli scontri diretti con la
Juve Stabia saremmo quinti, al momento il Palermo da settimo, incontrerebbe Giovedì 15 maggio il Catanzaro che è sesto, a casa
loro, in gara unica e con i giallorossi che avrebbero due risultati a favore,
vittoria e pareggio per passare.
Se invece, il Palermo dovesse
fare il miracolo (quinto posto), allora giocheremmo Venerdì 16 maggio in casa
contro l’ottava, che al momento al 99% è il Cesena e stavolta sarebbe il
Palermo a beneficiare dei due risultati per passare, sono dettagli, ma sono dettagli che fanno la
differenza, anche se solo dovessimo pareggiare e il Catanzaro perdere con il
Mantova, sempre alla luce degli scontri diretti, in quel caso saremmo sesti.
La certezza
dei play-off, arriva nella serata di massima contestazione per tutti, dall’inizio
alla fine e non c’era d’aspettarsi niente di diverso, dopo le ultime due
sconfitte con Sudtirol e Cesena, il popolo rosanero è stanco di essere preso in
giro e se al primo anno, si può giustificare la società (che non ha problemi
economici) con l’anno di assestamento, non si può giustificare il secondo e il
terzo anno di fallimento dell’obiettivo, perché con questa squadra, non andremo
in serie A nemmeno quest’anno.
Un sogno in
cui non crede più nessuno, nemmeno i giocatori e l’allenatore, nel mirino della
contestazione, quelli più presi di mira sono Dionisi (il più contestato) e Gardini,
ma stavolta i cori erano anche contro Bigon, i giocatori e il resto del
pubblico che non ha partecipato alla contestazione, alla fine con po’ di
complicità e un po' di fortuna (sono stati annullati comunque due gol al
Frosinone), il Palermo ha portato a casa i play off.
Dopo tutti i
soldi spesi per i cartellini e per non parlare
del monte ingaggi, il Palermo ha deluso
su tutti i fronti, il paradosso è la
proporzionalità tra investimenti e risultati, i rosa hanno speso tanto e hanno vinto poco e che prima o poi dovranno ammettere di aver sbagliato quasi tutte le scelte:
gli uomini giusti, le competenze, le esperienze e gli algoritmi, sono troppe le scelte che sono state sbagliate e per quali non
bisogna rendere conto.
Se dopo tre anni di serie B il traguardo è un ennesimo settimo posto (faccio un po’ la media), vuol dire che: Dirigenti, allenatori e giocatori, devono andare via per una rivoluzione, i risultati e le prestazioni dicono che chi ha scelto lo ha fatto male e la parola “fallimento” è la più appropriata, la curva nord al contrario della società, spiega i motivi della loro contestazione, per manifestare tutto il malcontento, per l’andamento di questa stagione e non solo:
I motivi che ci spingono a
snaturare il nostro ESSERE (ultras) come ieri appunto, sono sempre più seri di
quello che crede la gente, si contesta per motivi più seri:
𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐋𝐀 𝐒𝐎𝐂𝐈𝐄𝐓𝐀̀ 𝐒𝐈𝐀 𝐒𝐈𝐍𝐂𝐄𝐑𝐀, 𝐍𝐎𝐍 𝐈𝐍𝐆𝐀𝐍𝐍𝐈 𝐈 𝐓𝐈𝐅𝐎𝐒𝐈, 𝐑𝐈𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐈 𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄 𝐈 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐈 𝐒𝐎𝐆𝐍𝐈 𝐌𝐀 𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐓𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐍𝐄𝐒𝐒𝐔𝐍𝐎 𝐏𝐔𝐎̀ 𝐕𝐄𝐍𝐈𝐑𝐄 𝐐𝐔𝐈 𝐒𝐄 𝐇𝐀 𝐈𝐍 𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐑𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐁𝐔𝐒𝐈𝐍𝐄𝐒𝐒, 𝐏𝐀𝐋𝐄𝐑𝐌𝐎 𝐍𝐎𝐍 𝐄̀ 𝐈𝐋 𝐏𝐎𝐒𝐓𝐎 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐎. 𝐏𝐑𝐄𝐓𝐄𝐍𝐃𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐇𝐈 𝐈𝐍𝐃𝐎𝐒𝐒𝐈 𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐌𝐀𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐃𝐈𝐀 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐈𝐍 𝐂𝐀𝐌𝐏𝐎 𝐄 𝐎𝐍𝐎𝐑𝐈 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈 𝐂𝐎𝐋𝐎𝐑𝐈 𝐂𝐎𝐍 𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐃𝐎𝐑𝐄, 𝐋’𝐈𝐌𝐏𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐄 𝐋𝐀 𝐆𝐑𝐈𝐍𝐓𝐀.
Siamo agli sgoccioli del
terzo campionato e per noi è tempo di fare bilancio, abbiamo dato fiducia come
sempre, concedendo a tutti il tempo per dimostrare con i fatti ciò che si dice
con la bocca.
Le vicissitudini che hanno
caratterizzato quest’ultimo anno ci hanno fatto mettere sulla difensiva. La
scelta sbagliata di De Santis, la mancanza di attributi di Dionisi per come ha
gestito lo spogliatoio e la comunicazione, la sua conferma a gennaio, alcune
prestazioni indegne dei giocatori, la vicenda della concessione stadio, sono
nell’insieme campanelli di allarme per noi che ad un certo punto vogliamo
vederci più chiaro.
Andare in serie A con un
punto interrogativo grande come una casa, con il rischio di tornare al punto di
partenza, senza un percorso, senza emozioni, senza sogni, ma con tanti sbagli,
con gente che non ci ha messo la faccia nelle sconfitte e nei vari problemi
stagionali? Anche no grazie! Per noi vale il carattere e sia la squadra che la
società ne hanno dimostrato poco.
Come per magia ogni volta che
qualcuno si presenta da Manchester loro si danno una mossa… ci accorgiamo che
tante cose non sono spontanee anche il riunirsi per festeggiare un gol, la
realtà è sotto gli occhi di tutti, Dionisi non è stimato da nessuno, è un disco
rotto e la squadra spesso ha dimostrato di non seguirlo, le sue scelte ancora
oggi non sono dettate dal rendimento ma lasciano dubitare altro… Gardini in 3
anni non ha mai mostrato interesse e si è isolato facendo il sordo e il cieco
nonostante i segnali erano inequivocabili.
Per tutti questi motivi noi
siamo costretti a mandare un segnale a chi vuole veramente fare il bene del
Palermo, vogliamo che si cambi rotta e si crei veramente quell’ ambiente che
possa infiammare una piazza calda come la nostra e non andare in serie A con
questi interpreti che hanno fatto passare la voglia alla gente di andare allo
stadio, mettendo negatività, non rispettando la nostra piazza e la nostra
maglia.
Chi ha fallito gli obiettivi, chi ha sbagliato gli approcci con la città, le scelte e chi pensa di vivacchiare a Palermo solo per gli ingaggi e tempo che cambi radicalmente, si faccia da parte o venga rimosso.
Venire a Palermo può
diventare un’opportunità ma si può trasformare tutto molto velocemente e
diventare tutto molto spiacevole. Per tutti!
Siamo sempre quelli che abbiamo preferito qualsiasi cosa anche il fallimento purché Zamparini che ormai pensava solo ai soldi lasciasse il nostro Palermo e non dimenticate mai…oggi come ieri … “𝐂𝐡𝐢𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐭𝐮 𝐬𝐢𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚”.
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