Così è impensabile
potere ambire alla promozione in serie A, con questi presupposti non ci si può
approcciare agli eventuali spareggi, non capisco ancora perché, la formazione
iniziale è stata parzialmente rivoluzionata da Dionisi e poi alla fine questa
semi rivoluzione non ha pagato, chi ha giocato meno (Verre e Le Duaron) ha
perso gli stimoli e non ha fornito il contributo che il tecnico si attendeva.
La seconda
sconfitta di fila, ha fatto perdere ai rosa la sesta posizione, che adesso a
180 minuti dal termine della stagione, si giocano l’ingresso ai play off nelle
due partite casalinghe contro Frosinone e Carrarese, il Frosinone è in piena
lotta salvezza e la Carrarese è ancora in bilico per lo stesso obiettivo, il
Palermo è arrivato al momento decisivo con il fiato corto e le idee confuse,
servirà quindi la massima concentrazione, se non vuole rischiare addirittura di
rimanere fuori dagli spareggi, nel caso di altri passi falsi.
Tra incertezze ed errori, i
rosa affrontano un finale thriller e per il Palermo ora è davvero questione di dentro
o fuori, la frenata improvvisa della doppia sconfitta (Sudtirol e Cesena), ha
fatto evaporare tutti i margini di certezza e alimenta i fantasmi di due
stagioni fa, quando un pareggio beffa all’ultima giornata, costò l’ingresso
agli spareggi al Palermo di Corini, che era al primo anno di serie B, dopo
avere vinto gli spareggi insperati in serie C.
In quell’anno di serie C, è
stato provvidenziale l’esonero di Boscaglia e l’arrivo di Baldini, il Palermo
dell’allora presidente Sensi, nel campionato 2000-2001 ha
esonerato l’allora tecnico Sonzogni a due partite dal termine della stagione,
come adesso se vogliamo, una soluzione estrema potrebbe essere questa e come
per certi versi lo è stato lo scorso anno, ma quella del 2000-2001 era una
società, che se pur “lontana”, vicina e attenta alle dinamiche del campionato.
Allora è stato
un tentativo disperato e anche fortunato, che ha dato la scossa giusta per andare
direttamente in serie B contro ogni pronostico, saranno stati altri tempi, ma i
calciatori di allora ci credevano, quelli dell’attuale Palermo non ci credono,
non credono alla conquista degli spareggi promozione, non credono nella
possibilità di fare il “miracolo”.
Adesso ogni errore può essere
fatale, il margine si è assottigliato e credo che oggi l’esonero di Dionisi sia
l’ultima carta da giocare, che inchioderebbe i giocatori alle loro
responsabilità, togliendo a tutti un comodo alibi, speriamo che la dirigenza ne
tenga conto e che faccia le giuste riflessioni, è chiaro che oltre il tecnico,
le responsabilità sono anche della dirigenza e della squadra.
A Cesena è stata una brutta
partita, giocata a ritmi troppo bassi, non vedo il motivo di fare turnover a
tre partite dalla fine e con la qualificazione ai play off in bilico, a Cesena
la squadra che si è consegnata all’avversario, una squadra che ha collezionato
quattordici sconfitte stagionali, con un Pohjanpalo che sgomita, ma non riceve
palloni, con una squadra atleticamente piatta, che non riesce ad orchestrare la
manovra, come si può pensare di potere essere promossi in serie A.
Il Palermo ha perso contatto
con il Catanzaro, che ora è avanti e vede avvicinarsi Cesena e Bari a una sola
lunghezza, Dionisi richiama (tardi) tutti alla realtà, gli ultimi 180 minuti
della stagione non saranno una passeggiata e serve almeno uno straccio di
reazione, uno scatto d’orgoglio per superare quest’ostacolo play off e per le
partite secche, dove basta anche un solo errore per compromettere la stagione,
se non è ancora compromessa.
Dionisi
attacca, dicendo che le responsabilità sono di tutti, ammette che sono stati fatti degli errori da parte dell'allenatore
e poi ci aggiunge i calciatori e i dirigenti, ha ragione su tutto e anche sul
fatto che se non si danno una svegliata, da questo casino non se ne escono, poi
fa il codardo, dicendo che un allenatore non segna o non subisce un gol, poi
ritratta e difende
i giocatori, dicendo che la responsabilità è sua.
Dionisi poi prova a fare da scudo alla squadra, confessando che l’obiettivo è ancora raggiungibile e che ci devono credere, ha ragione a dire ai suoi giocatori di tirare fuori gli attributi, adesso la corsa ai playoff si complica notevolmente, con il serio rischio di rimanere fuori dagli spareggi per la promozione, partite scontate non ce ne sono, dobbiamo essere più cinici, serve recuperare energie mentali e serviranno due vittorie obbligatoriamente, per evitare di pregiudicare l'accesso ai play off.
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