martedì 6 maggio 2025

Palermo sconfitto a Cesena e il finlandese fallisce un rigore.

Ci si attendeva una reazione d’orgoglio da parte della squadra di Dionisi, dopo il ko interno contro il Südtirol, invece un’altra prestazione piatta dei rosa, ha determinato l’ennesimo ko stagionale, un altro passo falso pesantissimo, che rischia di compromettere la corsa ai playoff, il Palermo ha giocato male, sotto ritmo, non riuscendo quasi mai ad accelerare la manovra.

Così è impensabile potere ambire alla promozione in serie A, con questi presupposti non ci si può approcciare agli eventuali spareggi, non capisco ancora perché, la formazione iniziale è stata parzialmente rivoluzionata da Dionisi e poi alla fine questa semi rivoluzione non ha pagato, chi ha giocato meno (Verre e Le Duaron) ha perso gli stimoli e non ha fornito il contributo che il tecnico si attendeva.

La seconda sconfitta di fila, ha fatto perdere ai rosa la sesta posizione, che adesso a 180 minuti dal termine della stagione, si giocano l’ingresso ai play off nelle due partite casalinghe contro Frosinone e Carrarese, il Frosinone è in piena lotta salvezza e la Carrarese è ancora in bilico per lo stesso obiettivo, il Palermo è arrivato al momento decisivo con il fiato corto e le idee confuse, servirà quindi la massima concentrazione, se non vuole rischiare addirittura di rimanere fuori dagli spareggi, nel caso di altri passi falsi.Inizio modulo

Tra incertezze ed errori, i rosa affrontano un finale thriller e per il Palermo ora è davvero questione di dentro o fuori, la frenata improvvisa della doppia sconfitta (Sudtirol e Cesena), ha fatto evaporare tutti i margini di certezza e alimenta i fantasmi di due stagioni fa, quando un pareggio beffa all’ultima giornata, costò l’ingresso agli spareggi al Palermo di Corini, che era al primo anno di serie B, dopo avere vinto gli spareggi insperati in serie C.

In quell’anno di serie C, è stato provvidenziale l’esonero di Boscaglia e l’arrivo di Baldini, il Palermo dell’allora presidente Sensi, nel campionato 2000-2001 ha esonerato l’allora tecnico Sonzogni a due partite dal termine della stagione, come adesso se vogliamo, una soluzione estrema potrebbe essere questa e come per certi versi lo è stato lo scorso anno, ma quella del 2000-2001 era una società, che se pur “lontana”, vicina e attenta alle dinamiche del campionato.

Allora è stato un tentativo disperato e anche fortunato, che ha dato la scossa giusta per andare direttamente in serie B contro ogni pronostico, saranno stati altri tempi, ma i calciatori di allora ci credevano, quelli dell’attuale Palermo non ci credono, non credono alla conquista degli spareggi promozione, non credono nella possibilità di fare il “miracolo”.

È una squadra assente, insulsa, perché, una squadra che vuole giocarsi i playoff nel miglior modo possibile e che vuole vincerli, non può avere questi problemi atletici, mentali e tecnici, ha una mentalità troppo perdente e continui blackout di concentrazione, specialmente nei secondi tempi, il tecnico rosanero, ha detto ai giocatori che è ora di cambiare l’atteggiamento e io dico: ma non poteva pensarci prima? Da quanto tempo dico che i rosanero non devono solo guardare avanti?

Adesso ogni errore può essere fatale, il margine si è assottigliato e credo che oggi l’esonero di Dionisi sia l’ultima carta da giocare, che inchioderebbe i giocatori alle loro responsabilità, togliendo a tutti un comodo alibi, speriamo che la dirigenza ne tenga conto e che faccia le giuste riflessioni, è chiaro che oltre il tecnico, le responsabilità sono anche della dirigenza e della squadra. 

A Cesena è stata una brutta partita, giocata a ritmi troppo bassi, non vedo il motivo di fare turnover a tre partite dalla fine e con la qualificazione ai play off in bilico, a Cesena la squadra che si è consegnata all’avversario, una squadra che ha collezionato quattordici sconfitte stagionali, con un Pohjanpalo che sgomita, ma non riceve palloni, con una squadra atleticamente piatta, che non riesce ad orchestrare la manovra, come si può pensare di potere essere promossi in serie A.

Il Palermo ha perso contatto con il Catanzaro, che ora è avanti e vede avvicinarsi Cesena e Bari a una sola lunghezza, Dionisi richiama (tardi) tutti alla realtà, gli ultimi 180 minuti della stagione non saranno una passeggiata e serve almeno uno straccio di reazione, uno scatto d’orgoglio per superare quest’ostacolo play off e per le partite secche, dove basta anche un solo errore per compromettere la stagione, se non è ancora compromessa.

Dionisi attacca, dicendo che le responsabilità sono di tutti, ammette che sono stati fatti degli errori da parte dell'allenatore e poi ci aggiunge i calciatori e i dirigenti, ha ragione su tutto e anche sul fatto che se non si danno una svegliata, da questo casino non se ne escono, poi fa il codardo, dicendo che un allenatore non segna o non subisce un gol, poi ritratta e difende i giocatori, dicendo che la responsabilità è sua.

Dionisi poi prova a fare da scudo alla squadra, confessando che l’obiettivo è ancora raggiungibile e che ci devono credere, ha ragione a dire ai suoi giocatori di tirare fuori gli attributi, adesso la corsa ai playoff si complica notevolmente, con il serio rischio di rimanere fuori dagli spareggi per la promozione, partite scontate non ce ne sono, dobbiamo essere più cinici, serve recuperare energie mentali e serviranno due vittorie obbligatoriamente, per evitare di pregiudicare l'accesso ai play off. 

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