martedì 20 maggio 2025

Palermo, continua la protesta della tifoseria: gli ultras della Curva Nord diserteranno i playoff.

Un comunicato dei supporters, annuncia l'assenza della frangia più calda del tifo, sia a Castellammare di Stabia sia in caso di passaggio del turno, dal momento che non hanno visto, nonostante la vista e le parole di Galassi, nessuno scatto d’orgoglio, nessuna voglia di rivalsa, se non lo stesso atteggiamento, con gli stessi errori della squadra e del mister.

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Quindi non si placa la spaccatura netta tra la tifoseria; la squadra; l’allenatore e la dirigenza, gli ultras hanno disertato lo spareggio per la promozione in segno di protesta per quanto visto in campo e se Galassi afferma che il City può anche andarsene, i tifosi gli rispondono, che le partite se le possono giocare anche senza tifo (spettatori), credo che un braccio di ferro non giovi alla causa Palermo e che per fare pace, basta mandare a casa chi non ha fatto bene.

Intanto l’agonia è finita e dopo 39 partite, non si è visto nulla di quello che ci avevano promesso alla presentazione di agosto, c’è stato molto immobilismo, lo stesso di questi ultimi 3 anni, i sogni di Serie A del City Group, anche per quest’anno (il terzo) restano nel cassetto ed è chiaro che già da oggi deve essere tempo di riflessioni, perché da luglio non ha funzionato niente, c’è stata una squadra senza un filo logico sin dal primo giorno di campionato.

Dionisi nell’arco di tutta la stagione, ha confermato tutti i suoi limiti, è un tecnico che era stato scelto per il suo modo di fare calcio, venendo preferito ad allenatori più esperti ma meno giochisti, da Manchester hanno continuato a dargli una fiducia immotivata, ma Dionisi non ha fatto niente per raddrizzare la squadra e la stagione, senza avere mai un vero piano partita.

Comunque sembra che la decisione sia stata già presa e forse pure da tempo, è addio tra Palermo e Dionisi, dopo la fine di un campionato deludente, è il tempo delle decisioni e pensare al prossimo campionato, per iniziare un nuovo ciclo di ricostruzione, l’allenatore non sarà più Dionisi, il suo percorso è terminato, è un divorzio inevitabile, perché anche la società non ha gradito il suo operato, ora resta da definire la formula per la risoluzione del contratto.

Il Palermo adesso deve pensare al prossimo allenatore, il modello City spingerebbe per un allenatore giovane, con una visione di calcio moderna e in linea con i principi del gruppo anglo-arabo e in questo senso sono emersi i profili di Gilardino e Possanzini, ma c’è anche una corrente interna che preferirebbe un tecnico più esperto e carismatico come Pecchia, ma il nome che circola è quello di Nicola, che secondo me resterà a Cagliari.

Ma forse il nome più praticabile invece mi sembra sia quello di Pippo Inzaghi, che è verso l'addio dal Pisa e che se non va in qualche squadra di serie A (quale?), viene quasi certamente al Palermo, con Dionisi ormai ai saluti, anche Osti dovrebbe lasciare Palermo, per l’incompatibilità tra lo stile operativo del direttore e il modello del City Group, Osti è abituato a lavorare con modalità più dirette e accentrate, mentre il City Group preferisce una modalità condivisa e con tempi dilatati, per questo si valuta un profilo più giovane e allineato al progetto di Manchester.

Gardini e Galassi, devono fare un’analisi di quanto è successo in questo campionato e fare una profonda riflessione su: piazzamento finale, obiettivi di inizio anno, investimenti effettuati, rapporto con la piazza e soprattutto le spese sostenute a gennaio, per provare a centrare la promozione in serie A la prossima stagione e poi individuare i nomi da cui ripartire, dopo avere valutato l'operato di tutti, perché le responsabilità del disastro vanno ripartite tra tutti gli interpreti: dirigenza, allenatore e calciatori.

Sono stati fatti degli errori da parte di tutti, la dirigenza che non ha esonerato Dionisi a gennaio insieme a De Sanctis, confermando un tecnico in grande difficoltà, l’allenatore incapace nella gestione tattica della squadra e anche dello spogliatoio, nonché con il pubblico palermitano, i calciatori poi, hanno reso nettamente al di sotto delle aspettative, servirà un esame di coscienza da parte di tutti, perché Palermo merita ben altro.

Però è impossibile programmare il futuro, senza prima avere scelto il direttore sportivo, Osti ha il contratto in scadenza a giugno, come sono diversi i calciatori che potrebbero lasciare a giugno Palermo, si ripartirà certamente da Magnani, Pohjanpalo e Brunori, per costruire la squadra per il prossimo anno, Baniya è in prestito con diritto, ma vista la stagione non esaltante, non credo che sarà riscattato.

Anche Audero è arrivato in prestito dal Como, Sirigu scade a giugno e va via e poi restano ancora Gomis e Desplanches, Henry tornerà al Verona, mentre hanno ancora un altro anno di contratto: Di Francesco, Di Mariano, Insigne e Gomis (io di tutti questi non ne terrei nessuno), servirà quindi capire cosa succederà nei prossimi giorni, per cominciare a capire il nuovo progetto per la prossima stagione, ma bisogna ricominciare da subito, bisogna prendere delle decisioni senza indugi.

Il progetto è fallito e come sempre ripartire non sarà facile, nonostante gli investimenti corposi non c’è rimasto nulla, se non Magnani, Pohjanpalo e Brunori, tutti gli altri non sono da confermare, se non per fare la riserve e adesso si dovrà ripartire praticamente da zero, perché la stagione appena finita ha lasciato solo macerie, ancora non trapela nulla sul futuro del direttore sportivo, che dovrà scegliere lui l’allenatore e che dovrà provare a recuperare il massimo, da un parco giocatori ampiamente svalutato, perché male allenati e perché tra questi ci hanno rifilato pure qualche brocco. 

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