lunedì 26 maggio 2025

È tempo di pensare alla prossima stagione.

Il primo passo senza il quale non si può prendere parte al campionato, è la presentazione di tutta la documentazione necessaria per “l’ammissione ai campionati professionistici”, ovvero per “l’ottenimento delle licenze nazionali” e tra gli adempimenti burocratici che le società devono sostenere, uno dei più importanti è quello che riguarda il campo di gioco, dove disputare le proprie gare casalinghe e per noi dovrebbe essere il Barbera.

Il Palermo dovrà presentare la licenza che attesta la solidità̀ e la sicurezza dell’impianto sportivo e non deve prevedere limitazioni sull’agibilità dell’impianto, antecedenti al termine della stagione sportiva 2025/2026, le società che non ottengano la disponibilità dell’impianto abituale, possono depositare l’istanza per ottenere la deroga a svolgere l’attività in un impianto alternativo.

Spesse volte il Napoli ha indicato il Barbera come sede alternativa e non è escluso che il Palermo possa indicare Napoli come sede alternativa, in attesa di avere tutta la documentazione completa, ma anche se il Palermo non dovesse essere in regola non accadrà nulla, perché i rosa avranno il tempo per completare la documentazione.

Situazione allenatore: Gilardino è il primo nome sulla lista di Osti, per provare a tornare in serie A, dopo una stagione finita con l’immediata eliminazione ai playoff, il Palermo ha bisogno di rilanciarsi, la prossima stagione però deve essere all’insegna dell’innovazione, basta con gli allenatori scelti dall’algoritmo e basta con questo potenziale inespresso (Gomes, Insigne e via cantando).

Dionisi sta trattando la rescissione del contratto e dopo avere diretto l'ultimo allenamento a Torretta, ha salutato la squadra, lo staff tecnico e tutti i collaboratori, per la sua successione si prevede un tecnico esperto e già vincente nel campionato cadetto e il Palermo è alla ricerca di un nuovo allenatore, che possa dare nuove motivazioni, i nomi più accreditati sono quelli di: Gilardino (favorito), Pippo Inzaghi e Pecchia.

Gilardino potrebbe essere il nome giusto, è giovane, ha già dimostrato il suo valore portando il Genoa alla promozione in Serie A, a una salvezza tranquilla nella stagione successiva ed è considerato un profilo ideale per il Palermo, senza dimenticare che è un ex e che nel 2016 in serie A ci ha salvato dalla retrocessione, Gilardino può essere l'uomo della svolta, la speranza di un nuovo inizio, la possibilità di riportare entusiasmo e ambizioni, per rivedere il Palermo tra le grandi.

Ma bisogna costruire un gruppo coeso, per portare la squadra in Serie A e Osti, che dovrebbe essere affiancato da un collaboratore, come tutti i Ds di serie B, deve tener conto in questo mercato delle liste Over e Under, intanto ha restituito Audero al Como per fine prestito e ceduto Graves al Pec Zwolle, che ha esercitato il diritto di riscatto.

Il regolamento della Lega B prevede per la stagione 2025/2026, che ogni club può tesserare al massimo 18 Over (Lista A), non ci sono limiti per gli Under (Lista B) e ha la possibilità di inserire fino a 2 calciatori bandiera, che non siano Over, se in rosa da almeno 4 stagioni consecutive (incluse le giovanili), gli over al momento sono 17 e quindi c’è libero solo un posto.

Pierozzi e Ranocchia che sono del 2001, dalla prossima stagione faranno parte degli over: Gomis, Diakitè, Nikolaou, Ceccaroni, Magnani, Blin, Segre, Gomes, Verre, Di Mariano, Di Francesco, Insigne, Brunori, Le Duaron e Pohjanpalo, a questi si potrebbero aggiungere Saric e Aurelio, se non venissero riscattati dal prestito, quindi in mancanza di cessioni, non avrebbe nessun posto over disponibile e anzi ne avrebbe uno in sovrannumero.

Audero è già tornato a Como, Sirigu ha il contratto scaduto e non dovrebbero restere nemmeno Baniya e Henry che sono over, i giocatori under sono illimitati, tuttavia il numero è esiguo e sono soltanto 9, di cui 4: Nespola, Peda, Corona e Appuah sono in prestito e non si sa se restano, in rosa così resterebbero: Di Bartolo, Buttaro, Desplanches, Lund e Vasic, è un vincolo che pesa sul mercato in maniera non banale, in vista di una campagna acquisti, che dovrà essere all’altezza degli obiettivi ambiziosi.

Ogni innesto andrà ponderato anche alla luce dei vincoli regolamentari, che ancor più degli anni precedenti, rischiano di condizionare le scelte, a rischiare sono i giocatori in scadenza di contratto o i giocatori che non hanno impressionato positivamente, dal 1° luglio il Palermo dovrà rifare l’organico di prima squadra e oltre ai già citati: Audero, Sirigu, Baniya e Henry, potrebbero partire: Di Mariano, Insigne e Di Francesco, che sono in scadenza nel 2026 e che non hanno impressionato positivamente.

In uscita anche 3 under: Desplanches e Vasic andranno in prestito per andare a giocare e crescere, Buttaro perché ha deluso e vorrebbero monetizzare, di contro Peda potrebbe essere confermato e Lund potrebbe restare con un ruolo secondario, resterà uno tra di Bartolo e Nespola come terzo portiere, mentre Corona e Appuah potrebbero essere ancora prestati. 

Caos Serie B.

 

La Sampdoria smentisce le false e gravi accuse, dichiarando che ha sempre rigorosamente rispettato le norme, anche durante il processo di ristrutturazione del proprio indebitamento e di non avere avuto nessun trattamento di favore, in relazione alle presunte irregolarità attribuite al Brescia, nel caso fossero confermate, non potranno fare a meno di rivedere della classifica finale del campionato di Serie B 2024/25.

In questo caso il Brescia quindi dovrebbe essere penalizzato (da 2 a 4 punti) e con la massima penalizzazione retrocesso, al momento si ipotizzano 4 punti e la Salernitana dovrebbe disputare i playout contro Sampdoria, ma si dovrà aspettare l’udienza di primo grado che sarà a breve e si deciderà come si concluderà la stagione sul fondo della classifica di serie B, possibilmente senza aspettare i successivi gradi di giudizio, ai quali il Brescia si appellerà.

Disputare i play out senza aspettare i successivi gradi di giudizio, è un rischio che si assumeranno la Lega B e la Figc, se invece ci saranno margini per l’appello, si aspetterà a giocare i play out, non è escluso che il Brescia abbia già fatto ricorso e che l’eventuale penalizzazione ricadrà sulla prossima stagione come da regolamento, al momento il quadro ipotizzato è la retrocessione del Brescia in serie C, Frosinone salvo, Salernitana ai playout con vantaggio contro Sampdoria.

Al Brescia vengono contestate alcune irregolarità sul pagamento di contributi e stipendi, relative alla scadenza di febbraio, da quanto emerso, il Brescia avrebbe coperto la parte relativa alle tasse con crediti d’imposta, che però si sono rivelati inesistenti, il ritardo sarebbe da attribuire alle verifiche dell’Agenzia delle entrate, quindi viste queste premesse, per molto tempo non ci sarà chiarezza sulle squadre partecipanti alla serie B 2025/2026 e forse addirittura sul format del prossimo campionato (20/21 o 22 squadre).

Adesso infatti partiranno i ricorsi da parte di tutti i club che direttamente o indirettamente rientrano in questa situazione, con tempistiche chiaramente paradossali, la Salernitana nonostante il miglioramento della sua classifica, non ci sta e ha attivato i propri legale, perché vuole giocare subito i play out, senza stare ad allenarsi per chissà quanto tempo e perdendo anche la possibilità di fare il mercato.

Forse sarebbe stato più corretto, come sostengono loro, disputare regolarmente i playout e poi attendere i risvolti dalla vicenda, per quello che ho appena detto sarebbe cambiato poco, però la Salernitana vuole giocare il play out prima che si chiuda il caso giudiziario del Brescia, per garantire poi il ripescaggio alla perdente dello spareggio salvezza, nel caso ai lombardi dopo i playout, venisse confermata la penalizzazione, situazione non praticabile invece, se le Rondinelle fossero retrocesse adesso.

Il Brescia sostiene di avere subito una truffa e capire come andrà a finire è impossibile, sicuramente la Sampdoria e la Figc, sono contrari alla serie B a 22 squadra e per quello che può valere lo sono anch’io, abbiamo sempre detto che 20 squadre sono troppe e che si devono riformare i campionati e ora non si può fare un abuso.

L’orientamento sembra essere, che il Brescia avrà 4 punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso, che porterebbero la squadra al terz’ultimo posto e alla retrocessa in C, ma si pensa, che tutto sia stato fatto nell’interesse della Sampdoria, che 2 anni fa ha evitato il fallimento grazie a una ristrutturazione dei debiti.

La condizione era, che entro il 2024 (oramai passato) la Sampdoria doveva essere promossa in A e ottenere la salvezza nel 2025, invece nel 2025 non si è salvata neanche in serie B, quindi dovrebbe essere fallimento, ma per aiutare i blucerchiati (la seconda volta), la scorsa estate il piano è stato prorogato di un anno, a patto di un immediato ritorno in A, non potendolo riprogrammare di un ulteriore anno e per non farla fallire, si sta provando in questa maniera.

Visto che la Sampdoria è finita addirittura in serie C, penso che si dovrebbe dare comunque atto al fallimento, eppure in barba a ogni regola, si vuole dare la possibilità di evitarlo giocando i play-out con la Salernitana e se lo perdesse e finisse comunque in serie C? La Salernitana e il Brescia per evitare ogni rischio, insistono per portare la B a 22 squadre e lo statuto della Lega serie B lo prevede, ma le altre società non sono d’accordo, per evitare che diminuiscano i 6 milioni e mezzo presi dalla mutualità.

La Sampdoria, la Salernitana, il Brescia e il Frosinone intanto si continuano ad allenare, anche se il Brescia subisse solo due punti di penalizzazione, la classifica cambierebbe notevolmente, il Brescia dovrebbe giocare i playout con la Salernitana e il Frosinone si salverebbe, se invece al Brescia togliessero tre punti retrocederebbe automaticamente e sarebbe proprio la Sampdoria a giocare i playout contro la Salernitana.

La Sampdoria anche dopo la retrocessione in Serie C, ha insolitamente continuato ad allenarsi e le motivazioni per gli allenamenti a campionato finito, sono state vaghe e insufficienti, tanto che è stato ipotizzato, che la Sampdoria fosse già a conoscenza dell’eventualità di una penalizzazione per il Brescia, in ogni caso, il Coni ha respinto il ricorso della Salernitana.

La Sampdoria in attesa e con la speranza di potere disputare la serie B il prossimo anno (e il fallimento? Un’altra deroga?), sta pensano a riorganizzare la società, in attesa di sapere quale sarà la prossima categoria dove giocherà, starebbe valutando la possibilità di modificare l'organigramma, la situazione è in evoluzione.

I blucerchiati intanto stanno valutando la possibilità di reintegrare il difensore Romagnoli, che è rientrato in gruppo dopo l’infortunio e al momento non è in lista, in vista del possibile play out con la Salernitana, potrebbe essere reinserito al posto di Altare che si è infortunato.

venerdì 23 maggio 2025

Sta nascendo il nuovo Palermo.

È in cantiere il nuovo Palermo per la prossima stagione, purtroppo di Serie B, ora è il momento di mettere da parte le responsabilità, le contestazioni e programmare il futuro, che partirà dalla conferma del direttore sportivo Osti, dalla ricerca del nuovo allenatore e naturalmente dal mercato, il Palermo ripartirà da Osti e sarà lui a scegliere il nuovo allenatore e non più l’algoritmo, chiaramente sono giorni di concentrazione, per delineare le scelte per il prossimo campionato.

Il club ha capito e non vuole ripetere l’errore commesso la scorsa estate, quando ha prima scelto l’allenatore e poi il direttore sportivo, stavolta Osti avrà maggiore autonomia decisionale, l’avventura di Dionisi si è chiusa e resta da definire la modalità della separazione, un passaggio necessario per aprire la strada alla nuova guida tecnica.

La ricerca del nuovo allenatore è entrata nel vivo da un po' di tempo, ma bisognerà aspettare ancora un po', bisognerà capire cosa vuole fare Pippo Inzaghi (una scelta che piacerebbe ai tifosi) e cose ne pensano: Pecchia, Gilardino e Nicola di venire a Palermo, senza eliminare i quattro allenatori impegnati nei playoff: Stroppa, D’Angelo, Caserta e Pagliuca, anche se questi ultimi due mi sembrano meno probabili, ma Osti già si sta muovendo.

Osti adesso è chiamato a fare scelte mirate per aprire un nuovo ciclo e per colmare le lacune strutturali emerse durante gli ultimi mesi, a cominciare dalla scelta dell’allenatore, Inzaghi potrebbe restare a Pisa ed è più probabile che sulla panchina rosanero sieda Pecchia o Gilardino, il primo è un allenatore “giochista” ed è reduce da tre imprese con la promozione di: Verona, Cremonese e Parma direttamente in Serie A.

Gilardino è stato l’ultimo bomber rosanero, che è stato capace di salvare la Serie A nella seconda era Zamparini, ha salvato il Genoa dal doppio disastro di Blessin, ha portato e salvato successivamente i rossoblù in Serie A, venendo esonerato un po' troppo frettolosamente l’anno successivo, al contrario di Pecchia, è un allenatore concreto, senza fissazioni tattiche particolari, Gilardino al momento è il favorito.

Il Palermo quindi potrebbe ripartire da Gilardino in panchina, un allenatore giovane ma già maturo, dalle idee chiare e dall’approccio metodico, un ex Palermo che ha ancora interessi extra calcistici in città, uno che è partito dalla Serie D per il suo percorso formativo: Rezzato in D, Pro Vercelli e Siena in C, Genoa in B e in A.

Allenatore che utilizza prevalentemente il 3-5-2, solido, pratico, aggressivo, fondato sulla compattezza e lo spirito di gruppo, se vogliamo è proprio quello che è mancato al Palermo negli ultimi tre anni, continuità di rendimento e di risultati, organizzazione di gioco e cattiveria agonistica, Osti ora si deve impegnare a costruire un progetto tecnico credibile, identitario ed efficace, il nome di Gilardino e la sua attitudine tattica, rispondono perfettamente a questa esigenza.

Ma al di là del futuro allenatore, adesso è arrivata l'ora di fare il punto sull'organico, servirebbe una rivoluzione, con la conferma di 2 o 3 giocatori, ma è un’utopia, una cosa è certa, gli incedibili al momento dovrebbero essere soltanto quattro: Magnani, Ceccaroni (non per fare il titolare), Pohjanpalo e Brunori, visto che Audero ha già salutato.

Come portieri di sicuro resterà Gomis, è rimasto fuori per tutta la stagione per un infortunio al crociato, ma per quel poco che ci aveva fatto vedere, sarà almeno il secondo portiere, Desplanches andrà in prestito a giocare, Sirigu tornerà libero e Di Bartolo resterà come terzo, in difesa Baniya non sarà riscattato, Diakité dovrebbe essere ceduto in serie A o all'estero, mentre Buttaro partirà.

In partenza anche Nikolaou, Lund e Pierozzi, a centrocampo Gomes dovrebbe andare via e Blin come Ceccaroni può fare la riserva, Ranocchia e Segre dovrebbero partire, mentre Verre potrebbe fare anche lui la riserva, Vasic sembra vicinissimo al ritorno al Padova in prestito e Henry tornerà a Verona, Le Douaron potrebbe fare la riserva in attacco, oppure tornare in Ligue 1, Insigne deve andare via e così anche Di Mariano e Di Francesco.

Rientreranno in sette dai prestiti, Saric potrebbe restare a Cesena, Appuah potrebbe restare in Francia, Graves e Aurelio potrebbero essere riscattati, Peda invece potrebbe essere valutato in ritiro, mi direte, ma questa è rivoluzione, veramente questa è quello che ci vorrebbe al Palermo, poi tutto sarà in funzione delle offerte che arriveranno, sicuramente il Palermo ne cambierà 10 o 12, ma se dovessero arrivare offerte vantaggiose partirebbero tutti. 

martedì 20 maggio 2025

Sampdoria a rischio fallimento o può salvare la serie B.

Sportivamente sono rimasto molto amareggiato per le retrocessioni del Cittadella, la squadra della città dove vivo da tempo oramai e per la Sampdoria, una squadra simpatica, che ha vinto uno scudetto, la famiglia Mantovani, la maglia particolare, braccio di ferro nello stemma e la coppia Vialli-Mancini, mi rammaricherò anche quando retrocederà una tra la Salernitana di Pasquale Marino, allenatore del Palermo per un giorno, prima dell’ultimo fallimento e il Frosinone, due squadre che 12 mesi fa erano in serie A.

Oltre alla Serie C, per la Sampdoria ci sono i nodi dal bilancio e l’accordo sui debiti (ora da rivedere) col Tribunale, il club genovese aveva previsto il ritorno in Serie A al più tardi nel 2025/26, all’interno del piano economico consegnato al Tribunale, la retrocessione in Lega Pro complica i piani e Il dramma sportivo annunciato due anni fa alla fine si è verificato, la Sampdoria è in Serie C per la prima volta nella sua storia, ma potrebbe essere che non faccia questa categoria e che debba ripartire dall’Eccellenza.

Ora la situazione in casa Sampdoria, anche da un punto di vista economico, non è decisamente delle migliori, considerando le scelte della dirigenza, che hanno avuto un impatto terribile, dall’arresto di Ferrero nel 2021, all’ultimo bilancio al 31 dicembre 2024, che si è chiuso con una perdita di 40,6 milioni e quindi con un rosso in aumento di oltre 10,7 milioni rispetto alla perdita dell’esercizio 2023, dove c’era stata comunque una ricapitalizzazione per 32 milioni.

L’accordo con il Tribunale di ristrutturazione dei debiti, ha permesso alla società lo stralcio di circa 80 milioni di debiti finanziari, tributari e verso agenti che si sono trasformati in un debito complessivo di circa 30 milioni, alcuni dei quali pagabili fino al 2043, ora però, la retrocessione in Serie C rischia di complicare il progetto di risanamento del club, che aveva come termine la fine della stagione sportiva 2025/2026, con il ritorno in Serie A al termine della stagione 2023/24, con permanenza nella stessa categoria nelle 3 stagioni successive.

La retrocessione in Serie C va all’opposto di quelle che erano le previsioni, c’era già da rivedere l’accordo, considerando i risultati economici dell’ultimo bilancio, presumibilmente quindi la società dovrà rivedere il piano e continuare a mantenere effettivo l’accordo con il Tribunale di Genova, continuando nel frattempo a saldare tutte le scadenze, se no rischia di fare la fine della Reggina, con il fallimento che è dietro l’angolo.

La Serie C dal punto di vista economico, dovrà revisionare i contratti dei calciatori e saranno quasi azzerati i diritti tv, considerato di circa 100mila euro per la terza divisione e quindi vanno fatte scelte in termini sportivi da non sbagliare, Vicenza, Triestina, Spal e altre insegnano, che la Serie C è un inferno da cui risalire diventa complicatissimo, anche per una piazza importante come quella della Sampdoria.

Sarà quindi rifondazione, una quindicina di giocatori rientreranno ai rispettivi club per fine prestito, mentre peseranno gli ingaggi pesantissimi di alcuni dei giocatori di proprietà del club, come Tutino che ha firmato un triennale da un milione netto, una cifra difficilmente sostenibile in Serie C, dove il monte ingaggi globale oscilla per i top club fra i 4 ed i 6 milioni, quello della Sampdoria, nel campionato appena concluso, superava invece i venti.

Mancini resta il consigliere tecnico e a quanto pare ha già scelto il tecnico, per costruire un'altra squadra di livello per risalire subito in serie B e ha consigliato ancora come tecnico Evani, visto fra l’altro che le prestazioni con l’ex Milan in panchina, sono state con la media da play-off, anche se non sono bastate per salvare la società.

Ma la Samp, si è ritrovata da capo e collo, un’altra possibilità per evitare la Serie C e provare a continuare il processo di rilancio del club, un terremoto finanziario sta sconvolge la Serie B, è ipotizzata in arrivo una penalizzazione (probabilmente di 4 punti) per il Brescia, che a questo punto farà riscrivere la classifica finale e i verdetti sul fondo della graduatoria, con il meno 4 le rondinelle si troverebbero terzultimo e retrocederebbero in Serie C al posto della Samp, con Cittadella e Cosenza.

Frosinone, Salernitana e Sampdoria guadagnerebbero una posizione e allora, il Frosinone sarebbe salvo, la Salernitana farebbe sempre i playout, ma con il piazzamento più favorevole e con la Sampdoria, che avrebbe una botta di culo terribile, intanto il previsto play out tra Salernitana e Frosinone è stato rinviato e poi dovrebbe essere annullato, appena la sentenza sarà definitiva e verrebbe riprogrammato il nuovo playout tra Sampdoria e Salernitana.

Il Brescia ha comunicato che ricorrerà in qualsiasi sede sportiva e qualora necessario anche extra-sportiva, per tutelare la propria posizione ritenendo di aver adempiuto correttamente alle scadenze federali e di aver agito in conformità alle norme statali e sportive, la rivoluzione è dovuta, a un’irregolarità nella scadenza per il pagamento di stipendi e contributi di febbraio, ovvero avrebbe coperto la parte relativa alle tasse con crediti d’imposta che in realtà si sono rivelati inesistenti, la Covisoc ha procede alle verifiche con l’Agenzia delle Entrate e i tempi della risposta sono stati lunghissimi, per avvisare che i crediti erano in realtà inesistenti. 

Palermo, continua la protesta della tifoseria: gli ultras della Curva Nord diserteranno i playoff.

Un comunicato dei supporters, annuncia l'assenza della frangia più calda del tifo, sia a Castellammare di Stabia sia in caso di passaggio del turno, dal momento che non hanno visto, nonostante la vista e le parole di Galassi, nessuno scatto d’orgoglio, nessuna voglia di rivalsa, se non lo stesso atteggiamento, con gli stessi errori della squadra e del mister.

Inizio modulo

Quindi non si placa la spaccatura netta tra la tifoseria; la squadra; l’allenatore e la dirigenza, gli ultras hanno disertato lo spareggio per la promozione in segno di protesta per quanto visto in campo e se Galassi afferma che il City può anche andarsene, i tifosi gli rispondono, che le partite se le possono giocare anche senza tifo (spettatori), credo che un braccio di ferro non giovi alla causa Palermo e che per fare pace, basta mandare a casa chi non ha fatto bene.

Intanto l’agonia è finita e dopo 39 partite, non si è visto nulla di quello che ci avevano promesso alla presentazione di agosto, c’è stato molto immobilismo, lo stesso di questi ultimi 3 anni, i sogni di Serie A del City Group, anche per quest’anno (il terzo) restano nel cassetto ed è chiaro che già da oggi deve essere tempo di riflessioni, perché da luglio non ha funzionato niente, c’è stata una squadra senza un filo logico sin dal primo giorno di campionato.

Dionisi nell’arco di tutta la stagione, ha confermato tutti i suoi limiti, è un tecnico che era stato scelto per il suo modo di fare calcio, venendo preferito ad allenatori più esperti ma meno giochisti, da Manchester hanno continuato a dargli una fiducia immotivata, ma Dionisi non ha fatto niente per raddrizzare la squadra e la stagione, senza avere mai un vero piano partita.

Comunque sembra che la decisione sia stata già presa e forse pure da tempo, è addio tra Palermo e Dionisi, dopo la fine di un campionato deludente, è il tempo delle decisioni e pensare al prossimo campionato, per iniziare un nuovo ciclo di ricostruzione, l’allenatore non sarà più Dionisi, il suo percorso è terminato, è un divorzio inevitabile, perché anche la società non ha gradito il suo operato, ora resta da definire la formula per la risoluzione del contratto.

Il Palermo adesso deve pensare al prossimo allenatore, il modello City spingerebbe per un allenatore giovane, con una visione di calcio moderna e in linea con i principi del gruppo anglo-arabo e in questo senso sono emersi i profili di Gilardino e Possanzini, ma c’è anche una corrente interna che preferirebbe un tecnico più esperto e carismatico come Pecchia, ma il nome che circola è quello di Nicola, che secondo me resterà a Cagliari.

Ma forse il nome più praticabile invece mi sembra sia quello di Pippo Inzaghi, che è verso l'addio dal Pisa e che se non va in qualche squadra di serie A (quale?), viene quasi certamente al Palermo, con Dionisi ormai ai saluti, anche Osti dovrebbe lasciare Palermo, per l’incompatibilità tra lo stile operativo del direttore e il modello del City Group, Osti è abituato a lavorare con modalità più dirette e accentrate, mentre il City Group preferisce una modalità condivisa e con tempi dilatati, per questo si valuta un profilo più giovane e allineato al progetto di Manchester.

Gardini e Galassi, devono fare un’analisi di quanto è successo in questo campionato e fare una profonda riflessione su: piazzamento finale, obiettivi di inizio anno, investimenti effettuati, rapporto con la piazza e soprattutto le spese sostenute a gennaio, per provare a centrare la promozione in serie A la prossima stagione e poi individuare i nomi da cui ripartire, dopo avere valutato l'operato di tutti, perché le responsabilità del disastro vanno ripartite tra tutti gli interpreti: dirigenza, allenatore e calciatori.

Sono stati fatti degli errori da parte di tutti, la dirigenza che non ha esonerato Dionisi a gennaio insieme a De Sanctis, confermando un tecnico in grande difficoltà, l’allenatore incapace nella gestione tattica della squadra e anche dello spogliatoio, nonché con il pubblico palermitano, i calciatori poi, hanno reso nettamente al di sotto delle aspettative, servirà un esame di coscienza da parte di tutti, perché Palermo merita ben altro.

Però è impossibile programmare il futuro, senza prima avere scelto il direttore sportivo, Osti ha il contratto in scadenza a giugno, come sono diversi i calciatori che potrebbero lasciare a giugno Palermo, si ripartirà certamente da Magnani, Pohjanpalo e Brunori, per costruire la squadra per il prossimo anno, Baniya è in prestito con diritto, ma vista la stagione non esaltante, non credo che sarà riscattato.

Anche Audero è arrivato in prestito dal Como, Sirigu scade a giugno e va via e poi restano ancora Gomis e Desplanches, Henry tornerà al Verona, mentre hanno ancora un altro anno di contratto: Di Francesco, Di Mariano, Insigne e Gomis (io di tutti questi non ne terrei nessuno), servirà quindi capire cosa succederà nei prossimi giorni, per cominciare a capire il nuovo progetto per la prossima stagione, ma bisogna ricominciare da subito, bisogna prendere delle decisioni senza indugi.

Il progetto è fallito e come sempre ripartire non sarà facile, nonostante gli investimenti corposi non c’è rimasto nulla, se non Magnani, Pohjanpalo e Brunori, tutti gli altri non sono da confermare, se non per fare la riserve e adesso si dovrà ripartire praticamente da zero, perché la stagione appena finita ha lasciato solo macerie, ancora non trapela nulla sul futuro del direttore sportivo, che dovrà scegliere lui l’allenatore e che dovrà provare a recuperare il massimo, da un parco giocatori ampiamente svalutato, perché male allenati e perché tra questi ci hanno rifilato pure qualche brocco. 

sabato 17 maggio 2025

Palermo, playoff da ottavo e c'è la Juve Stabia.

Il Palermo chiude la stagione all’ottavo posto, la peggiore posizione possibile per partecipare ai playoff, partono subito gli spareggi promozione, ma le speranze di andare in Serie A sono quasi nulle, i fischi del “Barbera” sono più che giustificati, come penso che sia giustificata l’assenza dei tifosi nei play off, la squadra continua a registrare dei netti passi indietro, che non sono più giustificabili.

Galassi uomo del City Group e consigliere del Palermo, che però non vive la squadra così come Bigon, ha fatto un'altra visita in città, per ammonire i tifosi e quasi minacciandoli (Se in futuro non sarà così, il CFG non deve restare per forza), penso che abbia pure tirato le orecchie ai responsabili di questa debacle, era stato già a Palermo prima della partita con il Frosinone, per chiedere il massimo impegno in questi play off, spronando e dimostrando la vicinanza della proprietà alla squadra e ribadendo ai tifosi, quelli che sono gli obiettivi della proprietà, ma alla fine?

"Il Palermo andrà in A al 100%, quando però non si può stabilire, perché il calcio è lo sport del diavolo", poi ha confermato piena fiducia al direttore generale Gardini, secondo me sbagliando o è stata una frase di circostanza e poi ha puntualizzato, che ogni decisione sarà presa dopo i play off, intanto ammette che ci sono decisioni da prendere e già è una cosa, speriamo che siano le decisioni giuste, condivido in parte: “Noi giudichiamo le persone per quello che fanno e le difendiamo fino all'ultimo, anche quando fanno bene come nel caso del nostro A.D; che ci ha aiutato a fare progressi enormi".

Ha proseguito dicendo: "Io e il City Group siamo contenti anche di questo ottavo posto. Anzi, siamo molto contenti, perché per il secondo anno di fila abbiamo centrato i play-off e non era per niente scontato (butta acqua sul fuoco?), bisogna capire una cosa: la Serie B è un campionato difficilissimo, il più complicato fra tutte le seconde divisioni europee. C'è un grande livellamento tecnico verso l'alto e noi per monte ingaggi siamo i quarti del campionato.

A tutto ciò va anche aggiunto il lato umano, che nel calcio è un fattore impenetrabile. Prendiamo questi play-off come una grande occasione e parlo da tifoso del Palermo quale ormai sono: abbiamo questa chance e ce la dobbiamo giocare con grande positività. I tifosi hanno il diritto di manifestare il loro dissenso. Abbiamo il massimo rispetto di loro, ma è giusto che sappiano che il City Group ama e tifa per questa maglia che ti prende e ti contamina. Sbaglia chi pensa che siamo freddi e distaccati.

Il Palermo è stata una scelta voluta e ponderata e al momento non si torna indietro. Abbiamo investito venti milioni per costruire il centro sportivo, che vorremmo anche ampliare, e ammodernare lo stadio. Noi abbiamo una visione a medio-lungo termine (così più lungo che medio), siamo qui per rimanere ma devono esserci le condizioni (stare zitti e vedere queste oscenità). Crediamo di essere benvenuti e ben accetti. Se in futuro non sarà così, il CFG non deve restare per forza (appunto)".

"Tra chi ha cambiato l'allenatore quest'anno c'è chi giocherà i play-out e c'è anche chi è retrocesso. La società deve essere brava e lucida a tenere la prua dritta. Cambiare allenatore non rientra nella filosofia del nostro gruppo (male), la stabilità è fondamentale. Si cambia solo se c'è di meglio, e noi l'abbiamo fatto cambiando il direttore sportivo (lui solo è stato poco)".

La squadra di Dionisi ha deluso ancora a sabato c’è la sfida contro i campani, in trasferta e con un solo risultato, il Palermo contro la Carrarese non ha brillato, la prestazione è stata decisamente deludente, ritmi bassi e manovra offensiva piuttosto sterile, non è bastato giocare più di mezz’ora in undici contro dieci per l’espulsione di Guarino.

Gli uomini di Dionisi sono apparsi scarichi, sia fisicamente che mentalmente e menomale che Galassi li aveva spronati, servivano tre punti per provare a migliorare la classifica e invece è arrivato un pari decisamente deludente, con la curva Nord ancora in clima di protesta, con striscioni eloquenti contro la gestione societaria e Dionisi ancora contestato con cori pesanti.

Un’indiscrezione parla di un interessamento del Palermo per Possanzini, come allenatore per la prossima stagione, che il Palermo stia guardando già al futuro, indipendentemente dal risultato di questi play off è scontato, come è scontata l’idea che il City Group ha nei confronti di Dionisi, nonostante il contratto lungo e oneroso, però secondo me, Possanzini può essere uno dei nomi per la panchina, ma è più un desiderata di qualche giornalista.

Credo che la prossima stagione Gardini, perché non sappiamo ancora se verrà confermato Osti, dovrebbe optare per un allenatore che conosce la serie B e di alto profilo per la categoria, gente come: Pecchia, Pippo Inzaghi, Stroppa e così via, Possanzini ha ottenuto una salvezza sofferta e meritata, ma lo considero ancora poco esperto per vincere il campionato di serie B, anche se è un profilo emergente e già noto a Palermo, per averci giocato e per essere stato il vice di De Zerbi. 

mercoledì 14 maggio 2025

Disastro totale, neanche il turnover funziona.

 

Così non va, non ci sono i presupposti per affrontare i play-off con la giusta concentrazione e con la giusta personalità, specialmente, visto che alla fine si è pure classificato ottavo, ottavo o settimo cambia poco, speriamo però che almeno il fatto di giocare questi play off fuori casa, senza la contestazione dei tifosi, possa essere positivo per arrivare al sogno serie A.

Con la Carrarese è 1 a 1 e meno male che Guarino è stato così ingenuo da prendere due gialli e che Calabro non lo ha sostituito nel secondo tempo, i rosanero non sono riesciti a superare i gialloblù, che hanno giocato in 10 per quasi tutto il secondo tempo, è stata una partita da incubo, per le continue contestazioni al tecnico Dionisi, il Palermo doveva vincere e provare a prendersi il quinto posto, ma alla fine è poi arrivato addirittura ottavo.

Da un’ipotesi migliore possibile (il quinto posto), all’ipotesi peggiore dell’ottava posizione, quella che nessuno aveva preso in considerazione, perché si pensava che il Palermo vincesse con la Carrarese e facesse pace con i tifosi, anche se per Dionisi, moltissimi calciatori e pure qualche dirigente, non faranno più parte del Palermo almeno per il prossimo anno.

Ci si aspettava la vittoria dei rosa e buone notizie dagli altri campi e invece è andato tutto al contrario, ma non chiamiamo in causa la sfortuna, perché questo Palermo è quello che Gardini ha costruito con De Sanctis e che non è riuscito a migliorare Osti, ma essenzialmente è quello che ha mantenuto Dionisi, al contrario di quello che si vedeva, adesso speriamo, ma è solo una normale e sana speranza, niente di più, che sabato a Castellammare si compia la prima parte del miracolo o che si chiuda in fretta, questa stagione sciagurata.

I play off ottenuti dopo il misero pareggio con la Carrarese, in dieci per oltre mezz'ora, ci consegna una coda di campionato ancora più in salita, i rosanero sarebbero potuti arrivare sesti, visto che il Catanzaro non ha vinto a Mantova e giocare in casa almeno il primo play off con due risultati a favore, invece giocherà sul campo della Juve Stabia quinta, che ha battuto sia all’andata che al ritorno, ma per la legge dei grandi numeri, stavolta passeranno gli stabiesi.

Al di là dell’ennesima e legittima contestazione degli ultrà verso Dionisi e Gardini, la squadra non ha mai avuto raziocinio, tranne che in rare occasioni è sempre stata “spenta”, Pohjanpalo nelle ultime 4 o 5 partite, si sbatte, lotta su tutti i palloni, fa la sponda, ma è solo, non riceve palloni giocabili e si vede che non è ai livelli atletici dei primi mesi a Palermo, quando risentiva ancora degli allenamenti di Di Francesco al Venezia.

Non è preoccupante che non segni da tanto o le occasioni sprecata nel finale di ogni partita, ma quanto deve fare riflettere questo calo atletico alla vigilia dei playoff, a questo Palermo non è bastato nemmeno un effervescente Le Douaron, il calciatore francese è andato in gol per la sesta volta ed è stato utilizzato poco, anche stavolta è entrato in campo nel secondo tempo e si è dimostrato più “vivo” di Insigne.

Viste le condizioni atletiche di Pohjanpalo e di un Brunori che va a corrente alternata, la buona forma di Le Douaron è un buon segnale, non capisco perché questo giocatore è sempre stato trascurato da Dionisi, a pari di Verre, a cui gli ha preferito stavolta” l’ex” calciatore Insigne, che tutte le volte che gioca, non ha mai fatto un movimento pericoloso e ha commesso sempre tanti errori tecnici.

Oppure gli preferisce Segre, ottimo giocatore, trascinatore, bravo negli inserimenti e spesso vede la porta, specialmente di testa, ma non è un trequartista e l’attacco ne risente, Segre non è un trequartista e nemmeno un mediano e in questo ruolo non riesce a esaltare le sue caratteristiche di mezzala, da mediano non è incisivo nemmeno nell’interdizione e nella ripartenza offensiva, ma Dionisi gli fa tappare tutti i buchi.

Segre sembra stanco anche lui e questo avvalora la mia tesi, di una squadra allenata male atleticamente e gestita male nelle risorse fisiche, si vede anche dalla brutta prestazione del capitano, che nel primo tempo ha sbagliato diverse occasioni e nella ripresa è stato spesso fuori dal gioco, Dionisi ha peggiorato tutti i giocatori, per esempio Ranocchia, per non parlare di Verre, che è stato sempre escluso, nonostante fosse il giocatore più tecnico e più incisivo.

Una prestazione così, alla vigilia dei playoff è difficile da spiegare, ma il Palermo è stato questo per tutto il campionato, capace di vincere contro il Sassuolo e rischiare di perdere contro una Carrarese già salva e in dieci uomini, per gran parte del secondo tempo, i primi 20 minuti sono stati tra i peggiori della stagione, poi con la Carrarese il 10, i rosa hanno avuto un minimo di reazione, che a lungo andare ha prodotto il gol del pareggio, quando il tempo stava per scadere.

Troppo poco per una squadra che avrebbe dovuto “ammazzare” la partita, per provare a migliorare la posizione in classifica, fra le altre indicazioni negative, ci sono i giocatori di “secondo” livello: Baniya, Di Mariano, Lund, non sono allo stesso livello dei titolari, ma un discorso fa fatto anche sul rendimento di tanti titolari, che sono inspiegabilmente regrediti come Ranocchia.

Per Insigne, Di Francesco, Diakitè, Vasic, Nikolaou e Desplanches, per me il loro rendimento è stato determinato dall’allenatore, che continuo a considerare sopravalutato e che per me non ha saputo risolvere un vecchio problema di gestione del gruppo, che il Palermo si porta dietro da inizio stagione.

martedì 13 maggio 2025

I tifosi contestano, il capitano stende il Frosinone e il Palermo è ai playoff.

Il Palermo grazie a Brunori, ottiene tre punti fondamentali per i play off, il Catanzaro vince contro il Sassuolo e rimane sesto, adesso servirà battere la Carrarese e sperare in un passo falso dei calabresi, per provare a giocare il primo turno in casa e avere due risultati su tre a favore, grazie alla grande prestazione di Brunori, il Palermo torna alla vittoria dopo i due stop consecutivi.

Battendo il Frosinone, i rosa staccano il pass per i playoff, anche se non riescono a scavalcare il Catanzaro, molto ora dipenderà dagli ultimi novanta minuti, dove intanto dobbiamo battere la Carrarese e poi a seconda di quello che succederà tra il Catanzaro e il Mantova, la Juve Stabia e la Sampdoria, il Palermo potrà sperare pure nel quinto posto, una posizione più vantaggiosa nella disputa dei play-off.

La sconfitta del Bari a Cittadella, ha dato l’aritmetica certezza di disputare gli spareggi, ma non ha sciolto tutti i dubbi sulla squadra rosanero, senza i 3 punti i rosa andrebbero quasi certamente alla sfida secca in trasferta.

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Enzo Ferrari, 82 anni, nato a San Donà di Piave, da giocatore ha indossato tra le altre le maglie di Palermo e Udinese, squadre che ha poi ha anche allenato, è stato il tecnico dell’Udinese di Zico e a me piace ricordarlo con le stesse parole della società friulana: “Con profonda tristezza saluto Enzo Ferrari, nostro ex giocatore e allenatore, il suo nome resterà per sempre legato a molte pagine affascinanti della storia rosanero, esprimo il mio cordoglio salutandolo: Ciao, Mister”.

L’ultima esperienza di Ferrari in panchina è stata nel 2001/2002 all’Arezzo, tra le altre squadre che ha allenato, oltre a Palermo, Udinese, Triestina e Padova, c’è anche il Real Saragozza, è stato uno dei simboli della ricostruzione rosanero del dopo fallimento, ha militato nel Palermo per quattro stagioni, col Palermo ha conquistato la promozione in B da allenatore ed è stato anche attaccante del Genoa, appese le scarpette al chiodo, ha allenato anche il Conegliano e la Primavera dell'Udinese.

Domenica allo stadio di Riese si è rivisto mister Crisà, che ha assistito al primo play out tra Riese e Loreggia, per evitare la retrocessione in seconda categoria, la domanda è stata d’obbligo: “Mister, è venuto per vedere il Riese o il Loreggia?”, la risposta è stata: “Per vedere il Riese, ma non per un motivo particolare”.

Chiaramente abbiamo provato a saperne di più: “Quindi, nessuna possibilità che possa tornare a Riese?” e il mister: “Non nego che possa succedere, penso che posso essere nella lista degli eventuali tecnici per qualche squadra del prossimo anno, ma non c’è nessuna trattiva e comunque non tornerei per fare gli allievi”. 

lunedì 12 maggio 2025

Palermo ancora contestato, ma va ai play-off.

Palermo contestato al suo ingresso in campo e contestatissimo Dionisi, poi al termine di una partita per niente brillante, i rosa battono per 2 a 0 il Frosinone con una doppietta di Brunori e conquistano matematicamente l’accesso ai play off, che comunque resta l’obiettivo minimo, per una squadra costata e costruita per la promozione diretta, con il quinto posto lontano 3 punti e che rappresenta la migliore posizione possibile, per affrontare questi spareggi promozione, quinto posto da conquistare negli ultimi 90 minuti, che restano alla fine di questo campionato disastroso.

La squadra contro i ciociari si è dimostrata meno stanca e anche il tecnico è stato meno confuso, anche se non ci sono grandi speranze per il futuro, se il Palermo vincerà l’ultima partita della stagione regolare, chiudendo il campionato a 54 punti, avrà fatto comunque peggio della scorsa stagione, che ha chiuso a 56 e al sesto posto della classifica.

Però, se la Sampdoria vincesse a Castellammare, il Catanzaro pareggiasse con il Mantova e il Palermo vincesse con la Carrarese, allora per gli scontri diretti con la Juve Stabia saremmo quinti, al momento il Palermo da settimo, incontrerebbe Giovedì 15 maggio il Catanzaro che è sesto, a casa loro, in gara unica e con i giallorossi che avrebbero due risultati a favore, vittoria e pareggio per passare.

Se invece, il Palermo dovesse fare il miracolo (quinto posto), allora giocheremmo Venerdì 16 maggio in casa contro l’ottava, che al momento al 99% è il Cesena e stavolta sarebbe il Palermo a beneficiare dei due risultati per passare, sono dettagli, ma sono dettagli che fanno la differenza, anche se solo dovessimo pareggiare e il Catanzaro perdere con il Mantova, sempre alla luce degli scontri diretti, in quel caso saremmo sesti.

La certezza dei play-off, arriva nella serata di massima contestazione per tutti, dall’inizio alla fine e non c’era d’aspettarsi niente di diverso, dopo le ultime due sconfitte con Sudtirol e Cesena, il popolo rosanero è stanco di essere preso in giro e se al primo anno, si può giustificare la società (che non ha problemi economici) con l’anno di assestamento, non si può giustificare il secondo e il terzo anno di fallimento dell’obiettivo, perché con questa squadra, non andremo in serie A nemmeno quest’anno.

Un sogno in cui non crede più nessuno, nemmeno i giocatori e l’allenatore, nel mirino della contestazione, quelli più presi di mira sono Dionisi (il più contestato) e Gardini, ma stavolta i cori erano anche contro Bigon, i giocatori e il resto del pubblico che non ha partecipato alla contestazione, alla fine con po’ di complicità e un po' di fortuna (sono stati annullati comunque due gol al Frosinone), il Palermo ha portato a casa i play off.

Dopo tutti i soldi spesi per i cartellini e per non parlare del monte ingaggi, il Palermo ha deluso su tutti i fronti, il paradosso è la proporzionalità tra investimenti e risultati, i rosa hanno speso tanto e hanno vinto poco e che prima o poi dovranno ammettere di aver sbagliato quasi tutte le scelte: gli uomini giusti, le competenze, le esperienze e gli algoritmi, sono troppe le scelte che sono state sbagliate e per quali non bisogna rendere conto.

Se dopo tre anni di serie B il traguardo è un ennesimo settimo posto (faccio un po’ la media), vuol dire che: Dirigenti, allenatori e giocatori, devono andare via per una rivoluzione, i risultati e le prestazioni dicono che chi ha scelto lo ha fatto male e la parola “fallimento” è la più appropriata, la curva nord al contrario della società, spiega i motivi della loro contestazione, per manifestare tutto il malcontento, per l’andamento di questa stagione e non solo:

I motivi che ci spingono a snaturare il nostro ESSERE (ultras) come ieri appunto, sono sempre più seri di quello che crede la gente, si contesta per motivi più seri:

𝐕𝐎𝐆𝐋𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐋𝐀 𝐒𝐎𝐂𝐈𝐄𝐓𝐀̀ 𝐒𝐈𝐀 𝐒𝐈𝐍𝐂𝐄𝐑𝐀, 𝐍𝐎𝐍 𝐈𝐍𝐆𝐀𝐍𝐍𝐈 𝐈 𝐓𝐈𝐅𝐎𝐒𝐈, 𝐑𝐈𝐒𝐏𝐄𝐓𝐓𝐈 𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐄 𝐈 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐈 𝐒𝐎𝐆𝐍𝐈 𝐌𝐀 𝐒𝐎𝐏𝐑𝐀𝐓𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐍𝐄𝐒𝐒𝐔𝐍𝐎 𝐏𝐔𝐎̀ 𝐕𝐄𝐍𝐈𝐑𝐄 𝐐𝐔𝐈 𝐒𝐄 𝐇𝐀 𝐈𝐍 𝐌𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐃𝐈 𝐅𝐀𝐑𝐄 𝐒𝐎𝐋𝐎 𝐁𝐔𝐒𝐈𝐍𝐄𝐒𝐒, 𝐏𝐀𝐋𝐄𝐑𝐌𝐎 𝐍𝐎𝐍 𝐄̀ 𝐈𝐋 𝐏𝐎𝐒𝐓𝐎 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐓𝐎. 𝐏𝐑𝐄𝐓𝐄𝐍𝐃𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐂𝐇𝐄 𝐂𝐇𝐈 𝐈𝐍𝐃𝐎𝐒𝐒𝐈 𝐋𝐀 𝐍𝐎𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐌𝐀𝐆𝐋𝐈𝐀 𝐃𝐈𝐀 𝐒𝐄𝐌𝐏𝐑𝐄 𝐓𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐈𝐍 𝐂𝐀𝐌𝐏𝐎 𝐄 𝐎𝐍𝐎𝐑𝐈 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈 𝐂𝐎𝐋𝐎𝐑𝐈 𝐂𝐎𝐍 𝐈𝐋 𝐒𝐔𝐃𝐎𝐑𝐄, 𝐋𝐈𝐌𝐏𝐄𝐆𝐍𝐎 𝐄 𝐋𝐀 𝐆𝐑𝐈𝐍𝐓𝐀.

Siamo agli sgoccioli del terzo campionato e per noi è tempo di fare bilancio, abbiamo dato fiducia come sempre, concedendo a tutti il tempo per dimostrare con i fatti ciò che si dice con la bocca.

Le vicissitudini che hanno caratterizzato quest’ultimo anno ci hanno fatto mettere sulla difensiva. La scelta sbagliata di De Santis, la mancanza di attributi di Dionisi per come ha gestito lo spogliatoio e la comunicazione, la sua conferma a gennaio, alcune prestazioni indegne dei giocatori, la vicenda della concessione stadio, sono nell’insieme campanelli di allarme per noi che ad un certo punto vogliamo vederci più chiaro.

Andare in serie A con un punto interrogativo grande come una casa, con il rischio di tornare al punto di partenza, senza un percorso, senza emozioni, senza sogni, ma con tanti sbagli, con gente che non ci ha messo la faccia nelle sconfitte e nei vari problemi stagionali? Anche no grazie! Per noi vale il carattere e sia la squadra che la società ne hanno dimostrato poco.

Come per magia ogni volta che qualcuno si presenta da Manchester loro si danno una mossa… ci accorgiamo che tante cose non sono spontanee anche il riunirsi per festeggiare un gol, la realtà è sotto gli occhi di tutti, Dionisi non è stimato da nessuno, è un disco rotto e la squadra spesso ha dimostrato di non seguirlo, le sue scelte ancora oggi non sono dettate dal rendimento ma lasciano dubitare altro… Gardini in 3 anni non ha mai mostrato interesse e si è isolato facendo il sordo e il cieco nonostante i segnali erano inequivocabili.

Per tutti questi motivi noi siamo costretti a mandare un segnale a chi vuole veramente fare il bene del Palermo, vogliamo che si cambi rotta e si crei veramente quell’ ambiente che possa infiammare una piazza calda come la nostra e non andare in serie A con questi interpreti che hanno fatto passare la voglia alla gente di andare allo stadio, mettendo negatività, non rispettando la nostra piazza e la nostra maglia.

Chi ha fallito gli obiettivi, chi ha sbagliato gli approcci con la città, le scelte e chi pensa di vivacchiare a Palermo solo per gli ingaggi e tempo che cambi radicalmente, si faccia da parte o venga rimosso.

Venire a Palermo può diventare un’opportunità ma si può trasformare tutto molto velocemente e diventare tutto molto spiacevole. Per tutti!

Siamo sempre quelli che abbiamo preferito qualsiasi cosa anche il fallimento purché Zamparini che ormai pensava solo ai soldi lasciasse il nostro Palermo e non dimenticate mai…oggi come ieri … “𝐂𝐡𝐢𝐮𝐧𝐪𝐮𝐞 𝐭𝐮 𝐬𝐢𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐫𝐝𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐢𝐚”.