martedì 31 ottobre 2023

Palermo-Lecco: l’ultima volta 56 anni fa

 

Palermo e Lecco si ritrovano difronte dopo 56 anni, nell’ultima circostanza che risale alla stagione 1967/68, anche allora si giocava alla Favorita, anche allora ha vinto il Lecco ma per 1 a 0 con la rete di Saltutti e anche allora il Lecco giocava per non retrocedere e il Palermo per andare in serie A, il Palermo era guidato dal mitico Di Bella ed entrambe le squadre hanno raggiunto alla fine i loro obiettivi stagionali, la promozione in serie A per il Palermo e la salvezza, se pur con uno spareggio per il Lecco, speriamo che questo 1 a 2 possa essere di buon auspicio per le due squadre.

È stato un capolavoro bluceleste, il Lecco è stato perfetto, la squadra è stata messa in campo benissimo, la partita l’ha sbloccata il palermitano Crociata e il Lecco ha espugnato Palermo, i rosa possono recriminare la doppia traversa colpita, perché i miracoli di Melgrati, sono compensati da quelli di Pigliacelli, una vittoria fantastica per il Lecco, che espugna il Barbera con uno schieramento tattico perfetto, ma anche con la giusta convinzione e consapevolezza nei propri mezzi.

Il Palermo spreca troppo e perde 2 a 1 contro gli ultimi in classifica, tonfo dei rosanero e inutile rete di Brunori su rigore al 96esimo, ancora un gol rosanero sempre sul gong, il Palermo comincia bene gestendo il ritmo della partita, ma dopo otto minuti vanno subito sotto di un gol, il Palermo torna a fare la partita, ma a 5 minuti dalla fine capitolano per la seconda volta e allo scadere dei primi 45 minuti di gioco, Stulac colpisce la traversa.

Tutto il secondo tempo è completamente nelle mani del Palermo, che però non riesce ad avere la meglio sulla difesa dei lombardi, Brunori accorcia al 96esimo ma ormai è troppo tardi, in mezzo un’altra traversa per i rosa, il Lecco sale a 7 punti e con due partite in meno, il Palermo resta invece fermo a quota 20 e viene sorpassato in classifica dal Venezia.

Il Palermo si complica la vita, con un solo punto in due partite interne con due squadre che bazzicano nelle zone basse della classifica di serie B, momento no per Corini, chiamato a trovare rapidamente una soluzione a questo momento negativo, più che altro per il risultato, perché, anche se la squadra gioca male, mette sotto gli avversari e tira parecchio in porta, ma gli errori in fase difensiva sono micidiali.

Inatteso flop del Palermo, che ha stentato dopo la sosta per le Nazionali, che c’è qualcosa da rivedere io l’ho sempre detto, adesso penso che sia ancora più chiaro per tutti, Corini e City Group compresi, certo, se chi lo deve capire lo ha capito, non dovrà farlo lasciandosi prendere la mano, ma bisognerà farlo con la mente lucida e nervi saldi, per gestire e superare il primo momento no della stagione.

Non sarà il primo e nemmeno l’ultimo, ma tutto dipenderà in che periodo succederà il prossimo e quanti saranno questi momenti, già in passato ci sono stati tanti campanelli d’allarme, per prestazioni poco convincenti e per prodezze in extremis, che hanno evitato sconfitte, che hanno ritardato di far suonare il campanello d'allarme, che stavolta nessuno è riuscito a fermare mettendoci una pezza.

Chiaramente non si discutono la qualità, la volontà, la generosità e l’applicazione dei calciatori, di alcuni le prestazioni non sono delle migliori, ma il problema è più grande di quello che può apparire e che fin adesso è stato ben mimetizzato con i risultati all’ultimo secondo: i pochi rifornimenti per Brunori, la mancanza di geometrie per la continua rinuncia a Stulac e la continua presenza di Gomes, che squilibra molto la squadra.

Insigne non pervenuto da quando è a Palermo, Di Francesco un po' meglio ma anche lui non ha fatto ancora la differenza, Matějů è molto “zoppicante” nelle prestazioni, la gestione della squadra da parte di Corini non ha alibi, per vincere non si può andare a fiammate, ma serve una grande organizzazione di gioco, giocatori schierati nella giusta posizione e con meritocrazia.

Il modulo di gioco è stabilito poi, dagli undici calciatori più in forma e più funzionali, Insigne, Gomes e Di Francesco stanno dando poco o niente, mentre Segre, Vasic e Stulac molto spesso vanno inopinatamente in panchina, la tenuta difensiva sta venendo meno e quindi ancora di più è il momento di rivedere il modulo tattico, lasciando fuori chi lo merita e mettere dentro giocatori più funzionali.

Urge una profonda riflessione di Corini e per me su Corini, per trovare soluzioni più efficaci e sistemare in maniera definitiva la squadra, una squadra che cambia troppo spesso la formazione, in caso contrario (la permanenza di Corini) la conquista della Serie A, anche per questa stagione, potrebbe restare una chimera.

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