Sembra essere diventata oramai una
consuetudine, segnare e fare risultato nell’ultimo minuto dei minuti di
recupero, stavolta il Palermo agguanta un prezioso pareggio in rimonta ed evita
una pesante sconfitta, grazie ad una magistrale punizione di Stulac, a tempo quasi scaduto, lo
Spezia ha messo in difficoltà il Palermo con le sue ripartenze veloci ed era
andato in vantaggio con Reca, aveva raddoppiato con Esposito e poi Mancuso ha
avuto il merito di riaprire la gara e il carattere dei tanti rosanero esperti è
stato premiato.
Il Palermo aveva l’obiettivo, se
non l’obbligo di vincere, per evitare la prima mini-fuga del Parma capolista e
riprendersi il secondo posto in classifica, occupato adesso dal Catanzaro, i
rosa hanno il grande merito di non mollare mai e così arriva il quarto
risultato utile consecutivo e anche se resta al terzo posto in classifica,
questo sembra essere l’anno giusto, per arrivare a un felice epilogo.
Tante volte quest’anno, quando
tutto sembrava essere andato a puttane, il Palermo ha trovato l’episodio che lo
ha rilanciato, nonostante alcune stranezze tecnico-tattiche dell’allenatore, toni
accesi fin da subito e nei primi quindici minuti il ritmo è stato alto, lo
Spezia va in gol e sull’1 a 0 il Palermo prova a reagire, ma svuota la propria
metà campo, lasciando ampi spazi a centrocampo e subendo pericolose ripartenze
dagli spezzini.
Nel secondo tempo il Palermo prova
a rendersi più propositivo, ma senza cambiare l’assetto tattico o l’uomo capace
di creare gioco, non riesce a rendersi pericoloso, la reazione del Palermo
continua ad essere timida, nonostante ci fosse Mancuso in campo, lo Spezia
pressa alto e con grande intensità, il Palermo fa fatica ad uscire in maniera
lineare e pulita e quando il doppio vantaggio sembra aver chiuso la partita, 2
minuti dopo Mancuso la riapre.
Il Palermo rientra in gara e Corini fa entrare
Soleri, Aurelio e Stulac, al posto di Brunori, Lund e Segre, che vivacizzano e
danno corpo alla squadra, che aveva palesato diverse difficoltà nel creare
gioco, merito degli avversari che hanno chiuso tutte le linee di passaggio e
sono ripartiti con efficacia, ma anche demerito di Corini, che continua a
preferire a un immenso costruttore di gioco come Stulac, un modesto
interdittore quale Gomes.
Io non ho niente contro il ragazzo del City, ma il suo impiego palesa una
fottuta paura da parte del tecnico di giocare in modo propositivo e chiaramente
esclude forse il giocatore più tecnico della squadra, ma sicuramente il più
geometrico, in un ruolo dove non può esserci concorrenza, per la differenza
abissale di qualità tecnica e di veduta del gioco.
Continuo a non capire come si possa lasciare, ripetutamente in panchina un
giocatore come Stulac e fare giocare sempre e comunque Gomes, se per questo,
continuo a non capire perché vengono utilizzati troppo poco Mancuso e
soprattutto Soleri, Gomes gioca sempre, da mediano, da mezzala, che giochi bene
o che giochi mele, è sempre in campo e qui non possono esserci equivoci, il
francese è fortemente sponsorizzato dalla società, che ha confermato Corini, proprio
perché gli garantisce di farlo giocare.
Ma lasciamo stare le scelte dell’algoritmo e torniamo a parlare di calcio, dove non c’è mai la controprova, ma se ci fosse stato Stulac in campo al posto di Gomes, saremmo usciti in maniera diversa, invece i rosanero hanno avuto moltissime difficoltà nel trovare spazi, in avanti poche idee e anche confuse, che hanno reso vita facile a uno Spezia, che contrattaccava in maniera rapida ed efficace.
Soleri come
sempre accade, vivacizza l’attacco e ci prova un paio di volte, al 98esimo
anticipa Bertola di testa e l’arbitro fischia rigore, in questa partita sono
stati diversi gli episodi rivisti dal Var e questo è uno di quelli, dopo
diversi minuti il rigore diventa punizione dal limite, perché il fallo è
avvenuto fuori area.
Va a calciare Stulac, che pennella
una punizione perfetta alla destra di Dragowski e fa esplodere il Barbera, il Palermo
pareggia 2 a 2, al termine di una partita non brillante, un pari incredibile e
per un certo verso insperato, un pareggio che ha il sapore della vittoria e
permette ai rosanero (con la gara casalinga contro il Brescia da recuperare),
di non perdere terreno in classifica sul Parma primo a più 3 dai rosanero e dal
Catanzaro, Alvini sfiora il colpaccio ma resta in fondo alla classifica.
Un pareggio
piovuto dal cielo, che trova un senso solo per la buona volontà di Mancuso e
Soleri, che hanno ravvivato il fronte offensivo, incredibilmente il
Palermo ha raddrizzato una partita, che si è portata avanti fino al 13esimo
minuto di recupero, il Palermo può tirare un sospiro di sollievo, perché
nessuno avrebbe pensato mai di pareggiare questa partita, dopo il doppio
svantaggio.
Sarebbe stata una sconfitta senza se e senza ma,
lo Spezia non avrebbe rubato nulla, i rosa continuano a mancare di lucidità e di
freschezza atletica, spento sul
piano atletico e confuso sul piano del gioco, con un centrocampo
approssimativo, una difesa poco protetta e un attacco inconsistente (ma
Insigne?), la scalata alla Serie A purtroppo è ancora lunga.
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