Il Palermo vince
ad Ascoli nel recupero e di misura, terzo successo consecutivo senza infamia e
senza lode, un successo da squadra esperta e navigata, come la maggior parte
dei calciatori che la compongono, i rosanero restano imbattuti e anche senza
brillare, dando continuità al percorso iniziato per arrivare alla serie A, con
le premesse per essere comunque protagonisti.
Certo, i miglioramenti nella capacità di uscirne
bene da queste situazioni si vedono, ci sono, cosa che non succedeva la scorsa
stagione, come vincere dopo
la sosta, ad Ascoli la partita è stata intensa e complicata, la squadra marchigiani non era
irresistibile, tant’è che mai Pigliacelli è stato messo in difficoltà, alla fine
la squadra porta a casa un successo preziosissimo ed è terza in classifica a 1
punto dal Venezia seconda e a 3 dal Parma prima, ma i rosa hanno pure una
partita in più.
I rosanero
hanno 10 punti in 4 partite, una gara da recuperare e hanno infilato la terza
vittoria consecutiva in campionato, è così che ne esce l’esperto Palermo, dopo
un incontro complicato e con poche vere emozioni, i rosa hanno confermato
la propria solidità in difesa, con in testa un grande Ceccaroni, Corini
conferma molto intelligentemente Stulac a centrocampo, ancora insieme a Segre
ed Henderson, in attacco con capitan Brunori e Di Mariano, Di Francesco è
titolare al posto di Insigne.
I rosanero
iniziano la partita come al solito oramai, con ordine e qualità in mezzo al
campo, è sempre Stulac a tessere le trame della squadra, contro un Ascoli che mette
grande intensità e atletismo in campo, con chiusure del fraseggio avversario
rapide e puntuali, che determinano un primo tempo, piuttosto equilibrato e
senza reti.
Le due squadre
si studiano e prima del quarto d’ora non ci sono emozioni, al 15esimo la prima
occasione è del Palermo con un colpo di testa di Aurelio e al 20esimo circa, arriva
la risposta dei padroni di casa con Mendes, il Palermo ha provato a costruire, ma
Stulac ha predicato nel deserto, abbastanza bene diciamo sulle fasce, ma è mancato
il guizzo di Di Mariano e quello sappiamo.
Stupisce
invece la prova incolore di Di Francesco, a mio avviso segno che il modulo o
l’impostazione devono essere rivedute e corrette, perché era così anche con
Insigne, c’è indubbiamente qualcosa che non va, anche perché Brunori è sempre
più solo e meno servito dentro l’area, la terza occasione è ancora per l’Ascoli
con Milanese, allo scadere dei primi 45 minuti, è sempre l’Ascoli a farsi
pericolosa con Mendes e al secondo di recupero con Rodriguez.
Al 92esimo sugli sviluppi da calcio d’angolo, la rete di Mancuso che porta
in vantaggio i rosanero e regala 3 punti d’oro al Palermo, anche sé pur
sofferta, è una vittoria che dà coraggio e consapevolezza, autostima e
sicurezza, ora i rosanero venerdì saranno al Barbera contro il Cosenza, per
l’anticipo della sesta giornata.
Preparazione finita per gli allievi del Riese.
Con l’amichevole giocata contro la
juniores, ufficialmente termina il periodo di preparazione degli allievi,
intanto
dobbiamo registrare ancora una sonora sconfitta, un altro 10 a 0, ma al
contrario di quella di 15 giorni prima con l’Ezzelina, stavolta gli allievi del
Riese hanno perso giocando bene, il primo tempo li ha visti costretti a
difendersi nella loro metà campo, ma non hanno sofferto oltremodo gli
avversari.
Il 4 a 0 del
primo tempo è stato molto episodico, nel senso che hanno concesso pochissime
palle alla Juniores, ma hanno subito 4 gol in parte evitabili, nel secondo
tempo quando la juniores ha cambiato quasi tutta la squadra, mettendo in campo
le riserve, i ragazzi di Crisà hanno avuto una bella reazione, giocando
stavolta loro e bene nella metà campo avversaria, solo che non sono stati bravi
a trasformare in gol il gioco espresso, poi all'80esimo complice la stanchezza,
la juniores ha dilagato, ma a quel punto avendo avuto pochi cambi a
disposizione, per le tante indisponibilità, non c'è stata più partita.
Non potevamo non chiedere al
Mister un suo commento:
“Io sono soddisfatto della
prestazione ordinata e volitiva dei miei ragazzi, considerata la differenza
d'età e che metà della squadra, a causa di ferie e acciacchi vari si è
allenata poco, devo dire che abbiamo fatto bene, è chiaro che c'è ancora
tantissimo da lavorare, specialmente a centrocampo e in qualche intemperanza di
qualcuno, forse ancora mentalmente troppo piccolo e troppo irascibile”.
Abbiamo notato che la squadra
si muove con una idea di gioco, non espressa nelle prime due/tre amichevoli:
“Dobbiamo ancora mettere a
punto tante cose, serve tempo e non creare aspettative dannose, il nostro
obiettivo non è vincere il campionato, ma essere protagonisti fino alla fine”.
Ci è sembrato che nel secondo
tempo, Colantuono abbia fatto meglio di Cuccarolo:
“Devo ammettere che
Colantuono in questo periodo sta facendo bene, nonostante i suoi limiti
tecnici, Cuccarolo lo stimiamo moltissimo e stiamo cercando di rilanciarlo in
tutti i modi, ha potenzialità ma, ha dei limiti di personalità, sicuramente se
dovesse continuare così, dovrò ripensare le gerarchie”.
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