martedì 14 giugno 2022

Il sogno si avvera: il Palermo è in serie B dopo 3 anni.

 

La partita si annuncia difficilissima, il Palermo però approccia bene la gara, il Padova prova a fare la partita e i rosa pungono bene in contropiede, tanto che la sbloccano al 25esimo del primo tempo, con un rigore di Brunori, che poi di fatto chiude i giochi, perché da quel momento il Padova spegne la luce e nella ripesa il Palermo potrebbe anche dilagare, con gli avversari ridotti in 10, per l'ingenua espulsione del capitano Ronaldo.

Dopo la sconfitta di misura dell’andata, il Padova doveva vincere per forza, i ritmi sono subito alti, ma la prima occasione è rosanero, nel secondo tempo Baldini cambia i due ammoniti, Perrotta prende il posto di Lancini, ottima la sua prova in linea col resto della difesa, soffre pochissimo gli avversari e ha un altro passo rispetto a Lancini e Odjer, che subentra a Dall’Oglio e aggiunge sostanza in mezzo al campo, raddoppia su tutti i portatori e sporca le traiettorie di passaggio degli avversari.

Oddo butta dentro tutti i giocatori offensivi, ma non riesce a cambiare marcia, anzi è il Palermo a colpire con Brunori e Floriano, poi è il Padova che si taglia definitivamente le gambe da solo, con il capitano Ronaldo che prende ingenuamente un rosso e condanna definitivamente i veneti alla sconfitta, Donnarumma è bravo a dire di no, prima a Luperini e poi a Soleri, riuscendo così a limitare i danni.

La squadra di Oddo è stata interprete di una prestazione opaca, che la condanna ancora a restare in serie C, dopo 3 partecipazioni di fila ai playoff e alla sua seconda finale persa consecutivamente, gli resta solo il contentino di avere vinto comunque la Coppa Italia di serie C.

Al triplice fischio, esplosione di gioia per i 34mila del Barbera e riprende la festa sugli spalti, cominciata già due ore prima dell’inizio, con il rinnovato gemellaggio tra le due tifoserie, premiato il bomber Brunori prima della partita, con questa formula dei playoff, il Palermo è la terza squadra (dopo il Cosenza del 2018 e il Pisa 2019) che riesce a centrare la serie B, partendo da una posizione di classifica più bassa rispetto al secondo posto.

Oddo a fine partita ha commentato l’1 a 0 e la promozione del Palermo in Serie B: “Hanno meritato la vittoria. Sono stati più bravi di noi, non abbiamo mai trovato la giusta forza per reagire, siamo delusi e rammaricati, purtroppo è andata così, sono arrabbiato prima di tutto con me stesso, errori ne ho fatti di sicuro ma garantisco che ce l’ho messa tutta”.

Il messaggio pubblicato da Pallotta, lascia intendere che anche lui è fortemente interessato alle quote del Palermo, ma da oggi non servono più i complimenti, si deve pensare ai fatti, il dato certo da cui ripartire è la serie B e iniziare a pensare alla cessione della società, per il rilancio futuro, City Group o Pallotta, sono due scenari societari, che aprono a percorsi diversi e differenti sullo staff dirigenziale.

Se il Palermo dovesse finire nelle mani dello sceicco Mansour, il nuovo staff dirigenziale verrà scelto direttamente a Manchester e il nuovo direttore generale sarebbe Gardini, se finisse invece nelle mani di Pallotta, potrebbe continuare con l’assetto attuale, quindi con Sagramola e Castagnini, l'operazione più avviata, a meno di clamorosi cambi di rotta, è quella con il City e il presidente Mirri dovrebbe continuare a fare il presidente (onorario).

Per il closing, con l’uno o con l’altro, bisognerà aspettare però ancora un po', quindi quasi sicuramente la programmazione per il prossimo campionato, partirà dall’attuale dirigenza e dalla conferma di Baldini (Maresca può aspettare), con un programma abbastanza costoso e allo stesso tempo ambizioso, quello che tra due (tre o quattro) anni il Palermo possa tornare in Serie A.

Baldini dal canto suo, ha espresso la volontà di restare e di continuare con Castagnini, adesso comincia un'altra partita, quella dei rinnovi, dei riscatti, degli acquisti e delle cessioni, nella prossima stagione, il Palermo rischia di perdere tredici giocatori, quasi la metà dell’organico attuale, a cominciare da Brunori, che è un giocatore della Juventus.

Poi ci sono otto giocatori, i cui contratti scadono a giugno del 2022 e il cui futuro si deciderà proprio in questi giorni e sono: Pelagotti, Lancini, Marconi, Accardi, Odjer, Dall'Oglio e Valente, l'unica certezza al momento è Floriano, che non rinnoverà il contratto e lascerà il Palermo.

Non dovrebbero esserci difficoltà per la permanenza di Valente, che è stato tra i migliori e tra gli inamovibili di Baldini, Brunori e Perrotta sono in prestito secco e torneranno alle loro rispettive squadre, Juventus e Bari, per Soleri e Damiani il Palermo ha la possibilità di esercitare il diritto di riscatto, per Fella c’è obbligo di riscatto, una volta ottenuta la promozione in Serie B. 

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