lunedì 28 marzo 2022

Palermo involuto

I rosa impalpabili ed involuti, collezionano l'ennesimo flop della stagione, ancora una prova scadente contro un avversario di bassa classifica, lo sfogo di Baldini non è bastato per l’immediato riscatto e il Palermo stecca ancora una volta, una partita alla sua portata, perdendo ulteriore terreno per il migliore piazzamento ai playoff e riuscendo a fare ancora peggio, delle scadenti prestazioni contro Fidelis Andria e Potenza.

L’approccio alla partita è stato desolante, è stato un Palermo imbarazzante e con poca intensità, una squadra senza lucidità, senza qualità di gioco, lunga, contratta, priva di idee e sulle gambe, con una condizione atletica e mentale inadeguata, senza un’identità ben precisa e con delle scelte tecniche, che si sono dimostrate insufficienti.

Lascia di stucco pensare ai tre pareggi consecutivi, ottenuti contro tre squadre che occupano gli ultimi tre posti della classifica e che due di questi pareggi, siano stati riacciuffati fra l’altro in extremis, il Palermo come squadra è “morto”, proprio quando doveva approfittare del calendario favorevole, nel momento decisivo della stagione.

I rosa erano in un ottimo momento tecnico e di esaltazione dopo la bella vittoria di Avellino e invece inspiegabilmente, il Palermo è crollato sotto il peso dell’euforia, della becera convinzione di avercela già fatto, quando invece bisognava dimostrare maturità e implementare le posizioni per scalare la classifica.

Questa ennesima prestazione deficitaria, ha confermato tutte le crepe strutturali, di una squadra non all'altezza delle ambizioni, ritmo soporifero, distanze incolmabili tra i reparti, approssimazione nella costruzione del gioco privo di idee, Baldini anche con i cambi conferma il 4-2-3-1, modulo che a mio avviso non mette in risalto quel poco di buono che c’è in questa squadra.

Le cose non cambiano nemmeno nella ripresa, ma dopo i due lampi di Brunori a fine primo tempo e di Valente a inizio ripresa, il Palermo ha la possibilità dall’alto del suo blasone tecnico, di tenere in controllo la partita fino alla fine, sfiora l’1 a 3 ancora e sempre con il solito Valente, ma nonostante tutto riesce a farsi fischiare contro un rigore, che firmerà il pareggio finale.

Crivello entrato al 45esimo voto 3,5; oltre a fare peggio di Giron che aveva fatto male, riesce a regalare il rigore del 2 a 2 con un'entrata incomprensibile, del tipo calcioscommesse su Tommasini, lo prende di infilata, lui scivola nel tentativo di recupero e gli frana addosso, il rigore è tanto ingenuo quanto solare, che il giocatore della Paganese trasforma.

È un momento di estrema difficoltà, quello che stiamo vivendo tutti, dalla squadra alla dirigenza, dall’allenatore ai tifosi, le prestazioni e l’atteggiamento dell'ultimo mese, sono quanto di più distante è possibile, per affrontare il fine campionato e i conseguenti play off, la squadra ha perso entusiasmo, identità, autostima e brillantezza, ma deve fare e dare di più, perché ora sono troppi i punti persi, gli errori clamorosi e le prestazioni anonime.

La classifica recita: Bari 72, Catanzaro 62, Avellino 59, Monopoli 58 con una partita in meno, Francavilla 55 e una partita in meno, Palermo 54 e una partita in meno e Foggia 53, per certi versi, visto che tra mercoledì e giovedì si recuperano tre partite, tra cui: Palermo-Taranto e Turris-Francavilla, la classifica lascia ancora flebili speranze di scalare qualche posizione.

Tuttavia, serve un’importante presa di coscienza, un perentorio e deciso cambio di rotta, che repentinamente ci faccia uscire da questa mediocrità, che rischia di precludere ogni residua ambizione, di arrivare ai playoff con reali possibilità di potersela giocare.

 

Neanche stavolta l'Italia andrà al Mondiale. (2)

Non è solo la sconfitta della nazionale, ma di tutto un movimento calcio, che è chiamato a riflettere sul proprio sistema e ad operare necessari cambiamenti strutturali per ricostruire il futuro, deve esserci una svolta, un cambio di marcia effettivamente decisivo, oggi più che mai, per prendere coscienza dei problemi profondi del calcio italiano e porvi rimedio, senza fare processi sommari ai calciatori e al CT, che pure hanno le loro colpe.

Colpe che a confronto di chi muove le pedine del sistema calcio sono irrisorie, bisogna andare a trovare un modo per risolvere le cose, partire veramente dall’anno zero e per me ripartire da Mancini, il migliore in circolazione per questo ruolo e fa bene Gravina a confermarlo fino al 2026.

A proposito di riforme, sembra che si stia procedendo per quanto riguarda il var, secondo la mia teoria, istituendo i cosiddetti 'varisti', a luglio si darà il via al corso, che per la prossima stagione dovrà mettere a disposizione del designatore, almeno dieci figure da utilizzare solamente al Var e come dicevo io, potranno essere trovati tra chi ha smesso di arbitrare o tra chi dimostra di possedere le caratteristiche per farlo.

 

Il Loria torna a far punti, 0 a 0 con il Rio

La parola d’ordine era, dimenticare in fretta la deludente prestazione con il Postioma e riprendere a fare le buone prestazioni a cui il Loria ci aveva abituato, possibilmente portando a casa pure qualche punto, i rossoblù hanno portato a casa un punto dopo più di un mese, la classifica è rimasta invariata, ma adesso sono 12 i punti per il Loria B e alla prossima riceveranno il Padernello ultimo in classifica.

La squadra di Crisà adesso proverà a voltare pagina e si concentrerà sul prossimo avversario, la “strigliata” del tecnico del martedì post gara di sabato scorso, ha dato più che una scossa, la convinzione nei propri mezzi al gruppo, che ha risposto con una buona gara, dove è mancato solo il gol, la squadra ci ha messo passione, grinta e consapevolezza, cose che devono sempre essere messe in campo.

La squadra sembra essersi guardata dentro e di avere deciso di combattere indipendentemente fino alla fine tutti insieme, nessuno escluso, perché solo in questo modo il Loria potrà costruire qualcosa di buono per il prossimo anno, l’allenatore dopo il pareggio con il Rio, ha commentato così la partita: “meritavamo qualcosa di più sicuramente, anche se poi all’ultimo minuto il nostro portiere ha fatto una paratona.

Noi abbiamo avuto 2-3 occasioni per passare in vantaggio, volevamo la vittoria, siamo entrati in campo per ottenere i 3 punti, ma non li abbiamo ottenuti, anche se la cosa più importante era tornare a giocare bene e lo abbiamo fatto, lottando su ogni pallone ed esprimendo quella giusta cattiveria che ci vuole, per noi il campionato non ha nulla da dire, ma non vogliamo mollare, da qua alla fine del campionato vogliamo sempre dare il massimo”.

  

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