Sono
passati quattro mesi dall’ultima vittoria esterna, praticamente un girone visto
che mercoledì prossimo il Palermo incontrerà proprio la Fidelis Andria per la
partita di ritorno, i rosa espugnano il Partenio e sconfiggono anche se di
misura l’Avellino, al termine di una partita combattuta e ben giocata, altre
volte ha perso partite che aveva dominato, stavolta ha vinto soffrendo un po’.
Anche
per questa vittoria bisogna aspettare comunque una controprova, perché non
sarebbe corretto ridurla solo alle tante assenze dell’Avellino, Brunori è stato
ancora una volta decisivo e in special modo per questo risultato pesante, che
porta il Palermo ad accorciare sull’Avellino e
sul Catanzaro, i calabresi ha perso in casa con il Bari, oramai lanciato
trionfalmente verso la serie B.
Il Palermo accorcia anche sulla Virtus
Francavilla, che pareggia in casa con la Paganese, guadagna punti pure sulla
Turris che ha perso con la Juve Stabia, l’unica a tenere il passo dei rosa è il
Monopoli che vince battendo il Monterosi Tuscia e fa aumentare i
rimpianti, per i punti persi per strada, questa la situazione nell’alta classifica:
Il Bari a 65 punti oramai può solo
suicidarsi, poi il gruppone che si gioca i posti di prestigio per i play off, Catanzaro
55, Virtus Francavilla 54, Avellino e Monopoli 52 e Palermo 51, con Avellino e
Palermo che devono ancora recuperare una partita e i rosa con un Brunori sempre
più protagonista, autore ad Avellino, di un gol, di un assist e di un'altra
rete fallita a tu per tu con il portiere avversario.
L’Avellino pur decimato, non ha palesato nessuna
intenzione di attendere il Palermo, così si è andati da una parte all’altra del
campo, senza soluzione di continuità, ancora preoccupante però la fase
difensiva del Palermo, con l’ex Kanoutè che mette in crisi l’intero reparto,
Lancini non gli si oppone come dovrebbe e da lui nasce l’imbeccata in area per
il vantaggio irpino, su cui Massolo non può fare nulla.
L'estremo difensore rosa preferito a
Pelagotti, ha sfoderato in tutta la partita interventi importanti, una sola
sbavatura nella ripresa, con un'uscita a vuoto che ci ha messo un po' di paura,
forse con Massolo abbiamo risolto parte del problema, ma gli effetti sul
pacchetto difensivo non sono ancora visibili, tanto che l'Avellino ha
continuato ad essere pericoloso anche quando è rimasto in dieci e fino al 94esimo.
Meno
male che il Palermo è riuscito a pareggiare subito, perché una volta esaurita
la spinta di reazione, forse staremmo parlando d’altro, la partita, per la
posta in palio e per colpa dell’Avellino, si è subito accesa e con il passare
dei minuti i padroni di casa diventano sempre più nervosi, il Palermo invece
continua a fare la sua partita.
Entrambe
le squadre nel primo tempo hanno l’opportunità per passare in vantaggio,
Brunori è lezioso e si fa parare il pallonetto da Forte in uscita, dall’altra
parte Plescia è troppo sufficiente sul colpo di testa a botta sicura, ma nella
ripresa Brunori involandosi sulla sinistra, da posizione defilata ha regalato
una perla a Valente, tutto libero in mezzo all’area.
La freddezza è venuta un po' a mancare, Valente quasi non ci crede e ci mette un’eternità a stoppare il pallone e poi a calciarlo con violenza, quasi ad occhi chiusi contro la traversa, fortuna che la palla rimbalza sotto e si deposita dentro la porta per il raddoppio dei rosa.
Bentornata vittoria in trasferta, adesso servono i 3 punti con l'Andria, per raggiungere al terzo posto il Francavilla e superare almeno il Monopoli, poi se il Catania vorrà farci il regalo di fermare l’Avellino, i rosa potrebbero superare anche gli irpini, in caso di vittoria campana invece, l’Avellino aggancerebbe al secondo posto il Catanzaro, con la coppia comunque a un punto dal ritrovato Palermo.
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