Sembra che il mini ritiro a
Manchester, non abbia migliorato la situazione dei rosanero e una svolta è
sempre più impellente, il blackout si sta prolungando al di là di ogni
ragionevole attesa, la vittoria contro il Genoa era stata un granello di
sabbia nel deserto, visto che sono tornato da poco dalla cammellata di Sharm e
comunque non sono d’accordo con chi dice, che le prime due partite di
campionato contro Perugia e Bari, avevano mostrato un Palermo tonico e deciso.
L’ho detto in tempi non
sospetti (andate a rileggere i miei post), che non si è trattato di una
vittoria netta, quella sugli umbri (avete visto che fine ha fatto Castori) e
non si è trattato di un buon pareggio in un campo ostico come quello di Bari, perché
è stata una partita dove abbiamo subito l’avversario e alla fine è finita in
parità.
Su una cosa sono d’accordo, da
quel momento in poi i rosanero sono in discesa rapida, verso una
classifica che ci vede in zona play-out, vero è che il campionato ancora è
lungo, ma potrebbe essere ugualmente troppo tardi, cambiare ancora una volta
tecnico? tutti sperano in una svolta, in un cambio di rotta, io credo che non
ci sarà il panettone per Corini.
Se il ritardo di condizione
di alcuni dei nuovi arrivati, poteva costituire un alibi per l’allenatore qualche
settimana fa, adesso non lo è più e i calciatori acquistati non stanno rispondendo
alle aspettative, i fischi del "Barbera", mitigati in parte da
alcuni applausi e cori della curva Nord, mentre i rosa si scusano per
una prestazione da dimenticare, sono il limite che ha raggiunto questa squadra.
Sono passati due mesi
dall’arrivo di Corini e il tempo del rodaggio si è esaurito con il ritiro di
Manchester, ora però è il tempo dei risultati o di raccogliere i frutti,
chiamateli come volete, perché il campionato non ci aspetta, abbiamo le qualità
per vincere contro il Sudtirol e con la maggior parte delle squadre che abbiamo
incontrato e adesso scatta l’obbligo di vincere, perché abbiamo la qualità per
fare bene.
L’amore
è finito, adesso il Barbera fischia e le presenze sugli spalti calano, a fine partita è cresciuta l’insoddisfazione generale,
in uno stadio che ha registrato il record negativo di presenze, la pazienza dei
tifosi con Corini è finita, ma c’è ancora chi lo difende, il
Palermo è stato bombardato da mugugni, borbottii, il clima alla fine era poco
disteso.
Quasi tutti vorrebbero l’esonero
di Corini (io manco ce lo volevo), ma a quanto pare la politica del City Group
è quella di non cambiare la guida tecnica, ma non so fino che punto, la
proprietà non deve pensare ai tifosi, è vero, ma deve rendersi conto che c’è
una squadra senza gioco, senza schemi, con una classifica pericolosa, di cui
l'allenatore è il responsabile.
Per me bisogna intervenire, prima
che veniamo risucchiati nel vortice per la “caduta libera” per la Serie C,
l’organico è abbastanza forte, la squadra è ottima, con un centrocampo invidiabile
per la categoria, l’allenatore è mediocre, lo dice la sua storia da tecnico, i
rosa oggi sono una squadra: scialba, asettica, anonima,
che fatica a rendersi pericolosa e che non offre una prestazione
sufficientemente convincente, ma soprattutto non riesce a vincere.
Riese
sconfitto in casa dal Pederobba.
Una sconfitta
meritata, almeno per quello che non hanno saputo fare nel primo tempo i ragazzi
di Crisà, poche idee e poca reattività, nel centrocampo gialloblu, i ragazzi
del Riese vengono sconfitti di misura in casa e alla fine è questo il rammarico
più grande, perché dopo avere ripreso una partita senza storia per gli
avversari e tenuti a galla dalla buona prestazione di Colantuono, complice un
rigore negato nel finale, si sono dovuti arrendere ad una svirgolata
carambolata tra stinco e ginocchio dell’avversario e poi sul palo.
Nello scivolone per 1-0
contro il Pederobba, sono più le cose che non hanno funzionato che quelle che
hanno funzionato, tanti errori in fase di appoggio, sempre in ritardo sulla
palla e poche idee nel primo tempo, poi, nella seconda frazione, si è visto tanto
impeto e la voglia di pareggiare, c’è stata meno confusione, ci sono stati più
spunti individuali e un calcio un po' più ragionato.
Il Riese non ha smesso di
provarci fino all'ultimo, se pur ha mantenuto sempre una buona dose di
prevedibilità, i gialloblu restano a secco per la prima volta e in casa,
il 5-3-2 stavolta, non ha sortito gli effetti sperati e non è servito a
evitare la sconfitta, il Pederobba, infatti, è arrivato a Poggiana, giocando
con grande compattezza, ha chiuso ogni linea di passaggio, ha mostrato una
squadra che sapeva giocare e sapeva stare in campo.
Tanta confusione, poche idee
e molti errori, per la compagine di Riese, alla domanda a mister Crisà, se intenderà
confermare la difesa a 5 ha risposto: "Non abbiamo il tempo e i ragazzi
per provare altre soluzioni. Fino a quando vedrò una squadra equilibrata e più
o meno compatta non cambierò, il 4-4-2 si può fare, ma so quando lo potremo
fare".
Poi mister Crisà continua così:
“Siamo
contatissimi, non ho la possibilità di cambiare la partita e ho tanta gente
adattata, molti giocano con pochi allenamenti nelle gambe, ma la situazione è
questa, io cerco di fare il meglio per la squadra, le scelte sono
le migliori che posso fare e se non deciso di scegliere un giocatore, è perché
non è pronto, cerco sempre di scegliere la squadra migliore. Non sono stupido e
non voglio perdere, sono l'allenatore e il responsabile tecnico della squadra, devo
prendere le decisioni migliori per la squadra e non è facile. sono qui per
insegnare calcio, ma non voglio perdere e subire 6,7, 8 gol.
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