mercoledì 5 ottobre 2022

Manchester non Medjugorje.

 

Sembra che il mini ritiro a Manchester, non abbia migliorato la situazione dei rosanero e una svolta è sempre più impellente, il blackout si sta prolungando al di là di ogni ragionevole attesa, la vittoria contro il Genoa era stata un granello di sabbia nel deserto, visto che sono tornato da poco dalla cammellata di Sharm e comunque non sono d’accordo con chi dice, che le prime due partite di campionato contro Perugia e Bari, avevano mostrato un Palermo tonico e deciso.

L’ho detto in tempi non sospetti (andate a rileggere i miei post), che non si è trattato di una vittoria netta, quella sugli umbri (avete visto che fine ha fatto Castori) e non si è trattato di un buon pareggio in un campo ostico come quello di Bari, perché è stata una partita dove abbiamo subito l’avversario e alla fine è finita in parità.

Su una cosa sono d’accordo, da quel momento in poi i rosanero sono in discesa rapida, verso una classifica che ci vede in zona play-out, vero è che il campionato ancora è lungo, ma potrebbe essere ugualmente troppo tardi, cambiare ancora una volta tecnico? tutti sperano in una svolta, in un cambio di rotta, io credo che non ci sarà il panettone per Corini.

Se il ritardo di condizione di alcuni dei nuovi arrivati, poteva costituire un alibi per l’allenatore qualche settimana fa, adesso non lo è più e i calciatori acquistati non stanno rispondendo alle aspettative, i fischi del "Barbera", mitigati in parte da alcuni applausi e cori della curva Nord, mentre i rosa si scusano per una prestazione da dimenticare, sono il limite che ha raggiunto questa squadra.

Sono passati due mesi dall’arrivo di Corini e il tempo del rodaggio si è esaurito con il ritiro di Manchester, ora però è il tempo dei risultati o di raccogliere i frutti, chiamateli come volete, perché il campionato non ci aspetta, abbiamo le qualità per vincere contro il Sudtirol e con la maggior parte delle squadre che abbiamo incontrato e adesso scatta l’obbligo di vincere, perché abbiamo la qualità per fare bene.

L’amore è finito, adesso il Barbera fischia e le presenze sugli spalti calano, a fine partita è cresciuta l’insoddisfazione generale, in uno stadio che ha registrato il record negativo di presenze, la pazienza dei tifosi con Corini è finita, ma c’è ancora chi lo difende, il Palermo è stato bombardato da mugugni, borbottii, il clima alla fine era poco disteso.

Quasi tutti vorrebbero l’esonero di Corini (io manco ce lo volevo), ma a quanto pare la politica del City Group è quella di non cambiare la guida tecnica, ma non so fino che punto, la proprietà non deve pensare ai tifosi, è vero, ma deve rendersi conto che c’è una squadra senza gioco, senza schemi, con una classifica pericolosa, di cui l'allenatore è il responsabile.

Per me bisogna intervenire, prima che veniamo risucchiati nel vortice per la “caduta libera” per la Serie C, l’organico è abbastanza forte, la squadra è ottima, con un centrocampo invidiabile per la categoria, l’allenatore è mediocre, lo dice la sua storia da tecnico, i rosa oggi sono una squadra: scialba, asettica, anonima, che fatica a rendersi pericolosa e che non offre una prestazione sufficientemente convincente, ma soprattutto non riesce a vincere.

 

Riese sconfitto in casa dal Pederobba.

Una sconfitta meritata, almeno per quello che non hanno saputo fare nel primo tempo i ragazzi di Crisà, poche idee e poca reattività, nel centrocampo gialloblu, i ragazzi del Riese vengono sconfitti di misura in casa e alla fine è questo il rammarico più grande, perché dopo avere ripreso una partita senza storia per gli avversari e tenuti a galla dalla buona prestazione di Colantuono, complice un rigore negato nel finale, si sono dovuti arrendere ad una svirgolata carambolata tra stinco e ginocchio dell’avversario e poi sul palo.

Fine modulo

Nello scivolone per 1-0 contro il Pederobba, sono più le cose che non hanno funzionato che quelle che hanno funzionato, tanti errori in fase di appoggio, sempre in ritardo sulla palla e poche idee nel primo tempo, poi, nella seconda frazione, si è visto tanto impeto e la voglia di pareggiare, c’è stata meno confusione, ci sono stati più spunti individuali e un calcio un po' più ragionato.

Il Riese non ha smesso di provarci fino all'ultimo, se pur ha mantenuto sempre una buona dose di prevedibilità, i gialloblu restano a secco per la prima volta e in casa, il 5-3-2 stavolta, non ha sortito gli effetti sperati e non è servito a evitare la sconfitta, il Pederobba, infatti, è arrivato a Poggiana, giocando con grande compattezza, ha chiuso ogni linea di passaggio, ha mostrato una squadra che sapeva giocare e sapeva stare in campo.

Tanta confusione, poche idee e molti errori, per la compagine di Riese, alla domanda a mister Crisà, se intenderà confermare la difesa a 5 ha risposto: "Non abbiamo il tempo e i ragazzi per provare altre soluzioni. Fino a quando vedrò una squadra equilibrata e più o meno compatta non cambierò, il 4-4-2 si può fare, ma so quando lo potremo fare".

Poi mister Crisà continua così:

“Siamo contatissimi, non ho la possibilità di cambiare la partita e ho tanta gente adattata, molti giocano con pochi allenamenti nelle gambe, ma la situazione è questa, io cerco di fare il meglio per la squadra, le scelte sono le migliori che posso fare e se non deciso di scegliere un giocatore, è perché non è pronto, cerco sempre di scegliere la squadra migliore. Non sono stupido e non voglio perdere, sono l'allenatore e il responsabile tecnico della squadra, devo prendere le decisioni migliori per la squadra e non è facile. sono qui per insegnare calcio, ma non voglio perdere e subire 6,7, 8 gol.

 

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