martedì 25 ottobre 2022

Ci ha sorpassato anche il Como, adesso è piena zona retrocessione.

Partita noiosa al Barbera, il Palermo doveva vincere a tutti i costi e invece è uscito dal campo con gli oramai consueti fischi finali, dopo uno scialbo pareggio a reti bianche col Cittadella, che non fa nulla per impensierire i rosa, che si sono proposti con il solito poco carattere e con una fase offensiva praticamente nulla, se si eccettuano un paio di buoni interventi del portiere Kastrati.

La vittoria non è arrivata neanche questa volta, quella tanto auspicata vittoria, scacciacrisi, di ripartenza e salva allenatore, ma a quanto pare non è successo nulla di tutto questo, la crisi non è stata scacciata, di ripartenza neanche l’ombra e il paventato esonero di Corini, a cui erano state date due partite per salvare il posto, non è stato neanche realizzato.

La sperava nostra e il dovere dell’allenatore, era e doveva essere di staccarci dalla zona retrocessione e invece abbiamo ottenuto la risposta contraria, nulla di tutto questo è accaduto, anzi, il Palermo ha compiuto sostanziali passi indietro, anche e nonostante la cifra tecnica del Cittadella sia inferiore a quella dei rosa, il Palermo non è quasi mai riuscito a mettere in vera difficoltà Kastrati.

Volontà, intensità ed impegno di certo non sono mancati, il Palermo è stato generoso e vigoroso, ma povero di qualità e contenuti tecnici, mancano schemi offensivi efficaci e resta aggrappato alla sola tenacia dei singoli, un altro risultato deludente, che giustamente alla fine è stato fischiato del pubblico, che ha sottolineato la situazione di grande difficoltà.

Palermo e Cittadella continuano a non vincere: entrambi non vincono da cinque partite, terzo pareggio di fila per la squadra di Gorini, secondo di fila invece per i rosanero, zero gioco e marcia da retrocessione, la classifica ora è preoccupante, è normale che il Palermo dovrà immediatamente ripartire, ma tra il dire e il fare come sempre c’è di mezzo il mare, ovvero un allenatore capace di invertire il trend negativo e che non è Corini, contro il Cittadella il Palermo ha evidenziato tutte le criticità e la classifica è impietosa, quando lo capiranno anche il presidente Mirri e la proprietà, spero che non sia oramai troppo tardi. Inizio modulo

Fine modulo

Il Palermo di Corini e sottolineo di Corini, non lascia dubbi per il futuro, la classifica adesso è preoccupante, il Palermo è in piena zona retrocessione e preoccupa la prospettiva futura, per una squadra apparsa desolante e disarmante, punti, gol realizzati e subiti, sono numeri che parlano chiaro e per cui è inderogabile ripartire subito.

La situazione va vista con grande attenzione, i numeri e non solo quelli sono impietosi, ci sono ancora le possibilità di risalire la classifica per raggiungere la salvezza tranquilla, anche se non è quello a cui questa squadra può ambire, non sono più ammessi alibi per nessuno, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità, perché adesso servono i risultati, a Palermo sono arrivati ottimi giocatori per la categoria, che al momento non stanno rendendo.

Il rendimento di un calciatore, dipende molto dall’allenatore che li allena, sarò pure monotematico, ma i fatti dicono questo e sono incontrovertibili, i tifosi hanno spinto e sostenuto la squadra fino alla fine, poi però al 90esimo hanno espresso tutto il loro disappunto, con fischi assordanti all’indirizzo dei calciatori presenti sotto la Nord e che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia, cosa che non hanno fatto il tecnico e la società, a cui i fischi erano rivolti principalmente, nonostante non fossero come i calciatori sotto la curva.

 

 

 

Pirotecnico 3 a 3 del Riese contro la capolista Caerano.

 Si è trattato del primo pareggio stagionale per entrambi, il Carano stoppa la serie di 5 vittorie consecutive, mentre il Riese ferma la serie nera delle 3 sconfitte consecutive, sicuramente in termini di gioco e di occasioni, il Caerano meritava di più, ma alla fine il risultato è giusto e premia la caparbietà dei ragazzi di Crisà, tornati a giocare il calcio che li aveva visti vittoriosi nelle prime due giornate.

È un pareggio, che ottenuto in casa delle capolista ha il sapore della vittoria, anche se muove solo la classifica, che per i gialloblu è un po' deficitaria, mancano almeno 3 punti, che dovevano arrivare se non con il Montello, almeno con il Fossalunga, ma la cosa più importante oltre al risultato, è la possibile ritrovata compattezza della squadra e la tenuta mentale, che in un tipico mattino autunnale di Treviso, ha tirato fuori una delle partite più emozionanti di questo inizio di campionato.

In verità il Riese ci aveva abituato a questo tipo di partite, la rimonta da 0-2 a 3 a 2 con il Postioma, l’altro 0-2 poi rimontato in 4 a 2 con il Giavera e anche quello della terza giornata con il Pederobba, ancora 0-2, poi 2 a 2 e infine la sconfitta di misura la vittoria del Fossalunga nei minuti finali, adesso questo pirotecnico 3 a 3, che tutto sommato ridà fiducia ai gialloblu, vede il bicchiere mezzo pieno, in questo primo quarto di campionato.

Un 3 a 3 che ha avuto il suo epilogo nel finale, gli ospiti passano avanti nel primo tempo, con un rigore realizzato da Antei (in dubbio per la gara), i padroni di casa pareggiano al 45esimo, con il solito errore di posizionamento, stavolta è Basso a lasciare partire il terzino, che crossa e il Caerano pareggia, finisce su questa azione un primo tempo pressoché equilibrato.

I biancorossi del Caerano cominciano il secondo tempo all’attacco e dopo pochi minuti pareggiano, sembrava l’epilogo di una partita come le ultime e invece il Riese gioca, ringhia e trova la forza nei nuovi entrati Pozzati e Graziotto, di ribattere colpo su colpo alla più quotata Caerano, giocando molto di rimessa e su uno di questi contropiedi, con la complicità del portiere bianco rosso, Coletti ribadisce di testa in rete al 60esimo.

A quel punto il pareggio è prezioso e sarebbe un ottimo risultato, bisognava stringere i denti e fare molta attenzione dietro, dote che al momento non è primaria nel Riese, il Caerano non ci sta, aveva già messo i 3 punti nella loro tabella di marcia e attacca a tutto organico, il Riese si difende bene e punzecchia con veloci ripartenze, ma non basta, ancora una volta Basso si fa sfuggire il suo terzino che entra in area e segna il 3 a 2 per i locali.

Il Riese però non molla e al contrario delle ultime due sconfitte, tira fuori l'orgoglio e in pochi giri d'orologio la pareggia, grazie all’eurogol di Graziotto all'82esimo, che da fuori area lascia partire un tiro tanto forte quanto preciso, che si insacca all’incrocio dei pali, rendendo vano il tentativo di parata del portiere, ma non è ancora finita, c’è ancora da lottare e portare a casa un prezioso pareggio, che più per la classifica servirà per l’autostima dei ragazzi.

Finisce pari dopo sei minuti (5+1) di recupero, il Riese resta al settimo posto con 7 punti in classifica e a 7 punti dalle ultime ancora a quota zero e la prossima gara vedrà difronte proprio il Riese contro il Contea.

Mister, è ritornato il Riese compatto e battagliero che avevamo ammirato nelle prime due giornate?

“beh! Lo spero, il Riese è sicuramente questo e con ancora molti margini di miglioramenti, se i ragazzi hanno capito, che le partite non sono vinte prima di ancora di averle giocate e rispettano gli avversari, allora si! siamo tornati”. 

Nessun commento:

Posta un commento