Partita noiosa al Barbera, il Palermo doveva vincere a tutti i costi e
invece è uscito dal campo con gli oramai consueti fischi finali, dopo uno
scialbo pareggio a reti bianche col Cittadella, che non fa nulla per
impensierire i rosa, che si sono proposti con il solito poco carattere e con
una fase offensiva praticamente nulla, se si eccettuano un paio di buoni
interventi del portiere Kastrati.
La vittoria non
è arrivata neanche questa volta, quella tanto auspicata vittoria, scacciacrisi,
di ripartenza e salva allenatore, ma a quanto pare non è successo nulla di
tutto questo, la crisi non è stata scacciata, di ripartenza neanche l’ombra e
il paventato esonero di Corini, a cui erano state date due partite per salvare
il posto, non è stato neanche realizzato.
La sperava nostra
e il dovere dell’allenatore, era e doveva essere di staccarci dalla zona
retrocessione e invece abbiamo ottenuto la risposta contraria, nulla di tutto questo
è accaduto, anzi, il Palermo ha compiuto sostanziali passi indietro, anche e nonostante
la cifra tecnica del Cittadella sia inferiore a quella dei rosa, il Palermo non
è quasi mai riuscito a mettere in vera difficoltà Kastrati.
Volontà,
intensità ed impegno di certo non sono mancati, il Palermo è stato generoso e
vigoroso, ma povero di qualità e contenuti tecnici, mancano schemi offensivi
efficaci e resta aggrappato alla sola tenacia dei singoli, un altro risultato
deludente, che giustamente alla fine è stato fischiato del pubblico, che ha
sottolineato la situazione di grande difficoltà.
Palermo
e Cittadella continuano a non vincere: entrambi non vincono da cinque partite,
terzo pareggio di fila per la squadra di Gorini, secondo di fila invece per i
rosanero, zero gioco e marcia da retrocessione, la
classifica ora è preoccupante, è normale che il Palermo dovrà immediatamente ripartire, ma tra il dire e
il fare come sempre c’è di mezzo il mare, ovvero un allenatore capace di
invertire il trend negativo e che non è Corini, contro il Cittadella il Palermo
ha evidenziato tutte le criticità e la classifica è impietosa, quando lo
capiranno anche il presidente Mirri e la proprietà, spero che non sia oramai
troppo tardi.
Il Palermo di Corini
e sottolineo di Corini, non lascia dubbi per il futuro, la classifica adesso è
preoccupante, il Palermo è in piena zona retrocessione e preoccupa la prospettiva
futura, per una squadra apparsa desolante e disarmante, punti, gol realizzati e
subiti, sono numeri che parlano chiaro e per cui è inderogabile ripartire subito.
Il rendimento
di un calciatore, dipende molto dall’allenatore che li allena, sarò pure monotematico,
ma i fatti dicono questo e sono incontrovertibili, i tifosi hanno spinto e
sostenuto la squadra fino alla fine, poi però al 90esimo hanno espresso tutto il
loro disappunto, con fischi assordanti all’indirizzo dei calciatori presenti sotto
la Nord e che hanno avuto il coraggio di metterci la faccia, cosa che non hanno
fatto il tecnico e la società, a cui i fischi erano rivolti principalmente, nonostante
non fossero come i calciatori sotto la curva.
Pirotecnico 3 a 3 del
Riese contro la capolista Caerano.
Si è trattato del primo pareggio stagionale
per entrambi, il Carano stoppa la serie di 5 vittorie consecutive, mentre il
Riese ferma la serie nera delle 3 sconfitte consecutive, sicuramente in termini
di gioco e di occasioni, il Caerano meritava di più, ma alla fine il risultato
è giusto e premia la caparbietà dei ragazzi di Crisà, tornati a giocare il
calcio che li aveva visti vittoriosi nelle prime due giornate.
È un pareggio, che
ottenuto in casa delle capolista ha il sapore della vittoria, anche se muove
solo la classifica, che per i gialloblu è un po' deficitaria, mancano almeno 3
punti, che dovevano arrivare se non con il Montello, almeno con il Fossalunga,
ma la cosa più importante oltre al risultato, è la possibile ritrovata
compattezza della squadra e la tenuta mentale, che in un tipico mattino
autunnale di Treviso, ha tirato fuori una delle partite più emozionanti di
questo inizio di campionato.
In verità il
Riese ci aveva abituato a questo tipo di partite, la rimonta da 0-2 a 3 a 2 con
il Postioma, l’altro 0-2 poi rimontato in 4 a 2 con il Giavera e anche quello
della terza giornata con il Pederobba, ancora 0-2, poi 2 a 2 e infine la
sconfitta di misura la vittoria del Fossalunga nei minuti finali, adesso questo
pirotecnico 3 a 3, che tutto sommato ridà fiducia ai gialloblu, vede il
bicchiere mezzo pieno, in questo primo quarto di campionato.
Un 3 a 3 che
ha avuto il suo epilogo nel finale, gli ospiti passano avanti nel primo tempo,
con un rigore realizzato da Antei (in dubbio per la gara), i padroni di casa
pareggiano al 45esimo, con il solito errore di posizionamento, stavolta è Basso
a lasciare partire il terzino, che crossa e il Caerano pareggia, finisce su
questa azione un primo tempo pressoché equilibrato.
I biancorossi
del Caerano cominciano il secondo tempo all’attacco e dopo pochi minuti
pareggiano, sembrava l’epilogo di una partita come le ultime e invece il Riese
gioca, ringhia e trova la forza nei nuovi entrati Pozzati e Graziotto, di
ribattere colpo su colpo alla più quotata Caerano, giocando molto di rimessa e
su uno di questi contropiedi, con la complicità del portiere bianco rosso,
Coletti ribadisce di testa in rete al 60esimo.
A quel punto il pareggio è
prezioso e sarebbe un ottimo risultato, bisognava stringere i denti e fare
molta attenzione dietro, dote che al momento non è primaria nel Riese, il
Caerano non ci sta, aveva già messo i 3 punti nella loro tabella di marcia e
attacca a tutto organico, il Riese si difende bene e punzecchia con veloci
ripartenze, ma non basta, ancora una volta Basso si fa sfuggire il suo terzino
che entra in area e segna il 3 a 2 per i locali.
Il Riese però non molla e al
contrario delle ultime due sconfitte, tira fuori l'orgoglio e in pochi giri
d'orologio la pareggia, grazie all’eurogol di Graziotto all'82esimo, che
da fuori area lascia partire un tiro tanto forte quanto preciso, che si insacca
all’incrocio dei pali, rendendo vano il tentativo di parata del portiere, ma
non è ancora finita, c’è ancora da lottare e portare a casa un prezioso
pareggio, che più per la classifica servirà per l’autostima dei ragazzi.
Finisce pari dopo
sei minuti (5+1) di recupero, il Riese resta al settimo posto con 7 punti in
classifica e a 7 punti dalle ultime ancora a quota zero e la prossima gara
vedrà difronte proprio il Riese contro il Contea.
Mister, è
ritornato il Riese compatto e battagliero che avevamo ammirato nelle prime due
giornate?
“beh! Lo spero, il Riese è sicuramente questo e con ancora molti margini di miglioramenti, se i ragazzi hanno capito, che le partite non sono vinte prima di ancora di averle giocate e rispettano gli avversari, allora si! siamo tornati”.
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