Giorno di rientro a Palermo, abbiamo visto Noto, Modica, Scicli, Punta Secca, Marina di Modica, Ibla e adesso prima di partire non ci resta che andare a fare un ultimo bagno prima delle almeno 5 ore di macchina che ci aspettano e per questa occasione, abbiamo pensato di andare a conoscere la spiaggia di Maganuco, a un paio di chilometri tra Marina di Modica e Pozzallo.
Anche qui, bella spiaggia e bello il mare, un po più spartano rispetto alle altre, più "libera", quasi da isola dei famosi, però anche qua organizzati, il posteggio, le docce e il trattore che andava su e giù, a pulire una spiaggia, fra l'altro per niente sporca.
Noi abbiamo fatto prestissimo visto che poi dovevamo andare via, ma li abbiamo trovato già gente, poca in verità, ma già attivi, una ragazza è uscita dall'acqua e dopo un poco, ha inforcato la bicicletta ed è andata via, ho pensato a qualcuno che arrivato a casa, faceva una doccia, un caffè al volo e via ad aprire il negozio.
Alla fine abbiamo passato, quattro giorni intensi, vari se vogliamo ma indubbiamente sudati, quello onestamente non lo volevamo, ma tutto sommato è stato bello, diciamo ... più che diverti, siamo rimasti soddisfatti, certo, comunque il rientro è brutto, per quello che lasci ma essenzialmente per quello a cui vai incontro, 5/6 ore di macchina e il tran tran quotidiano, le ferie sono finite, andato in pace.
Meno male che abbiamo deciso di fermarci a salutare mio figlio al Village di Agira dove lavora e così, non solo abbiamo rotto la monotonia del viaggio, ma ci siamo ritemprati, anche qui una bella norma, per affrontare la salita di Polizzi, pellegrinaggio motorizzato per tutti i "fedeli" della Palermo-Catania.
Sarà perchè tornare a casa da un viaggio, non è mai piacevole o magari perchè il caldo non ti istigava a fare tutto di fretta, ma alla fine siamo arrivati a casa alle otto di sera, il viaggio "barocco" è cominciato con una brioches con gelato a Noto ed è finita con una brioches con gelato a casa, con in mezzo qualche "norma", da mangiare e non da rispettare, queste sono le norme più piacevoli, quelle che preferisco.
Il fine settimana a Palermo è continuato con il bagno a Mondello e a Isola, approfittando di questi ultimi e pochi giorni di ferie, che quest'anno sono state vincolate dall'attesa del possibile ruolo di mia moglie, un'estate incertissima legata alle situazioni del mio prepensionamento e dell immissione a scuola a tempo indeterminato di mia moglie.
Belli i tempi in cui programmavo e per tempo i viaggi all'estero o anche le capatine in Emilia o nel Veneto, tutto organizzato e programmato, per ora è così, tanto è così che per il secondo anno consecutivo, con il calcio prenderò un altro anno sabbatico e poi vedremo, una cosa è certa, gli ultimi anni da allenatore a Palermo, mi hanno "svuotato", ma non mi hanno tolto la voglia di insegnare calcio.
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