domenica 2 giugno 2024

Rivoluzione nel Palermo, Mignani, Rinaudo e Brunori addio.

 

Comincio dissociandomi da quanto è stato detto dal Sig. Palazzo, per me le cose sono completamente al contrario di come le ha mirabilmente dipinte, l’unica cosa vera è che i rosanero sono in buone mani dal punto di vista economico, ma non dal punto di vista “tecnico”, perché non si scelgono gli allenatori con l’algoritmo e né tanto meno con i ricordi, quando capiranno come si spendono i soldi, allora il Palermo avrà un futuro ottimo, all’altezza di un pubblico eccezionale, se poi, come è stato detto, la società si lascia influenzare dal “mormorio” dei tifosi, vuol dire che non ha le idee chiare e questo non mi sembra buono.

Comunque, non ho nessuna intenzione di fare polemica, ognuno ha le sue idee, ma non possono essere vangelo, perché nel calcio la verità assoluta non c’è l’ha nessuno, nemmeno i calcoli matematici e algoritmici, il Como ha i soldi e ha cambiato 3 o 4 allenatori ed è andato in A, stando a quanto ho letto, l’Empoli non doveva affidarsi a Nicola e l’Udinese non doveva cambiare Cioffi con Cannavaro, ma comunque, la verità è una, che abbiamo una società ricchissima e competente, però siamo ancora in serie B.

È innegabile che sono stati commessi degli errori, un organico assortito male, un tecnico non all’altezza, tanti equivoci tattici e tanti infortuni, tante, troppe partite perse e un’idea di gioco confusa, sommaria, adesso bisogna programmare il futuro senza commettere errori, nel gettare le basi per la prossima stagione, un’annata nella quale l’obiettivo non può essere fallito.

Mignani dovrebbe andare via, tre i nomi in lizza per la panchina: Dionisi, Inzaghi e Zanetti, quest’ultimo è quello più accreditato in questo momento, con l’ex tecnico di Empoli e Venezia, c’è stato più di un colloquio, tanto che l’allenatore veneto avrebbe già dato la propria disponibilità.

Zanetti ha già allenato Ceccaroni e Di Mariano al Venezia, con cui ha conquistato la serie A nel 2020/21, Inzaghi è considerato come Corini un guru delle promozioni, dopo i fallimenti con Reggina e Salernitana, vorrebbe tornare a sposare un progetto importante, anche lui ha vinto un campionato con il Venezia e ha lavorato con Bigon a Bologna.

Un po' più distante Dionisi, non perché l’allenatore non goda della giusta attenzione da parte del Palermo, ma perché ha richieste in serie A, da Cagliari e Udinese, che ha fatto pure un pensierino su Zanetti, mentre pare che Grosso abbia rifiutato ancora di allenare il Palermo e abbia scelto giustamente di allenare il Sassuolo.

Un’altra questione importante da risolvere, è quella legata al rinnovo del contratto del direttore sportivo Rinaudo, il suo contratto scade il 30 giugno e il City Group sta cercando un suo sostituto, sembra però che non abbia trovato l’uomo giusto e quindi Rinaudo potrebbe restare, ma il nodo va sciolto il prima possibile.

A oggi, sono andati in fallimento i colloqui con Petrachi e Meluso, anche il City Group, come Redbird, non intendono affidarsi all’esperienza, alla professionalità, per muoversi in un ambiente diverso da quello dove abitualmente operano, voglio il completo dominio della situazione, quindi, il D.S. e l’allenatore, devono essere personaggi che stanno ubbidientemente nell’ombra.

Se poi, prendiamo mezze scartine disposti a tutto pur di lavorare (non è il caso di Rinaudo) e i risultati non arrivano, non può essere colpa del “mormorio” dei tifosi, anzi, io ascolterei meglio e di più, quelle 32 mila persone che vanno allo stadio, a questo punto, pare che il Palermo potrebbe decidere di rinnovare la fiducia a Rinaudo, che possiede tutte le “qualità” richieste dal City Football Group, prendere i giocatori che piacciono a Corini e poi assumersi tutte le responsabilità del fallimento, in poche parole, gli altri scelgono (comandano) e “cappiddazzu” paga per tutti.

A proposito di giocatori, al Palermo come al Milan, si sta facendo mercato, senza avere le indicazioni del tecnico e poi ci chiediamo come mai non riusciamo ad andare in serie A, pur avendo tutto questo po’ po’ di società, ma comunque, come diciamo noi del Cassaro, “chistu o pitrati”, loro o l’anonimato della serie D, molti calciatori (giustamente) hanno già le valigie pronte, si tratta di prestiti che hanno deluso.

Henderson, Mancuso, Coulibaly e Traorè, guidano la rivoluzione tecnica, Marconi è al capolinea e sicuramente partirà anche Pigliacelli, che non farà la riserva a Desplanches e poi, tornano dai vari prestiti: Saric, Fella, Devetak, Broh e Damiani, di questi io terrei solo Saric e Damiani come riserve, per Fella, Devetak e Broh, non credo proprio ci siano possibilità che restino.

Quindi almeno in sei andranno via e per quanto riguarda Brunori, non credo che resterà, il capitano vuole la serie A, l’avrebbe voluta con il Palermo, visto che ha 29 anni e Lecce ed Empoli lo vogliono, sarebbe da stupidi per il calciatore perdere questa opportunità, nel caso di una sua partenza, sarebbero sette i calciatori da sostituire.

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