mercoledì 12 giugno 2024

L’ultima avversaria del Palermo è la Carrarese.

 

La Carrarese vince i playoff di Serie C e battendo per 1 a 0 il Vicenza, si aggiunge alle 19 squadre già partecipanti al torneo 2024/2025, tornando in Serie B dopo 76 anni, visto che l’ultimo campionato dei toscani in cadetteria, è infatti datato 1947/48, un po' come è successo al Lecco lo scorso anno, che è tornato in serie B dopo cinquanta anni, le neopromosse così sono: Cesena, Juve Stabia, Mantova e Carrarese.

Nel neo promosso Mantova, in panchina i rosa troveranno una vecchia conoscenza, quel Davide Possanzini che è arrivato a Palermo nel gennaio del 2005 in serie A dall’Albino-Leffe, ha firmato un contratto fino al 2007, ha fatto il suo esordisce a gennaio contro l'Inter da subentrato, ma nella partita successiva contro la Fiorentina, ha abbandonato anzitempo il campo per un infortunio al menisco e saranno queste le uniche due partite giocate in maglia rosanero.

A luglio del 2005 è passato al Brescia nella trattativa che ha portato Caracciolo in rosanero e poi nel settembre 2016, Possanzini è tornato a Palermo come vice di De Zerbi, ma solo dopo 12 partite vengono esonerati, un altro ex invece tornerà da dirigente ma in casa rosanero, si tratta dell’ex capitano Giulio Migliaccio, che torna in Sicilia come assistente del direttore sportivo e osservatore-scout, nello staff di De Sanctis.

Il Palermo riparte quindi da Dionisi, contratto di due anni (come De Sanctis) con opzione per il terzo, il tecnico senese è apparso subito convinto dalla proposta del Palermo e non si è posto problemi a scendere di categoria, con l'obiettivo di replicare la promozione centrata con l'Empoli nel 2020/21 al primo tentativo, con sé il tecnico 44enne ha portato Paolo Cozzi come vice allenatore, Spighi come preparatore atletico, Sigolo e Daldosso come collaboratori tecnici.

Paolo Cozzi entra nel 2010 nello staff tecnico di Devis Mangia con la Primavera del Varese, nel 2011 segue a Palermo lo stesso Mangia, prima nella primavera rosanero e dopo l’esonero di Pioli, in prima squadra in serie A, viene esonerato con Mangia a fine dicembre e nel 2012 vanno insieme nella nazionale under 21, sempre come vice di Mangia lo segue anche a Spezia e ad Ascoli, a settembre 2016 diventa il vice di Baroni al Benevento e poi nel luglio 2019, diventa vice di Dionisi al Venezia e lo segue ad Empoli e Sassuolo.

Ora che i due organici tecnici sono stati completati, può partire il nuovo corso rosanero e le prime operazioni di mercato per riportare il Palermo in Serie A, da dove manca da sette anni, come abbiamo visto si tratta di una impresa non facile e la rivoluzione continuerà partendo dalla difesa, Lucioni ha ancora un anno di contratto (che minchiata), ma compirà 37 anni a settembre e vorrebbe assicurarsi l’ultimo accordo più lungo, prima di chiudere la carriera.

Punterebbe ad allungare la scadenza fino al 2026, meno male che le squadre pronte a garantirgli un biennale non mancano e non dovrebbe essere un problema collocarlo da altre parti, specialmente se Gian Marco Ferrari in scadenza di contratto con il Sassuolo, dopo avere rifiutato la proposta di rinnovo, si accasasse con i rosa.

Piace a Venezia e Como e ha comunque 32 anni, rappresenta un profilo di esperienza per tentare la promozione e a parte i 5 anni di differenza con Lucioni, Ferrari è in serie A dal 2016, 8 anni di massima serie con Crotone (1 anno), Sampdoria (1 anno) e Sassuolo (6 anni) e ha pure qualche convocazione in nazionale e una presenza in azzurro.

A 32 anni non è sicuramente un calciatore futuribile, ma è esperto e affidabile più di Lucioni (37 anni) e Marconi (34 anni), certo il profilo ideale sarebbe il 24enne Cacace dell’Empoli per rinforzare la difesa rosanero, il futuro di Lucioni quindi è tutto da decifrare, ma credo che se il Palermo trova un’alternativa conveniente lo cederà, quando è stato a disposizione non è stato “eccezionale”, ma non ha nemmeno demeritato.

Il rientro dopo una serie di infortuni, non ha fatto girare più alla perfezione l’accoppiata con Ceccaroni, anche Ceccaroni tornato dopo l’indisponibilità non è stato “perfetto”, ma potrebbe rimane per essere con il nuovo centrale, il perno della difesa, Ceccaroni 28 anni, ha già lavorato con Dionisi a Venezia ed è stato uno dei protagonisti, chissà che non possa tornare il difensore centrale ammirato a inizio della stagione.

Marconi ha già salutato e potrebbe salutare anche Nedelcearu, quindi in pratica al Palermo servirebbero almeno due centrali, ammesso che si voglia dare fiducia e rilanciare il 25enne Graves, come riserva di uno dei due centrali.

Continuiamo a fare il punto sul mercato, al di là se Dionisi voglia giocare con i tre davanti o con il trequartista dietro le due punte, tra i profili maggiormente tenuti in considerazione, indubbiamente c’è quello di Vandeputte, in uscita dal Catanzaro e protagonista in Serie B e in serie C con la squadra calabrese a suon di gol, assist ed ottime prestazioni, tuttavia la corte lunga e sfrenata del Palermo nei suoi confronti, il 28enne preferirebbe approdare in Serie A.

La società rosanero segue anche con molto interesse Sebastiano Esposito e Borrelli, per sostituire Soleri che è nel mirino dello Spezia e del Brescia, dal Sassuolo potrebbero arrivare: il 23enne Mulattieri, attaccante che nonostante la stagione deludente, potrebbe cercare un rilancio al Palermo e Defrel, in scadenza e che potrebbe però tornare in Francia, senza tralasciare il 25enne Caso del Frosinone, che il Palermo ha cercato l’estate scorsa e a gennaio.

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