sabato 8 giugno 2024

Il Palermo congeda Mignani e Rinaudo e apre al nuovo ciclo Dionisi-De Sanctis.

La rivoluzione a Palermo comincia dall’area tecnico-manageriale, tutto da rifare o quasi, dopo una stagione (due) deludente, Gardini stavolta si è affidato a Bigon e non all’algoritmo per le scelte più importanti, che devono caratterizzare la nuova stagione e alla fine la scelta è ricaduta su De Sanctis come direttore sportivo e Dionisi come allenatore.

Adesso si potrà e si dovrà passare alla fase vera e propria del mercato, per acquisire quei giocatori più funzionali al perseguimento dell'obiettivo per la stagione 2024-2025, che deve vedere il Palermo puntare senza indugi alla promozione diretta in serie A, allestendo una rosa in grado di primeggiare nel prossimo torneo cadetto, dove le neo retrocesse dalla serie A: Salernitana, Sassuolo, Frosinone e non solo, cercheranno di ostacolare ai rosa la conquista della massima serie.

Rinaudo è sempre stato dedito alla causa, ha avuto senso di appartenenza e un profondo attaccamento ai colori rosanero, con umiltà (forse troppa) ha cercato di conformare il suo profilo al mondo CFG e pertanto si è reso protagonista di qualche errore, ha allestito sulla scorta delle richieste altrui, una rosa di livello con qualche lacuna e per questo suo “conformarsi” ha pagato dazio, assumendosi suo malgrado, la paternità di decisioni e scelte, non sempre e del tutto condivise.

Per questo non ritengo colpevole Rinaudo, se non altro per essersi troppo “conformato”, a chi poi gerarchicamente ha fatto valere il suo peso decisionale in presenza di divergenza di vedute, in una società dove il direttore sportivo non gode di centralità ed autonomia sul piano strategico ed operativo, ecco perché figure accentratrici come Petrachi, Giovanni Rossi e Meluso, hanno gentilmente declinato.

Il City Group come Redbird, in questo ruolo e anche in quello dell’allenatore, predilige un profilo di prestigio, con capacità diplomatiche e la propensione all’elaborazione dei dati applicati allo scouting, in linea con le tendenze gestionali del calcio moderno (fesserie) e che non invada il potere decisionale di chi comanda e vuole comunque fare a modo suo, De Sanctis a quanto pare incarna questo profilo, che a me non piace.

La scelta di Dionisi come allenatore, mi è sembrata più distaccata dal profilo richiesto per il direttore sportivo, l’ex Sassuolo è un buonissimo profilo tecnico e forse più incline alla diplomazia e all’aziendalismo, di quanto lo fossero Grosso e Zanetti, Dionisi è abituato a dare molto spazio ai giovani e per questo è stato scelto, fatto salvo che di giovani a cui dare spazio ce ne sono pochi, escluso Vasic che ha avuto tutta una serie di infortuni, resta il solo Desplanches.

Sicuramente non può essere un caso l’esplosione in Serie A di Scamacca (16 gol), di Raspadori (10 reti), di Frattesi (7 gol), ma, non capisco come possa ripetersi a Palermo, dove i giovani di qualità sono: Lucioni, Ceccaroni, Marconi, Mancuso, Insigne e Pigliacelli, tutti oltre i 30 anni e se vogliamo anche: Brunori, Di Franceso e Stulac, 29enni, ma la cosa che più mi stupisce e che stiamo cercando Coda.

Stando ad un ipotetico 4-3-3 o meglio 4-3-1-2, il profilo perfetto da affiancare al mediano davanti alla difesa e a Segre, è ritenuto quello di Vandeputte del Catanzaro, cercato due estati fa, l’estate scorsa e anche nel mercato invernale, il calciatore ha sempre scelto di restare a Catanzaro e ora su di lui ci sono squadre di serie A, su tutti il Torino.

Piace Sebastiano Esposito dell’Inter, che nell’ultima stagione ha giocato in prestito alla Sampdoria, ma ci sarebbe da superare la concorrenza dell’Empoli, un altro attaccante che farebbe al caso dei rosa è Borrelli, in rotta col Brescia dove è in prestito dal Frosinone e che è nel mirino dello Spezia e della Sampdoria, infine per la difesa, è spuntato il nome di Cacace, calciatore neozelandese classe 2000, difensore dell’Empoli e della nazionale under 21, l’Empoli lo ha pagato 4 milioni e punta a una plusvalenza, bisognerà vedere se il Palermo vuole spendere una decina di milioni per farlo giocare in serie B.

In attacco Brunori è in bilico, credo che sia arrivato (a 29 anni) il momento di monetizzare con la cessione del capitano, per investire su di un profilo più futuribile e la coppia Esposito-Borrelli, da mettere davanti a Ranocchia nel 4-3-1-2 mi sembra perfetta, attacco da completare con le cessioni di: Di Francesco, Insigne, Mancuso e Soleri, riscattando Corona dall’Empoli e rilanciando Vasic, procedendo ad una vera rivoluzione, che non può essere fatta con Massimo Coda.

L’attaccante è stato molto vicino al Palermo la scorsa estate, alla Cremonese ha segnando 18 gol in 42 partite, ma è pur sempre un calciatore di 35 anni, che per carità, può essere funzionale alla causa del Palermo (la serie A diretta), ma non può essere un profilo futuribile alla serie A, fra l’altro la concorrenza in Serie B è tanta, la Cremonese vorrebbe confermare il suo attaccante e anche il Modena è interessato. 

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