Adesso si
potrà e si dovrà passare alla fase vera e propria del mercato, per acquisire
quei giocatori più funzionali al perseguimento dell'obiettivo per la stagione
2024-2025, che deve vedere il Palermo puntare senza indugi alla promozione
diretta in serie A, allestendo una rosa in grado di primeggiare nel prossimo torneo
cadetto, dove le neo retrocesse dalla serie A: Salernitana, Sassuolo, Frosinone
e non solo, cercheranno di ostacolare ai rosa la conquista della massima serie.
Rinaudo è sempre
stato dedito alla causa, ha avuto senso di appartenenza e un profondo
attaccamento ai colori rosanero, con umiltà (forse troppa) ha cercato di
conformare il suo profilo al mondo CFG e pertanto si è reso protagonista di
qualche errore, ha allestito sulla scorta delle richieste altrui, una rosa di
livello con qualche lacuna e per questo suo “conformarsi” ha pagato dazio, assumendosi
suo malgrado, la paternità di decisioni e scelte, non sempre e del tutto
condivise.
Per questo non
ritengo colpevole Rinaudo, se non altro per essersi troppo “conformato”, a chi
poi gerarchicamente ha fatto valere il suo peso decisionale in presenza di divergenza
di vedute, in una società dove il direttore sportivo non gode di centralità ed
autonomia sul piano strategico ed operativo, ecco perché figure accentratrici come Petrachi,
Giovanni Rossi e Meluso, hanno gentilmente declinato.
Il City Group
come Redbird, in questo ruolo e anche in quello dell’allenatore, predilige un
profilo di prestigio, con capacità diplomatiche e la propensione all’elaborazione
dei dati applicati allo scouting, in linea con le tendenze gestionali del
calcio moderno (fesserie) e che non invada il potere decisionale di chi comanda
e vuole comunque fare a modo suo, De Sanctis a quanto pare incarna questo
profilo, che a me non piace.
La scelta di Dionisi
come allenatore, mi è sembrata più distaccata dal profilo richiesto per il direttore
sportivo, l’ex Sassuolo è un buonissimo profilo tecnico e forse più incline
alla diplomazia e all’aziendalismo, di quanto lo fossero Grosso e Zanetti, Dionisi
è abituato a dare molto spazio ai giovani e per questo è stato scelto,
fatto salvo che di giovani a cui dare spazio ce ne sono pochi, escluso Vasic
che ha avuto tutta una serie di infortuni, resta il solo Desplanches.
Sicuramente non
può essere un caso l’esplosione in Serie A di Scamacca (16 gol),
di Raspadori (10 reti), di Frattesi (7 gol), ma, non capisco come possa
ripetersi a Palermo, dove i giovani di qualità sono: Lucioni, Ceccaroni,
Marconi, Mancuso, Insigne e Pigliacelli, tutti oltre i 30 anni e se vogliamo
anche: Brunori, Di Franceso e Stulac, 29enni, ma la cosa che più mi stupisce e
che stiamo cercando Coda.
Stando ad un ipotetico 4-3-3 o meglio 4-3-1-2, il profilo perfetto da
affiancare al mediano davanti alla difesa e a Segre, è ritenuto quello di Vandeputte
del Catanzaro, cercato due estati fa, l’estate scorsa e anche nel
mercato invernale, il calciatore ha sempre scelto di restare a Catanzaro e ora su
di lui ci sono squadre di serie A, su tutti il Torino.
In attacco Brunori
è in bilico, credo che sia arrivato (a 29 anni) il momento di monetizzare con
la cessione del capitano, per investire su di un profilo più futuribile e la coppia
Esposito-Borrelli, da mettere davanti a Ranocchia nel 4-3-1-2 mi sembra
perfetta, attacco da completare con le cessioni di: Di Francesco, Insigne,
Mancuso e Soleri, riscattando Corona dall’Empoli e rilanciando Vasic,
procedendo ad una vera rivoluzione, che non può essere fatta con Massimo Coda.
L’attaccante è stato molto vicino al Palermo la scorsa estate, alla Cremonese ha segnando 18 gol in 42 partite, ma è pur sempre un calciatore di 35 anni, che per carità, può essere funzionale alla causa del Palermo (la serie A diretta), ma non può essere un profilo futuribile alla serie A, fra l’altro la concorrenza in Serie B è tanta, la Cremonese vorrebbe confermare il suo attaccante e anche il Modena è interessato.
Nessun commento:
Posta un commento