Quinta sconfitta
di fila del Cittadella, mentre il Catanzaro frena 2 a
2 col Südtirol, questo è quanto resta alla fine della venticinquesima giornata
di Serie B, la classifica recita per le prime posizioni: Parma
54, Cremonese 46, Palermo, Como e Venezia 45, Catanzaro 39, Cittadella 36 e Modena
34.
Secondo tempo
show del Palermo davanti a 30 mila
tifosi, il Como aveva fatto un ottimo primo tempo, poi ha perso prima Baselli e
poi il suo sostituto Kone in mezzo al campo, i due erano al centro del gioco
lariano, ma nel secondo tempo il Como è rimasto annichilito dalla prestazione
dei rosa, che con un secco 3 a 0 lo hanno raggiunto al terzo posto in
classifica ed è a un punto dalla seconda.
Il Palermo soffre il Como per almeno i primi 30 minuti, ma dopo si infortunano a
turno i “cervelli” della squadra di Fabregas e coincidente con il favoloso
vantaggio di Brunori, i rosanero si prendono il dominio della partita, con
Ranocchia ancora in rete e ancora uno dei migliori in campo, il Palermo così si
regala un pomeriggio da sogno, con la quinta vittoria in casa e terza
consecutiva, dopo il mercato di gennaio, il Palermo ha un ruolino di marcia che
alimenta i sogni di serie A.
Dopo 35 minuti di marca lombarda e due infortuni determinanti per i lariani, i rosanero grazie a due geniali intuizioni di capitan Brunori, prima passano in vantaggio con un gol di pregiata fattura, anche per la difficoltà dell’esecuzione e dopo il raddoppio arriva nella ripresa con Ranocchia, Brunori scodella da fermo su calcio di punizione, una palombella al bacio per Di Francesco, che chiude uno schema perfetto e ben riuscito, brutto primo tempo per il Palermo, ma prestazione convincente nella ripresa, che ha contribuito ad una vittoria di straordinaria importanza e adesso pensiamo alla Cremonese.
Riese ancora senza punte e il Caerano vince 3 a 0.
Nonostante il
perentorio 3 a 0 e la seconda sconfitta consecutiva, il Riese non è sembrata
una squadra morta, troppi 5 infortuni ai quali si è aggiunto dopo pochi minuti
anche quello di Simeoni, il tecnico Crisà aveva già avuto il suo bel da fare,
per mettere in campo una formazione la più equilibrata possibile e che potesse
contrastare efficacemente una squadra come il Caerano, che ha confermato di
essere fisica e veloce.
Le due sconfitte
sono coincise con l’assenza contemporanea di Gijkolaj e Bilal, gli unici che in
attacco potevano far salire la squadra o nel caso di Bilal, approfittare degli
spazi che lasciavano i difensori avversari, non è bastato nemmeno il rientro di
Berno, ancora una volta per niente convincente, anche se sia lui che Bendo,
erano tornati da una settimana in cui si erano allenati poco a causa della
febbre.
Assente anche
Danieli e con Lazzari ancora non in condizione, il Riese si schiera con la
solita difesa, Bendo davanti a fare da flangi flutti e che si prende cura del
capitano bianco rosso che gioca tra le linee, ai suoi fianchi a destra Berisha
nell’inedito ruolo di mezz’ala destra e Miron a sinistra, di punta Bizzotto e
Berno attaccanti esterni, centravanti ancora Fandaj, non propriamente il suo
ruolo.
Il mister deve
subito dare un diverso assetto tattico alla squadra, per adattarla al 4-3-1-2
dell’avversario o con il centrocampo a rombo, mettendosi con la difesa a tre:
Zordan, Zampieri e Troietto mai sperimentata prima e a specchio a centrocampo,
con Berisha e Simeoni sulle loro mezzali e Miron tra le linee sul loro play,
per soffocare la loro fonte di gioco ed essere di supporto al suo tridente:
Bizzotto, Fandaj e Antonio Longo.
Nell’improvvisato
3-4-3 a rombo, la precarietà aumenta dopo qualche minuto, Simeoni ha un
riacutizzarsi del dolore ai reni accusato venerdì all’allenamento ed è
costretto ad uscire, costringendo Mister Crisà a rivedere il suo assetto
tattico, per la terza volta in pochi minuti, entra Berno reduce dall’influenza
e si sistema al posto di Antonio Longo, che a scalare prende il posto di
Berisha, che a sua volta arretra al posto di Simeoni.
La supremazia del
Caerano in campo non è schiacciante, il Riese se pur con molti limiti in
attacco si dimostra viva, contrasta, si sbatte e poi quando si distende, gli
attaccanti non sono capaci di tenere palla e fare salire squadra, la palla è rimandata
nella metà campo del Riese, che messo sotto pressione finisce come sempre per
fare l’errore individuale e il Caerano passa in vantaggio.
L’ennesimo gol
subito su errore individuale e l’atteggiamento indisponente di Berno,
contribuiscono a far mollare la squadra, che comunque va nello spogliatoio con
un solo gol di scarto, dopo la chiacchierata con il Mister, la squadra torna in
campo volitiva, ma è bastato un altro gol su un erroraccio di Zampieri, che
invece di rinviare, con un tocco di tacco fa un perfetto assist per
l’avversario ed arriva a una ventina di minuti dalla fine il raddoppio.
Durante l’intervallo,
fasi concitati tra il guardialinee di casa e l’allenatore del Riese, che a fine
partita sono continuate tra il dirigente degli allievi, l’ex tecnico dei
giovanissimi e un gruppetto di genitori-tifosi che sostenevano le ragioni del
mister Bortolon, ma chiediamo a mister Crisà.
“non sono al
corrente di quanto è successo sugli spalti, per quanto riguarda il diverbio con
il guardialinee, si tratta di una normale dialettica tecnica su Berno, ma
niente di che, al contrario di quanto possono far pensare gli ultimi due
risultati la squadra è viva, abbiamo incontrato due signore squadre, in un
nostro momento di difficoltà, legato alla contemporanea assenza di Gijkolaj e
Bilal”.
Mister, ma la
davanti sono due partite che non tirate in porta.
“Appunto, la
difficoltà è la davanti e in qualcuno che non ha voglia crescere, ma continuiamo
a lavorare ripartendo dalle nostre certezze, di partite realmente negative non
ce ne sono state, ci sono stati alcuni episodi che ci hanno condannato,
dobbiamo ritrovare il gioco, la compattezza, dobbiamo ripartire uniti,
aspettare il rientro di Gijkolaj e Bilal e di alleggerire l’organico”.
Cosa intende per
alleggerire l’organico.
“Sappiamo tutti che
gli scontenti minano lo spogliatoio e fanno perdere la compattezza, ecco questo
intendo”.
Allora dobbiamo
aspettarci qualche epurazione?
“Non ho detto
questo, ci saranno delle selezioni naturali, come è successo con Colantuono,
già dal recupero con l’Asolo ripartiamo uniti e con l’atteggiamento giusto,
sarà sicuramente un match difficile ma ci faremo trovare pronti”.
La negatività
dell’ambiente?
“Fa parte del
gioco e cerchiamo di non farci condizionare, anche se è vero che è pesante e
non ci aiutano, io andrò avanti per la mia strada, è chiaro allo stesso tempo,
che se non abbiamo il sostegno di tutti, ci faremo bastare quello dei pochi, sono
convinto che torneremo a giocare a calcio e a fare punti”.
Che
responsabilità attribuisce a sé stesso?
"Nessuna,
faccio gli errori che facciamo tutti, ma che non sono determinanti per il
risultato, non mi rimprovero nulla sulla scelta dei giocatori, sulla strategia,
sui cambi, i ragazzi nelle ultime partite ci hanno messo poco ritmo, poca
intensità e qualche leggerezza in fase difensiva, capita”.
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