Palermo alla quinta vittoria consecutiva, a Piacenza però non è stato tutto facile come il Bari, vittoria sofferta contro
la Feralpisalò, ma che consente ai rosa di continuare il suo cammino per
arrivare in serie A, la squadra di Corini stavolta vince ma non convince,
apre ancora una volta le marcature Ranocchia al suo secondo gol in rosanero,
raddoppia poi Soleri appena entrato, manca alla sagra del gol il solito Segre.
Pigliacelli come sempre ce la mette tutta per tenere in partita il Palermo,
ma non può nulla nella carambola con la traversa e l’immediata ribattuta di Dubickas,
i rosa mantengono il quinto posto in classifica, mantengono invariata la
distanza con la prima (Parma), con la seconda (Como) e accorciano di 2 punti
sull’altra seconda (Cremonese), tiene il passo della quarta (Venezia) e
mantiene anche le distanze sull’immediata inseguitrici (Catanzaro).
Parma 51, Cremonese e Como 45, Venezia 44, Palermo 42, Catanzaro 38, il Palermo ha
battuto a Piacenza 2 a 1 la Feralpi, con una prestazione poco convincente e con
tante sbavature, senza quella grande attenzione messa in campo con il Bari, soffre e poi nella ripresa il gol di Ranocchia
dà la sveglia ai rosanero, che con Soleri portano a casa 3 punti, contro
la Feralpisalò Corini è tornato a vincere in trasferta dopo 4 mesi.
Nel primo tempo Pigliacelli ha salvato i rosa
in un paio di occasioni e con Ranocchia e Soleri conquistano tre punti
fondamentali, dopo un primo tempo piuttosto opaco, caratterizzato da ritmi
troppo bassi per i rosanero, che si riconosce nelle prestazioni di Nedelcearu e
Ceccaroni, il primo non sembra
particolarmente ispirato ed è responsabile per l’incapacità di fronteggiare gli
avversari sui palloni aerei, Ceccaroni segue lo stesso destino del rumeno.
Gli avversari nel primo tempo arrivano in
area, senza nessun filtro a centrocampo, forse per l’assenza di Gomes out per
l’influenza, al suo posto torna dal primo minuto Stulac, ma il suo lavoro di
chiusura è risultato complicato e arruffone, evidenziando una certa difficoltà
in fase di costruzione, la manovra in uscita è poco pulita, la linea a 5 dei
padroni di casa è compatta e limita gli spazi a disposizione dal Palermo,
che fa poco movimento senza palla.
Il primo tempo termina senza reti, con più
ombre che luci per il Palermo, ritmi troppo bassi per fare male alla difesa
avversaria, ma al Palermo basta un tempo,
il secondo, in una gara dalle due facce i rosa si accendono nella
ripresa, nel finale però la Feralpi si è dimostrata una squadra stoica e i
lombardi provano l’assalto finale.
La prossima partita al Barbera arriverà
il Como, una sfida d’alta quota fondamentale nella corsa alla promozione, al
proposito del Barbera, il comune e il Palermo stanno cercano un’intesa per salvare
lo stadio, le parti stanno discutendo del canone di
locazione con l’ipotesi della concessione pluriennale, di una struttura
fatiscente e che “cade a pezzi”.
Il Comune e la società stanno cercando di trovare un accordo per la concessione del diritto di superficie e un accordo pluridecennale, consentirebbe al Palermo di diventare di fatto proprietario del Barbera, per quanto riguarda il canone sulla concessione dell’impianto, il comune vuole rivedere il prezzo ritenuto non adeguato e stanno per iniziare i lavori per i nuovi tornelli, che saranno già in funzione per la partita contro il Como.
Per le infiltrazioni d’acqua
dal tetto nella tribuna, c’è stato un confronto tra stampa sportiva, Comune e
club rosanero, per cercare una soluzione per la nuova convenzione, che dovrà regolare i rapporti fra
la società e l'amministrazione municipale, la presenza dell’Ussi, era per
evidenziare le condizioni di lavoro in tribuna stampa, sottolineata la
necessità della messa in sicurezza dello stadio, si è convenuto anche sull'esigenza
di ripristinare nel più breve tempo possibile l’impermeabilizzazione della copertura
della tribuna stampa, che non è più in grado di contenere le acque piovane.
Al centro del confronto anche la situazione dei servizi igienici e le
condizioni generali dell'impianto, l’attuale convenzione crea difficoltà nella
programmazione di lavori strutturali e straordinari a lungo termine, investimenti
che il Palermo potrebbe anticipare per una risoluzione definitiva dei problemi,
a fronte di una convenzione lunga.
Ma se a Palermo i tifosi protestano, perché
la squadra non è stata affidata ad un tecnico all’altezza degli obiettivi della
squadra e della società, i tifosi della
consorella Troyes, stanno protestando contro il City Football
Group, per il mercato orientato alle esigenze del gruppo e non del
club, con i risultati che sono diventati scadenti, dei 12 club in quattro
continenti, più altri due affiliati, Manchester City, Girona, una franchigia di
New York, Mumbai City e Melbourne City, stanno riscuotendo grandi successi, però
alcuni club vivono momento difficili.
Possiamo escludere il Palermo dai momenti difficili, perché è un po' nella via di mezzo, ma il caso più spinoso è quello del Troyes, che aveva vinto il titolo di Ligue 2 ed era tornato nella prima divisione, non posso dire che il City Group abbia lesinato soldi al Palermo, perché tra mercato estivo e invernale ha speso qualcosa come 15 milioni, ma a mio avviso sono stati spesi male e il tecnico che li ha consigliati, dovrebbe essere esonerato per il rendimento altalenante della squadra.
Ma cosa hanno in comune
Palermo e Troyes? i risultati che sono stati inferiori alle attese e il tecnico
che è solo un’emanazione del City Football
Group, l’arrivo di Ranocchia, Diakitè e Traorè, hanno portato risultati
e riportato l’entusiasmo, risultati che hanno portato il Palermo nella zona promozione,
la situazione era scomoda, visto che gli investimenti non mancavano e che chè
se ne dica, il Palermo con questo gruppo non può continuare a mancare ancora
dalla serie A.
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