giovedì 29 febbraio 2024

Riese, sorrisi amari.


Gli allievi del Riese tornano al successo dopo due sconfitte consecutive, battendo per due a zero l’Asolo nel recupero di campionato, abbiamo raggiunto il tecnico dimissionario Crisà che ci ha subito detto: "Non sono io il problema".

Il tecnico ha rassegnato le dimissioni, che la società dopo qualche tentativo di farle rientrare, le ha accolte con dispiacere e così l’allenatore ha chiuso anzitempo la sua esperienza a Riese, con quattro mesi di anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, il tecnico a lungo sotto pressione per situazioni ambientali ostili, ha parlato della sua posizione dopo la partita con l’Asolo:

"L'unica cosa che conta ora è che ci sia chiarezza, la chiarezza dovrebbe portare alla libertà e a fare il bene della società", il 70enne tecnico ha specificato di riferirsi anche alla libertà per l'allenatore su come allenare e sulle sue scelte: "Non importa se sono felice o no, non sono io il problema, ma se serve mi assumo io le responsabilità.

Non sono soddisfatto di come giochiamo e ultimamente sono di nuovo scontento, ma libero, sono stato coerente nelle scelte e nel provare a giocare un calcio propositivo, senza mai abbandonarlo, non siamo stati bravi a mantenerlo per tutta la durata delle gare, ci sono state tante e diverse difficoltà e superarle tutte non era facile, specialmente fuori dal campo”.

Lei parla sempre di lavoro, valori, applicazione, professionalità, rispetto dei ruoli.

"Si! perché si parte da lì, si parte dalla maglia, dai valori, dall’orgoglio, dalla responsabilità, non sono parole che uso a caso, anche se qualcuno deve averlo pensato, si sbagliano e ora ci sono delle cose che vanno messe in chiaro, in allenamento si sta sul pezzo, concentrati, non si cazzeggia, ci sono state cose che non mi sono piaciute e non va bene, viviamo in un mondo e in un ambiente che incentiva poco il lavoro, il sudarsi le cose e la maglia da titolare, bisogna abbassare la testa e pedalare.

Questi sono i miei valori e devono essere quelli che deve avere la mia squadra, si viene in allenamento concentrati sul lavoro da fare e alla partita con il cuore che batte, voglio una squadra cazzuta e responsabile, solida e spavalda, qui si viene per vincere".

Anche il Sassuolo ha sollevato Dionisi dall’incarico e ha affidato momentaneamente la squadra al tecnico della Primavera.

“Appunto! Il tecnico della primavera e non il secondo, che evidentemente per me fa parte dei miei problemi ambientali”.

Quindi non sarà ancora al Riese il prossimo anno?

“Nel calcio mai dire mai, gli stimoli e la stima sono rimasti intatte, ma deve essere una cosa reciproca, giocherà una parte fondamentale la quantità di teste che la società sarebbe disposta a far saltare”.

C’è rammarico?

“Rammarico sì e anche voglia di tornare in campo, ma non si può parlare eventualmente dell'anno prossimo, senza interrogarsi con la società, se anche per lei la fiamma sia ancora accesa o meno”.

 

Palermo, crollo fisico e mentale.

Brutta battuta d'arresto per i rosa e ora è tutto da rifare, stop a sorpresa con la Ternana che passa al Barbera, il Palermo doveva vincere per restare aggrappato al treno per la promozione diretta in Serie A, nella carrozza delle squadre che lottano per il secondo posto, che vale la serie maggiore e dopo il pareggio rocambolesco con la Cremonese, con i rosa in vantaggio per 2 a 0 e in superiorità numerica alla fine del primo tempo, la partita con la Ternana doveva essere la migliore occasione per il rilancio.

Il risultato finale di Cremona, avrebbe dovuto fare aumentare la fame di successo, in un match che anche se difficile, non può essere proibitivo per una corazzata come il Palermo, si perché adesso con Ranocchia, Diakitè e Traorè è una corazzata vera e propria, più forte del Como o della Cremonese non lo so, ma è una corazzata e la Ternana se pur in ripresa lotta nelle retrovie, il disperato bisogno di punti non può sovvertire, la qualità tecnica, la fame del Palermo poi doveva essere superiore.

martedì 27 febbraio 2024

L’ultima partita per mister Crisà sulla panchina del Riese.

 

A quanto pare le situazioni “ambientali” di domenica scorsa, che erano state minimizzate dal tecnico gialloblù, non si sono potute appianare, è stata una settimana di passione, è saltato l’allenamento di martedì per discutere di quanto successo e per trovare una soluzione, per portare in porta questo campionato, ma alla ripresa degli allenamenti del mercoledì, la rottura è stata totale, con l’allenatore che ha abbandonato gli allenamenti e se ne è tornato a casa, lasciando la squadra in mano al suo secondo.

Il giovedì è passato tra discussioni e mediazioni, ma nessuna soluzione è sembrata praticabile, tranne l’allontanamento dei giocatori “ammutinati” e quando nel pomeriggio sembrava che la società potesse soddisfare l’allenatore, un improvviso dietro front dei dirigenti, che hanno ritenuto impraticabile la soluzione per una questione numerica, ha fatto saltare tutto e mister Crisà ha ribadito le sue dimissioni, senza nessuna possibilità di poterle fare rientrare.

A quel punto la società, visti i tempi stretti per arrivare alla sostituzione del tecnico, ha chiesto all’allenatore di guidare la squadra nel recupero contro l’Asolo, che il Riese ha vinto 2 a 0, con i gol di Miron su rigore nel primo tempo e di Antonio Longo nella ripresa.

La partita non è stata bella e il Riese ha faticato ad avere ragione di un avversario modesto, anche se il 2 a 0 è un risultato giusto, ma tutto quello che è successo in settimana si è ripercorso sulla gara, Crisà lascia la squadra al sesto punto in classifica, in 13 partite giocate ne ha vinte 6, perse 5 e pareggiate 2, per un totale di 20 punti, tanti quanti ne aveva fatti lo scorso anno in 20 partite.

 

PT

G

V

N

P

F

S

DR

Pederobba 2015

37

13

12

1

0

70

5

65

Resana Csm 2010

36

13

12

0

1

60

10

50

Calcio Fossalunga

31

14

10

1

3

45

21

24

San Gaetano Calcio

26

14

8

2

4

56

32

24

Calcio Caerano

26

15

8

2

5

43

24

19

Union Riese S.p.v.

20

13

6

2

5

27

25

2

Città Di Asolo

9

14

3

0

11

13

56

-43

Treville S. Andrea Calcio

7

13

2

1

10

20

60

-40

Salvarosa Calcio

5

13

1

2

10

19

60

-41

Loria

1

14

0

1

13

10

70

-60

lunedì 26 febbraio 2024

La Cremonese rimonta il Palermo.

I grigiorossi riprendono in dieci i rosanero da 0 a 2, a 2 a 2 e iVenezia ne approfitta per staccarsi al secondo posto in classifica, complice anche il pareggio di Como e Parma, vince 2 a 1 il Catanzaro che piega il Cittadella, alla sesta sconfitta di fila, il calcio a volte regala emozioni impagabili (per la Cremonese), questa partita passerà sicuramente alla storia, la Cremonese infatti in dieci uomini dal 18esimo minuto, rimonta due gol al Palermo, lasciando così invariato per le due squadre il discorso promozione.

La svolta della partita arriva dopo circa un quarto d'ora di gioco, sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla destra, il colpo di testa da distanza ravvicinata di Brunori, viene respinto dal braccio di Sernicola, dopo un’attenta valutazione del Var, l’arbitro Massa assegna il calcio di rigore per i rosanero, che darà il vantaggio al Palermo e costerà l’espulsione al giocatore grigiorosso.

La trasformazione è affidata al capitano Brunori che non sbaglia, anche se la Cremonese è in dieci uomini, fa paura a Corini che ha la paura nel suo DNA, si chiude nella sua metà (come fe sempre) e in contropiede va alla ricerca del raddoppio, ma la grande chance per pareggiare capita nel finale del primo tempo, sul piede di Pickel che è impreciso da pochi passi, sul capovolgimento di fronte il Palermo raddoppia con il solito Ranocchia, in rete per la quarta gara consecutiva.

La Cremonese non ha mai palesato l’inferiorità numerica, per proprio merito ma anche per un Palermo, che si è chiuso nella sua metà campo per ripartire in contropiede, così ha finito il primo tempo e così ha cominciato il secondo, la squadra di Stroppa è tornata in campo convinta di continuare a reagire, nonostante il raddoppio del Palermo a fine primo tempo e così riesce a pareggiare nel giro di due minuti, Castagnetti riapre la partita al 48esimo e al 50esimo Coda firma il 2 a 2.

La reazione del Palermo non è di quelle importanti, Corini continua a tenere la squadra coperta nella sua metà campo, ma è ancora la Cremonese a sfiorare il terzo gol di pochi centimetri, i padroni di casa ci credono e cercano il gol della clamorosa vittoria, sul finire di partita il Palermo è a un passo dal 2 a 3 con Chaka Traoré, poi il triplice fischio lascia per le due contendenti tutto invariato.

Con questo pareggio d’oro per la Cremonese, il Palermo manca il sorpasso al secondo posto in classifica e resta a 46 punti, raggiunto dal Como e a meno uno proprio dai grigiorossi terzi, secondo a 48 c’è il Venezia e il Parma è primo con 55 punti.

Cose già viste, che il Palermo non ci faceva più vedere da qualche settimana e getta alle ortiche una vittoria, anche se i rosa non avevano giocato in maniera impeccabile, non sembrava potesse essere in discussione, non solo perché era avanti di due reti, ma anche perché era in superiorità numerica, un campionato che si è fatto molto equilibrato fra le squadre di vertice e il Palermo ha buttato via un vantaggio enorme.

Ma il Palermo di Corini non può presentandosi in campo impaurito e restarlo per tutti i 90 minuti, solo perché è davanti alla Cremonese e non solo, altri 2 punti persi con una diretta avversaria per la lotta al secondo posto e quindi per la promozione diretta in Serie A, ma che potrebbero anche incidere negli eventuali play off, il pareggio alla vigilia sarebbe stato sottoscritto da chiunque, ma dopo il 18esimo non più.

Il rammarico è grande, ma la concentrazione e la cattiveria agonistica devono essere al massimo, il Palermo ha mostrato poca maturità, nella gestione di tutta la partita e del doppio vantaggio, che non può soddisfare, specialmente in vista dei momenti clou del campionato, continue e inspiegabili disattenzioni difensive, che vengono pagate a caro prezzo e un Palermo che non riesce granché a produrre gioco, speriamo meglio il prossimo turno, che sarà quello infrasettimanale al Barbera con la Ternana.

Continuano i lavori di sistemazione dello stadio Barbera, il Palermo approfitta delle partite in trasferta per completare diverse migliorie di massima urgenza, sono state ridipinte le cancellate esterne dello stadio (a menu spisa) e si sta procedendo all’impermeabilizzazione della torre Sud, sono terminati invece i lavori di impermeabilizzazione della torre Nord e di un settore della Curva Sud, dal punto di vista economico, il Palermo sta anticipando la somma dei lavori, che poi saranno scomputati dal canone annuale.