Qualche giornalista titola così, ma quali
fantasmi? quello della retrocessione? Perché i fantasmi possono essere solo
due: la retrocessione e l’esonero di Corini, ma siccome il tecnico non andrà
via se no in una paradossale situazione di retrocessione, quindi, quali
fantasmi?
Il Palermo ha ritrovato la vittoria dopo un
mese, grazie al pentimento dell’arbitro, richiamato a rivedere un episodio di
campo, a metà campo, dove l’arbitro era ben piazzato e non a seguito di un gol,
per carità il fallo da rosso c’era e poi io non tifo contro come dice Corini,
ma è inusuale, che il VAR ti porti al monitor per aggiustare un giallo a metà
campo, senza far valere proprio la questione di campo.
Diciamo co u signuri ni vinni patri, perché per
tutta partita ha giocato il Pisa, il Palermo ha giocato da gol (1 a 0) a gol (2
a 0) e se l’arbitro non ha quel ripensamento e considera giusta la sua
decisione, perdiamo pure questa partita, contro un Pisa che non ha dimostrato solo grande
cuore, perché era messa bene in campo e ha giocato un grande calcio
propositivo, anche in inferiorità numerica.
Caso mai è il Palermo che ha fatto una vittoria di cuore, che comunque
spero (non ci credo) possa servire ai rosa per ripartire, se proprio ci dobbiamo
accollare Corini per tutta la stagione, meglio almeno che lo facciamo sperando
di andare in serie A, certo, poi se ci andiamo, speriamo che non gli siano
grati, perché come sappiamo nel calcio non c’è gratitudine.
Con questa vittoria, comunque il Palermo si rilancia in classifica, ora non
dobbiamo essere banniera i cannavazzu, abbiamo detto che ci accontentiamo anche
di vittorie sporche, purché andiamo in serie A e purché il prossimo anno non
c’è più Corini, qui passiamo da un eccesso all’altro, Zamparini ne cambiava uno
ogni due per tre e questi invece gli allenatori, se li tengono fino alla morte,
che in questo caso la morte sarebbe retrocessione.
Adesso siamo a cinque punti dal Venezia secondo, che ha perso
contro il Sudtirol, ha
perso anche la Cremonese contro la FeralpiSalò e il Parma ha pareggiato,
possiamo dire che per i rosa è stato un turno molto favorevole.
Il Palermo viene fuori alla mezzora e trova due gol in rapida
successione, con Insigne e Brunori, ma il Pisa sul piano del gioco ha fatto
meglio, il Pisa è una squadra che per risultati, è a due soli punti dalla
retrocessione diretta, ma nei primi 25 minuti al Barbera gioca quasi a memoria,
trovando con facilità e continuità lo sfogo sulle corsie laterali, nonostante
le tantissime assenze i nerazzurri impongono il loro ritmo alla gara, mettendo
alle corde i padroni di casa.
Dopo la parte finale del
primo tempo, tutto di marca rosanero, nella ripresa il Pisa torna in campo con
grande determinazione e nel giro di cinque minuti trova il pareggio, ma il Pisa
ha poco tempo per festeggiare, perché Marin si becca il rosso e il Palermo
ritrova le energie fisiche e mentali per riportarsi in vantaggio e legittimare
il risultato finale, tra due squadre che attraversano un momento molto delicato
sul piano dei risultati e delle prestazioni.
Una vittoria di culo, si di culo e non di cuore, poi se vogliamo imputarla al tecnico per le sue scelte intuitive, facciamolo pure, ma non ha vinto perché ha messo Graves, Gomes e Insigne titolari, non sono le tre intuizioni dell’allenatore, sono tre imposizioni della proprietà, quante altre volte Insigne ha giocato e ha fallito, il quel caso dov’era l’intuizione del tecnico?
Il Palermo ha vinto perché è
rimasto in superiorità numerica (in altre situazioni non c’è nemmeno riuscito)
e perché l’arbitro si è convinto di andare a rivedere l’azione al VAR, abbiamo
vinto perché è entrato Stulac che ha invertito il trend, perché con Gomes ci
siamo e possiamo solo difenderci.
Di questa partita prendo solo
i tre punti, la ritrovata condizione di Insigne (sempre che continui), il
capitano Brunori (di una categoria superiore) e l’infaticabile Segre, la vera
anima del Palermo, poi, per me, non basterebbero nemmeno tre punti a Como, per
dire che la crisi è soltanto un brutto ricordo.
Mi ha stupito Graves dal
primo minuto al posto di Buttaro, non per il danese (che non è dei danesini),
ma non abbiamo fatto altro nei momenti di difficoltà con gli infortuni, che
sperare in un ritorno veloce di Buttaro e adesso che poteva tornare a giocare,
al posto dell’intoccabile Mateiu, l’algoritmo ha sorteggiato Graves.
Per carità, ho piacere che
abbia giocato, in due anni a giocato quasi niente, tanto che mi sono chiesto
spesso, perché era l’unico che non faceva neanche qualche minuto ogni tanto, l’intuizione
è quando l’allenatore effettua una scelta e si rivela vincente fin dall’inizio
e non quando l’arbitro lascia in dieci gli avversari, il danese ha fatto la sua
onesta partita, come quelle di Mateiu.
Il Palermo è come sempre impaurito
e psicologicamente bloccato, il suo piano partita è sempre lo stesso, lasciare
il possesso palla agli avversari e provare a ripartire, sempre lo stesso
copione, quello di una provinciale che deve fare punti per la salvezza, questo
suo costante baricentro basso, giustificato dalla presenza di Gomes e non di
Stulac, dalla presenza di Coulibaly e non di Henderson, però, induce le
avversarie a prendere campo e a fare la partita, lo hanno fatto anche Lecco e
Ternana con ottimi risultati, poi però devi trovare l'episodio favorevole, se
no attummulii.
In questo caso gli episodi
sono due, l’espulsione di Marin e l’ingresso di Stulac, creatore di gioco, dopo
l’espulsione, il Pisa accusa il colpo e i rosanero riescono a spostare
l'inerzia della partita dalla loro parte, l’intuizione di Corini è tutta nel
gol del pareggio dei neroazzurri, quando Valoti è totalmente dimenticato in
mezzo all’area da Graves.
Le intuizioni di Corini, dopo
una prima mezzora dissacrante e poi si concretizzano, con il solito rientro in
campo nel secondo tempo dei rosanero, quello di rimanere con la mente negli
spogliatoi e che confermano l’enorme difficoltà, di una squadra fatta per
vincere il campionato e che non riesce a gestire il vantaggio, anche doppio o
triplo, come è successo a Parma e non solo.
Sul 2 a 2 e in superiorità numerica, il Palermo ha due buone occasioni con Di Francesco, ma a 20 minuti dalla fine è Pigliacelli a salvare il risultato, prima dell’ingresso di Stulac e due minuti dopo i rosanero tornano in vantaggio, Segre va ad abbracciare Corini seguito da tutta la squadra, una bella immagine, che magari certifica la compattezza dello spogliatoio, ma non certifica la bravura del tecnico Palermitano.
Poi c’è il tempo per il
mancato 4 a 2 di Brunori, che solo davanti a Nicolas, si fa ipnotizzare
clamorosamente dal portiere e di assistere alla parata di Pigliacelli che salva
il 3 a 3 prima del triplice fischio, a testimonianza che se il Pisa segna, non
staremmo qui a parlare di intuizioni di Corini e nemmeno di avere dato un
calcio alla crisi, forse le mie sono cazzate, ma sicuramente vedo le cose in modo
critico, cosa che non fanno tanti altri.
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