"Non
possiamo presentarci tutte le domeniche con l’atteggiamento sbagliato e
superficiale, prestazioni come questa si verificano a ogni partita, solo che quando
giochiamo con le squadre di bassa classifica, alla fine riusciamo a spuntarla,
non è perdere 4 a 0 che non accetto, potevamo perdere lo stesso, ma
giocandocela dal primo all’ultimo minuto".
Il tecnico continua: "Mi
assumo le mie responsabilità, ma non capisco come possa una squadra approcciare
tutte le partite nello stesso modo, giocare così, perdere già 3 a 0 dopo 15
minuti del primo tempo e giocare con quella poca qualità, ripeto, giocare così
male, nel secondo tempo addirittura ci hanno chiuso nella nostra metà campo,
penso che sia stato il peggior secondo tempo di quest’anno, sono amareggiato e
già dalla prossima partita mi aspetto di più, mi aspetto una reazione
importante già domenica contro il San Gaetano, mi aspetto continuità, la
partita va affrontata con l’approccio giusto”.
Il tecnico del Riese ha ben
motivo per lamentarsi, la squadra non ha dimostrato la maturità auspicata, a
questo punto del campionato e per la levatura dell’avversario, si ripete
l’inizio horror della partita con il Caerano, 3 a 0 dopo un quarto d’ora, con
Zordan di nuovo schierato a destra e disastrosamente in bambola, con in più,
che stavolta il primo gol è arrivato solo dopo appena 35 secondi.
Avversari che sfondano sulla
destra, un Zordan che non riesce a contenerli, palla calciata sul primo
palo e poi il solito intervento goffo di Cuccarolo, che pure sembrava
avviato a prestazioni più decenti, il solito Riese visto ogni domenica, che poi
alla fine riesce ad avere la supremazia sull’avversario in evidente difficoltà
tecnica rispetto ai gialloblù, lo stesso visto a Resana con un risultato
diverso, ma con la stessa prestazione.
Il presunto salto di qualità si
è trasformato in figuraccia, poteva essere il terzo risultato utile consecutivo
e il rilancio in posizioni di classifica più prestigiose, con l'aggravante
adesso invece, che si è scavato un solco con le prime tre della classe.
Dopo San Gaetano ci sarà la
sosta e ci sarà il tempo per analizzare bene le cose, eppure eccoci qua,
nuovamente a commentare l'inadeguatezza di questo Riese nei momenti cruciali,
tre sconfitte diverse, con tre avversari diversi, ma di livello simile, la
componente mentale comunque è una parte importante di questa squadra.
Non si riesce a battere
decentemente un corner, non si riesce a trovare l'inserimento giusto, non si
riesce a saltare col tempo adatto, ogni calcio d'angolo a favore è un pallone
regalato agli avversari, ogni calcio d'angolo contro è un'agonia, bisogna capire perché anche ogni partita viene
affrontata con lo stesso approccio pessimo.
Squadra allo sbando, ma il tecnico ha ancora energia.
Il Catanzaro domina l’incontro e il gol di Stulac ad otto minuti dalla fine non serve a cancellare l’ennesima prestazione negativa e una
crisi irreversibile, che appare davvero senza via d’uscita, l’ennesima
contestazione dei tifosi, non credo che sortirà l’effetto sperato, nonostante il
gioco continui ad essere improduttivo e i rosa abbiano conquistato solo 5 punti
nelle ultime 7 gare, il City Group continua a supportare il tecnico, almeno
fino a ora.
Corini non
riesce a rivitalizzare questa squadra, neanche con la difesa a 3, i padroni di
casa non sono stati quasi mai pericolosi in zona gol e la vittoria era l’unico
risultato per porre fine ad un momento complicato, ma non avrebbe fatto fare
pace ai tifosi con il tecnico e la squadra, Corini dice che ho ancora la forza
per andare avanti e che poi sarà la società a fare le sue valutazioni,
confidando nel fatto, che la proprietà non è incline agli esoneri.
La squadra ha
giocato ancora un’altra partita senza idee e in condizioni atletiche
rivedibili, al contrario del Catanzaro che invece è stato spumeggiante, che sono
arrivati sempre primi sul pallone e sono stati rapidi nella costruzione, le
variazioni tattiche di Corini non hanno prodotto l’effetto sperato, segno che
non è una questione di modulo, ma di uomini.
Uno tra tutti,
quello che sceglie tecniche e tattiche, la guida di questa squadra, che
rinuncia quasi sempre a Stulac, in favore di un inconcludente Gomes (Gomes 4,5 dal 78esimo Stulac 6), inoltre, rinuncia
spesso anche a Henderson e Segre, gli unici centrocampisti dinamici e di
inserimento, la rivoluzione di Corini è un 3-4-3, che può sembrare un modulo
d’attacco, ma con Gomes e senza Stulac, diventa praticamente difensivo.
Segre gioca
perché manca Coulibaly ed è Lucioni che fa il regista dal basso (con tutti i
soldi che hanno speso), con la conseguenza che è rara la ricerca della
profondità, il vantaggio del Catanzaro nasce da un brutto pallone perso proprio
da Gomes, neanche l’ingresso di Henderson al posto Di Mariano, riesce a
scuotere la quadra e dopo quattro minuti arriva il raddoppio dei calabresi.
Il Palermo è
ancora una volta allo sbando totale, i calciatori sbagliano di tutto e di più,
sono fermi sulle gambe, il Palermo è rimasto a guardare, è in balia degli
avversari, i rosanero già a fine del primo tempo, rientrano tra i fischi negli
spogliatoi, a fine partita i fischi sono assordanti e francamente, non capisco
cosa si sia andato a fare Corini sotto la curva, le migliori scuse sarebbero le
sue dimissioni.
Il popolo rosanero
oramai stremato, pur di darsi una ragione e di non perdere le speranze,
ipotizza che il City Group abbia dato a Corini una fiducia a tempo, ma non c’è
niente di ufficiale, anche se la ragione dice, che se contro il Parma non
arriverà una risposta convincente, dovrebbe essere operato il cambio in
panchina e anche qua, in maniera per niente ufficiale, spuntano i primi nomi in caso di esonero.
Questo è invece
ufficiale, dopo la sconfitta con il Catanzaro, l’allenatore ha avuto un
confronto con l’amministratore delegato Gardini e il direttore sportivo Rinaudo,
la società ha ribadito che i risultati sono in linea con gli obiettivi (con l’ottavo
posto si fanno i play off) della proprietà, solo che vorrei vedere però, se
questi obiettivi poi non sfumano all’ultimo secondo, come lo scorso anno.
L’ultima
vittoria risale a un mese fa e mi piacerebbe sapere se con una vittoria al
mese, l’algoritmo prevede la promozione in serie A, quindi, la società ha
deciso di continuare con (e non di dare la fiducia a) Corini, a tempo ce lo ha
aggiunto qualche altro, perché non c’è un comunicato che lo dice e non so nemmeno
se non può più sbagliare.
Si fanno i nomi più in vista, Nicola, Giampaolo e Iachini, addirittura anche Grosso, fresco di separazione col Lione e protagonista la scorsa stagione dell’ultima inaspettata promozione del Frosinone in serie A, profili importanti, che però bisognerà vedere cosa ne pensa l’algoritmo.
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