lunedì 27 febbraio 2023

Contea-Riese 2 a 2: Crisà beffato da un rigore al 93esimo!

 

Pareggio doloroso al "Comunale" di Busta per il Riese contro il Contea, i gialloblu in una giornata non propriamente esaltante, erano passati in vantaggio con il gol di Antei, nella ripresa sul risultato di 2 a 1 per il Riese, al 92esimo l’arbitro della gara si esalta e concede una palla a due in area, per un presunto retro passaggio al portiere Cuccarolo, sulla ribattuta della barriera, con il Riese in uscita palla al piede, ancora l’arbitro decreta un calcio di rigore al 93esimo, per un presunto contatto in area e dagli undici metri il Contea opera la rimonta, fissando il risultato sul 2 a 2 e conquistando il primo punto in classifica della stagione.

I gialloblu dominano per tutto il primo tempo, ma gestiscono male la partita, passano in vantaggio dopo 5 minuti con Antei, che raccoglie una palla vagante al limite dell’area e di sinistro incrocia all’angolo opposto del portiere, dopo una decina di minuti, Longo perde una palla sull’out sinistro a metà campo, il suo avversario si invola verso la porta e mette la palla al centro dell’area, dove esce il portiere Cuccarolo, che si fa scappare la palla dalle mani, mettendola sui piedi del centravanti avversario, che lo scarta e mette in rete a porta vuota.

Il Riese non è stato capace di gestire il vantaggio, ma resta stabilmente nella metà campo bianconera, come aveva fatto fin dall’inizio, Coletti fallisce la palla del 2 a 1 tirando addosso al portiere e poi Bizzotto impegna l’estremo difensore locale, con un tiro debole da posizione defilata, ma da distanza ravvicinata, il primo tempo finisce con il risultato di 1 a 1 e con il Riese, che non ha saputo sfruttare la sua supremazia territoriale e il vento a favore.

Nel secondo tempo spinti dal vento, i giocatori del Contea capiscono che possono provare a vincere la loro prima partita in campionato e mettono in difficoltà la retroguardia degli ospiti, che riesce a contenere le folate avversarie e a presentarsi nell’area bianconera in contropiede, ma tutte le volte, sono stati fermati da presunti e non veritieri fuori gioco, annullando pure un gol regolare a Graziotto.

A metà del secondo tempo il primo episodio chiave, Basso si spintona con il suo avversario, va a terra e il suo avversario lo scalcia, l’arbitro scarsissimo e inadeguato anche per una partita di allievi, decreta l’espulsione e il Contea rimane in dieci, passano pochi minuti e Essadak che era entrato da poco, si avventa su una palla lunga in area avversaria e segna il vantaggio del Riese, oggi in maglia rossa.

I locali non si arrendono e attaccano a spron battuto, il Riese fa l’errore di sentirsi appagato e non riesce a gestire la superiorità numerica, ma il Contea non è mai pericolosa, anzi si sbilancia e crea i presupposti per il 3 a 1, ma i tre attaccanti: Graziotto, Coletti ed Essadak, si facevano trovare sempre in fuori gioco o concludevano frettolosamente con tiri da molto lontano.

Al 92esimo, Essadak invece di tenere palla a centrocampo, la perde ingenuamente e dà vita alla ripartenza del Contea, batti e ribatti sulla linea di fondo vicino alla porta, Antei tocca la palla per evitare che finisca in calcio d’angolo, Cuccarolo si avventa sul pallone che rimbalza e lo blocca, in un primo momento l’arbitro aveva fatto proseguire, poi però si è lasciato convincere dalle proteste dei bianconeri, che chiedevano un fallo per retro passaggio al portiere ed ha assegnato il calcio a due in area e poi all'ultimo secondo, arriva il gol del pareggio dei padroni di casa, su un inesistente calcio di rigore.

Il Riese dopo il Pedrobba, non riesce a vincere neanche con l’ultima in classifica, che fino ad adesso non aveva preso neanche un punto e si fa beffare all'ultimo secondo dal Contea, finisce con un pareggio per 2 a 2, una partita dominata per certi versi dai gialloblu, che vengono raggiunti al 93esimo su calcio di rigore, per la seconda volta in questo campionato, perché era già successo all’andata con il Loria, di essere raggiunti all’ultimo secondo da un rigore, anche allora inesistente.

Brucia perché, nonostante la prova del Riese non sia stata entusiasmante, per le occasioni avute e per come è arrivato il pareggio, non meritava questo risultato, brucia e lascia tanto amaro in bocca per la coda della partita, già dura per il forte vento e dal gol negato a Graziotto, che avrebbe chiuso il match.

Pari giusto tra Südtirol e Palermo.

Un uno a uno, maturato dopo un match intenso, è il risultato finale tra Sudtirol e Palermo, andato in scena allo Stadio "Druso" di Bolzano e deciso dalle reti di Cissè nel primo tempo e da Soleri nella ripresa, un punto tutto sommato “pesante”, quello conquistato in rimonta dalla squadra siciliana, contro un avversario solido e coriaceo, specialmente sul piano fisico e muscolare, che comunque occupava la terza posizione in classifica.

Privo di Verre e Valente, con Marconi e Segre in panchina, sotto di un gol dopo appena 5 minuti per la prodezza di Cissé, il Palermo si è rimesso nella metà campo avversaria e ha provato a rimettere in piedi, una partita iniziata in salita e che si era messa come il Sudtirol voleva, per giocare nell’unico modo che sa fare, palla lunga per i due bestioni lì davanti.

Una partita già complessa, che è diventata ancora più difficile, dopo gli infortuni di Graves dopo il gol e di Sala dopo una ventina di minuti, che hanno costretto Corini a due cambi forzati, con l'inserimento di Masciangelo, al suo esordio stagionale in rosanero e non è ancora a pieno regime sul piano fisico-atletico e Marconi reduce da noie ad una caviglia.

Il Palermo ha reagito, ma senza idee e con un lento e stucchevole giro palla, che non trovava sbocchi, il Sudtirol era tutto dietro la linea della palla, a protezione della propria porta e del risultato, affidandosi ai lanci lunghi su Odogwu e Cissè, Palermo troppo lento nel giro palla, ma anche nelle ripartenze e non ha praticamente mai messo in difficoltà il portiere avversario Poluzzi.

Caso mai invece, sono stati proprio Odogwu e Cissè, a creare qualche grattacapo a Pigliacelli e ai suoi compagni di difesa, al Palermo sono mancate, brillantezza, qualità ed incisività nello sviluppo della manovra offensiva, nonostante il Palermo fosse dominante sul possesso palla, che cozzava sistematicamente con la compattezza del Sudtirol, vigoroso e ordinato nella fase di non possesso.

Biancorossi con il baricentro basso, squadra cortissima e grande densità nella propria metà campo, bravi a raddoppiare, aggressivi nelle marcature, perfetti nella copertura degli spazi e abili sui palloni aerei, in virtù dell’imponenza fisica di molti suoi giocatori, il Sudtirol conteneva egregiamente e ripartiva in maniera fulminea, attuando la rivisitazione del famosissimo catenaccio all’italiana, credo fedele del suo allenatore.

Per la seconda volta nella mia vita, ho visto la partita allo stadio con mia moglie, che non capisce niente di calcio, nonostante i miei 40 anni da allenatore e lei stessa mi diceva sempre: “perché sono così lenti? Ma così fanno piazzare gli avversari”, serviva più fluidità e rapidità di gioco e nella circolazione della palla, più intraprendenza e più uno contro uno, per creare superiorità numerica e aggirare il dispositivo difensivo avversario, visto che in campo i rosa, non avevano nessuno che si potesse occupare della rifinitura.

Nel secondo tempo entrano Soleri e Segre, a mio avviso inopinatamente in panchina, un guizzo di Segre sulla fascia, una palla ad aggirare la difesa biancorossa, l'inserimento di Soleri senza palla, una conclusione dalla media distanza e il colpo di testa ravvicinato del numero 27, che trova il pari, 5 minuti dopo l’inizio della ripresa, il Palermo detiene il pallino del gioco e una marcata supremazia territoriale, però i rosa non riescono ad alzare il livello necessario, per avere la meglio sul Sudtirol.

Continuo a non apprezzare il gioco e le scelte di Corini, non mi piace questo 3-5-2, non mi piace Gomes e comunque non mi piace nemmeno Broh, non capisco perché non si può giocare con Saric, Damiani e Segre, Di Mariano dà la vita in campo, ma non mi pare che abbia una sua perfetta collocazione in questo modulo, resta comunque che il Palermo ha una bella squadra e pure completa.

Non credo che possa andare in serie A con la promozione diretta, ma tramite i play off si, facendo chiarezza tecnico-tattica e poi cominciare a sfruttare i prossimi turni, che non sono più così proibitivi dei turni precedenti, non è comunque semplice portare la promozione a casa, ma ci dobbiamo provare, perché abbiamo una squadra forte e completa.

Il Palermo chiude la partita con zero occasioni da rete effettive, gol del pari a parte, pareggio giusto e Palermo che conferma piccoli e significativi segnali di crescita, per me grazie all’inserimento di Graves, Tutino e soprattutto Verre, che può permetterci di compiere un ulteriore salto di qualità, serve alzare l’imprevedibilità e la pericolosità in fase offensiva, sia in termini di coralità e di varietà di attacco alla porta avversaria.

Ora bisogna accelerare il passo, bisogna rimettere in fila tutta una serie di “tre punti”, a cominciare dalla prossima partita al Barbera con la Ternana, reduce da due sconfitte consecutive, questa la classifica: Frosinone 55; Genoa 46; Bari 43; Reggina 42; Südtirol 41; Pisa 38; Parma e Cagliari 37; Palermo 36; Modena 35; Ternana 34; Ascoli e Cittadella 33; Como 31. 

domenica 19 febbraio 2023

Clamoroso gol di Verre

 

Prestazione positiva e alla pari della prima in classifica, da parte del Palermo e nonostante un gol capolavoro di Verre, il Palermo conquista un solo punto, resta comunque in zona play off e dà la convinzione, di potersela giocare con tutti e lottare fino alla fine per un posto in serie A, passando sicuramente dai play off, il gol di Verre non basta al Palermo per battere la capolista Frosinone e la partita finisce 1 a 1, ottima prestazione di Valente sulla fascia destra e di Graves in difesa al posto di Mateju.

Nonostante la sconfitta di Genova e il pareggio con la capolista Frosinone, il Palermo con 35 punti resta in zona playoff, la partita è bella e dai ritmi alti, continuo a non essere ammaliato dal gioco del Palermo, però non posso negare che la prestazione è stata generosa e di carattere, i rosa al cospetto della prima della classe, hanno giocato senza alcun timore reverenziale.

Nelle battute iniziali il Frosinone costruisce subito azioni rapide, cercando verticalizzazioni immediate, il Palermo a sua volta risponde con uno sviluppo laterale, portato avanti da gli instancabili Valente e Sala, per poi cercare l’imbucata centrale grazie a Saric e Verre, al gol di Verre nel primo tempo, risponde nella ripresa Boloca per il Frosinone.

Il Palermo ha subito una grande occasione con Brunori, i ritmi sono alti, entrambe le squadre cercano fraseggi veloci e a 7/8 minuti dalla fine del primo tempo il Palermo passa in vantaggio con Verre, alla sua prima partita da titolare, l’ex Samp vede fuori dai pali Turati e con un destro da oltre il centrocampo, nella metà campo del Palermo, batte il portiere ospite, che era fuori dai pali, come è giusto che sia, quando la propria squadra attacca.

Pubblico in estasi, gol straordinario, che riporta alla mente dei tifosi un gran gol di Miccoli, di quando il Palermo era a suo agio in serie A e il primo tempo finisce per 1 a 0 in favore dei rosanero, ad inizio ripresa, la squadra di Grosso è intenzionata a riprendersi la partita e intensifica la pressione, il gialloblu Caso, semina il panico nell’area rosanero mentre dall’altra parte Brunori, si impegna in un lavoro preziosissimo nel far salire la squadra e guadagnando falli che aiutano i compagni.

Attorno all’ora di gioco, Corini comincia ad effettuare i primi cambi conservativi, esce Saric, che ha unito i reparti ed è stato prezioso nel suo lavoro asfissiante tra le linee ed entra Broh (io non lo farei mai), fuori Tutino che non è ancora perfettamente integrato, ma ha tanta qualità e anche tanta corsa al servizio della squadra ed entra Di Mariano.

Il nipote di Schillaci ha più corsa ma vede meno la porta, tant’è che in una azione personale, aveva la possibilità di servire Brunori ben piazzato e per egoismo ha tirato alle stelle, annullando la possibilità del probabile 2 a 0, che avrebbe chiuso la partita e il Frosinone a quel punto ha stretto di più per ottenere il pareggio, Insigne lo sfiora in collaborazione con il solito e bravo Caso.

Poi Nedelcearu, il perno difensivo su cui oramai gira tutta la difesa, svetta più alto di tutti e mette sempre il fisico al servizio della squadra, rischiando anche di farsi male, come succede ed è costretto ad uscire, Corini non se la sente di buttare nella mischia il nuovo arrivato Orihuela e inserisce Buttaro, che torna dopo un lungo stop, non offre la stessa solidità difensiva del compagno sostituito e rischia anche di causare un rigore, ma visto il lungo stop, ci sta che sia ancora un po' imballato.

Il Palermo passa con la difesa a 4, con Buttaro a destra e Graves, bravo nell'uno contro uno e lucido in fase di impostazione al centro e con l'uscita di Nedelcearu, dimostra di poter giocare anche come centrale puro, il Frosinone risponde con tre cambi e spinge alla ricerca del pareggio, ancora Caso impegna Pigliacelli, sempre straordinario a guardia della porta rosanero.

Il Palermo prova a ripartire velocemente e a un quarto d’ora dalla fine, il Frosinone pareggia con Boloca, che piazza un tiro al volo, sull'angolino più lontano e su cui Piagliacelli non può nulla, i due tecnici provano con le ultime sostituzioni a vincere la partita, Corini inserisce Soleri per un esausto Valente autore di una prova molto generosa, perno insostituibile della catena di destra, ha sfornato numerosi cross, aprendo gli spazi per i compagni e ha dato una grossa mano in fase di non possesso.

Fine modulo

Il Palermo si ferma al pareggio, nella tanto attesa sfida contro il Frosinone, ma esce dalla partita, con la certezza di potersela giocare alla pari con tutti, a parte il gol capolavoro, i rosa possono contare su un Verre da nove in pagella, protagonista a parte il gol, di una prestazione magistrale e sabato prossimo a Bolzano in casa del Sudtirol, i rosa sono attesi da un altro test impegnativo.

La classifica per le prime posizioni vede: Frosinone 55; Genoa 43; Bari e Südtirol 40; Reggina 39; Cagliari 36; Pisa, Palermo e Modena 35; curioso come le quattro neo promosse dalla serie C, non solo stanno facendo bene, ma si trovano tutte in zona play off e così appaiate: Bari e Sudtirol terzi a 40 punti, mentre Palermo e Modena sono settimi a 35 punti.

 

Non è un bel momento per il Riese.

Al comunale di Poggiana, passa il Caerano per 4 a 1 e arriva la terza sconfitta consecutiva, la quarta nelle sei partite giocate in questo 2023, un girone di ritorno che ha consegnato più amarezze che gioie alla squadra gialloblu, dopo un percorso tutto sommato accettabile nel girone d’andata, la grande delusione non è per l’ennesimo passo falso, ma per il fatto che la squadra è sempre in svantaggio, già nei primi minuti della gara e alla mezzora la partita è già chiusa.

Il gol incassato dopo 10 secondi dall’inizio della partita, per un inspiegabile mancato intervento di Pozzati, ha fatto perdere la pazienza all’allenatore Crisà, che ogni partita si trova a dover rincorrere fin dai primi minuti di gioco, non avendo fra l’altro attaccanti capaci di rimontare il risultato.

Il Mister per questa partita ha dovuto ricorrere a due ragazzi dei giovanissimi e si è presentato con il solo Bizzotto in panchina, appena rientrato dall’influenza e con un terzino (Basso) in porta, la per contemporanea assenza di Cuccarolo e Brinis, ancora indisponibili D’Amico, Cusinato e Colantuono, tutti gli altri erano a letto con la febbre.

Oltre ai 5 giocatori già citati, mancavano anche: Danieli, Favaro, Sulejmani, Bendo, Essadak, Miron e Durante, i due giovanissimi si sono comportati bene, Zampieri è dovuto uscire al 40esimo per un infortunio alla caviglia, mentre Ceccato è stato il migliore in campo, continuano a deludere Pozzati, Graziotto e per certi versi anche Longo, mentre si consolidano sempre più Troietto e Soligo.

L’allenatore del Riese, ha parlato dopo la sconfitta casalinga contro il Caerano, queste le sue parole: “Siamo in emergenza già da settembre, ma non lo siamo stati mai così, eravamo in nove all’allenamento di venerdì e siamo riusciti a recuperare il solo Bizzotto, che chiaramente non era in forma, dopo il gol lampo, ancora una volta abbiamo avuto le nostre due o tre occasioni e le abbiamo sbagliate, ci manca la mira, dobbiamo migliorare in questa cosa e nell’attenzione, manchiamo di continuità mentale, abbiamo pressato poco e male, non abbiamo pressato mai alto e come al solito abbiamo sbagliato tanto, dobbiamo rimproverarci un bel po’ di cose e non accetto questa sconfitta, per come l’abbiamo ottenuta, dobbiamo pensare alla prossima partita, che è fondamentale da vincere, visto che anche il Postioma ci ha superati in classifica.

lunedì 13 febbraio 2023

Il Palermo perde dopo nove partite.

 

La buona prestazione del Palermo non è bastata a evitare la sconfitta per 2 a 0 contro il grifone, il Genoa era la squadra favorita alla vittoria finale del campionato e con l’arrivo di Gilardino dopo la bruttissima parentesi Blessin, sembra essere sempre più lanciato verso la promozione diretta, la sconfitta così come è arrivata, ha lasciato l’amaro in bocca ai rosa, che nonostante una buona partita, dopo avere subito l’1 a 0, non riesce quasi mai ad essere pericoloso, tranne nell’unica occasione di Soleri, entrato nel finale del secondo tempo.

Il Palermo ha subito i rossoblù per tutta la prima mezzora, il Genoa una volta passato in vantaggio ha rallentato i ritmi e il Palermo è potuto uscire dalla propria metà campo, i rosa hanno lottato e sono usciti a testa alta da Marassi, senza sfigurare difronte a una squadra costruita per risalire subito in serie A e che ha un organico di grande qualità.

Verre parte titolare a centrocampo al posto di Segre, nelle prime battute il Genoa muove il pallone velocemente, ma il Palermo copre bene gli spazi, la squadra di Gilardino schiaccia il Palermo nella propria metà campo facendosi vedere spesso dalle parti di Pigliacelli, per i rosa la distanza tra i reparti è troppa e questo determina enormi difficoltà nella costruzione della manovra d’attacco, Damiani fa fatica ad entrare in partita ed è in difficoltà con Gudmunsson, l’ex Empoli non trova spazi e non riesce ad incidere nella fase di impostazione.

Dopo il gol il Palermo si sveglia e il Genoa abbassa i ritmi, tenuti altissimi fino a quel momento, i rosanero ci provano con Verre e con Nedelcearu, ma senza nessun risultato, si va al riposo sull’1 a 0 per il Genoa e a inizio ripresa, Corini manda subito in campo Gomes al posto di Damiani, per avere maggiore dinamismo in mezzo al campo.

Il Palermo passa dal 5-3-2, al 4-2-3-1 con Gomes e Saric sulla mediana e Verre trequartista con Valente e Di Mariano e così i rosanero alzano il baricentro, giocano con più rapidità nel fraseggio, con una pressione maggiore sul portatore di palla, ma non succede nulla neanche così, a 20 minuti dalla fine entrano Tutino per Di Mariano e Broh per Saric e subito dopo entrano anche Soleri per Verre e Segre per Valente.

Il Palermo passa così al 4-3-3, nel tentativo estremo di allargare la difesa genoana e a 15 minuti dalla fine, Soleri da due passi trova la grande opposizione del portiere avversario che gli nega il gol del pareggio, il Palermo è lungo e il Genoa reagisce, prima colpisce una traversa con il solito Gudmunsson e poi nei sette minuti di recupero, al 96’ Jagiello mette la parola fine alla partita, segnando il 2 a 0.

Tra i calciatori rosa al di sopra della media, Pigliacelli sempre sul pezzo, ma che non può nulla sul diagonale di Gudmundsson e né sulla conclusione di Jagiello da distanza ravvicinata; Sala, ottimo per distacco, il migliore della sua squadra, macina chilometri su chilometri sulla sua corsia, salva un gol fatto sulla linea e poi disegna splendidi assist, come quello con cui mette Soleri a tu per tu con Martinez, non credo di sbagliarmi nel dire che è destinato ad altre categorie.

Intanto MarconiValente e Broh, hanno convinto dirigenti e allenatore e dovrebbero presto rinnovare il contratto, il Palermo è molto soddisfatto del loro rendimento e vorrebbe tenerli anche per il prossimo anno, nonostante l’età degli interessati (Marconi va per i 34 anni, Valente per i 32) e i progetti futuri sulla squadra, che al momento possono essere solo abbozzati.

Per quanto riguarda gli aggiornamenti sul centro sportivo, il Palermo conta di potersi allenare sul campo di proprietà del centro sportivo di Torretta entro fine aprile, dal momento che i lavori proseguono spediti.

 

Seconda sconfitta di fila per il Riese.

Dopo la prestigiosa vittoria con il Pederobba, sono arrivare due sconfitte brucianti con Montello e Fossalunga, la compagine di Crisà cade al "Comunale" di Fossalunga, nell’incontro valido per la 16esima giornata del campionato Under 17, due gol, entrambi su calcio d’angolo, nel giro di una quindicina di minuti.

Dopo solo sette minuti, il Fossalunga era già avanti 1 a 0, i gialloblu costretti a rincorrere fin da subito, alla mezz’ora hanno una grossissima occasione con Coletti, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo, di tacco manda un pallone all’incrocio dei pali, dove è appostato un difensore avversario, che di testa libera.

Nell’intervallo il tecnico del Riese si fa sentire e la squadra torna in campo con un altro piglio, tanto che dopo una decina di minuti dall’inizio della ripresa, il nuovo entrato Bizzotto si procura un calcio di rigore, per un fallo ai suoi danni, dagli undici metri batte Coletti, che insacca nell’angolo basso alla destra del portiere, portando il risultato sul 2 a 1.

Il Riese ci crede, anche perché gli avversari si limitano (come tutte del resto) a buttare palla in avanti, ma attorno al 20esimo, Antei sbaglia un cambio di gioco ed innesca un avversario, Pozzati (che oggi sostituiva Longo nel ruolo di terzino sinistro) è fuori posizione e si fa superare facilmente, il giocatore del Fossalunga si presenta in area e lascia partire un forte tiro centrale, che Cuccarolo respinge sui piedi dell’attaccante, che la seconda volta non sbaglia e ristabilisce il doppio vantaggio.

In mezzo al 2 a 1 segnato dal Riese e il 3 a 1 per i locali, da segnalare una bella parata di Cuccarolo e nel finale un bel tiro al volo di Essadak, entrato al posto di Danieli, che sfiora il palo da buonissima posizione, il 3 a 1 condanna i gialloblu a restare al settimo posto e quota 15 punti, che fortunatamente non vengono raggiunti da nessuno, visto che dietro di loro hanno perso tutti.

Al termine della gara, il tecnico del Riese è così intervenuto:

"La squadra oggi non ha giocato come nelle ultime partite e forse non avremmo meritavamo il pareggio. Abbiamo avuto poche occasioni per segnare e poi quando al primo tiro prendi gol, subentra un po’ di ansia e tanto scoramento. Sono molto arrabbiato, fare 0 punti sta diventando una costante,
dobbiamo avere molta più attenzione, sia quando abbiamo la palla, che quando non l’abbiamo. 

Venire qua senza concedere nulla al Fossalunga sarebbe stato impensabile, ma il problema è che nelle partite devi dare di più, i loro pericoli sono arrivati da nostre palle perse, ancora un’altra partita senza punti, è una cosa che non mi piace, non riesco a spiegarmi questi errori, sia offensivi che difensivi”.

mercoledì 8 febbraio 2023

Adesso tocca al Genoa, poi al Frosinone e infine al SudTirol

Le squadre classificate al momento nelle prime quattro posizioni, saranno le prossime avversarie dei rosanero nel mese di febbraio, il primo test con la Reggina è stato superato, il prossimo impegno sarà a Genova contro il Genoa allenata da Gilardino, il Palermo si presenta al Ferraris, forte delle tre vittorie di fila e dei nove risultati utili consecutivi, alla fine di questo ciclo pazzesco, potremo capire se i rosa, possono fare a tutti gli effetti parte delle "big", ovvero pretendenti alla serie A.

I tifosi e non solo continuano a sognare, ma la squadra e la società, sono concentrati sull’obiettivo primario, che è quello dichiarato ad inizio stagione, il consolidamento della categoria, certo se poi dovesse esserci la possibilità di andare oltre, non sarà sicuramente il Palermo a tirarsi indietro, visto che nel mercato invernale il Palermo ha preso Tutino e Verre, vuol dire che sta coltivato certe ambizioni.

 

Anche oggi un 2 a 0 bugiardo.

Un risultato bugiardo, che non rispecchia affatto il canovaccio della partita, giocata a grandi ritmi e con molto equilibrio, il Riese esce con grande orgoglio dal Comunale di Poggiana, consapevole di aver giocato un buon calcio, con la quarta in classifica e comunque con uno degli avversari più difficili del girone e di aver disputato una partita in cui la squadra ha dato segno di crescita in personalità, di una squadra che va maturando sempre di più.

La squadra ci ha provato, sono stati quasi 100 minuti ad alta intensità, i ritmi costringevano entrambe le squadre, a non tenere la palla mai ferma e a giocare veloce con due tocchi, è stato un continuo capovolgimento di fronti e per fare questo servono cuore e polmoni, i ragazzi ci hanno messo entrambe le cose e alla fine è un vero peccato avere perso questa partita, uno 0 a 0 sarebbe stato il risultato più giusto.

La partita comincia con la défaillance dell’ultimo minuto di Pozzati, che fra l’altro era al suo rientro dopo l’assenza di domenica, il calciatore vittima di un infortunio domestico, non se l’è sentita di partire dall’inizio e così sono stati scombussolati i piani di gioco previsti in settimana, al suo posto va a riprendersi la maglia da titolare Miron (anche lui al rientro), ma è venuto a mancare il giocatore destinato alla marcatura del numero 10 avversario.

Toccava quindi così al confermato Bizzotto, prendersi cura del numero 10 e capitano avversario, ma per Bizzotto che è un trequartista, non è stato facile adattarsi al nuovo ruolo e la squadra subiva il movimento senza palla per tutto l’arco della difesa del numero 9 avversario, che scambiandosi di ruolo con il suo capitano, galleggiava fra le linee mettendo in difficoltà i gialloblù del Riese.

Dopo mezz’ora il tecnico Crisà, corre ai ripari, tira fuori Bizzotto che comunque non aveva fatto male, anzi e mette dentro Bendo al rientro anche lui da un infortunio, in quel momento lui e Troietto si prendono cura rispettivamente del numero 9 e del numero 10 avversario, liberando Soligo (confermato ancora capitano), autore di una partita magistrale, portata a termine con un problema al polpaccio, per tutto il secondo tempo.

Fallito l’esperimento di Antei attaccante esterno, meglio come mezzala quando nel secondo tempo è entrato Graziotto, ancora un primo tempo a reti inviolate, che testimoniano una crescita e un affiatamento crescente, la difesa si è mossa bene, l’anello debole della catena resta Longo, a centrocampo nonostante i tanti cambi oramai è un reparto consolidato, dove hanno fatto bene tutti.

I problemi persistono in attacco, dove non si riesce a tenere palla, a scaricare e poi tagliare in area, a liberarsi del proprio avversario e a centrare la porta, nei primi 7 o 8 minuti, il Riese ha avuto due chiare palle gol, con Coletti e Bizzotto, ma sono stati imprecisi e la palla è uscita in entrambe le volte facendo la barba al palo, la partita molto equilibrata, si è sbloccata dopo 5 minuti dall’ingresso in campo per disputare il secondo tempo.

La difesa si è persa due volte gli avversari ed è stata punita, al 50esimo e all’85esimo, poi una sola grande parata di Cuccarolo, stavolta esente da colpe, la differenza l’hanno fatta questi due gol, perché il Riese, oltre a divorarsi i due gol iniziali, ha avuto altre 3 o 4 occasioni, in due è stato bravo il portiere ospite, nelle altre due, un colpo di testa di Danieli sorvola la traversa e così anche un calcio di punizione calciato da Antei, resta il risultato bugiardo, perché i gialloblu non hanno assolutamente meritato di perdere.

Parla così Crisà, tecnico del Riese: Non meritavamo i 2 gol del Montello, dobbiamo crescere sicuramente ancora come mentalità, però anche oggi si tratta di un 2 a 0 bugiardo, ce lo prendiamo e andiamo avanti, la squadra ha comunque provato a essere pericolosa, magari con poca qualità, ma pericolosa, nel primo tempo il Montello ha cercato più di giocare, nel secondo un po’ meno.

Sull’episodio con Bizzotto, dico che quando chiedo ai miei ragazzi di essere uniti, lo chiedo a tutti e questo fa il gruppo, devono imparare a vivere la squadra e lo spirito che stiamo creando è questo. 

Dopo quasi sei mesi, comincio a sentire che tra me i ragazzi, c’è quel qualcosa che va oltre, mi stanno dimostrando tanto, con la loro volontà e la voglia di non mollare mai, penso che dobbiamo ancora crescere a livello di gioco, nel primo tempo, ma anche nel secondo abbiamo fatto bene, ora abbiamo recuperato dei giocatori e dobbiamo affrontare le partite con questo spirito, con questa voglia possiamo toglierci altre soddisfazioni”.

  

martedì 7 febbraio 2023

Un over di troppo.

 

Nell’ultimo giorno di calciomercato, il Palermo è riuscito a prendere Masciangelo, per cui sembrava che il Benevento non volesse sentirne di cederlo, tanto che i rosa si era premuniti acquistando Aurelio dal Pontedera, poi alla fine il Benevento si è convinto e per le grosse qualità del ragazzo, sarebbe stato un peccato non prenderlo, ma nell’ultimo giorno di mercato non si è riusciti a sistemare Lancini, che aveva già rifiutato altre proposte per lui non confacenti e adesso c’è un over in più in lista.

Una prima soluzione avrebbe potuto essere, il trasferimento in uno dei “mercati” ancora aperti, ma per uno che sicuramente non ha intenzione di andare a guadagnare meno da un’altra parte (questo è stato un regalo di Baldini), non credo, anzi sono sicuro che non avrebbe accettato di trasferirsi in: MLS, che deve ancora aprire o in Austria che chiude il 6 febbraio.

Se è per questo, nemmeno in Australia che chiude il 7 o meglio ancora negli Emirati Arabi Uniti e in Turchia che chiudono l’8 febbraio, mentre in Serbia chiude il 10 il 13 chiuderà quello rumeno, il 14 quello ungherese, il 15 quello di Croazia e Svizzera, mentre in Russia e Repubblica Ceca sarà aperto fino al 22 e fino al 28 saranno aperti in Polonia e Cina, il 24 marzo chiude in Corea del Sud e il 1° aprile in Giappone.

Un’altra soluzione poteva essere quella di metterlo fuori rosa, ma alla fine la società ha scelto la soluzione che prevede il regolamento, approfittando del fatto che Stulac resterà fuori fino ad aprile, di escludere dalla lista il calciatore indisponibile (con diagnosi certificata, come nel caso di Stulac) ma l'ipotesi prevede che l’infortunato possa rientrare solo al posto di chi lo ha sostituito.

In questo caso sarebbe l'ultimo arrivato in casa Palermo e cioè Masciangelo, però Rinaudo ha annunciato: "Lancini sostituirà Stulac e gli farà posto quando rientrerà", non so per quale motivo Lancini e non Masciangelo, sicuramente tra le pieghe del regolamento, si è trovata una scappatoia, oppure per un paio di mesi dovremmo rinunciare all’ex Benevento, il rientro di Stulac è programmata per l'ultima settimana di aprile 2023, fino a quel momento, sarà Lancini a "sostituirlo", facendogli posto quando il centrocampista tornerà a disposizione.

Nei posticipi della domenica, il Parma ha fermato il Genoa e lo ha avvicinato oltre che a sé stesso, anche al Palermo, che domenica incontrerà il grifone fuori casa, come succedeva la scorsa stagione in serie C, ci pensa il solito Brunori e la chiude Soleri entrando dalla panchina, a lanciare il Palermo sempre più in alto, dopo un finale “pazzo”, con un espulso e un rigore sbagliato da Tutino.

Il Palermo è sesto a quota 34, adesso in piena zona play off e a meno 6 punti dalla promozione diretta (il Genoa secondo a 40) e domenica prossima c’è pure un bellissimo Genoa-Palermo, che potrebbe dire tanto sulla stagione delle due squadre e intanto al Barbera i rosa mettono a segno un altro colpo eccellente dopo GenoaParmaCagliari e Bari, adesso pure la Reggina.

Il Palermo ha ritrovato il pubblico delle grandi occasioni, decisivo per la vittoria il tanto disprezzato Soleri (resto dell’idea che è più bravo di Lucca) con un gran colpo di testa e al suo primo gol in Serie B, che permette al Palermo di raggiungere il nono risultato utile consecutivo, la terza vittoria di fila e può concretamente pensare a puntare ai playoff del campionato di Serie B.

Il Palermo come gioca a me continua a non piacere, però sono io quello sofisticato, in realtà gioca come una squadra di serie B, che deve consolidare la categoria e gettare le basi per l’anno successivo, è comunque una squadra consolidata, amalgamata e sicura dei propri mezzi, i rosa passano in vantaggio con Brunori dopo 30 secondi dall’inizio del secondo tempo, il pareggio della Reggina è arrivato in maniera rocambolesca, cross rasoterra di Rivas, che dopo un paio di carambole, ha trovato la deviazione di Marconi che beffa Pigliacelli.

Meno male che cinque minuti dopo, i rosa sono tornati in vantaggio grazie alla prodezza di Soleri, che insacca appena sotto l'incrocio dei pali e quindi complimenti a lui e a Saric, che dopo un inizio di campionato difficile, si è ripreso il centrocampo del Palermo, mettendo in mostra tutto quello che sapevamo di lui, visione di gioco, grinta ed abnegazione al servizio della squadra.

Inzaghi si è lamentato dell’arbitraggio e nonostante non avesse penalizzato il Palermo, devo dire che per la cronaca non è piaciuto neanche a me, ha ragione nel dire che c’era un rigore netto su Gagliolo e che l'espulsione di Majer non c'era, perché non c’era il secondo giallo, c’era un rosso o quanto meno un giallo, nel secondo calcio di rigore per il Palermo, in quanto il fallo di Gagliolo, mi sembra sia stato volontario, sarebbe stato rosso anche a metà campo, figuriamoci in area.

 

mercoledì 1 febbraio 2023

Complimenti a Rinaudo per il mercato.

A poche ore dalla chiusura del calciomercato, il Palermo ha continuato ad essere protagonista, dopo aver acquistato Orihuela in prestito dal Montevideo City, Tutino in prestito con diritto di riscatto dal Parma e Verre con la stessa formula dalla Sampdoria, ha poi ufficializzato l'ingaggio di Graves, difensore centrale del Renders, squadra che milita nella prima divisione del campionato danese.

Il giocatore si è legato al Palermo fino al 30 giugno 2027 e indosserà la maglia numero 2, classe 1999, under in termini di “liste” ed è molto forte nel gioco aereo, nell’ultimo giorno sono arrivati pure Masciangelo dal Benevento, in prestito oneroso da 100.000 euro e riscatto fissato a 700.000 euro, in caso di permanenza in Sicilia, per lui è pronto un biennale e con lui un altro esterno sinistro, Aurelio dal Pontedera.

Classe 2000, dinamico, ma anche forte nel gioco aereo, Aurelio era stato preso per andare a ricoprire il ruolo di vice Sala, visto le difficoltà nel chiudere la trattativa per Masciangelo, Aurelio è il prototipo dell’esterno moderno, Capace di agire sia da terzino che da quinto di centrocampo, in questa prima parte di campionato, con il Pontedera, ha segnato 4 reti e fatto 7 assist in 23 presenze.

Il ragazzo proviene dal settore giovanile del Sassuolo, ma ha già giocato anche per: Cesena, Imolese e Gubbio, Sala sta attraversando un grande momento e anche Masciangelo da tante garanzie, questo non sarà un deficit per Aurelio, perché gli consentirà di adattarsi in maniera progressiva alla nuova categoria, mentre in uscita, non si sono concretizzate le possibili cessioni di Vido o Soleri e quella obbligata di Lancini, che con l'arrivo di Graves, troverà ancora meno spazio.

Serve libero uno slot per tesserare Masciangelo e credo che il Palermo ricorrerà al regolamento, che prevede la facoltà per le società (solo una volta nell’arco della stagione sportiva), di inserire un giocatore al posto di uno che abbia: “subito un infortunio, che comporti un documentato periodo di inabilità non inferiore a 60 giorni consecutivi”.

Lancini non ha avuto che dei timidi abboccamenti, ma nessuno si è fatto avanti con decisione, quindi resta in lista e sarà Elia a fare posto a Masciangelo, Rinaudo, Bigon e Zavagno, la dirigenza rosanero addetta al mercato, ha lavorato bene e alacremente, per chiudere quasi tutte le operazioni che servivano al Palermo, tranne un altro attaccante come vice Brunori.

Il Palermo ci ha provato con La Gumina, che sarebbe stato un giocatore “bandiera” e con Stulic, la trattativa con il serbo era ben avviata, ma il classe 2001 alla fine non è arrivato, però, il cerchio si è chiuso attorno a profili di livello, che hanno elevato la cifra tecnica della squadra in ogni reparto, non conosco Graves e Orihuela, ma conoscono bene il 26enne Masciangelo, Verre e Tutino, ottimi elementi per la categoria.

Il mondo del calcio è nuovamente in lutto, è morto a 69 anni Vito Chimenti, ex attaccante e bandiera del Palermo, grandissimo dolore da parte della sua famiglia, degli amici, dei tifosi palermitani e di tutta la gente che ama il calcio, io lo saluto con la stessa frase usata dal Pomarico: “Buon viaggio, Vitino".

 

 

Le dichiarazioni del tecnico Crisà dopo la vittoria con il Pederobba.

È stata senza dubbio una vittoria roboante, quella ottenuta dal Riese sul campo del Pederobba, la squadra di Crisà ha battuto i biancorossi in trasferta, grazie al gol realizzato su rigore da Coletti (zero a uno il finale), prosegue dunque il momento positivo del Riese sotto il profilo del gioco, anche se sotto il profilo dei risultati, non è stato un periodo particolarmente brillante.

Rialza la testa e trova tre punti fondamentali per il proseguo del campionato e che danno continuità di gioco in questo 2023, il tecnico dei gialloblu, è intervenuto per analizzare la prestazione offerta da Soligo e compagni, di seguito, le sue dichiarazioni:

"Oggi abbiamo fatto un'ottima prestazione, con l'atteggiamento giusto e lo spirito di squadra giusto, lo abbiamo fatto anche nelle ultime partite, ma delle volte non è bastato, non siamo ancora “guariti”, ma siamo sulla buona strada, dobbiamo cercare di essere migliori di oggi, già dalla prossima partita ed evitare gli episodi che in precedenza ci hanno condannati, dobbiamo guardarci in faccia e assumerci le nostre responsabilità, perché siamo questi sì, ma anche quelli della prima partita dell'anno contro il Postioma".

Il Mister ha poi proseguito: "Io spero che i segnali siano arrivati, abbiamo bisogno dello spirito giusto, una squadra con la nostra classifica, non può non mettere volontà e determinazione in campo, chi non ce la mette non gioca, grande merito dei ragazzi. Oggi chi ha giocato ha fatto bene, sono segnali positivi e non è un caso, dobbiamo essere sempre questi, perché dobbiamo fare di più rispetto al girone d'andata".

Chiosa del tecnico del Riese: "C'è stato un momento in cui l’atteggiamento non andava bene, tanto da farmi pensare alle dimissioni. Ricordo sempre ai ragazzi che tempo adesso non ce n'è più, abbiamo giocato 10 partite del girone d’andata e ora è il momento che dobbiamo dimostrare il nostro valore, non si vince mai da soli, se lo capiamo possiamo toglierci delle belle soddisfazioni, ora dobbiamo essere bravi a non ripetere quegli errori. 

I risultati danno consapevolezza, dobbiamo però sapere che non siamo sempre questi, ma anche quelli che hanno fatto solo 11 punti nel girone d’andata, Ora guardiamo avanti, sapendo che nel ritorno dobbiamo fare di più rispetto all'andata".