Il Palermo
batte per 2 a 0 la capolista Bari già promossa in serie B e approfitta della
concomitante sconfitta dell’Avellino a Foggia, per piazzarsi al terzo posto e
di conseguenza qualificarsi alla fase nazionale dei playoff, come migliore
assoluta delle terze classificate, un successo meritato e un terzo posto nel
girone che sa un po' di amaro, per quello che poteva essere (secondo posto) e
non è stato.
Il terzo posto
comunque non può che essere positivo, il Palermo quest’anno aveva un buon
organico, ma non il migliore, sicuramente Bari e Catanzaro, che poi si sono
classificate prima di lui, erano messe meglio, da elogiare la squadra e Baldini
per la crescita, nonché chi si è presa la responsabilità di cambiare il
tecnico, che non aveva fatto male, ma che non aveva l’esperienza giusta per
provare a fare l’impresa.
I tre pareggi di fila sono il
più grande rammarico, dovuti sicuramente dal fatto che la squadra non aveva
ancora assimilato bene i dettami di Baldini, ma quei pareggi ci hanno negato la
soddisfazione del secondo posto e forse chi sa, il Palermo ha giocato la
partita così come doveva fare e così come oramai è nelle sue corde, da grande
squadra, certamente c’è da considerare che il Bari era in festa.
Una vittoria che in vista dei
playoff è un segnale di grande autostima e speriamo di potere avere anche noi
quella bella cornice di pubblico e di essere noi i prossimi festeggiati alla
promozione, sicuramente non sarà facile, ma adesso bisogna dare continuità nei
playoff, questo momento di pausa per arrivare all’8 maggio, non deve servire alla
squadra per staccare la spina, qui deve essere bravo Baldini a tenere la
squadra sul pezzo e preparare i playoff nel miglior modo possibile.
Alla fine è
terzo posto, che vale la fase nazionale dei playoff e visto come si erano messe
le cose a dicembre, non si poteva chiedere di più, fra l’altro, in virtù del
coefficiente introdotto dopo l’esclusione del Catania, il Palermo accede alla
fase nazionale come migliore terza classificata di tutta la Serie C, superando anche
Feralpi Salò e Cesena, un vantaggio importante in
caso di passaggio del primo turno nazionale.
Il Palermo
tornerà in campo l’8 maggio, salterà la
fase a gironi e sarà testa di serie, cosa che permetterà ai rosa, di
disputare il ritorno in casa e di accedere al turno successivo in caso di
pareggio tra andata e ritorno, con la speranza di arrivare in fondo e andare a
fare compagnia a Bari, Modena e al Sudtirol, che hanno già conquistato la serie
B.
Sei squadre di questi accoppiamenti: Lecco-Pro Patria; Pro Vercelli-Pergolettese; Juventus U23-Piacenza; Pescara-Carrarese; Ancona-Olbia; Gubbio-Lucchese; Monopoli-Picerno; Francavilla-Monterosi e Foggia-Turris, potrebbero essere l’avversario del Palermo, con le altre 2 terze: Feralpi Salò e Cesena e il Renate, subentrata al Padova, vincitrice della Coppa Italia Serie C e con la gara di ritorno in casa, in programma il 12 maggio.
Un Palermo che
in B (meglio) o in C, ha bisogno di una società più solida e soprattutto con
una disponibilità economica maggiore e che tende l’orecchio alle dichiarazioni
rilasciate da D'Angieri, che dopo la notizia del possibile interessamento
del City Football Group, sembra essere il potenziale acquirente più
accreditato, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente Mirri a Milano, che
gli ha espresso la volontà di cedergli il club.
D'Angieri sostiene
che a lui, l'operazione può interessare solo se dentro al pacchetto società, c'è
anche lo stadio, perché senza di quello, una squadra di calcio non riesce a
finanziarsi, anche lui come Zamparini e come si intende lo stadio oggi, vede lo
stadio come un centro di attrazione, perché giustamente sostiene, che investire
nel calcio in Italia non è semplice.
Ritiene poi
che Mansour del City Group, sia la persona più adatta, perché sicuramente sa
fare calcio meglio di lui e al momento ha detto a Mirri di aspettare, se non
dovesse arrivare Mansour, allora se ne potrebbe riparlare, tanto che ha già
parlato con Braida per dargli una mano.