lunedì 25 aprile 2022

I rosa espugnano Bari e conquistano il terzo posto

 

Il Palermo batte per 2 a 0 la capolista Bari già promossa in serie B e approfitta della concomitante sconfitta dell’Avellino a Foggia, per piazzarsi al terzo posto e di conseguenza qualificarsi alla fase nazionale dei playoff, come migliore assoluta delle terze classificate, un successo meritato e un terzo posto nel girone che sa un po' di amaro, per quello che poteva essere (secondo posto) e non è stato.

Il terzo posto comunque non può che essere positivo, il Palermo quest’anno aveva un buon organico, ma non il migliore, sicuramente Bari e Catanzaro, che poi si sono classificate prima di lui, erano messe meglio, da elogiare la squadra e Baldini per la crescita, nonché chi si è presa la responsabilità di cambiare il tecnico, che non aveva fatto male, ma che non aveva l’esperienza giusta per provare a fare l’impresa.

I tre pareggi di fila sono il più grande rammarico, dovuti sicuramente dal fatto che la squadra non aveva ancora assimilato bene i dettami di Baldini, ma quei pareggi ci hanno negato la soddisfazione del secondo posto e forse chi sa, il Palermo ha giocato la partita così come doveva fare e così come oramai è nelle sue corde, da grande squadra, certamente c’è da considerare che il Bari era in festa.

Una vittoria che in vista dei playoff è un segnale di grande autostima e speriamo di potere avere anche noi quella bella cornice di pubblico e di essere noi i prossimi festeggiati alla promozione, sicuramente non sarà facile, ma adesso bisogna dare continuità nei playoff, questo momento di pausa per arrivare all’8 maggio, non deve servire alla squadra per staccare la spina, qui deve essere bravo Baldini a tenere la squadra sul pezzo e preparare i playoff nel miglior modo possibile.

Alla fine è terzo posto, che vale la fase nazionale dei playoff e visto come si erano messe le cose a dicembre, non si poteva chiedere di più, fra l’altro, in virtù del coefficiente introdotto dopo l’esclusione del Catania, il Palermo accede alla fase nazionale come migliore terza classificata di tutta la Serie C, superando anche Feralpi Salò e Cesena, un vantaggio importante in caso di passaggio del primo turno nazionale.

Il Palermo tornerà in campo l’8 maggio, salterà la fase a gironi e sarà testa di serie, cosa che permetterà ai rosa, di disputare il ritorno in casa e di accedere al turno successivo in caso di pareggio tra andata e ritorno, con la speranza di arrivare in fondo e andare a fare compagnia a Bari, Modena e al Sudtirol, che hanno già conquistato la serie B.

Sei squadre di questi accoppiamenti: Lecco-Pro Patria; Pro Vercelli-Pergolettese; Juventus U23-Piacenza; Pescara-Carrarese; Ancona-Olbia; Gubbio-Lucchese; Monopoli-Picerno; Francavilla-Monterosi e Foggia-Turris, potrebbero essere l’avversario del Palermo, con le altre 2 terze: Feralpi Salò e Cesena e il Renate, subentrata al Padova, vincitrice della Coppa Italia Serie C e con la gara di ritorno in casa, in programma il 12 maggio.

Un Palermo che in B (meglio) o in C, ha bisogno di una società più solida e soprattutto con una disponibilità economica maggiore e che tende l’orecchio alle dichiarazioni rilasciate da D'Angieri, che dopo la notizia del possibile interessamento del City Football Group, sembra essere il potenziale acquirente più accreditato, ha incontrato nei giorni scorsi il presidente Mirri a Milano, che gli ha espresso la volontà di cedergli il club.

D'Angieri sostiene che a lui, l'operazione può interessare solo se dentro al pacchetto società, c'è anche lo stadio, perché senza di quello, una squadra di calcio non riesce a finanziarsi, anche lui come Zamparini e come si intende lo stadio oggi, vede lo stadio come un centro di attrazione, perché giustamente sostiene, che investire nel calcio in Italia non è semplice.

Ritiene poi che Mansour del City Group, sia la persona più adatta, perché sicuramente sa fare calcio meglio di lui e al momento ha detto a Mirri di aspettare, se non dovesse arrivare Mansour, allora se ne potrebbe riparlare, tanto che ha già parlato con Braida per dargli una mano.

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