domenica 3 aprile 2022

La sconfitta del Catanzaro, apre anche al secondo posto.

Il Monterosi fa un favore al Bari, che raggiunge la serie B con 3 giornate d’anticipo, ma fa anche un favore a tutte le inseguitrici, perché con la sconfitta del Catanzaro, torna in ballo anche il secondo posto (magari), che non è per niente precluso a un Palermo lucido e concreto.

È un Palermo che vince e convince, ma che lascia ancora un po' di perplessità, per le difficoltà palesate fuori dalle mura amiche e sabato prossimo c’è fuori casa il Monopoli, che attualmente occupa la terza posizione a 61 punti, con un punto in meno del Catanzaro secondo e con una partita ancora da recuperare, il 6 aprile in casa contro il Taranto.

Certo l’avversario non è proprio proibitivo, ma lo era pure il Monterosi per il Catanzaro (speriamo), i bianco verdi pugliesi, hanno la possibilità di tornare al secondo posto con 64 punti, a più 2 dal Catanzaro e diventa fondamentale per le migliori posizioni nei play off, sia Monopoli-Palermo (i rosa sono quarti a 60 punti), che Avellino-Bari e Foggia-Catanzaro.

Questa la classifica prima del recupero e della terz’ultima giornata: Bari 75; Catanzaro 62; Monopoli 61 con una gara da recuperare; Palermo 60; Avellino 59, anche lui con una partita in meno, Virtus Francavilla 56 e una partita in meno, Foggia 54 e poi staccate Monterosi 47, Picerno 46 e Turris 45, che però ha 3 partite in meno, il prossimo turno non sarà decisivo, ma scompiglierà molto le carte in tavola.

Il Palermo rifila quattro gol al Picerno, regalando gol e spettacolo, guadagnando tre punti pesantissimi in chiave playoff e consolidando il quarto posto, che in attesa che si sviluppino le ultime 3 giornate, è una posizione non proprio malissimo, in attesa pure di Avellino-Turris di lunedì e Monopoli-Taranto di mercoledì.

CatanzaroAvellinoMonopoliPalermo, Virtus Francavilla e Foggia, sono le sei formazioni che in queste ultime tre giornate, si contenderanno le piazze più ambite, classificarsi seconda o terza, significherebbe accedere direttamente alla fase nazionale, entrando in gioco rispettivamente al 2° e al 1° turno, mentre le squadre che chiuderanno la stagione tra quarto ed il quinto posto, avranno la garanzia di accedere direttamente alla seconda fase del primo turno dei playoff di girone.

Il Palermo vince ancora sonoramente al Barbera e inanella la tredicesima vittoria casalinga (avesse lo stesso rendimento fuori casa…), la vittoria non è mai stata messa in discussione, da un Picerno al quanto guardingo, che nulla ha potuto contro la potente e brillante prestazione dei rosa, ancora protagonista l’italo-brasiliano Brunori, che segna una doppietta e sale a quota 23 gol stagionali, spettacolare la rete di Soleri, con un tiro direttamente da centrocampo.

L’altro gol è opera di Floriano, l’ex capitano raccoglie un cross di Brunori stoppandolo con il destro e mettendolo in rete di sinistro, confermando la sua grande tecnica, così come il Palermo si conferma una perfetta macchina da gol, quarto attacco dei 3 gironi di serie C (Reggiana 67 reti; Foggia 63; Modena 62 e Palermo 60) e secondo dopo il Foggia dello spericolato Zeman.

La partita del Palermo è stata lucida e intensa, la compagine rosanero è stata concentrata sull’obiettivo, corta in campo e concreta, il Palermo non si è mai disunito e tutto ha funzionato alla perfezione, difesa alta, attenta e solida, centrocampo di sostanza, dove Damiani finalmente è stato convincente, buone finalmente anche le prove di Accardi e Giron, ottimi come sempre Valente e Floriano.

Buona prestazione collettiva dell’ormai collaudato undici titolare, Pelagotti tra i pali, ma a mio avviso ha oramai fatto il suo tempo, serve un portiere relativamente giovane e di categoria superiore, a maggior ragione se si dovesse conquistare la serie B, Accardi e Giron, come Lancini e Marconi, sia in B che in C per provare a vincere, posso fare le riserve, De Rose, Damiani e Dall'Oglio forse potrebbero essere valutati per l’eventuale serie B, Valente, Luperini e Floriano promossi a pieni voti, ma ci sarà ancora Brunori?

 

Ci risiamo Mister?

Alla fine della gara Loria-Padernello, vinta dai rossoblù per 4 a 0, ma che non vedeva in panchina mister Crisà, le dimissioni stavolta sono state accettate e comunque sarebbero state irrevocabili, la frattura di una ventina di giorni fa sembrava fosse stata ricomposta e invece a quanto pare la situazione non è cambiata e dimettersi è sato inevitabile.

L’ormai ex tecnico della Juniores, ha rilasciato alcune dichiarazioni per parlare della chiusura del rapporto con il Loria: “Avevo deciso oramai di finire il campionato e di ascoltare un’eventuale proposta per il prossimo anno, ma tra giovedì sera e sabato mattina è precipitato tutto, le dimissioni di metà marzo erano rientrate a condizione che dal primo aprile, con il rientro in prima squadra dei giocatori senza obbligo di green pass, i “prestiti obbligati” sarebbero tornati nella juniores.

Questo non è accaduto e francamente per uno come me, che fa dell’organizzazione di gioco il suo dogma, continuare ad allenarsi i sette e vedere i propri giocatori, rinfoltire e risolvere i problemi delle altre squadre, mi ha costretto a chiedere un colloquio, che il sabato mattina quando ho visto i miei giocatori “risparmiati” nella partita con il Padernello, per giocare il giorno dopo con la prima squadra, mi ha fatto decidere per le dimissioni irrevocabili.

Ho capito che per la juniores non c’era nessun progetto e che le attenzioni erano sempre e comunque riposte alla prima squadra, non si tratta di gelosia, ma a me è stato affidato almeno sulla carta, il compito di preparare un gruppo, che il prossimo anno potesse provare a vincere il campionato, anche se ero certo di non restare sulla panchina dei rossoblù nella prossima stagione, sembra strano, ma nonostante le belle prestazioni, avevo profondi dubbi sulla mia permanenza a Loria.

Durante la stagione il rapporto non è stato di certo idilliaco e da tempo stavo pensando di rassegnare le dimissioni, tuttavia, sembrava che la situazione potesse rientrare almeno fino a fine campionato e che non ci fossero stati più problemi, chi mi conosce, sa bene che devo lavorare con la squadra e ho bisogno di tempo, nonostante la mia età, sono ancora in grado di insegnare calcio, ma non basta fare grandi prestazioni, bisogna giocare come dico io.

Bisogna giocare con pressioni e verticalizzazioni, la partita deve essere intensa, la squadra deve essere concentrata sull’obiettivo, corta e concreta, tutto deve funzionare alla perfezione, difesa alta, attenta e solida, centrocampo che detta il ritmo e verticalità in ampiezza, cose basilari del calcio, che se sei in sette all’allenamento non puoi fare”. 

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