mercoledì 26 giugno 2024

Triplo colpo Palermo (uno per reparto), per Dionisi prima del ritiro.

Continua a muoversi il Palermo, per dare a Dionisi in ritiro, una squadra quanto più completa possibile, anche se ancora non c’è nulla di concreto, voci, tante voci, forse il più delle volte messe in giro dai giornali, ma una vera e propria trattativa sul rettilineo d’arrivo non c’è, ci sono nomi che ricorrono più spesso degli altri, tre in particolare, che Dionisi ha espressamente richiesto alla dirigenza, ma il fatto che attorno a loro, ci sia tanta concorrenza, non mi fa pensare positivo.

Penso che la dirigenza abbia fatto a proprie spese, l’esperienza di prendere calciatori a fine corsa come Lucioni o illustri sconosciuti come Gomes, sento con insistenza parlare di Ferrari e Defrel, ma non so se con loro andiamo sicuro in serie A, perché anche se sono di gran lunga migliori di Lucioni e Di Mariano, è gente che se sei promosso subito, non può costituire su di loro la base per la prossima serie A.

Per me e i due campionati precedenti mi hanno dato ragione, la squadra deve già essere da serie A, poi quando vai su, ci metti quei 4/5 giocatori per alzare il livello e te la giochi per salvarti, abbiamo visto proprio quest’anno, come Sassuolo (retrocesso) e Udinese (quasi), con un parco giocatori da metà classifica, hanno annaspato per tutto l’anno.

Ben vengano Ferrari e Defrel, ma con loro devono arrivare anche, così per dire, Gabbia e Colpani, dai neroverdi non ci sono da prendere solo i “vecchi” parametri zero, quindi non dobbiamo avere il braccino corto, se vogliamo veramente andare in serie A per restarci, a fronte fra l’altro, di tutta una squadra mediocre già per la serie B da rifare, allora preferisco certi intrecci con lo Spezia e con il Catanzaro, ai liguri interessano Soleri, Lucioni ed Aurelio, bene, a noi Nikolaou. 

Anche il greco ha giocato con Dionisi, ha 26anni (sei in meno di Ferrari), ha una discreta esperienza in serie A, non è in parabola discendente e può solo migliorare, Nikolaou potrebbe essere inserito come parziale contropartita e quindi non costarci nulla come Ferrari, ma Gabbia (così per dire) io lo prenderei, solo, che il giorno del ritiro sta per arrivare, e il dialogo è ancora in fase embrionale, così come per il centrocampo, ogni giorno spunta un nome nuovo, ma di concreto non c’è niente.

Il nome nuovo è Iannoni, il centrocampista, dopo essere stato riscattato dal Perugia per 400mila euro, dalla Salernitana, servirà al Grifo per fare cassa e tratta con il Palermo e il Pisa la sua cessione, ma in casa Palermo è tornato Saric, a cui è stata rinnovata la fiducia da parte della società e da parte di Saric, c’è la volontà di riprendere il discorso interrottosi con il trasferimento dall’Ascoli, il nuovo allenatore produce un calcio più congeniale alle caratteristiche dello bosniaco e c’è la voglia di provare a imporsi. 

Poi c’è il discorso Vata, attaccante irlandese classe 2005 attualmente in forza al Celtic, in questa stagione ha segnato 12 gol in 15 presenze e su di lui a dicembre, avevano messo gli occhi Lazio, Torino e Frosinone, ha il contratto in scadenza al 30 giugno e su di lui con il Palermo adesso c’è anche il Watford, mentre nel ruolo di terzino destro che dovrà affiancare Diakitè, serve un profilo affidabile, che possa alternarsi con il franco-maliano in un campionato molto impegnativo.


Per questo motivo il Palermo si sta interessando al classe '97 Carissoni del Cittadella, anche qui sono diversi i club interessati al giocatore, tra questi la Cremonese, ma non dobbiamo dimenticare, che nel momento della composizione degli organici, in serie B, bisogna tenere conto, che non si possono tesserare più di 18 giocatori che appartengono alla fascia over 23 e due giocatori “bandiera”, cioè con 4 e più anni di militanza nello stesso club (anche delle giovanili).

Per quanto riguarda invece i giovani under 23 (nati dal 1° gennaio 2001 in poi), si possono tesserare in numero illimitato, ecco che anche quest’anno, cominciano a spuntare i nomi dei giocatori bandiera, nel caso il Palermo avesse bisogno di sforare la fascia over 23, i calciatori che ricorrono a ogni sessione di mercato, sono sempre gli stessi e tranne qualcuno, gli altri sono in fase calante, ma per certi versi ancora proponibili, se non proprio da titolarissimi.

Tra questi: Gallo, 24 anni, nato a Palermo, difensore titolare del Lecce in serie A, che è stato protagonista di un campionato importante con 35 presenze nella massima serie, La Gumina, 28 anni, anche lui nato a Palermo, attaccante del Mirandés, seconda divisione spagnola, in prestito dalla Sampdoria, Santoro, 24 anni nato a Messina, centrocampista del Modena e Fiordilino, 27 anni, nato a Palermo, centrocampista della Feralpisalò in prestito dal Venezia, quest’ultimo ha giocato a Venezia con Dionisi. 

domenica 23 giugno 2024

Palermo sempre più deciso su Vandeputte.

Generalmente il mercato dei calciatori, ti riserva dei colpi di scena inaspettati, a maggior ragione in una squadra come il Palermo, decisa a fare una profonda rivoluzione, chiaramente non sono d’accordo con chi sostiene che cambiare troppo potrebbe essere controproducente e quindi può succedere, che per mettere davvero a posto tutte le caselle, possa andare via chi per tanti motivi era convinto di restare e può improvvisamente diventare sacrificabile e/o coinvolto in uno scambio.

Di Mariano in questi due anni a Palermo, non ha mai convinto completamente, a metà dell’ultima stagione, il calciatore è stato impiegato da esterno basso, quasi a tutta fascia da Corini, mettendo in risalto tutte le sue caratteristiche di corsa e di fisicità, in un ruolo dove non aveva la necessità di segnare e dove riusciva meglio a mettere la palla dentro l’area, poi l’infortunio e l’arrivo di Mignani, lo hanno relegato alla panchina.

La sua generosità, il suo attaccamento ai colori rosanero, la scadenza del suo contratto, ne avevano fatto un confermato, ma era destinato a fare la riserva di uno degli attaccanti esterni, qualora Dionisi avesse optato per questo modulo, oppure la riserva di Diakitè, nel caso di difesa a 4 e se non si fosse trovato un terzino destro di riserva, ora Di Mariano non è più così sicuro di restare, nonostante i numeri negativi delle due stagioni.

Di Mariano è stato alla fine il meno peggio, Corini lo ha voluto a Palermo, perché con lui aveva vinto due campionati e siccome Corini allena per culo, pensava che bastasse portare a Palermo qualcuno che gli aveva fatto vincere precedentemente un campionato, per portare il Palermo in serie A, questa è una delle minchiate fatte dal City e vendute come scelta dall’algoritmo, Di Mariano nella sua carriera, ha segnato 28 gol in 250 partite giocate, qualcosa come 1 gol ogni 9 partite, una media di 4 gol a campionato (e Mussolini “Corini” vuleva vinciri a guerra “campionato”).

Questi non sono numeri da attaccante esterno, ma da terzino (nella stagione 2023/2024 non ha segnato), ora che arrivato Dionisi, che lo ha avuto a Venezia, considerato che queste difficoltà di segnare le ha avute pure con lui, che le prestazioni degli ultimi due anni sono state spesso deludenti e la difficoltà a trovargli una collocazione in campo, hanno portato il Palermo a considerarlo come contropartita tecnica in uno scambio e nelle ultime ore, ha preso corpo l’ipotesi di un passaggio al Catanzaro, come parziale contropartita nell’affare Vandeputte (in alternativa potrebbe essere coinvolto Soleri).

Il Catanzaro che comincia da avere le idee più chiare su chi siederà in panchina (Aquilani), ora deve mettere mano all’organico, visto che andranno via per fine prestito: Donnarumma, Ambrosino, D’Andrea, Ghion, Stoppa, Oliveri, Veroli e Miranda, gente importante nell’economia del gruppo di questa eccezionale stagione e il nuovo DS Polito, oltre a rimediare alle 8 partenze, dovrà pure resistere agli attacchi per i suoi giocatori migliori, il più corteggiato tra tutti è il 28enne Vandeputte, richiesto da Lecce e Cagliari in serie A.

Ma, il Palermo si è fatto avanti in modo molto concreto e deciso, mettendo sul piatto oltre ai soldi, anche delle contropartite tecniche, che potrebbero andare a riempire i buchi lasciati liberi dagli 8 prestiti rientrati nelle loro squadre di appartenenza, considerato che fra l’altro il Palermo deve pure sfoltire i suoi ranghi, offrendo il 28enne Di Mariano o il 26enne Soleri, il Palermo ci prova per Vandeputte in tutte le sessioni di mercato, degli ultimi 3 anni.

Ci aveva provato anche a gennaio, ma stavolta è fermamente deciso a portare Palermo il 28enne centrocampista belga, il prezzo richiesto è di circa 4 milioni e i rosa ne hanno offerti tre, la sensazione è che si potrebbe trovare l’accordo, con l’inserimento di Di Mariano o di una contropartita tecnica gradita ai giallorossi, in vista del ritiro di Livigno, la settimana prossima potrebbe essere decisiva per l'affare, Vandeputte sarebbe quel centrocampista sinistro, da sistemare con Segre a destra a centrocampo.

Il Palermo sta facendo di tutto per arrivare a Vandeputte, ma nelle ultime ore sta prendendo quota anche la possibilità di uno scambio col Catanzaro, oltre alla mezzala belga, si sta già lavorando ad un eventuale giro di portieri, con Pigliacelli che andrebbe a difendere i pali giallorossi e con Fulignati che tornerebbe a fare il secondo al Palermo.

Per Vandeputte stravedo e a quanto pare non solo io, mi è piaciuto fin dalla sua prima partita in serie C con il Catanzaro, Pigliacelli non mi è mai dispiaciuto, ma è giusto che vada a fare il titolare altrove, neanche Fulignati (29 anni) mi dispiace, credo che Pigliacelli (30 anni) sia più forte, ma non vuole fare il secondo e allora i rosa hanno pensato di riportare Fulignati a casa, che viene da un paio di stagioni abbastanza positive e con 10 clean sheet su 37 partite, non è nato a Palermo, però è da considerarsi un palermitano, ha giocato a Palermo nelle giovanili e ha anche esordito in A coi rosa, nella stagione 2016/17 con 9 presenze.


Ma come dicevo, Pigliacelli non mi è mai dispiaciuto, è un portiere molto forte per la serie B ed è naturale che nel momento in cui il Palermo lo mette sul mercato, abbia qualche acquirente di un certo livello per la serie cadetta, tanto che è stato richiesto dal Bari, in questi due anni titolarissimo in maglia rosanero, è stato protagonista di un paio di errori, normali per un portiere, però è stato il protagonista della difesa del Palermo e spesso decisivo nei risultati positivi

In casa Palermo proseguono le manovre di mercato, considerato che il titolare sarà Desplanches, si cerca chi dovrà sedere in panchina, al momento come detto ci sarebbe in lista il 29enne Fulignati, ma su di lui, ci sarebbe anche la Cremonese che lo aveva puntato già a gennaio, mentre in difesa per la corsia destra o anche sinistra, piace pure il 27enne Carissoni del Cittadella, che nell’ultima stagione ha ottenuto 33 presenze e realizzato tre gol e tre assist. 

sabato 22 giugno 2024

Mercato Palermo, in regia si pensa ad Hasa

Al momento in difesa, sono stati confermati per il ritiro di Livigno solo: Ceccaroni, Diakitè, Peda e Lund, per Graves, Nedelcearu e Lucioni esiste qualche dubbio, tutto dipenderà da come si chiuderanno le trattative con Ferrari e Nikolaou, entrambi già allenati da Dionisi e che potrebbe diventare la nuova coppia di centrali, il reparto centrale di difesa, potrebbe poi essere completato dal confermato Ceccaroni e dal difensore Giorgini, classe 2002 di proprietà del Sudtirol.

Aurelio e Buttaro sono nella lista delle cessioni e Marconi ha già salutato, la riserva di Diakitè dovrebbe essere Di Mariano, mentre si continua a cercare il terzino sinistro alternativo a Lund, si tiene sotto osservazione Di Chiara, il 30enne Palermitano del Parma e anche il 21enne Barbieri, terzino del Pisa in prestito dalla Juventus., che ha esercitato il controriscatto dal Pisa, dove il giocatore ha fatto un campionato importante.

A centrocampo è sempre viva l’idea Mazzitelli, ma Hasa della Juve Next Gen comincia a scalare posizioni, Segre ha rinnovato e Stulac sembra essere sempre più vicino alla Sampdoria, sono invece molte le pretendenti per Brunori e Soleri, ma nessun club finora ha affondato il colpo, mentre in entrata Defrel sembra sempre più vicino, il classe ‘91 in scadenza il 30 giugno, sarebbe il sostituto di Mancuso, che è rientrato al Monza per fine prestito.

Il Palermo ha offerto a Defrel un contratto di un anno con opzione per il secondo, a 700mila euro a stagione e sul trentaduenne ci sono anche Como, Parma e soprattutto Venezia, mentre Giacomo Corona che è tornato alla base, avrà un prolungamento del contratto e poi sarà girato ancora in prestito in una eventuale big di C o in una società di serie B, per fargli fare un'ulteriore esperienza di crescita.

Corona piace molto in serie C, ma vanta anche estimatori in serie B, verrà valutata la migliore soluzione per la carriera del ragazzo e a proposito di ragazzi, resta aperta la pista che porta ai fratelli Esposito, per Sebastiano, la trattativa potrebbe svilupparsi su un prestito con diritto di riscatto, che diventerebbe obbligatorio in caso di promozione in Serie A.

Però Sebastiano dovrebbe rinnovare il contratto con l’Inter per un anno, altrimenti si cercherà un trasferimento definitivo, anche Francesco Pio Esposito potrebbe arrivare in prestito, anche se per l’attacco si parla di Vata, attaccante irlandese classe 2005 attualmente in forza al Celtic, sempre in attacco, il Palermo è pronto ad accontentare Brunori, ma vuole realizzare una congrua plusvalenza e sostituirlo con un paio di bomber di prospettiva e qualità.

Uno potrebbero essere Pedro Mendes, Brunori è nel mirino di Empoli e Lecce, il club rosanero inizialmente chiedeva 10 milioni per il giocatore che 2 anni fa ha pagato 5 milioni dalla Juventus e adesso chiede 8 milioni, non mi sembra una cifra alta per uno che ha fatto in 3 anni a Palermo 59 gol, attualmente c’è distanza con entrambi i club, ma siamo solo all’inizio del calciomercato e non è detto che le parti non possano avvicinarsi.

Anche Soleri dicono costi troppo, ma è il gioco delle parti e a proposito di Spezia, che è la squadra più convinta nell’inseguire Soleri, il sostituto di Pigliacelli potrebbe essere invece il portiere dello Spezia Zoet, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno e per il fatto che è a parametro zero, è cercato da diverse squadre, il portiere olandese classe 1991, potrebbe essere per esperienza, il giusto secondo da affiancare al giovane Desplanches.

A centrocampo, i rosa hanno gli occhi puntati anche sul regista ventiquattrenne Caligara dell’Ascoli, appena retrocesso dalla serie B, dove ha totalizzato 26 presenze e cinque reti, sempre in mediana il Palermo non ha abbandonato l’idea Mazzitelli, un centrocampista che può aggiungere gol e qualità in regia, oltre a Mazzitelli, il Palermo ha messo nel mirino Vandeputte e a quanto pare, la trattativa con il Catanzaro è già avviata.

La richiesta si aggirerebbe intorno ai tre milioni e le parti stanno continuando a trattare, ma ci sarebbero anche offerte da parte di club di Serie A, come sappiamo tutti però, la società rosanero non è intenzionata a partecipare ad aste. 

mercoledì 19 giugno 2024

Prima le uscite, poi le entrate


 Anche per il potente City Group, prima di comprare bisogna vendere e visto i tanti “pacchi” da smaltire, non me la sento di dargli torto, il mercato del Palermo quindi passa dagli addii, dalla cessione di tutte le minchiate cha hanno fatto, in buona fede chiaramente, ma anche per molta leggerezza, sul piede di partenza ci sono: Pigliacelli, Lucioni, Nedelcearu, Brunori e Soleri, meno male che Mancuso, Henderson, Coulibaly e Chaka Traorè non sono stati riscattati e Marconi è andato via per fine contratto.

Tutti i reparti sono da rinforzare e molti calciatori rosa non hanno la certezza di restare, Pigliacelli che ha ancora un altro anno di contratto, si oppone a una cessione e si paventa perfino che venga messo fuori lista, ma non dovrebbero esserci “attriti”, Pigliacelli dovrebbe andare via senza mugugni e nel massimo rispetto del suo ruolo, ma nulla ancora può dirsi già deciso.

Anche in difesa è tutto in evoluzione, la permanenza di Lucioni non è certa, visto il pressing dello Spezia così come quella di Nedelcearu, il Palermo segue Ferrari per esperienza, leadership e per il fatto che ha giocato due anni con Dionisi, ma credo che Ferrari non segua il Palermo, Samp e Venezia lo intrigano di più, Aurelio non è più un under e quindi si cerca un giovane in quel ruolo.

Il terzino quindi sarà ceduto, magari in prestito per farlo crescere, ma sarà ceduto, così come sarà per Buttaro, in attacco dovrebbero essere ai titoli di coda Brunori e Soleri, che dovrebbero essere sostituiti rispettivamente da Sebastiano Esposito o da Mulattieri e Pedro Mendes, Esposito è reduce da una buona stagione in prestito alla Sampdoria, il cartellino è di proprietà dell’Inter che dovrà deciderne il futuro.

Mulattieri ha deluso in Serie A col Sassuolo e potrebbe scegliere di cambiare aria per rilanciarsi, a Palermo c’è Dionisi che lo conosce e poi ci sarebbe Mendes in uscita dall’Ascoli ed è reduce da una seconda grande stagione, in questa ha segnato 11 gol in 27 presenze, ma al momento non c’è nulla di concreto, sono solo parole, come per conto mio devono restare solo parole, quando si parla dell’interessamento per Coda, è vero che è bomber “affidabile”, ma come Lucioni non ti assicura la serie A e non è futuribile.

Quindi al momento nessuna certezza, tranne il fatto che il Palermo è un cantiere aperto, che tra prestiti non riscattati e una dozzina di uscite programmate, l’organico si è ridotto a una 15cina di elementi, se non altro a tre settimane dall’inizio dei lavori, il Palermo sa cosa vuole, delineando sempre più chiaramente rispetto al passato i suoi obiettivi, dei sei giocatori arrivati in prestito l’estate scorsa non è rimasto nessuno e ha fatto bene, non lasciandosi ingannare dall’algoritmo.

I sei prestiti rimandati al mittente, sono stati compensati dai sette prestiti rientrati, la stragrande maggioranza dei quali, non resterà a Palermo, dodici, dovrebbero essere ceduti per scelta personale o societaria e alcuni “esuberi” potrebbero non partire ugualmente per Livigno, De Sanctis dovrà operare almeno due acquisti per reparto, inclusa la porta, quindi 7 acquisti, più 15 confermati e sono 22, il portiere Kanuric è andato via e Pigliacelli lo seguirà.

Il secondo portiere arriverà dal mercato, mentre il terzo portiere potrebbe essere Nespola dalla Primavera, in difesa Marconi ha lasciato e dovrebbe essere sostituito con Peda, di ritorno dal prestito alla Spal, Devetak, Buttaro e Aurelio sono in partenza e De Sanctis dovrà trovare un terzino per ogni fascia, a parte due o tre centrali visto che Lucioni, Nedelcearu e Graves dovrebbero andare via, a centrocampo dovrebbero salutare Stulac e Gomes.

In questo caso servirebbe un centrocampo nuovo di zecca, sia nei titolari che nelle riserve, visto che anche Henderson e Coulibaly sono andati via, Ranocchia è il giocatore da cui partire e non è detto che con Deplanches non siano gli unici titolari confermati, resterà sicuramente Vasic, mentre Saric dovrebbe essere valutato in ritiro insieme a Damiani, Broh non farà parte dell’organico 2024/25.

Brunori e Soleri hanno molte richieste e saranno ceduti con Insigne, mentre Di Mariano e Di Francesco saranno confermati, Corona potrebbe essere prestato, mentre l’avventura di Fella in rosanero è ai titoli di coda, tutto da rifare o quasi, adesso bisogna adoperarsi per ottimizzare l’organico, per puntare senza indugi alla promozione diretta.

Bisogna costruire un organico in grado di primeggiare nel prossimo torneo cadetto, dopo avere parlato di Ferrari, molto più verosimilmente invece sembra che si stia puntando su Nikolaou, difensore classe 1998 di proprietà dello Spezia, si tratta di un nome indicato da Dionisi, che lo ha già allenato ad Empoli, a La Spezia Nikolaou è capitano, perno e leader della squadra ligure e ha un contratto che scade il 30 giugno 2027.

La valutazione si aggirerebbe intorno ai 3,5 milioni, ma tra Palermo e Spezia ci sono alcune cose da discutere, una fra tutte Soleri, fortemente gradito al tecnico D'Angelo e poi c’è Verde, il pallino dei rosa di ogni mercato, nonché Lucioni, a centrocampo un nome che metterebbe tutti d’accordo e che alzerebbe l'asticella è quello di Casadei, talentuoso mediano classe 2003 cresciuto nelle giovanili dell'Inter e ceduto (a peso d'oro) al Chelsea nell'estate del 2022.

La sua valutazione è proibitiva e si aggira sui 15 milioni, per questo i rosanero vorrebbero prenderlo in prestito, la concorrenza però è agguerrita e anche il Bologna è interessato, sarà difficile convincerlo ad un anno di Serie B, ma c'è di mezzo il City.

giovedì 13 giugno 2024

De Sanctis e il suo staff sono già a lavoro.

 

Fino a venerdì 14 giugno, le società possono esercitare il diritto di riscatto dei giocatori avuti in prestito in questa stagione, alla cifra già fissata precedentemente, nel Palermo sono quattro i calciatori in prestito con diritto di riscatto: Coulibaly, Henderson, Mancuso e Chaka Traorè, per me e non solo per me, Coulibaly, Henderson e Chaka Traorè non verranno riscattati, si parla di valutare Mancuso, ma solo perché è stato qualche anno fa con Dionisi, per me non ha fatto niente di che, per essere confermato a 32 anni.

Piuttosto sarebbe da valutare il controriscatto di Corona, di proprietà del Palermo, in prestito con diritto di riscatto all’Empoli e di controriscatto a favore dei rosa, dal 15 al 17 giugno, sarà possibile far valere il controriscatto, nel caso in cui l’Empoli lo riscattasse e poi c’è la situazione Brunori, che con ogni probabilità porterà il calciatore lontano da Palermo nella prossima stagione.

La storia tra il Palermo e Brunori mi sembra giunta al capolinea, anche lo scorso anno aveva espresso la volontà di provare a giocarsi le sue carte in Serie A, poi il City è riuscito a fargli pensare che ci sarebbe andato quest’estate con il Palermo e tutto è rientrato, ma la fiamma è rimasta a covare sotto la cenere e non so quanto convenga al Palermo, convincere Brunori a restare a 29 anni.

Sarebbe l’ultima opportunità per il capitano di andare in piena efficienza in serie A, a giocarsi le sue carte e anche per il Palermo, diventa l’ultima occasione per monetizzare su Brunori e investire i soldi su un nuovo e più giovane attaccante, tant’è che De Sanctis con il procuratore del capitano, ha parlato del club rosanero che non è disposto a fare sconti e ha aggiunto, che chi vuole Brunori dovrà trattare e non ha detto che il calciatore è incedibile.

Di offerte concrete il Palermo non ne ha ancora ricevute, possibilmente il procuratore si, le squadre interessate sono il Genoa per sostituire la probabile cessione di Retegui e nei prossimi giorni si avranno le idee più chiare, l’ideale sarebbe trovare comunque una soluzione prima dell’inizio del ritiro e così come per il rinnovo di Segre, che ha la scadenza del contratto nel 2025 e che ha molte richieste, sia in Serie A che in B, sul giocatore si è fatto sotto il Pisa.

Molti dubbi invece ci sono per la cabina di regia, così come per Mancuso, potrebbe essere valutato Stulac, che ha giocato e vinto con Dionisi, a me il calciatore piace, ma quest’anno a Palermo non è stato sui suoi livelli, a centrocampo Dionisi ha bisogno di un regista e Stulac è seguito dalla Sampdoria, tanto che sono cominciati a circolare i primi nomi per quel ruolo.

Uno sarebbe Mazzitelli, 28enne calciatore del Frosinone, un altro è Viola, 34enne calciatore del Cagliari che tornerebbe a Palermo dopo 12 anni e poi il 21enne Bianco di proprietà della Fiorentina e lanciato da Nesta quest’anno alla Reggiana, dove ha giocato in prestito, è un giovane, un profilo ideale, ma è anche “una scommessa”, anagraficamente io sceglierei Mazzitelli, ma non lo considero un regista, ci sarebbe poi da valutare il rientro di Damiani, l’unico che può giocare in quel ruolo, Saric invece no, però come mezzala di riserva lo terrei.

È un Palermo che dovrà operare comunque un corposo rinnovamento, il nome che ricorre con frequenza è quello di Ferrari, il 32enne è in scadenza di contratto e verrebbe a zero e poi c’è il 24enne attaccante Mulattieri, riguardo all’organico attuale, la stragrande maggioranza dei giocatori è sotto contratto e bisogna capire quali elementi possono essere utili, il Palermo pensa a fare degli inserimenti mirati, per dare a Dionisi una squadra pronta per la promozione diretta, sul taccuino del Palermo ci sono anche: l’attaccante esterno Caso del Frosinone; la mezzala Vandeputte del Catanzaro, il centravanti Borrelli del Brescia e Verde dello Spezia.

mercoledì 12 giugno 2024

L’ultima avversaria del Palermo è la Carrarese.

 

La Carrarese vince i playoff di Serie C e battendo per 1 a 0 il Vicenza, si aggiunge alle 19 squadre già partecipanti al torneo 2024/2025, tornando in Serie B dopo 76 anni, visto che l’ultimo campionato dei toscani in cadetteria, è infatti datato 1947/48, un po' come è successo al Lecco lo scorso anno, che è tornato in serie B dopo cinquanta anni, le neopromosse così sono: Cesena, Juve Stabia, Mantova e Carrarese.

Nel neo promosso Mantova, in panchina i rosa troveranno una vecchia conoscenza, quel Davide Possanzini che è arrivato a Palermo nel gennaio del 2005 in serie A dall’Albino-Leffe, ha firmato un contratto fino al 2007, ha fatto il suo esordisce a gennaio contro l'Inter da subentrato, ma nella partita successiva contro la Fiorentina, ha abbandonato anzitempo il campo per un infortunio al menisco e saranno queste le uniche due partite giocate in maglia rosanero.

A luglio del 2005 è passato al Brescia nella trattativa che ha portato Caracciolo in rosanero e poi nel settembre 2016, Possanzini è tornato a Palermo come vice di De Zerbi, ma solo dopo 12 partite vengono esonerati, un altro ex invece tornerà da dirigente ma in casa rosanero, si tratta dell’ex capitano Giulio Migliaccio, che torna in Sicilia come assistente del direttore sportivo e osservatore-scout, nello staff di De Sanctis.

Il Palermo riparte quindi da Dionisi, contratto di due anni (come De Sanctis) con opzione per il terzo, il tecnico senese è apparso subito convinto dalla proposta del Palermo e non si è posto problemi a scendere di categoria, con l'obiettivo di replicare la promozione centrata con l'Empoli nel 2020/21 al primo tentativo, con sé il tecnico 44enne ha portato Paolo Cozzi come vice allenatore, Spighi come preparatore atletico, Sigolo e Daldosso come collaboratori tecnici.

Paolo Cozzi entra nel 2010 nello staff tecnico di Devis Mangia con la Primavera del Varese, nel 2011 segue a Palermo lo stesso Mangia, prima nella primavera rosanero e dopo l’esonero di Pioli, in prima squadra in serie A, viene esonerato con Mangia a fine dicembre e nel 2012 vanno insieme nella nazionale under 21, sempre come vice di Mangia lo segue anche a Spezia e ad Ascoli, a settembre 2016 diventa il vice di Baroni al Benevento e poi nel luglio 2019, diventa vice di Dionisi al Venezia e lo segue ad Empoli e Sassuolo.

Ora che i due organici tecnici sono stati completati, può partire il nuovo corso rosanero e le prime operazioni di mercato per riportare il Palermo in Serie A, da dove manca da sette anni, come abbiamo visto si tratta di una impresa non facile e la rivoluzione continuerà partendo dalla difesa, Lucioni ha ancora un anno di contratto (che minchiata), ma compirà 37 anni a settembre e vorrebbe assicurarsi l’ultimo accordo più lungo, prima di chiudere la carriera.

Punterebbe ad allungare la scadenza fino al 2026, meno male che le squadre pronte a garantirgli un biennale non mancano e non dovrebbe essere un problema collocarlo da altre parti, specialmente se Gian Marco Ferrari in scadenza di contratto con il Sassuolo, dopo avere rifiutato la proposta di rinnovo, si accasasse con i rosa.

Piace a Venezia e Como e ha comunque 32 anni, rappresenta un profilo di esperienza per tentare la promozione e a parte i 5 anni di differenza con Lucioni, Ferrari è in serie A dal 2016, 8 anni di massima serie con Crotone (1 anno), Sampdoria (1 anno) e Sassuolo (6 anni) e ha pure qualche convocazione in nazionale e una presenza in azzurro.

A 32 anni non è sicuramente un calciatore futuribile, ma è esperto e affidabile più di Lucioni (37 anni) e Marconi (34 anni), certo il profilo ideale sarebbe il 24enne Cacace dell’Empoli per rinforzare la difesa rosanero, il futuro di Lucioni quindi è tutto da decifrare, ma credo che se il Palermo trova un’alternativa conveniente lo cederà, quando è stato a disposizione non è stato “eccezionale”, ma non ha nemmeno demeritato.

Il rientro dopo una serie di infortuni, non ha fatto girare più alla perfezione l’accoppiata con Ceccaroni, anche Ceccaroni tornato dopo l’indisponibilità non è stato “perfetto”, ma potrebbe rimane per essere con il nuovo centrale, il perno della difesa, Ceccaroni 28 anni, ha già lavorato con Dionisi a Venezia ed è stato uno dei protagonisti, chissà che non possa tornare il difensore centrale ammirato a inizio della stagione.

Marconi ha già salutato e potrebbe salutare anche Nedelcearu, quindi in pratica al Palermo servirebbero almeno due centrali, ammesso che si voglia dare fiducia e rilanciare il 25enne Graves, come riserva di uno dei due centrali.

Continuiamo a fare il punto sul mercato, al di là se Dionisi voglia giocare con i tre davanti o con il trequartista dietro le due punte, tra i profili maggiormente tenuti in considerazione, indubbiamente c’è quello di Vandeputte, in uscita dal Catanzaro e protagonista in Serie B e in serie C con la squadra calabrese a suon di gol, assist ed ottime prestazioni, tuttavia la corte lunga e sfrenata del Palermo nei suoi confronti, il 28enne preferirebbe approdare in Serie A.

La società rosanero segue anche con molto interesse Sebastiano Esposito e Borrelli, per sostituire Soleri che è nel mirino dello Spezia e del Brescia, dal Sassuolo potrebbero arrivare: il 23enne Mulattieri, attaccante che nonostante la stagione deludente, potrebbe cercare un rilancio al Palermo e Defrel, in scadenza e che potrebbe però tornare in Francia, senza tralasciare il 25enne Caso del Frosinone, che il Palermo ha cercato l’estate scorsa e a gennaio.

sabato 8 giugno 2024

Il Palermo congeda Mignani e Rinaudo e apre al nuovo ciclo Dionisi-De Sanctis.

La rivoluzione a Palermo comincia dall’area tecnico-manageriale, tutto da rifare o quasi, dopo una stagione (due) deludente, Gardini stavolta si è affidato a Bigon e non all’algoritmo per le scelte più importanti, che devono caratterizzare la nuova stagione e alla fine la scelta è ricaduta su De Sanctis come direttore sportivo e Dionisi come allenatore.

Adesso si potrà e si dovrà passare alla fase vera e propria del mercato, per acquisire quei giocatori più funzionali al perseguimento dell'obiettivo per la stagione 2024-2025, che deve vedere il Palermo puntare senza indugi alla promozione diretta in serie A, allestendo una rosa in grado di primeggiare nel prossimo torneo cadetto, dove le neo retrocesse dalla serie A: Salernitana, Sassuolo, Frosinone e non solo, cercheranno di ostacolare ai rosa la conquista della massima serie.

Rinaudo è sempre stato dedito alla causa, ha avuto senso di appartenenza e un profondo attaccamento ai colori rosanero, con umiltà (forse troppa) ha cercato di conformare il suo profilo al mondo CFG e pertanto si è reso protagonista di qualche errore, ha allestito sulla scorta delle richieste altrui, una rosa di livello con qualche lacuna e per questo suo “conformarsi” ha pagato dazio, assumendosi suo malgrado, la paternità di decisioni e scelte, non sempre e del tutto condivise.

Per questo non ritengo colpevole Rinaudo, se non altro per essersi troppo “conformato”, a chi poi gerarchicamente ha fatto valere il suo peso decisionale in presenza di divergenza di vedute, in una società dove il direttore sportivo non gode di centralità ed autonomia sul piano strategico ed operativo, ecco perché figure accentratrici come Petrachi, Giovanni Rossi e Meluso, hanno gentilmente declinato.

Il City Group come Redbird, in questo ruolo e anche in quello dell’allenatore, predilige un profilo di prestigio, con capacità diplomatiche e la propensione all’elaborazione dei dati applicati allo scouting, in linea con le tendenze gestionali del calcio moderno (fesserie) e che non invada il potere decisionale di chi comanda e vuole comunque fare a modo suo, De Sanctis a quanto pare incarna questo profilo, che a me non piace.

La scelta di Dionisi come allenatore, mi è sembrata più distaccata dal profilo richiesto per il direttore sportivo, l’ex Sassuolo è un buonissimo profilo tecnico e forse più incline alla diplomazia e all’aziendalismo, di quanto lo fossero Grosso e Zanetti, Dionisi è abituato a dare molto spazio ai giovani e per questo è stato scelto, fatto salvo che di giovani a cui dare spazio ce ne sono pochi, escluso Vasic che ha avuto tutta una serie di infortuni, resta il solo Desplanches.

Sicuramente non può essere un caso l’esplosione in Serie A di Scamacca (16 gol), di Raspadori (10 reti), di Frattesi (7 gol), ma, non capisco come possa ripetersi a Palermo, dove i giovani di qualità sono: Lucioni, Ceccaroni, Marconi, Mancuso, Insigne e Pigliacelli, tutti oltre i 30 anni e se vogliamo anche: Brunori, Di Franceso e Stulac, 29enni, ma la cosa che più mi stupisce e che stiamo cercando Coda.

Stando ad un ipotetico 4-3-3 o meglio 4-3-1-2, il profilo perfetto da affiancare al mediano davanti alla difesa e a Segre, è ritenuto quello di Vandeputte del Catanzaro, cercato due estati fa, l’estate scorsa e anche nel mercato invernale, il calciatore ha sempre scelto di restare a Catanzaro e ora su di lui ci sono squadre di serie A, su tutti il Torino.

Piace Sebastiano Esposito dell’Inter, che nell’ultima stagione ha giocato in prestito alla Sampdoria, ma ci sarebbe da superare la concorrenza dell’Empoli, un altro attaccante che farebbe al caso dei rosa è Borrelli, in rotta col Brescia dove è in prestito dal Frosinone e che è nel mirino dello Spezia e della Sampdoria, infine per la difesa, è spuntato il nome di Cacace, calciatore neozelandese classe 2000, difensore dell’Empoli e della nazionale under 21, l’Empoli lo ha pagato 4 milioni e punta a una plusvalenza, bisognerà vedere se il Palermo vuole spendere una decina di milioni per farlo giocare in serie B.

In attacco Brunori è in bilico, credo che sia arrivato (a 29 anni) il momento di monetizzare con la cessione del capitano, per investire su di un profilo più futuribile e la coppia Esposito-Borrelli, da mettere davanti a Ranocchia nel 4-3-1-2 mi sembra perfetta, attacco da completare con le cessioni di: Di Francesco, Insigne, Mancuso e Soleri, riscattando Corona dall’Empoli e rilanciando Vasic, procedendo ad una vera rivoluzione, che non può essere fatta con Massimo Coda.

L’attaccante è stato molto vicino al Palermo la scorsa estate, alla Cremonese ha segnando 18 gol in 42 partite, ma è pur sempre un calciatore di 35 anni, che per carità, può essere funzionale alla causa del Palermo (la serie A diretta), ma non può essere un profilo futuribile alla serie A, fra l’altro la concorrenza in Serie B è tanta, la Cremonese vorrebbe confermare il suo attaccante e anche il Modena è interessato. 

giovedì 6 giugno 2024

Nessuno vuole venire a Palermo, per essere comandato a bacchetta.

 

Il Palermo ha perso Zanetti, che ha preferito l’incerto destino del Verona in serie A, ad un progetto prestigioso con il Palermo, ma con moltissime linee guida da seguire, che spersonalizzano il tecnico e il direttore sportivo di turno, io non capisco perché, tutti quelli che hanno i soldi, devono distorcere il naturale corso delle cose.

Per carità, ognuno con i suoi soldi è libero di buttarli come vuole, ma le professionalità vanno rispettate, che hai i soldi oppure no, ognuno con le proprie competenze, che prescindono dalla quantità di soldi che possiedi, il calcio più che in altre discipline, coinvolge in proporzione tutti e quindi è normale che molti tecnici e direttori, abbiano la voglia di lavorare in piena autonomia, senza essere i “cloni” di nessuno. 

Poi se a fine stagione ci si accorge che il tecnico o il direttore, è stato un mezzo fallimento lo mandi a casa, suppongo che sia chiaro, che bisogna cambiare “mentalità”, non avere la presunzione di saper fare tutto “io”, affidarsi molto di più alle persone preposte e scegliere in base la grado di preparazione e non di sudditanza, così, tutte le persone competenti e di carattere andranno via ed ecco come mai, già sono “scappati via”: Grosso, Zanetti, Petrachi e non abbiamo ancora individuato il direttore sportivo.

Il City Group ha il suo metodo di gestione, non sceglie in base alle competenze, ma analizza numeri e algoritmi per prendere qualunque decisione, nel frattempo le persone contattate non si sono riconosciute in questo sistema, che non è italiano e non è radicato, preferendo andare a svolgere le proprie competenze altrove.

Naturalmente c’è fretta di arrivare a un direttore sportivo di livello, prima che se li prendano tutti e poi come è successo con Rinaudo, dobbiamo promuovere a direttore sportivo il responsabile del settore giovanile alla sua prima esperienza, il mercato è già aperto e non sappiamo ancora chi lo guiderà, quando queste sono cose che si fanno a febbraio/marzo, il nuovo Palermo non può essere rifatto come i due anni appena trascorsi, con “amici e parenti”.

Nel calcio non è scritto da nessuna parte, che per vincere basta prendere uno che ha vinto (Lucioni) per essere sicuri di vincere, il direttore sportivo ha un suo staff di visionatori e agenti, che lo relazionano e poi da lì si fa il mercato, insieme alle esigenze del tecnico, la società deve solo dare “mandato” al direttore, di allestire una squadra per andare in serie A, senza spendere più di un tot e poi deve farsi da parte,

Prima si sceglie e meglio è, perché i tempi del mercato non ammettono che si proceda a passo d’uomo e ogni giorno che passa è un giorno sprecato, Grosso è andato via, Zanetti pure, se non stringiamo per Dionisi, finiremo per perdere anche lui e poi saremo costretti a confermare Mignani. che fra l’altro è sotto contratto e che poi non manderemo via, se non in presenza di un serio fallimento.

Ad esempio, Rinaudo è andato, Petrachi è andato, De Sanctis forse salta pure e ora si parla di Rossi del Sassuolo, tutta gente con lunga militanza positiva in serie A e non può sentirsi dire cosa deve fare e come la deve fare, bisognerebbe sgombrare questo tipo di mentalità e accelerare almeno sulla scelta del direttore sportivo, ricerca che fin qui è andata a vuoto, perché nessuno vuole venire a fare il direttore senza decidere.

Il City dovrebbe riflettere su una gestione all’italiana del Palermo, che poi è quella che già si fa a Manchester con i “Citizen” e a Girona, dove tutto funziona alla grande e si vince, insomma, a Palermo serve un vero direttore sportivo che possa gestire il budget, che gli verrà messo a disposizione, che agisca in autonomia e in piena sintonia con l’allenatore, persona che sceglierà lui, se poi sbaglia, paga come ha pagato lo stesso Rinaudo.

Dionisi sarebbe vicino all’accordo, ma ancora non è successo nulla, il tecnico che avrebbe come obiettivo riportare il Palermo in serie A, predilige giocare con la linea difensiva a 4, con il 4-3-3, con il 4-3-1-2, oppure con il 4-3-2-1, questi i moduli preferiti dal tecnico, per raggiungere un gioco rapido, in verticale e soprattutto con un giro palla rapido, cercando di impostare già dal portiere.

A centrocampo cerca sempre di avere un mediano che sa impostare, con due mezzali pronte ad inserirsi, il mediano potrebbe essere Stulac, che con lui ha conquistato la promozione in A nel 2021, per ciò che concerne l’attacco, invece, le sue squadre tendono ad essere prolifiche, simbolo di un gioco molto offensivo. 

Si può svariare dal classico tridente alla coppia d’attacco supportata dal trequartista, opzione che è già disponibile a Palermo, con Ranocchia e Brunori, mancherebbe la seconda punta da affiancare al capitano, le due punte di riserva (una potrebbe essere Corona), il trequartista di scorta (Vasic) e però, bisognerà alleggerire le corsie esterne, dove Di Francesco e Insigne, non troverebbero spazio.

mercoledì 5 giugno 2024

Zanetti verso Verona e il Palermo sceglie Dionisi per la panchina.

Il Palermo con Zanetti che sta per accettare la distinzione Verona in serie A, sembra avere sciolto ogni dubbio (prima che prendono anche lui) è scelto il nuovo allenatore per la prossima stagione, dovrebbe trattarsi di Alessio Dionisi e pare che l’accordo sia molto vicino (lo era pure con Zanetti), il Palermo vuole tornare subito a riprendere il discorso serie A ed essere la protagonista in queste prime battute di calciomercato.

Per farlo deve partire dalla panchina e visto che Zanetti era in stallo per via del Verona, i rosa hanno intensificato i contatti con Dionisi e l'accordo potrebbe arrivare presto, il profilo piace molto al City Group e devo dire che è un profilo molto interessante, di gran lunga superiore a Mignani e Corini, così come lo era Zanetti, a me Zanetti piaceva di più, ma devo dire che Dionisi ha una considerazione più alta, tant’è che lo aveva chiamato ad allenare il Sassuolo.

Dionisi arriva da una società che ama lavorare con i giovani (chiaramente di qualità), ricerca un calcio propositivo e moderno, conosce bene l’inglese ed è abituato a lavorare in una società multietnica, sia i dirigenti, che i giocatori, quindi è una scelta importante, certo, poi dovrà imparare pure il “palermitano”, gioca con il 4-3-3 d’avanguardia, con una costruzione dal basso che coinvolge: portiere, linea di difesa e mediano (Stulac).

La fase di sviluppo dell’azione viene tendenzialmente condotta dalle due mezzali (Segre e Ranocchia) e dai terzini che accompagnano il portatore di palla (Diakitè e Lund), gli inserimenti dei due interni di centrocampo diventano determinanti, Segre e Ranocchia lo sono, nel 2020/21 ha riportato l'Empoli in serie A vincendo il campionato e in quella squadra c'erano due punti fermi: Stulac a centrocampo e Mancuso in attacco.

Stulac di proprietà dei rosa, potrebbe essere rivitalizzato, Mancuso è in prestito con diritto di riscatto, ma Dionisi potrebbe convincere Brunori a restare, aspettiamo quindi di definire la situazione direttore sportivo, quella dell’allenatore e poi quella del mercato, dove dovrebbero esserci tanti addii, chiaramente si parte dai giovani e dal portiere che Dionisi coinvolge nella costruzione dal basso.

Il nome è Desplanches, ma non è detto che Pigliacelli resti totalmente tagliato fuori, tra i “big”, resteranno sicuramente quelli arrivati un anno fa, in molti considerano Lucioni come punto fermo in difesa, a me non è piaciuto, però un’altra chance gli si potrebbe anche dare, il nucleo giovane (Desplanches e Vasic) è destinato a rimanere quasi al completo, mentre la vecchia guardia, dovrebbe cambiare e tanto.

Kanuric, Marconi, Coulibaly, Henderson, Traorè e Mancuso, sono con il contratto in scadenza il 30 giugno e non verranno rinnovati, il City Group andrà in cerca di qualcosa di diverso, per colmare le lacune già prima dell’inizio del ritiro di Livigno, Lucioni e Ceccaroni nonostante un’annata con alti e bassi, possono restare magari da riserve.

Intoccabili dovrebbero essere invece Diakité e Lund, Marconi ha già salutato, Aurelio diventa un “over” e non dovrebbe restare anche Buttaro, Nedelcearu e Graves dovrebbero partire, a centrocampo l’unico punto fermo è Ranocchia, per Segre molto dipenderà dal rinnovo, mentre su Vasic il Palermo spera di costruire un futuro su di lui, chi invece non è più intoccabile (finalmente) è Gomes, che potrebbe essere sacrificato.

Henderson, Coulibaly e Stulac dovrebbero salutare e la società cerca un regista che possa garantire più velocità alla manovra, la permanenza a Palermo di Brunori non è scontata, come per Soleri, scontati gli addii per Mancuso e Traorè, mentre dovrebbero restare Insigne, Di Mariano e Di Francesco, che non hanno reso secondo le aspettative, ma hanno l’esperienza per rilanciarsi.

Il Palermo ha salutato Rinaudo (credo l’unico incolpevole) e sta per annunciare il nuovo direttore sportivo, la scelta dovrebbe essere caduta su De Sanctis, che sicuramente ha un’esperienza maggiore di Rinaudo per essere stato alla Roma e alla Salernitana, però in entrambe le esperienze, non mi pare si sia trattato d’esperienze senza polemiche, De Sanctis è atteso presto in città e vediamo se può partire così anche il mercato.

Con lui nel suo staff arriverebbe anche Migliaccio, che ha già lavorato con De Sanctis alla Salernitana come responsabile dell'area tecnica, in precedenza l’ex capitano rosa era stato all'Atalanta, come responsabile dello sviluppo delle risorse tecniche (boh?), De Sanctis stava per accettare la corte del Besiktas, poi ha ceduto alla chiamata di Bigon.

  

martedì 4 giugno 2024

Brunori è un giocatore di tutto rispetto, non lo si può imprigionare.

Brunori è un giocatore di categoria superiore, non gli possiamo chiedere di tarparsi le ali a 29 anni, perché non può essere colpa sua, se abbiamo preso e confermato, un allenatore che è stato scelto dai capricci dell’algoritmo e dalla nostalgia del presidente, il capitano non è stato messo nelle condizioni di esprimersi al meglio, specie quest’anno, se dobbiamo continuare a “giocare” con delle scelte improponibili, lasciamo che almeno lui vada a godersi la serie A, lo merita.

Questa squadra ha degli evidenti problemi di natura tattica e tecnica, di cui tenere conto in questa avviata rifondazione, con la speranza che certi errori troppo grossolani non si ripetano, come quello del portiere: che senso ha spendere milioni per prendere uno dei migliori portieri giovani del mondo, per farlo ammuffire in panchina? Sono state fatte critiche eccessive a Pigliacelli, che pur avendo i suoi limiti, ha anche salvato diversi risultati, ma la gestione dei portieri andava fatta diversamente.

Se il Palermo ha preso tutti questi gol, la colpa non è tutta di Pigliacelli, ma anche di chi ha giocato in difesa, è stato crocifisso Mateju mandandolo via e non si è mandato via prima chi lo aveva voluto e che lo schierava da terzino, quando lui è un centrale e quando è stato preso Diakitè, prima di liberarlo sulla fascia, abbiamo perso tempo a provare tetti i vari tipi di difesa possibili e immaginabili, per favorire Di Mariano sulla fascia destra, che non ha fatto male.

Per non parlare del filtro a centrocampo, Gomes, sempre Gomes, fortissimamente Gomes, giocatore con notevoli carenze tecniche, che non sono mai state rimarcate, facendolo giocare titolarissimo per tutta la stagione, Gomes non è un regista e non è un incontrista, per non parlare del rendimento di tutti gli altri, il cui rendimento in campo è stato inversamente proporzionale all’ingaggio, con le sole eccezioni di Segre e Ranocchia, come ho detto spesso, una squadra mal assortita e mal messa in campo.

Non si può dire che il City Group non abbia speso soldi per migliorare la squadra, ma gli investimenti sono stati sbagliati (chi ha fatto le scelte?), errori di una gestione troppo distante e poca affidata a persone competenti, ora il Palermo si appresta a vivere un’estate di cambiamenti significativi, da fare in tempi rapidi, in vista del ritiro del 7 luglio, la squadra dovrà essere ristrutturata, soprattutto nel reparto dirigente.

Brunori a 29 anni vorrebbe fare il salto in Serie A, Empoli, Genoa, Cagliari e Lecce sono interessati a lui, la sua eventuale partenza renderebbe necessaria la ricerca di un attaccante di pari livello, anche Soleri dovrebbe partire per trovare maggiore continuità in una squadra di Serie B, partiranno Mancuso e Traorè, che sono arrivati in prestito con diritto di riscatto, ma il Palermo non sembra intenzionato ad esercitare l’opzione di acquisto.

A centrocampo partiranno Henderson e Coulibaly, anche loro in prestito con diritto di riscatto e per cui il Palermo non sembra interessato a confermarli, potrebbe restare Di Francesco, visto che è arrivato a titolo definitivo, così come Insigne, potrebbe rimanere Di Mariano, che come Lucioni, Nedelcearu e Stulac, hanno il contratto in scadenza nel 2025, ma non sono stati all’altezza.

Bisognerà lavorare anche sul nuovo allenatore, la nuova guida tecnica dovrà avere le capacità e l’esperienza per affrontare e risolvere le criticità, che sono emerse e che emergeranno durante un campionato lungo e difficile come la serie B e con una rivoluzione in attacco da ridisegnare, perché il Palermo nella prossima stagione, potrebbe avere un reparto offensivo tutto nuovo.

Ovviamente prima bisognerà capire chi sarà l’allenatore, quale sarà la sua idea tecnica e che spazio gli verrà dato nelle scelte tecniche, poi ci saranno da valutare i rientri dai prestiti che sono ben sette: il 22enne Peda difensore centrale con grande talento, che a suon di buone prestazioni in serie C con la Spal, si è guadagnato la convocazione della nazionale maggiore polacca, collezionando tre presenze, mi pare che valga la pena osservarlo bene in ritiro.

Il difensore Devetak, ha collezionando 30 partite nel massimo campionato croato e Damiani 32 nella Juventus Next Gen, per lui una buonissima annata che lo potrebbe rilanciare in rosanero, Saric ha collezionato 34 partite nel massimo campionato turco, anche per lui il ritorno in rosanero potrebbe rivelarsi come una rinascita, meno brillante è stata invece la stagione di Broh, così come quella di Fella.

La stagione di Giacomo Corona con la maglia dell’Empoli Primavera è stata da incorniciare, ha realizzato 19 reti in 30 partite e prestazioni che gli sono valse anche la chiamata in prima squadra e con l’esordio in Serie A, Corona è in prestito all’Empoli con opzione di riscatto e controriscatto a favore dei rosanero, i due club dovranno trovare la soluzione migliore per il giovane talento in rampa di lancio, ma io gli darei una opportunità, facendogli fare per cominciare la riserva di Brunori o chi per lui, per poi affidargli il ruolo di centravanti nel Palermo.