venerdì 10 novembre 2023

Partita brutta, sporca e a tratti anche noiosa.

 

Corini è soddisfatto per avere salvato la panchina, grazie alla vittoria di misura 1 a 0 contro il Brescia, ma questo è un campionato lungo e complicato e una partita non certifica che il momento di difficoltà del Palermo è passato, anzi, perché se è vero che bisogna anche essere capaci di vincere partite brutte e sporche, a lungo andare però così non si vince il campionato.

Indubbiamente la partita con il Brescia è stata una prova di carattere e sacrificio da parte dei calciatori, Coulibaly ha ripagato con il suo primo gol in maglia rosanero, la scelta di Corini di schierarlo dal primo minuto e ha regalato i tre punti ai rosanero, ma la sua prova non mi ha per niente convinto, anche se ha rilanciato il Palermo con una vittoria scacciacrisi e salvato la panchina di Corini.

Senza dubbio sono tre punti fondamentali, che permettono al Palermo di balzare al terzo posto in classifica, ad un solo punto dal Venezia secondo, all’inizio i rosa sono stati un po' timorosi, la squadra percepiva l’aria pesante degli ultimi due passi falsi, anche se il gol del senegalese non ha dato sicurezza e fiducia, dopo il vantaggio il Palermo non ha giocato lo stesso, certo servivano i tre punti e quelli sono arrivati, per il gioco, come per i miracoli, Corini si starà attrezzando.

Mi ha lascito ancora una volta perplesso, il fatto che Corini ha lasciato fuori Henderson e lo ha sostituito con Coulibaly e anche l’ennesima panchina di Segre, con l’ennesima titolarità di Gomes, non mi ha stupito invece che è rimasto fuori Insigne e al suo posto ha giocato Valente, per quello che hanno fatto vedere i due la scelta è stata ottima, l’altra stranezza ma giusta, è stata Stulac titolare e Mancuso al posto dell'infortunato Di Francesco.

Il Brescia comincia bene, con un giro palla rapido ed interessante, il Palermo fa fatica a trovare gli spazi, molta imprecisione nel fraseggio e poco movimento senza palla, il gol costringe le rondinelle a spingere di più e a giocare con maggiore intensità e qualità, tanto che nelle ultime battute di gioco nel primo tempo il Brescia sfiora il pari, ma un intervento prodigioso di Mateju salva sulla linea.

Il Palermo accorcia le distanze tra i reparti e produce un calcio più “efficace”, che il procuratore del secondo portiere Desplanches ha definito:senza offesa, qualità del gioco da celibi-ammogliati”, non è stata proprio così, ma effettivamente la vittoria scaccia “crisi”, è nata da una prestazione di carattere e abnegazione e non è stata sicuramente brillante come qualità di gioco espresso, una vittoria di misura ottenuta con cuore e carattere.

Una contesa di muscoli e nervi, sicuramente poco spettacolare ma è nelle corde di Corini, l'importanza della posta in palio, ha sortito una gara all'insegna della fisicità, efficace e pertinente alla contingenza del momento, gioco confuso e poco fluido, squadre prudenti ed attente alla fase di non possesso, con questo atteggiamento il Palermo dovrebbe essere uscito dal momento negativo, con una partita spigolosa, ricca di falli e scontri duri.

I rosa soffrono, ma si difendono con grande determinazione e portano a casa un successo di straordinaria importanza, tre punti per preparare al meglio la prossima sfida interna contro il Cittadella, in programma domenica pomeriggio al Barbera.

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