giovedì 30 novembre 2023

Prima vittoria esterna della stagione per il Riese.

Il Riese batte 3 a 1 in trasferta il Treville e conquista oltre ai tre punti, anche la prima vittoria esterna della stagione e così le vittorie salgono a quattro ed è stato raggiunto al quarto posto anche il San Gaetano e ora si appresta a ricevere in casa il Pederobba seconda in classifica.

Seconda vittoria di fila per i ragazzi di Crisà e ancora grande mattatore Miron, autore di una buonissima partita e di una doppietta, che lo catapulta nella classifica marcatori, dietro per un solo gol, dal cannoniere Gijkolaj con 6 reti, anche contro il Treville completo dominio dei gialloblù, risultati poco precisi e meno determinati del solito, ma comunque meritevoli dei tre punti.

Anche stavolta, dopo una gara giocata senza mai rischiare nulla, a mezzora dalla fine e sul risultato di 2 a 0, l’ingresso di Tieppo ha creato un momento di rilassatezza nel Riese, che ha determinato l’1 a 2 del Treville, che per una ventina di minuti ha rimesso in discussione una partita giocata a senso unico, ma è stato Besmir ancora di testa a spingere in rete la palla del 3 a 1.

La vittoria oltre che dal risultato e dalla prestazione, è stata legittimata anche da due pali, uno interno di Bizzotto e uno esterno di Francesco Longo, nonché da un paio di bellissime parate salva risultato, da parte del portiere locale e adesso restano da affrontare Pederobba e San Gaetano nelle ultime due sfide del girone d’andata, prima della sosta natalizia.

Una vittoria sofferta, ma una soddisfacente prestazione, che è servita a portare a casa i tre punti, bisogna capire ed evitare, il calo di concentrazione del secondo tempo a livello mentale e poi bisogna essere più concreti, se no, non si può fare gioco in attacco, dove con l’assenza di Berno sta avendo problemi, meno male che fa gol Miron.

 

Classifica Allievi Provinciali U17 - Treviso – Girone D

P

G

V

X

P

F

S

Resana Csm 2010

21

8

7

0

1

37

6

Pederobba 2015

19

7

6

1

0

39

4

Calcio Fossalunga

18

7

6

0

1

26

11

Union Riese S.P.V.

13

7

4

1

2

18

11

San Gaetano Calcio

13

7

4

1

2

31

21

Calcio Caerano

10

7

3

1

3

21

15

Salvarosa Calcio

4

7

1

1

5

18

33

Treville S. Andrea Calcio

3

7

1

0

6

14

43

Città di Asolo

3

7

1

0

6

6

35

Loria

1

8

0

1

7

8

39

 

lunedì 27 novembre 2023

Quasi mezza serie B ha cambiato la panchina, il Palermo ancora no.

Il Palermo a Terni ha fornito un'altra prova negativa, a parte il fatto che va in vantaggio e poi si fa raggiungere, ha pure sprecato nel finale il vantaggio dell'uomo in più, i rosa sono passati in vantaggio alla mezzora del primo tempo, con uno stacco imperioso di Lucioni, che ha illuso i rosanero, nel secondo tempo la Ternana agguanta il pareggio con Casasola, poi l’ex Corrado si prende il secondo giallo e lascia in dieci le Fere.

Il Palermo non riesce a rilanciare le sue ambizioni neanche stavolta, non lo ha fatto dopo essere passata in vantaggio e neanche dopo la grande chance dell'espulsione di Corrado a un quarto d'ora dal termine, non solo, ma non ne approfitta è la Ternana che chiude in all'attacco, tanto che a invocare il triplice fischio sull'ultima azione è proprio Corini (a che punto siamo arrivati).

È questa la situazione in casa Palermo, una squadra che è l’espressione del suo tecnico, disorientata, smarrita, impaurita, incapace di imporre il proprio gioco, come la più scarsa delle provinciali, pareggia con l’ultima in classifica e alla fine giustamente, deve subire la contestazione dei tifosi presenti a Terni.

Quest’altro stop non piace ai tifosi rosanero, un’ennesima sconcertante prestazione, di un Palermo che segna poco (Brunori solo 4 gol), subisce troppo e non riesce a schiacciare gli avversari, neppure in superiorità numerica, la proprietà sperava nella pausa, per presentare una squadra pronta a ripartire con il passo di una squadra di vertice, invece il Palermo si presenta più imbarazzante di prima.

La Ternana ha provato in tutti i modi a mettere alle corde il Palermo e poco prima del gol era arrivato anche un palo per i rossoverdi, il buco centrale in difesa è figlio dell'intera fase di non possesso dei rosa, che da tempo dovrebbe essere rivista, Gomes come sempre ha accusato troppe battute a vuoto eppure è quello che gioca sempre e non viene sostituito mai, Stulac si salva, ma quello dei due “registi” è un equivoco troppo grande e che si protrae orami per troppo tempo.

Coulibaly ha alternato giocate buone a errori madornali, continuo a non capire perché giochi lui e vengano sacrificati in panchina Segre e Henderson, due giocatori dinamici e propositivi, Henderson con il suo ingresso ha dato molta più vivacità alla manovra, non capisco come mai la proprietà, visto che non vuole mandare via Corini, non gli dica di smetterla con queste stronzate.

Il Palermo continua a fare prestazioni ridicole, subisce troppo il gioco degli avversari, i tifosi hanno manifestato il pericolo in tutti i modi, ma la proprietà fa finta di non capire, a che pro poi non lo so, la situazione e più nera di quanto non dica la classifica e la soluzione (esonero di Corini) va cercata in fretta, perché i rosa stanno scivolando in classifica sempre più.

Vero è che il Palermo è al quarto posto, ma lo condivide con Como e Catanzaro, con i lariani che in settimana recuperano la gara con il Lecco, fatto sta che la grande prestazione auspicata da Corini non è arrivata, è arrivata invece la solita prestazione con luci e ombre, Corini non si è ancora reso conto o non lo vuole ammettere, che per questa squadra e per l’obiettivo del Palermo lui non è adatto.

Lui non è in grado di ottenere la svolta da questa squadra, è più di un anno che questa squadra è insufficiente, non è incisiva e brillante, non è una squadra che deve e può ambire alla promozione in serie A, è una squadra che non appena si alza il ritmo della partita è schiacciata dagli avversari, è una squadra incapace di gestire pure il vantaggio e la superiorità numerica del Palermo non è mai emersa.

La squadra produce poco in zona offensiva e con grande confusione, la condizione atletica continua ad essere un problema, la squadra è imballata e lenta, con qualche e forse troppe disattenzioni difensive, questo è il Palermo e Corini ha voglia di lamentarsi, non è per niente vero che c'è chi gode se il Palermo perde, ci sarebbe caso mai chi gode se lui se ne va.

Non ne possiamo più di vedere giocare così male il Palermo e allora la speranza è che se il Palermo perde, forse la proprietà ce lo toglie dalle scatole, come ha fatto quando ha preso Baldini e finalmente ci siamo divertiti, il Palermo è in crisi e non se ne vede la fine, non è per niente vero che è un momento negativo dal punto di vista dei risultati, perché è negativo anche dal punto di vista del gioco.

Uno che ha la piena consapevolezza di essere sotto esame, sa di avere delle enormi responsabilità e vuole bene al Palermo, come dice, affronta i momenti di difficoltà in maniera lucida e capisce che è il momento di togliere il disturbo, senza che gli e lo dica nessuno e senza approfittare del supporto della proprietà, le dimissioni sono un atto di signorile presa di coscienza della situazione.

Molte società di serie B, hanno approfittato della pausa per le nazionali per cambiare tecnico, a Como si cambia addirittura anche se la squadra vince, perché i lariani oltre ai risultati vogliono il bel gioco, a Palermo stentano ad arrivare i risultati e latita il bel gioco, eppure il City Group si tiene stretto Corini e non cerca risposte e soluzioni al bel gioco, ai risultati e nemmeno alla crisi dell'ultimo mese, nonostante la sfiducia della piazza e la vertiginosa parabola discendente dell'ultimo mese.

Il City Group è perfettamente conforme alla metodologia gestionale e al modus operandi della holding azionista di maggioranza, nella scelta di non esonerare il tecnico, sarà stata decisiva la posizione di classifica attuale del Palermo, che vede i rosanero comunque in quarta posizione, ancora in lotta per la serie A e quindi in linea con gli obiettivi prefissati ad inizio stagione.

Però, adesso, almeno lo spero, ogni passo falso sarà valutato diversamente, anche se credevo così già dall’inizio di questa stagione, ma a quanto pare l’algoritmo del City Football Group è convinto così, la preoccupazione è che questa decisione possa alla fine, risultare “pericolosa”, come lo è stata in pratica la scorsa stagione, per me basta aspettare, il Palermo gioca male e il buon giorno si vede dal mattino. 

domenica 19 novembre 2023

Non si ferma la contestazione dei tifosi.

 

Con comunicati e striscioni, i tifosi e gli ultras ribadiscono la loro sfiducia nei confronti di Corini e chiedono un intervento da parte della società, questi gli slogan lanciati:

“La tifoseria organizzata resterà sempre l’ultimo baluardo. C’è un tempo per sostenere e gioire uno per criticare e contestare… non è una gara a chi lo ha detto prima. Una persona, una squadra, una società, hanno per noi un credito di fiducia fino a quando le cose non diventano tali da non essere più difendibili.
Rimane il fatto che prima di criticare si cerca sempre di costruire e si dà il tempo necessario affinché la persona, la squadra, la società, dimostri il proprio valore, poi se non piace il risultato che si sta ottenendo, si interviene.

L’obiettivo quest’anno è la serie A, se si vincesse anche senza gioco, come si dice a Palermo “a cavuci e muzzicuna” per noi andrebbe pure bene, ma da un po’ di tempo non c’è gioco, né risultati e con le ultime prestazioni in casa si è passato il segno… Ecco che allora interveniamo noi per dare una scossa… e lo facciamo a modo nostro, che non è quello di tornare mestamente a casa a scrivere Corini out su fb. Dopo la partita di ieri e i cori di disappunto ci aspettavamo di trovare una folla ad aspettarci davanti la tribuna invece il nulla cosmico, peggio del gioco attuale del Palermo. Poco importa ci siamo abituati.

Detto questo vi informiamo che questa non è e non deve diventare una guerra contro il Palermo.
Il nostro essere ve lo abbiamo spiegato centinaia di volte ma sembra che tanti non riescono a comprendere.
Il Palermo non si abbandona! Noi saremo sempre il suo ultimo baluardo! Abbiamo espresso la nostra posizione che è ormai quella della stragrande maggioranza dei tifosi, la società ora ne ha preso atto ed è libera di fare ciò che ritiene più opportuno per raggiungere l’obiettivo che si è prefissata, essa dovrà tenere conto che la gente si è stancata di assistere a gare così oscene.

Sappiamo bene che “Roma” non è stata fatta tutta in un giorno e sappiamo bene che questa società è coscienziosa, responsabile, capace, in grado di rinforzare ancora la rosa a gennaio… questo però non li esime dalle nostre critiche rispetto all’immobilismo dopo queste prestazioni che denotano un qualche problema all’interno dello spogliatoio, non solo di carattere tecnico. Abbiamo bisogno di vedere questa squadra lottare alla pari con le prime senza risparmio di energia, mettendo cuore, grinta, sangue e sudore ad ogni impegno!
Sappiamo che ne sono capaci quindi se la squadra non lo fa, bisogna capire il motivo perché così a noi non sta bene, ma soprattutto pretendiamo che i giocatori onorino la maglia in ogni caso!

La spaccatura tra il mister e la città è diventata ormai una crepa ed è destinata ad allargarsi ancora. Solo inanellando risultati positivi e prestazioni importanti capaci di convincere tutti, Corini può riuscire a mantenerla inalterata, ma difficilmente riuscirà a sanarla considerando la scarsa qualità di gioco vista fino ad ora. Riguardo a noi non esiste la diserzione, noi restiamo sempre al nostro posto ad incitare verso la vittoria, ribadendo a tutti che nonostante la contestazione al tecnico, il Palermo si sostiene in casa e in trasferta, riservandoci di inasprire ancora la protesta qualora continuino ancora ad arrivare risultati pessimi che ci allontanino dall’obbiettivo nell’ immobilità e nel silenzio di dirigenti e società.

MERITIAMO DI PIÙ!


La prima contestazione dell’era City è clamorosa, perché è esplicitamente rivolta l’allenatore e ci riporta ai tempi più bui della gestione Zamparini, vero è che al City non si ragiona di pancia e che qualche riflessione se la sono fatta, questa squadra non ha un’identità e non corre, il tecnico è sfiduciato dalla tifoseria e forse anche da giocatori e dirigenza, l’allenatore a torto o a ragione, è l’unico responsabile a pagare, in questo caso con lo staff che cura la parte atletica, il Palermo è sulle gambe e subisce tanti infortuni muscolari.

venerdì 17 novembre 2023

Stavolta i tifosi sono incazzati sul serio.

La società nel nome del City Group, ha deciso di non esonerare Corini e di andare avanti con lui, il tecnico fra l’altro non si dimette, perché non ha la giusta umiltà di ammettere che non è all’altezza e si professa sicuro di potere raddrizzare la barca, anche se questo non è condiviso dalla stragrande maggioranza, sono scelte e in democrazia vanno accettate, se pur tutto lascia propendere per il cambio.

I risultati delle ultime 5 partite e non solo, le prestazioni di tutto questo campionato e non solo, l’involuzione tecnica di tutti i calciatori e un affiatamento forse mai esistito, da ritrovare, confermare il tecnico è per conto mio una scelta rischiosa, così come lo è stata la scorsa stagione, per cui non siamo andati ai play off, spero che la società non abbia fatto questa scelta con l’algoritmo e che sia cosciente del rischio che si sta assumendo.

Non ci sarà quindi per adesso nessun ribaltone, ma lo scollamento della tifoseria tutta con il tecnico è ormai palese, è evidente e indiscutibile, tanto che l’associazione di tifosi rosanero, che porta avanti il progetto dell’azionariato popolare, ha scritto una lettera indirizzata al City Group, per chiedere sostanzialmente un cambio di guida tecnica, con queste significative parole.

“Il calcio non è solo business e i tifosi non vanno trattati come clienti e nulla più. Gli attori principali, i veri custodi di un club, sono proprio i tifosi. Una società ha il dovere e la responsabilità di dare loro sempre e comunque delle risposte.

Ogni scelta, ogni decisione, qualsiasi programma vanno attuati nel rispetto dei sentimenti del tifoso e non può essere diversamente. Noi tifosi rosanero non vogliamo essere semplici spettatori passivi ma, ci dispiace constatarlo, tutto questo finora vi sfugge. Un atteggiamento che vi sta conducendo a mancare l’opportunità di regalarci un grande sogno atteso, ovvero quello di poter puntare alla massima serie. Sin dal vostro ingresso in società, avete perseguito i vostri programmi senza averli condivisi o comunicati in modo chiaro, trasparente, fattivo e coinvolgente. A Palermo, prendersi carico del peso della storica tradizione sportiva – oltre al richiesto impegno sull’investimento – comporta innanzitutto la dovuta attenzione e non sono ammesse distrazioni. Avete lasciato finora che la passione e l’amore per questi colori navigassero in questo limbo sportivo. Le dichiarazioni di facciata sono servite finora solo da copertura a una gestione tecnica dimostratasi inadeguata, su cui stranamente sembra vogliate insistere.

Per puntare alla promozione bisogna prendere uno dei primi due posti della classifica, non sono ammesse scusanti. Stiamo perdendo progressivamente punti, terreno e soprattutto la necessaria consapevolezza di forza, per cui sugli obiettivi non ci siamo affatto: dopo le parole, adesso servono i fatti. Abbiamo purtroppo ancora assistito a scene già viste nell’ultima giornata di playoff della scorsa stagione, in cui la squadra ha mollato facendosi rimontare e perdendo di fatto l’ultimo treno per la serie A. Oggi, questa squadra continua ancora non solo a essere mal messa dissennatamente in campo, bensì non si impegna e si consegna a qualsiasi avversario arrivato al Barbera regalandogli vittorie e punti, di fronte a una media costante di circa 25 mila sostenitori, con prestazioni assurde. Ciò offende e manca di rispetto ai tifosi, che piuttosto si aspettano impegno e lotta fino all’ultimo.

Adesso, questo essere inermi da parte di chi deve prendere subito una decisione, denuncia definitivamente il disinteresse nei confronti di chi, ogni settimana, si sacrifica per sostenere la squadra. Andrebbe immediatamente data una sterzata netta a questa gestione; invece, sembra si sia scelto di continuare su una via che a lungo andare ci potrà far precipitare nell’altra parte della classifica: veramente non preme questa urgenza di un cambio, neanche dopo una serie così continua di risultati negativi, maturata al Barbera davanti alla folla di sostenitori?

I giocatori non sentono neanche più la dovuta motivazione all’impegno per il risultato, perché di fronte hanno:
1) un tecnico confuso e inerme, ma sicuro del posto per una vostra strana fiducia incondizionata;
2) una società in cui chi dovrebbe dimostra di non saper prendere le dovute decisioni;
3) quel che è peggio, dal Regno Unito non arriva alcun segnale di comando per la scelta dovuta di imporre un cambio.

Proprio in questo campionato di B, squadre da noi “resuscitate” al Barbera, subito dopo il cambio di allenatore hanno iniziato a produrre risultati: perché noi non possiamo fare lo stesso e finalmente puntare a vincere questo campionato, con l’organico eccellente che abbiamo? In qualsiasi società, se una squadra non rende per risultati e gioco, si procede a un cambio di gestione tecnica, nel momento in cui è ormai palese che questa non funziona. Ci siamo sentiti presi in giro fin dal momento in cui, irragionevolmente, ci siamo visti subito tolti quella richiesta continuità di un percorso già iniziato verso la riconquista della massima serie, dopo l’entusiasmante promozione in B conseguita qualche giorno prima del vostro arrivo: perché quel cambio e quella precisa scelta di gestione tecnica, anziché puntare a un tecnico realmente di esperienza e dal curriculum vincente? Quale folle algoritmo può avere determinato questa vostra decisione?

Ci preme ricordarvi che la relazione costruttiva con la tifoseria è un preciso obbligo imposto dalla UEFA a tutte le società di calcio, ma questo elemento manca sin dalla rifondazione. Il quadro diventa completo se aggiungiamo pure che l’attuale presidente si è più volte rifiutato di voler valutare insieme ai tifosi anche la minima possibilità di partecipazione popolare, che nulla ha a che fare con la “quota popolare” così da lui definita e richiesta per una partecipazione a fondo perduto di scarso risultato. Quel che è peggio, è che l’assenza dei dirigenti responsabili parte proprio da colui il quale, raggiunto l’obiettivo di cedere il suo pacchetto azionario, sembra ormai volere sparire nei momenti cruciali in cui la sua presenza urge.

Tutto ciò è paradossale. Proprio in terra inglese si vive il calcio in forma di spettacolo strettamente connesso alla identità, all’appartenenza che senza i tifosi non esiste. È passato un po’ di tempo dalla vostra dichiarazione secondo cui “Palermo in Europa rappresenta il vostro secondo club’: non vogliamo stare in nessuna vostra graduatoria di preferenze o priorità. Quello che chiediamo è sintetizzato in una sola parola: RISPETTO. Siamo nati anni fa e ci siamo costituiti in associazione proprio con questa mission, cui sono stati dedicati tempo ed energie. Vogliamo sostenere questa società e vogliamo farlo sempre; questo è possibile solo se la società intende farsi sostenere e non considerarci più come semplici consumatori di un prodotto.

Non avete che da rispondere con i fatti a questo ennesimo appello, se siete interessati alla relazione costruttiva e al sostegno di noi tifosi. Diversamente, purtroppo, genererete naturale distacco, fenomeno già accaduto con la precedente proprietà. Il nostro cuore batte forte per questi colori da sempre e per sempre.