giovedì 3 dicembre 2020

Contro la Viterbese si rivedono vecchi fantasmi.

Il Palermo ha pareggiato 3 a 3 con la Viterbese, nell'ultimo dei quattro recuperi infrasettimanale causa Covid, quattro gare in casa che in teoria avrebbero dovuto fruttare dodici punti, utili ai rosa per la rincorsa al quarto posto (obbiettivo minimo), attualmente nelle mani della Turris con 20 punti in 12 partite (le stesse che ha giocato il Palermo), peccato, perché il Palermo ha perso una grandissima occasione per avvicinarsi alle zone alte della classifica.

Da questi 4 recuperi, il Palermo ha ricavato un magro bottino, ovvero, solo 5 punti sui 12 in palio, frutto di una vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta, patita questa proprio contro al Turris, sarebbe bastata solo la vittoria invece della sconfitta con la squadra campana, per avere oggi 19 punti contro i 17 della Turris, per essere quarti a quota 19 con Catania e Catanzaro.

Quella con la Viterbese è stata una gara rocambolesca, un pareggio che però sta stretto ai rosanero, che hanno tenuto come sempre in mano il pallino del gioco, per quasi tutta la partita, costruendo come al solito diverse occasioni (non molte per la verità) da rete, senza però riuscire ad essere mai particolarmente pericolosa e subendo gol alla prima occasione degli avversari.

La squadra di Boscaglia non è riuscita a pungere come doveva e la retroguardia rosanero alla fine si è rilevata troppo sguarnita, sbilanciata com’è, nel tentativo di spingere i compagni nell’area avversaria per sbloccare la partita e poco protetta da un colpevole centrocampo a due.

Un pareggio per 3 a 3 tra due squadre di livello e di classifica completamente diverse, in una partita senza logica, perché il Palermo era lanciatissimo verso i primi posti della classifica, la Viterbese invece occupava la penultima posizione, era reduce da due sconfitte consecutive, fra l’altro le ultime due partite del nuovo tecnico appena subentrato ed era il peggiore attacco del girone.

È vero che nonostante un primo tempo soporifero, con solo un paio di conclusione degne di nota da parte di Silipo, di cui una delle quali si stampa sul palo, gli avversari non si sono mai minimamente resi pericolosi, per quello che si è visto in campo, il Palermo comunque meritava la vittoria, ma nel calcio si sa che devi fare sempre un gol in più degli avversari.

Non è che se non segni non vinci, perché di gol il Palermo ne ha fatti tre, intanto ne ha subito tre in quattro tiri nello specchio della porta, questo oltre ad evidenziare che la fase difensiva deve essere ancora registrata meglio (si cambiano continuamente gli uomini) e anche nella protezione della linea difensiva (solo 2 centrocampisti).

Perché la differenza l’ha fatto proprio il fatto che loro le occasioni le hanno sfruttate tutte, mentre noi con il solo Saraniti (tira solo lui) abbiamo sciupato tutto quello che si poteva sciupare e pensare che siamo andati pure in vantaggio e non erano neanche i primi minuti della gara.

La partita andava chiusa prima, già nel primo tempo come era successo con il Monopoli, ma se passi in vantaggio a mezz’ora dalla fine, la partita si deve “gestire”, si deve gestire bene la reazione dell’avversario, non ci si fa pareggiare prima e superare poi nel giro di tre minuti, per poi dovere rincorrere un pareggio, che anche quando lo hai ottenuto ti va stretto e che per tanto ti fa sbilanciare ancora di più, con il rischio di prendere anche il terzo.

E poi una volta ottenuto il pareggio, andava gestito bene anche l’arrembaggio per la vittoria, che sistematicamente ci ha portato a subire il terzo gol (fase difensiva zero), per tornare a rincorrere un altro affannoso pareggio, quando si poteva vincere la partita comodamente.

La stima per Boscaglia è invariata e si vede che è un allenatore di un’altra categoria, solo che secondo me la squadra ha dei limiti individuali, oltre a quelle strutturali che ho sempre menzionato e se la mancanza del centravanti è per certi versi “giustificabile”, non è giustificabile qualche equivoco tattico del tipo solo due mediani a centrocampo e di un tour over non indispensabile con i 5 cambi.

Vero è che molti giocatori hanno una forma approssimativa e che chi gli è subentrato no ha fatto male, ma si sono verificate delle incongruenze, Broh per esempio non si “completa” con Odjer e si continua a lasciare fuori Martin, Kanoute che neanche lui ha giocato male, però non ha inciso quanto incide Floriano e poi tutti gli altri a seguire, mi ha dato insomma, la sensazione di una squadra slegata.

Questa squadra deve essere più cinica e più “essenziale”, perché non riesce a materializzare in punti, la notevole differenza tecnica che c’è con le altre, un punto è sempre meglio di niente, però se non si vince con la penultima in classifica e si prendono pure tre gol dal peggiore attacco, qualche domanda è doverosa farsela, ora bisognerà provare a vincere in casa del Foggia per recuperare e la cosa non è facile.

L’obbiettivo è e resta sempre quello del ritorno in serie B già da questa stagione, capisco che non si tratta di una formalità, anche perché bisogna passare da lunghi ed estenuanti playoff, nonostante l’inatteso pareggio, il Palermo deve puntare a raggiungere prima possibile il 4° posto, possibilmente prima della sosta, poi serve ancora qualche altro innesto di mercato e cosa più importante non fare più passi falsi come con la Viterbese.

Dalle quattro partite restanti prima della sosta, bisognerà raccattare almeno 8 punti, perché escludendo le due pugliesi Foggia e Bari (due pareggi), le altre due partite sono alla portata dei rosanero.

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