venerdì 23 ottobre 2020

Partiti bene in Europa League

Dopo un anno d’assenza volontaria per pagare una multa all’UEFA per il FPF, il Milan ritorna in Europa League, la prima avversaria è stata il Celtic di Glasgow in Scozia, la squadra dell’allenatore Lennon nelle cui fila c’è Ajer, seguito con molto interesse durante il mercato estivo dal Milan e non ancora totalmente abbandonato (anzi), un altro osservato speciale è Laxalt, il giocatore fino a un mese fa indossava i colori rossonero e adesso se pur in prestito, sarà avversario con il Celtic.

Kjaer è stato monumentale anche stavolta, non ha mollato una palla e come al solito ha messo un sacco di pezze, sugli inevitabili errori dei più giovani compagni, anche lui è diventato imprescindibile, ma il Milan oltre a volere un reparto più completo, deve pure pensare a ringiovanire e farsi trovare pronto per qualsiasi evenienza, ecco perché il Milan continua a seguire Ajer.

Per quello che ho visto l’altra sera, l’ho visto disimpegnarsi bene, sia in fase difensiva che il quella di costruzione, senza disdegnare anche qualche puntatina in avanti, giocatore fisico e affidabile, molto simile a Kjaer nella struttura, nel senso della posizione e nel gioco aereo, secondo me è il sostituto naturale di Kjaer, l'interesse del Milan e del giocatore sono ancora vivi, se il Celtic a gennaio sarà fuori dall’Europa League, non è escluso che a gennaio il giocatore possa approdare a Milanello. 

Ci sarebbero tanti punti convergenti, l’ottima prestazione fatta contro il Milan e contro il Signor Ibrahimovic, l’altrettanta buona prestazione di Laxalt, che è in prestito e potrebbe costituire la contropartita tecnica, è giovane e avrebbe come Tonali tutto il tempo per crescere nel calcio italiano (per me è già pronto) e poi è connazionale e compagno di Hauge in nazionale che non guasta, sempre in tema di difensore centrale, pare che nelle ultime ore ci sia stato un interessamento per Simunovic, l’ex difensore 26enne del Celtic attualmente svincolato.

Prima di parlare tecnicamente di Europa League, parliamo dalle cifre che si possono guadagnare dalla partecipazione ai gironi, si era parlato di 15 milioni del tesoretto da aggiungere ai 20 di Paquetà, per arrivare al difensore centrale, poi in realtà si scopre che sarebbero 12 milioni in caso di vittoria del girone, che ogni vittoria vale 570 mila euro e ogni pareggio 190 mila, capite bene che non si possono prendere certi impegni, se poi alla fine facciamo magari 6 pareggi.

La vincente della finale di Europa League arriverebbe a 26 milioni di premi, ai quali si dovranno poi aggiungere i soldi arrivati dalle vittorie o dai pareggi della fase a gironi, per una cifra che si aggira sui 29 milioni, a questi bisogna aggiungere i soldi derivanti dai diritti TV dell’Europa League dei singoli mercati nazionali, stimati attorno ai 20 milioni, insomma, arrivare fino in fondo per il Milan, può valere tra i 45 e i 50 milioni, con una cifra del genere, sicuramente si potrà pensare a portare a Milanello un top player, anche perché staremmo parlando della stagione 21/22 sicuramente in Champions.

Ma pensiamo partita per partita, perché oggi con il Covid non si può programmare niente e né tanto meno con questa squadra possiamo parlare di scudetto, dice bene Pioli che ci sono 4 squadre (Juventus, Inter, Atalanta e Napoli) più forti di noi, anche se a me piace pensare alla somiglianza con il Milan di Zaccheroni, abbiamo sicuramente la migliore squadra degli ultimi sei anni, ma in questo momento siamo una squadra da Europa League, punto.

Con questo non significa che abbiamo messo da parte le velleità da Champions, il gruppo di quest'anno è stato costruito con quello che potevamo e gli obiettivi stagionali restano: il quarto posto e andare il più avanti possibile in Europa League, attenzione! Potremmo anche battere che so? L’Arsenal o il Tottenham, ma non abbiamo oggi una squadra più forte della loro, è bel gruppo omogeneo, livellato nella gran parte della rosa (escluso alcuni titolari) e ci permette di avere più soluzioni, ma niente di più.

Pertanto nessun proclama, teniamo i piedi per terra e facciamo un passo alla volta, se e sottolineo se, questi giovanotti avranno una crescita costante e immediata (non come quelle di Leao e Castillejo), se a gennaio siamo ancora tra le prime e ci dotiamo di quel difensore centrale e di quell’attaccante di destra (un altro Rebic, un Thauvin per esempio) che ci mancano, (niente esclude che possa diveltarlo Hauge) aumentando così di solidità, di convinzione e determinazione, allora e solo allora possiamo allargare le nostre vedute oltre al quarto posto.

Da Glasgow siamo tornati con una vittoria ottenuta con autorevolezza e soffrendo il minimo, con una squadra che ha sempre di più un’anima e un’identità ben definita, ma non abbiamo ancora vinto nulla, c’è sempre più la certezza di avere una squadra che ora sa cosa fare e sa farlo bene, anche in partite tirate come quella con il Celtic adesso riesco a divertirmi, dopo tanti anni adesso c’è un gioco, c’è personalità, ci sono obiettivi e non speranze.

Senza Rebic e Calahnoglu al Milan manca tanto, meno male che possiamo ancora contare su Ibrahimovic, che oltre a segnare e a fare assist, ha riportato a Milanello la mentalità vincente, contribuendo alla maturazione anche di Pioli, l’allenatore è potuto crescere ed oggi è un allenatore decisamente migliore.

Adesso vi lascio, dei singoli e di altro vi voglio parlare domani, visto che il Palermo ha rinviato la sua partita con il Catanzaro a causa del Covid e che il nostro primo ministro Conte non capisce la differenza tra allievi regionali e provinciali, discriminando i secondi, fermandoci l’attività e quindi domani e chissà per quanto tempo ancora non giocheremo. 

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