domenica 25 ottobre 2020

Il Covid colpisce il Palermo, rinviata anche la gara col Catanzaro

 Dopo i casi di Covid riscontrati nel Palermo, la squadra è andata in “bolla” ed è stato disposto il rinvio anche della partita con il Catanzaro, da disputarsi il 4 novembre con inizio alle ore 17.30, mentre apprendiamo della "raccomandazione di non spostarsi tra comuni se non strettamente necessario", mentre stanno valutando se limitare anche lo spostamento tra regioni ad attività di lavoro e di studio.

Meno male che qui non si parla di calcio, anche se per i giocatori del Palermo (professionisti) il calcio è un lavoro e per tanto potrebbero non disputarsi le partite in trasferta fuori dalla regione, il nuovo DPCM è atteso per questa sera e potrebbe contenere le limitazioni anticipate dal ministro degli Affari regionali Boccia.

La Lombardia guida il gruppo delle regioni con restrizioni serissime, una specie di "lockdown" regionale dello sport dilettantistico e delle attività di base, con l'ultimo Dpcm, milioni di ragazzi non possono usufruire di un diritto fondamentale, che è quello allo sport, un mondo che ha già sofferto (anche economicamente) e che ha fatto di tutto e certe volte anche di più, di quelle che erano le proprie disponibilità, per mettere gli atleti nelle condizioni di continuare l'attività in sicurezza.

I rigidi protocolli sanitari, che vanno spesso oltre la presenza di un medico sociale in organigramma, non sono serviti, ma quello che ancora ora non si capisce, è la scelta di limitare ai soli allenamenti individuali l'attività di base di alcuni bambini e ragazzi, lasciando ad altri la possibilità di continuare a “competere”, una scelta in completa contraddizione, anche con quella di proseguire con la didattica scolastica, ma cosa ancor più grave, quella dei trasporti affollati e senza il rispetto della distanza “sanitaria”. 

Riporto le parole di un emerito rappresentate della Federazione Medici Sportivi: "Scuola e sport giovanile devono essere allineati, non esiste logica per fermare i giovani sportivi.” “Lo sport non è un problema, anzi, forse potrebbe addirittura è la soluzione più importante.”

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