mercoledì 30 dicembre 2020

Quando arriva il mercato, Di Piazza si dimette.

Sarà un caso, ma già anche la scorsa estate prima che si aprisse il calcio mercato, Di Piazza si è dimesso, non conosco bene quali sono i motivi del contendere con il presidente Mirri e di conseguenza non posso dire se ha torto uno e ragione l’altro, ma la coincidenza è strana, quando c’è da mettere mano al portafogli Di Piazza si dimette, non dico che lo fa per tirchieria, anche perché per quello che so ha sempre onorato gli impegni, ma se non altro, crea l’alibi al mercato dei rosa.

Resterà in carica da dimissionario fino a giugno 2021, dopo di che la sua quota societaria che è del 40%, potrà essere rilevata per diritto di prelazione dell'azionista di maggioranza (Mirri), diversamente si potrà aprire l’ingresso a nuovi investitori, ma allo stato attuale è difficile stabilire le eventuali ripercussioni sul mercato e sul centro sportivo, anche se Di Piazza dovrà comunque versare quanto stabilito dagli accordi.

I tifosi così si trovano con un vice presidente che ha dato le dimissioni, segno di un certo malessere dirigenziale, una squadra che vince poco, un tecnico che comincia ad essere criticato per il suo integralismo tattico e dei giocatori non all’altezza per un campionato di vertice, tutto questo chiaramente apre a qualche interrogativo, che potrebbe esser fugato almeno con un ottimo mercato invernale.

Al contrario quindi di quanto afferma l’allenatore, il Palermo si sta muovendo per prendere i rinforzi necessari, in attacco il giocatore più gradito è il 31enne Di Gaudio del Verona, anche se pure lui non ha una grande media realizzativa, la sua alternativa è il 29enne Vano del Mantova, neanche lui un grande realizzatore, che oltre al Palermo piace a: Bari, Padova, Triestina, Perugia, Pro Vercelli e Catania.

Di ben altro spessore sarebbero il 33enne Ardemagni, 22 gol in 38 partite con il Cittadella, 28 gol in 59 partite con il Modena ed è in uscita dal Frosinone o il 37enne Cacia, 52 gol in 118 gare con il Piacenza, 24 gol in 52 gare con il Verona e 29 gol in 67 gare con l’Ascoli, è vecchio è vero, però è svincolato e per arrivare in serie B, un anno di contratto ce lo farei, prima però bisognerà capire se Boscaglia continuerà a giocare con una punta oppure no.

Dovesse continuare a giocare con gli esterni, il 33enne Romulo attualmente svincolato, potrebbe fare al caso del Palermo, può essere impiegato sulla linea dei trequartisti, oppure in difesa a destra o a sinistra, senza trascurare il suo importante passato con Juventus, Fiorentina e Lazio, sempre a proposito di esterni, bassi in questo caso, torna sempre di moda il 27enne terzino De Col, di proprietà dell’Entella e più volte vicino al Palermo, anche lui può giocare a destra o a sinistra.

Infine il centrocampo, per la maggior parte sono tutti calciatori cercati in estate e per i quali non si è potuto chiudere la trattativa, uno è il 34enne Cacetta della Lucchese, che comunque non considero migliore di quelli che abbiamo già in organico, invece è molto intrigante il 28enne Nicolò Bianchi della Reggina, oppure l’altro 28enne Luca Rizzo, centrocampista che può giocare al centro o sugli esterni, vanta 61 presenze in Serie A con: Sampdoria, Bologna e Spal ed è tra gli svincolati del Livorno, a questi possiamo aggiungere Chiaretti di cui abbiamo già parlato e Nicola Rigoni, 30enne centrocampista del Monza, già giocatore del Palermo nel 2010/11. 

martedì 29 dicembre 2020

La dirigenza sembra avere dubbi sul mercato.

A pochi giorni dall’inizio del calciomercato invernale, l’attenzione dei tifosi rosanero, che aspettano con ansia questa sessione invernale, è distolta dalle dichiarazioni dell’allenatore Boscaglia, che ha pubblicamente ammesso che non chiederà rinforzi alla società, tutto questo gli fa onore, ma lui per primo ha sempre lamentato l’assenza di un regista e in maniera più velata, anche quella di un attaccante da 15/20 gol.

Non si capisce pertanto se la società gli abbia negato il mercato invernale e l’allenatore quindi stia assecondando la volontà della società, camuffando il mancato intervento della dirigenza, come una sua richiesta tecnica, o se i profili che i dirigenti vogliono mettergli a disposizione, non sono di suo gradimento e ha pensato che a questo punto non gli servono e tanto vale tenersi quelli che ha.

La società deve intervenire in questo mercato di gennaio, senza se e senza ma, perché i programmi dichiarati e le aspettative non sono quelli di un Palermo dimesso, che galleggia a metà classifica, senza dimenticarci che comunque quando il campionato è partito, la squadra doveva già allora essere completata e visti i risultati fin qui ottenuti, si potrebbero riaprire e completare, alcune trattative interrotte a settembre.

Dagli ambienti societari filtrano invece voci, di un impegno già rivolto alle prossime possibili mosse in entrata, senza fare follie (non so quanto valga a questo punto), ma con più alternative di qualità da dare al tecnico e in parte dissento anche su questo, nel senso che per me non serve continuare ad affollare l’organico di vecchi dinosauri di serie C (Valente, Santana, Saraniti e così via) e neanche di giovani prestiti di prospettiva (da fare crescere per gli altri).

Al Palermo serve colmare le tante, troppe, lacune venute fuori nel corso della prima parte della stagione, deve colmare un gap molto importante con chi lotta per la promozione in serie B, dobbiamo metterci ad un livello tecnico superiore, perché non può servici per vincere i play-off, una squadra da decimo posto in classifica con più alternative.

La squadra va rinforzata, per fare un esempio, Crivello nel suo ruolo non sta dominando e un’alternativa di qualità ce l’abbiamo e prenderne un’altra, non farebbe crescere il livello di un organico che stenta a decollare, anche perché, per provare a conquistare la Serie B tramite i play-off, il mercato di gennaio diventa un’occasione da non sprecare.

Il Palermo deve pescare tra le opportunità che offrono le categorie superiori, tra quei giocatori che sono fuori dai piani di club che lottano per andare in serie A o di quelli che stanno lottando in A per non retrocedere, il famoso modello “Cappioli”, solo così potremo dare qualità a questo organico.

Boscaglia in più occasioni, ha detto che non chiederà rinforzi alla società, ma stando agli ultimi esperimenti tattici, ha ammesso implicitamente che il problema è a centrocampo, sulle corsie laterali e in attacco e al di là delle dichiarazioni, la dirigenza sa bene cosa serve, poi non so se sta pensando di intervenire sul mercato e su quale reparto.

Se dobbiamo fare una scala di priorità, la priorità assoluta è l’attaccante centrale, poi a mio avviso l’altra priorità, è il chiarimento dell’equivoco tattico del centrocampo a due, con il conseguente abbandono dell’integralismo “Boscagliano”.

Le lacune sono tante e molte potrebbero essere risolte con un semplice cambio di modulo e un diverso impiego dei calciatori, ma due cose sono certe, questa squadra non riesce a concretizzare quel poco che crea e quindi serve un attaccante che permetta alla squadra, di capitalizzare le poche azioni che vengono create e poi, una volta sciolto l’equivoco tattico, si ragiona sul resto.

Non possiamo fare come l’Inter con Erikssen, cioè, prendere giocatori anche di grandissima qualità e poi non utilizzarli in maniera appropriata, perché difficilmente il modulo della squadra verrà cambiato dall'allenatore si rischierebbe solo di avere altri scontenti, poi quando sento dire che come esterni d’attacco il Palermo è abbastanza coperto, mi viene voglia di chiudere tutto e farmi un giro a Mondello.

Non si può sentire che il Palermo è coperto sugli esterni d’attacco, Kanoute e Valente per quello che ho visto, sono all’altezza di una squadra da decimo posto, Floriano è un attaccante e deve giocare con un modulo differente e Silipo è un trequartista a tutto campo, proprio perché dobbiamo giocare con questo modulo, i quattro esterni vanno cambiati e comunque, Valente e Kanoute, in un Palermo in lotta per la serie B, possono solo fare le riserve.

Ma se restiamo con questi uomini e questo modulo, serve invece un centrocampista dai piedi buoni e che sappia dare oltre ai palloni giocabili alla punta, anche il ritmo e i tempi alla squadra (Bianchi in un centrocampo a tre), Rauti è bravissimo, ma neanche per lui è il suo ruolo (meglio Chiaretti) e poi forse manca pure qualcosa in difesa, ma attacco e centrocampo sono da rifare.

Con uomini e modulo nuovi, perché neanche Odjer e Broh, non mi sembrano di un’altra categoria e noi abbiamo bisogno invece di innesti di categoria superiore, per partecipare e vincere i play-off, per questo penso che sia il caso di tornare a trattare Di Gaudio, che è fuori dal progetto Verona e che è un calciatore indubbiamente di categoria superiore.

L’attaccante palermitano ci è sfumato negli ultimi giorni del mercato estivo, verrebbe volentieri a Palermo e il Verona non avrebbe problemi a risolvere il contratto, anzi, un'altra trattativa che ci è sfumata questa estate, è quella dell’estroso trequartista Chiaretti, il calciatore al momento si trova in Brasile alla ricerca di una squadra.

Lui vorrebbe trovarla in Sudamerica, ma prenderebbe in considerazione un’offerta del Palermo e Chiaretti sarebbe il profilo di qualità, il calciatore di categoria superiore e il trequartista giusto, per esperienza e posizione, da sistemare nel 4-2-3-1, anche questa una trattativa che per me vale la pena di riprendere.

Ha 33 anni e vanta una grande esperienza nei campionati italiani, specialmente in Serie B con le maglie di Cittadella, Foggia e Pordenone, le alternative a Di Gaudio e Chiaretti, sembrano essere: l’attaccante del Mantova Vano (non mi fa impazzire) e il centrocampista della Reggina Bianchi (questo è buono), poi un’indiscrezioni vorrebbe il Palermo interessato anche a Romulo. 

giovedì 24 dicembre 2020

Eccezzziunale... veramente

Il Palermo è riuscito a conquistare un punto contro un temibilissimo Bari, grazie ad una rete magistrale di Lucca, su calcio di punizione nel finale di gara (88esimo), un siluro di rara potenza che non ha lasciato scampo all’espertissimo portiere del Bari Frattali, chiudendo così il 2020 e confermando la decima posizione in classifica.

È stata una gara giocata a viso aperto come spesso fanno i rosa, strappando un meritato pareggio al Bari, che occupa il secondo posto in classifica e che è stata costruita per vincere il campionato, purtroppo ancora una volta il Palermo ha creato diverse azioni da rete, ma anche stavolta è mancato il finalizzatore, cosa che oramai ripeto da sempre, ad onore del vero anche il Bari ha sbagliato tanto sotto porta. 

Come lo stesso Boscaglia ha ammesso, al Palermo oltre al bomber (e per me anche un trequartista) manca un regista, per lui Martin non è proprio un regista, però può fare il play basso, solo che per me Boscaglia non lo vede nel progetto Palermo, Palazzi per lui può farlo ma giocando a due, è un calciatore di qualità e di sostanza, lo si è visto quando ha giocato da centrale e non capisco perché non può giocare nei tre.

Boscaglia vede il ruolo del play in maniera diversa, per lui questi due giocatori non hanno le caratteristiche perfette, rispetto a come vuole giocare lui, ecco perché non gioca spesso a tre, nei tre lui vede un regista con caratteristiche diverse, per giocare in quel ruolo, ma a quanto pare nessuno di quelli che ha, possono fare questo ruolo in una squadra come la intende lui.

Rispetto quasi sempre tutte le opinioni, Boscaglia sostiene che in questo Palermo serve un play che gestisce sempre la palla e salta l’uomo, non un play che scarica la palla dietro quando viene attaccato, in questo caso non sono d’accordo, ma è lui che li allena e suppongo che li conosca meglio di me.

Però un Palermo a tre a centrocampo, è molto meglio di quello a due e credo che i tre giusti in organico il Palermo ce li ha (Martin, Palazzi e Luperini), i rosa possono giocarci già da adesso, senza aspettare gennaio e lo abbiamo visto contro il Bari, con una prestazione incoraggiante, caso mai è davanti che bisogna aumentare la qualità e decidere se dovrà essere un 1-2 oppure un 2-1, l’importante adesso è andare decisi sul mercato, per puntare alla serie B.

L'inserimento contemporaneo di tre centrocampisti, Odjer, Palazzi e Luperini, indipendentemente dalla loro impostazione tattica e da quella del resto della squadra, chiarisce spero in modo definitivo l’equivoco tattico del centrocampo a due, proponendo un ottimo Palermo, tra i migliori della stagione.Il livello della prestazione dei rosanero contro il Bari, sottolinea come ho sempre sostenuto, il fatto di avere in campo una squadra che garantisca una maggiore copertura, per evitare di prendere quei gol, che non ci hanno permesso di ottenere risultati migliori, contro il Bari il Palermo è stato più di sostanza in fase di copertura, almeno per un’ora, fino a quando Boscaglia ha dovuto cambiare, per provare a pareggiare la partita.

A quel punto è stato un Palermo meno brillante e ha perso un po' gli equilibri, andando in difficoltà proprio a centrocampo e rischiando più volte il contropiede del Bari, ma alla fine visto che gli ospiti non hanno raddoppiato, né valsa la pena per ottenere il pareggio, con lo strepitoso gol di Lucca su punizione, eccezzziunale... veramente.

Come ho detto è stato un buon Palermo soprattutto nel primo tempo, pericoloso con il solito ottimo Rauti, nel secondo tempo c’è stata un po' più di confusione, ma il Palermo ha provato in tutti i modi a pareggiare, ha rischiato e poi quasi a sorpresa ha pareggiato, a due minuti dalla fine con Lucca e con un calcio di punizione e che ha voluto battere a tutti i costi.

Mi sono accorto che nelle ultime partite, Lucca è un po' polemico per il suo poco impiego, il ragazzo e bravo e merita forse di più, ma quando è impiegato dall’inizio ha un altro rendimento, alla fine questo pareggio è utile per il morale e per restare al 10° posto, anche se il Palermo vale qualcosa di più.

Ora se si vuole arrivare nella migliore posizione in classifica e giocarsi i playoff per vincerli, dobbiamo sfruttare al meglio il prossimo mercato di gennaio, possibilmente con l'ingaggio di due/tre giocatori di alto livello, giocatori che possano fare la differenza, perché nulla è compromesso.

Perché in serie B ci si può ancora arrivare vincendo i playoff e se si fa un buon mercato a gennaio si possono vincere, volere e potere, ma bisogna vedere se la società ne ha voglia e personalmente non mi affascina un progetto biennale, quello mi va bene per andare dalla serie B alla serie A.

Se dal mercato oltre alla punta dovesse arrivare il centrocampista di qualità, si potrebbe anche cambiare modulo e valorizzare meglio i calciatori già presenti in organico, già cominciano ad arrivare le prime indiscrezioni, si parla del 29enne Vano attualmente al Mantova, per rinforzare l'attacco, ma non mi sembra che possa essere il giocatore adatto per fare il salto di qualità, mi piacciono invece i nomi proposti da qualcuno: i 27enne Moreo dell'Empoli e Pettinari del Pisa, il 22enne Pandolfi della Turris o il 30enne Alfredo Donnarumma del Brescia.  

martedì 22 dicembre 2020

Maglia celebrativa per il 120° anniversario.

Ancora un’altra gara mediocre del Palermo, anche in questa partita pareggiata a Vibo Valentia per 0 a 0 contro la Vibonese, il Palermo ha creato qualche azione, ma non è riuscito mai ad andare in rete, sprecando spesso o sbagliando clamorosamente sotto porta e raramente è riuscito a mettere veramente in difficoltà il portiere avversario.

Da Vibo il Palermo doveva portare a casa i tre punti, uno perché deve in tutti i modi risalire la classifica e due perché gli avversari sono rimasti in 10 uomini nel secondo tempo, per tanto ancora una volta tra i tifosi c’è grande delusione, nonostante la superiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo, non siamo riusciti ad arrivare al successo, che avrebbe permesso ai rosa di rilanciarsi in classifica, alla vigilia di un difficilissimo incontro al Barbera con il Bari.

Un vero peccato, un altro, l’ennesimo peccato, la vittoria serviva per accorciare il distacco dalle squadre che ci precedono in classifica per la lotta ai play-off e anche questa partita come altre era alla nostra portata, la squadra come sempre non ha giocato complessivamente male, ma non in maniera abbastanza sufficiente per arrivare al gol, due sole occasioni per tempo non possono bastare, la squadra è poco cinica in attacco e senza idee a centrocampo.

È inutile rimarcare che le cose diventano sempre più difficili, è che sì al decimo posto in classifica con 20 punti e che dietro Vibonese e Virtus Francavilla, sono rispettivamente a 1 e a 2 punti dalla squadra rosa, come ogni settimana servirebbe ancora una bella vittoria, ma contro il Bari è veramente difficile, sarebbe tanto riuscire a strappargli un pareggio, il Bari è la seconda in classifica ed era la squadra da battere nel Girone C, tant’è che viene da una sonante vittoria per 4 a 1 sull'Avellino.

Per me Boscaglia in attesa di qualcosa dal mercato (e anche dopo), deve abbandonare questo modulo con i due centrocampisti e lavorare su una squadra più equilibrata e compatta a centrocampo, per cercare di migliorare la costruzione e anche l’interdizione, migliorando di conseguenza anche la fase realizzativa, sempre se si vorrà realmente provare ad andare in serie B, oramai purtroppo passando obbligatoriamente dai play-off.

L'inserimento dal primo minuto di Luperini al posto di Rauti è stato oltremodo positivo, anche se si è trattato di un centrocampo a due con il rifinitore e quindi non proprio a tre, era comunque un centrocampo dove mancava Palazzi, che è l’unico che ha un po' di fosforo, il centrocampo a tre è una scelta che mi aspettavo già da tempo e su cui insistere.

Anche se paradossalmente con l'uomo in più nel secondo tempo, il Palermo si è espresso peggio e quindi non c’è stata la vera e propria dimostrazione che con il centrocampo a tre è meglio, ma continuo ad insistere che la mia teoria è valida e che bisogna sempre giocare con il centrocampo a tre.

Nel mercato di gennaio serviranno almeno due innesti, un attaccante di sicuro affidamento, in grado di finalizzare tutte le occasioni che gli capitano ed un centrocampista di qualità che sappia creare le occasioni e che al contempo possa dare ordine in mezzo al campo, sono due uomini di fondamentale importanza e devono essere di alta qualità, devono essere dei titolari di una squadra di alta classifica di serie B.

Perché in fin dei conti in questo campionato, il Palermo non è quasi mai andato in balia dell’avversario, in difficoltà si, ma in balia mai, però la matematica e lì e ci dice che sono pochi i punti conquistati, la speranza è quella di vedere arrivare a Palermo a gennaio, i giocatori che possano rilanciare alla grande la squadra e ottenere la promozione in serie B attraverso i play-off.

Non sarà comunque una cosa facile, però arrivando nelle prime posizioni di classifica, i play off si possono affrontare meglio e magari con situazioni di privilegio, il mercato è l’unica possibilità per questa squadra, di uscire dalla mediocrità di un campionato anonimo, il decimo posto in un campionato in serie C con 20 punti di distacco dalla prima, non era mai successo in tutta la storia del Palermo.

A proposito di storia, il 23 dicembre al Barbera arriva il Bari e per quella occasione il Palermo indosserà la maglia celebrativa dei 120 anni della nascita della squadra del Palermo, alcuni giocatori hanno posato per gli scatti fotografici con la prima maglia commemorativa, baffi, brillantina e sguardo fiero, come i calciatori di una volta, campi in terra battuta e vecchi palloni cuciti a mano.

Il Palermo quindi contro il Bari, scenderà in campo con la stessa maglia indossata 120 anni fa dai calciatori dell’allora neonata “Anglo Palermitan Athletic and Football”, fondata nel novembre del 1900 dai tecnici britannici, impegnati nella costruzione dei cantieri navali di Palermo e da lì si è poi diffuso il gioco del calcio e la passione nei palermitani, Accardi, Corrado, Martin, Rauti e Somma, hanno posato con le maglie dell’anniversario, sul campo in terra battuta della Fincantieri una volta in erba, dove giocava la seconda società di Palermo.

La maglia celebrativa riporta la prima colorazione, che non sono i classici colori rosa e nero, ma il bianco e il blu, inoltre il logo o lo stemma sulle maglie è lo stesso realizzato nel 1920 (cento anni fa), quando per la prima volta la squadra ha preso il nome di Palermo Football Club, assumendo i colori sociali del Racing FBC.

La maglia avrà sul colletto e sulle maniche due righe rosanero, avrà calzettoni a righe orizzontali e verrà indossata per la prima e unica volta nella partita del 23 dicembre Palermo-Bari, perché dopo verrà esposta per sempre all’interno del museo e non sarà mai più usata, personalmente io la utilizzerei a vita come terza maglia.

Nei 120 anni di storia del Palermo, soltanto in un'altra occasione la squadra ha avuto un percorso così negativo, era la stagione 1997/1998, il Palermo militava nel campionato di C1 e alla fine è retrocessa in C2 (l'equivalente dell'attuale serie D), la retrocessione è stata poi evitata, perché l’Ischia non si è potuta iscrivere al campionato 1998/1999 e il Palermo è stato ripescaggio in C1.

Non penso proprio che quest’anno il Palermo possa rischiare la serie D, ma siccome io nel 1998 c’ero, neanche allora pensavamo che potesse succedere, eppure è successo, un intervento importante nel mercato di gennaio non è solo auspicabile, ma “obbligatorio”, questa squadra ha inderogabilmente bisogno di due/tre innesti di grande qualità, per uscire dalla mediocrità e andare a vincere i playoff. 

sabato 19 dicembre 2020

Le direttive della Figc.

La LND si prepara a ripartire, seguendo le prescrizioni indicate nel protocollo di sicurezza, che verrà stilato in via definitiva dalla Commissione medico/scientifica del Governo, nell’ultima riunione a Roma, la LND ha preso in esame l'ipotesi, che era anche la più condivisa, di ripartire da dove ci si è fermati e concludere il campionato con il solo girone d’andata, dando poi spazio ai play-off e play-out.  

Per tanto la ripresa dell’attività agonistica, potrebbe essere fissata per il mese di febbraio e quindi i campionati dilettantistici di Eccellenza, Promozione, Categorie inferiori e i campionati giovanili, dovranno terminare entro giugno con play-off e play-out, anche se non esistono regole chiare e certe in riferimento al numero delle promozioni e retrocessioni.

Questa soluzione consentirebbe di avere più tempo a disposizione, per la preparazione delle squadre, senza avere il problema di intasare il calendario delle gare, anche se la situazione epidemiologica, non dovesse rientrare già subito dopo le feste, in base alle condizioni infatti, si potrebbe ripartire anche verso febbraio / marzo e concludere i campionati a maggio / giugno. riuscendo così a dare un senso alla stagione in corso. 

Sono tantissime però le società che non sarebbero d'accordo e minacciano il ritiro nel caso in cui si scelga questo format, ma l'ipotesi di terminare i campionati disputando anche il girone di ritorno, sarebbe possibile solo sperando di non avere più contagi e di conseguenza zero rinvii, ripartendo però a metà febbraio per terminare a metà giugno, chiaramente senza playoff e playout.

Il Comitato Regionale del Veneto inoltre, lamenta l'aumento di segnalazioni, riguardo a società che non rispettano i decreti governativi e i protocolli della FIGC e succede sempre più spesso, che le società non rispettano i protocolli sull’utilizzo degli spogliatoi, sugli allenamenti individuali, sugli ingressi contingentati, ecc.

 

mercoledì 16 dicembre 2020

Ma quale rivoluzione

 

Dopo la sconfitta con il Foggia, il Palermo per bocca del suo allenatore aveva annunciato una “rivoluzione”, cosa che ci stava vista la prestazione deludente di Foggia, gli uomini a disposizione sono questi, per tanto ci si augurava almeno una rivoluzione tattica (necessaria) che potesse compensare le già note mancanze strutturali e invece proprio tatticamente non è cambiato nulla.

Alla fine Boscaglia si è presentato al Barbera con il solito 4-2-3-1, ha fatto fuori Floriano proprio nel giorno della squalifica di Saraniti e lo ha sostituito con il più sponsorizzato e meno efficace Valente, ha diviso ancora Palazzi e Luperini che a mio avviso sono i migliori centrocampisti che abbiamo, ha lasciato in panchina l’annunciato titolare Martin e ha rimesso dentro uno dei suoi pupilli Kanoute.

Il Palermo ha battuto per 2 a 0 la Casertana (anche questa poca cosa) e ha allontanato le critiche, ma a mio modesto avviso, la prestazione è stata ben lontano da quella che ci si aspetta, da una squadra che per me ha l’obbligo di andare in serie B, alla fine sono arrivati i tre punti che portano il Palermo a quota 19 e al decimo posto in classifica, l’ultimo valido per il raggiungimento dei Play off.

Anche stavolta il Palermo ha giocato una buona gara e ha tenuto in mano il pallino del gioco, ma più per demeriti tecnici degli avversari che per propri meriti, ha messo più volte in apprensione la difesa avversaria, ma non ha dimostrato una schiacciante superiorità tecnica.

Anche dalle pagelle si nota una generale sufficienza, perché è sufficiente la squadra in sé, se dovessi dare un giudizio la metterei tra le squadre di media classifica e non mi spiego questa involuzione, perché ai tempi della totale indisponibilità per il Covid, quando abbiamo affrontato in soli 11 uomini Catanzaro e Catania, più i primi tre recuperi giocati in casa, sembrava tutto un altro Palermo.

Per carità, la vittoria non è mai stata messa in discussione, ma solo per la troppa differenza tecnica tra le due squadre, il Palermo quando incontra squadre come: Casertana, Potenza, Paganese, Monopoli, che sono squadre di basso profilo tecnico, che si difendono ad oltranza per provare a portare a casa un punticino, non soffre, viceversa va in sofferenza, con squadre di medio alto livello che provano a giocarsi la partita, dimostrando di essere una squadra da metà classifica.

A me hanno insegnato che i numeri non mentono e ad oggi parlano chiaro, abbiamo vinto solo una partita contro le nove squadre che ci precedono in classifica (Juve Stabia), i punti li abbiamo preso con le squadre medio piccole e abbiamo subito tanto quanto abbiamo realizzato, questo ci fa capire quanto il Palermo sia da decimo posto, forse qualcosina in più.

Ad ogni risultato positivo invochiamo la continuità, che sistematicamente viene disattesa, la prossima partita è a Vibo Valentia, la Vibonese ha un solo punto in meno di noi e questo è un ulteriore banco di prova, una vittoria ci permetterebbe di risalire le posizioni in attesa del mercato di gennaio, una sconfitta invece dovrebbe fare riflettere società e allenatore.

Dalla sufficienza della squadra, emergono le ottime prove di Rauti e Lucca, prove ottime perché condite dalle reti segnate, perché se Rauti è venuto spesso in difesa a dare una mano in fase di copertura e sta crescendo partita per partita, Lucca non ha poi brillato così tanto, confermandosi un giocatore ancora acerbo, che può crescere, ma non è ancora pronto e deve fare tanta gavetta.

Questa squadra deve essere più precisa e cinica sotto porta, più attenta in difesa e deve avere un centrocampo più solido, se si vogliono continuare a coltivare ambizioni di promozione, perché questa squadra così come è composta, potrà sicuramente entrare nei play-off, ma non li potrà vincere.

Quindi non illudiamoci di questa vittoria e più di noi, non si illudano gli addetti ai lavori, la squadra va migliorata e ribadisco, rimodulata tatticamente e in attesa del mercato di gennaio, voglio commentare alcuni “consigli per gli acquisti”, proposti credo da vecchi nostalgici tifosi palermitani, che danno tre nomi che a parer loro, farebbero volare la squadra.

Tutto il popolo rosanero, aspetta con ansia la finestra di mercato del mese di gennaio, con la speranza che la società possa migliorare la squadra, al fine di potere raggiungere l’obiettivo della promozione in serie B, che oggi sembra oltremodo difficile, siamo tutti d’accordo che servirebbero almeno tre giocatori, ma dovrebbero essere di altissimo livello (tipo Almici almeno).

Non sono d’accordo sul fatto che ce ne vorrebbe almeno uno per reparto, per quanto mi riguarda, la difesa non appena tutti i protagonisti saranno in forma, sarà una delle migliori del campionato, noi non difettiamo in difesa, ma nella fase difensiva, a cui deve partecipare anche il centrocampo ed è a centrocampo che intanto si deve fare chiarezza.

In fase di non possesso, la squadra deve avere almeno otto uomini dietro la linea della palla e specie quando gli avversari partono in ripartenza non succede mai, perché a mio avviso si parte proprio dal fatto che un centrocampo a due deve difendere e attaccare e la cosa non è così semplice, molto spesso non c’è compattezza tra le linee e i reparti, non abbiamo il frangiflutti davanti alla difesa e specialmente questo accade spesso, quando Almici va da attaccare la profondità.

Con il centrocampo a due manchiamo di equilibrio, per me l’ideale sarebbe con Palazzi centrale davanti alla difesa, con Luperini e Odjer mezzali, quindi si potrebbe provare a prendere qualcuno di livello a centrocampo, poi il resto va fatto in avanti e per quanto riguarda il reparto offensivo, sono perfettamente d’accordo su Pettinari, ma sappiamo tutti che è difficile da ingaggiare.

L’altro nome per l’attacco è quello dell’ex 27enne Moreo, il giocatore dell'Empoli ha una valutazione di poco inferiore al milione, ma: verrebbe al Palermo in C? l’Empoli è interessato a cederlo? E poi, Moreo è il bomber da 15/20 gol a stagione? Condivido che sarebbe un ritorno gradito, un investimento anche in caso di promozione, ma come seconda punta, mancherebbe quindi sempre il bomber.

A centrocampo va necessariamente preso un trequartista, perché il regista ce lo abbiamo ed è Palazzi, sono d’accordissimo che serve qualità e fosforo in mezzo al campo, il 32enne Mora dello Spezia non so se può fare il trequartista o se è più un esterno, ma sicuramente ha più estro e fantasia, di quanto ne abbiano Valente e Kanoute, potrebbe essere il profilo ideale per fare un notevole salto di qualità.

Condivido pure il fatto che con la scadenza giugno 2021 e una buona offerta di contratto, verrebbe volentieri a Palermo e mi piace tantissimo questo accostamento con Cappioli, per la difesa avevo già detto che per me non serve nessuno, a maggior ragione il 30enne Struna, un giocatore troppo sopravalutato, che giocava a Palermo per le insistenze di Zamparini, che non so a chi doveva queto favore.

Un giocatore che dopo il Palermo è scomparso, tanto da andare a giocare nel campionato statunitense, che non è tra i migliori al mondo, non so come ci siamo potuti dimenticare di quanto male ha giocato a Palermo, Struna e Zamparini a soli sentirli mi si accappona la pelle, spero proprio no, sarebbe la seconda volta che mi vedrei costretto ad allontanarmi dal Palermo, so che tornerebbe di corsa e non è vero niente che in serie C farebbe la differenza, al di là delle valutazioni, per me resterebbero soldi buttati.

La Lega di Serie B con un comunicato, ha rinnovato la volontà della serie cadetta, di portare da quattro a tre le retrocessioni a partire dalla stagione 2021/2022, questa ipotesi di riduzione delle retrocessioni dalla serie B alla serie C, come tutte le riforme dovrà essere approvata dalla lega, al momento non c’è nulla di concreto.

Ma nel caso in cui venisse approvata, in serie B andrebbero solo le prime di ogni girone, rendendo nulli i play off e di conseguenza, l’interesse per l’intero campionato, situazione da non sottovalutare, perché significherebbe che se non andiamo in B quest’anno, il prossimo anno sarebbe davvero difficile.

mercoledì 9 dicembre 2020

Trasferta amara

Il Palermo è tornato sconfitto dalla trasferta di Foggia, in una partita in cui i rosa non sono riusciti quasi mai ad impensierire la difesa avversaria, se non solo nei primi minuti con un tiro di Floriano, che ha colpito la base interna del palo, per il resto è stato un Palermo sotto tono, che ancora una volta ha evidenziato (come oramai ripeto da tempo) la mancanza di una punta centrale di esperienza e di un rifinitore, capace di mettere gli attaccanti nelle condizioni di segnare.

È una mancanza che è sotto gli occhi di tutti e adesso comincia a scricchiola anche nella fase difensiva, che fino ad un paio di partite fa, era sembrata invece l’unica certezza, perché per me oltre all’equivoco tattico dei due centrocampisti, in difesa adesso si stanno commettendo pure tanti errori, che per gli elementi d’esperienza che la compongono, non sono ammissibili.

Contro il Foggia il Palermo è tornato ad essere mediocre, così come lo era stato nelle prime giornate, nel suo complesso la squadra non è mai riuscita a trovare il bandolo del gioco, i rosa sono stati molli, imprecisi e disattenti, tutti i giocatori sono stati al di sotto della sufficienza, un brutto Palermo che ha commesso un altro passo falso, annullato il vantaggio delle due vittorie di fila fatte al Barbera e allontanandosi di nuovo dalla zona play-off.

Crivello e compagni dovranno lasciarsi presto alle spalle questa nuova sconfitta, perché continuare su questa strada, potrebbe rendere davvero difficile il cammino per arrivare tra le prime dieci, a Foggia il Palermo ha solo subito senza nemmeno provarci e non è stato quello visto nelle ultime apparizioni, indipendentemente dall’assenza di Almici, non è bastato neanche nel secondo tempo cambiare l'assetto tattico.

Secondo tempo giocato con il doppio centravanti, Saraniti e Lucca (di due attaccanti non riusciamo a farne uno da 15/20 gol a stagione) e con Palazzi tornato nel suo ruolo originale di regista, Somma anche stavolta ha commesso un grossissimo errore di ingenuità ed è stato un disastro totale per tutta la partita, con l’innesto di Lucca, Rauti, Valenti e Palazzi, anche se a tratti, sembrava che il Palermo fosse migliorato ed invece si è trattato di mera illusione.

I risultati dicono che il Foggia in casa ha battuto Bari e Palermo, nonostante una situazione ambientale per niente rassicurante e si è portato al sesto posto in classica con 21 punti, così come avevo visto subito che la Ternana era una seria candidata alla promozione, mi sento di dire che il Foggia visto contro un Palermo mediocre, è un Foggia da metà classifica, una squadra senza lode e senza infamia, niente di che insomma.

A questo punto la vittoria di Castellammare di Stabia contro la Juve Stabia, resta l’unica vittoria esterna del Palermo, che è undicesimo in classifica con 16 punti ed è superfluo dire che già da domenica con la Casertana bisogna cambiare registro e possibilmente cambiare anche uomini e modulo, perché bisogna tornare a correre in attesa che arrivino quei due o tre rinforzi, indispensabili per raggiungere l’obiettivo minimo del 4° posto.

Intanto il Palermo ha dato via libera alla costruzione del nuovo centro sportivo, si tratta di un investimento da 6 milioni di euro per la realizzazione del nuovo centro sportivo per la prima squadra, indubbiamente si tratta di una esigenza, che una società moderna e ambiziosa non può più fare a meno.

Si tratta di una notizia importante e adesso non è una questione di ingordigia, ma anche lo stadio nuovo è un’esigenza prioritaria e poi non capisco l’aggiudicazione dell'assegnazione per i prossimi cinque anni, prorogabile per altri cinque, del campo comunale di Torretta, perché cinque anni mi sembrano pochi.

Solitamente adesso le assegnazioni sono trentennali e rinnovabili per la stessa durata, prima addirittura erano legate alla “tenuta in vita della società”, sicuramente prima si trattava di un eccesso, però cinque anni sono un eccesso al contrario, ma se fra cinque anni il Comune di Torretta non gli rinnova l’assegnazione, che facciamo?

A quel punto avremmo buttato via 6 milioni, fra cinque anni il Palermo potrebbe ritrovarsi in serie A, magari stia pure partecipando (tipo Atalanta) all’Europa League perché è questo il progetto futuro del Palermo oppure cediamo la società ad imprenditori più facoltosi e restiamo senza centro sportivo, credo che un centro sportivo debba essere di proprietà della società.

Si tratta dopo tutto di un investimento complessivo che si aggira sui 6 milioni di euro, 4 milioni per realizzare il progetto che prevede sei campi di calcio a 11 regolamentari, di cui tre in erba naturale e tre in erba sintetica, con annesse una palestra e una foresteria da utilizzare per alloggio e soggiorno dei tesserati della prima squadra e del settore giovanile e due milioni per l'acquisto dei terreni, la struttura sorgerà in un'area di circa 100 mila metri quadrati e per la cui gestione il Palermo dovrà corrispondere al Comune di Torretta, un canone annuo di concessione di 12.600 euro. 

giovedì 3 dicembre 2020

Contro la Viterbese si rivedono vecchi fantasmi.

Il Palermo ha pareggiato 3 a 3 con la Viterbese, nell'ultimo dei quattro recuperi infrasettimanale causa Covid, quattro gare in casa che in teoria avrebbero dovuto fruttare dodici punti, utili ai rosa per la rincorsa al quarto posto (obbiettivo minimo), attualmente nelle mani della Turris con 20 punti in 12 partite (le stesse che ha giocato il Palermo), peccato, perché il Palermo ha perso una grandissima occasione per avvicinarsi alle zone alte della classifica.

Da questi 4 recuperi, il Palermo ha ricavato un magro bottino, ovvero, solo 5 punti sui 12 in palio, frutto di una vittoria, 2 pareggi e 1 sconfitta, patita questa proprio contro al Turris, sarebbe bastata solo la vittoria invece della sconfitta con la squadra campana, per avere oggi 19 punti contro i 17 della Turris, per essere quarti a quota 19 con Catania e Catanzaro.

Quella con la Viterbese è stata una gara rocambolesca, un pareggio che però sta stretto ai rosanero, che hanno tenuto come sempre in mano il pallino del gioco, per quasi tutta la partita, costruendo come al solito diverse occasioni (non molte per la verità) da rete, senza però riuscire ad essere mai particolarmente pericolosa e subendo gol alla prima occasione degli avversari.

La squadra di Boscaglia non è riuscita a pungere come doveva e la retroguardia rosanero alla fine si è rilevata troppo sguarnita, sbilanciata com’è, nel tentativo di spingere i compagni nell’area avversaria per sbloccare la partita e poco protetta da un colpevole centrocampo a due.

Un pareggio per 3 a 3 tra due squadre di livello e di classifica completamente diverse, in una partita senza logica, perché il Palermo era lanciatissimo verso i primi posti della classifica, la Viterbese invece occupava la penultima posizione, era reduce da due sconfitte consecutive, fra l’altro le ultime due partite del nuovo tecnico appena subentrato ed era il peggiore attacco del girone.

È vero che nonostante un primo tempo soporifero, con solo un paio di conclusione degne di nota da parte di Silipo, di cui una delle quali si stampa sul palo, gli avversari non si sono mai minimamente resi pericolosi, per quello che si è visto in campo, il Palermo comunque meritava la vittoria, ma nel calcio si sa che devi fare sempre un gol in più degli avversari.

Non è che se non segni non vinci, perché di gol il Palermo ne ha fatti tre, intanto ne ha subito tre in quattro tiri nello specchio della porta, questo oltre ad evidenziare che la fase difensiva deve essere ancora registrata meglio (si cambiano continuamente gli uomini) e anche nella protezione della linea difensiva (solo 2 centrocampisti).

Perché la differenza l’ha fatto proprio il fatto che loro le occasioni le hanno sfruttate tutte, mentre noi con il solo Saraniti (tira solo lui) abbiamo sciupato tutto quello che si poteva sciupare e pensare che siamo andati pure in vantaggio e non erano neanche i primi minuti della gara.

La partita andava chiusa prima, già nel primo tempo come era successo con il Monopoli, ma se passi in vantaggio a mezz’ora dalla fine, la partita si deve “gestire”, si deve gestire bene la reazione dell’avversario, non ci si fa pareggiare prima e superare poi nel giro di tre minuti, per poi dovere rincorrere un pareggio, che anche quando lo hai ottenuto ti va stretto e che per tanto ti fa sbilanciare ancora di più, con il rischio di prendere anche il terzo.

E poi una volta ottenuto il pareggio, andava gestito bene anche l’arrembaggio per la vittoria, che sistematicamente ci ha portato a subire il terzo gol (fase difensiva zero), per tornare a rincorrere un altro affannoso pareggio, quando si poteva vincere la partita comodamente.

La stima per Boscaglia è invariata e si vede che è un allenatore di un’altra categoria, solo che secondo me la squadra ha dei limiti individuali, oltre a quelle strutturali che ho sempre menzionato e se la mancanza del centravanti è per certi versi “giustificabile”, non è giustificabile qualche equivoco tattico del tipo solo due mediani a centrocampo e di un tour over non indispensabile con i 5 cambi.

Vero è che molti giocatori hanno una forma approssimativa e che chi gli è subentrato no ha fatto male, ma si sono verificate delle incongruenze, Broh per esempio non si “completa” con Odjer e si continua a lasciare fuori Martin, Kanoute che neanche lui ha giocato male, però non ha inciso quanto incide Floriano e poi tutti gli altri a seguire, mi ha dato insomma, la sensazione di una squadra slegata.

Questa squadra deve essere più cinica e più “essenziale”, perché non riesce a materializzare in punti, la notevole differenza tecnica che c’è con le altre, un punto è sempre meglio di niente, però se non si vince con la penultima in classifica e si prendono pure tre gol dal peggiore attacco, qualche domanda è doverosa farsela, ora bisognerà provare a vincere in casa del Foggia per recuperare e la cosa non è facile.

L’obbiettivo è e resta sempre quello del ritorno in serie B già da questa stagione, capisco che non si tratta di una formalità, anche perché bisogna passare da lunghi ed estenuanti playoff, nonostante l’inatteso pareggio, il Palermo deve puntare a raggiungere prima possibile il 4° posto, possibilmente prima della sosta, poi serve ancora qualche altro innesto di mercato e cosa più importante non fare più passi falsi come con la Viterbese.

Dalle quattro partite restanti prima della sosta, bisognerà raccattare almeno 8 punti, perché escludendo le due pugliesi Foggia e Bari (due pareggi), le altre due partite sono alla portata dei rosanero.