giovedì 28 marzo 2024

Corini valuta il ritorno alla difesa a 3

Il Palermo (Corini) sta studiando nuove soluzioni tattiche, con un possibile ritorno alla difesa a 3, dopo che il mercato estivo quanto quello invernale, è stato fatto (male) per il 4-3-3, non ci sarebbe niente di male a sconfessare la difesa a 4, solo che cambiando sconfessi almeno anche il centrocampo, se non addirittura l’attacco che è tra i più prolifici, senza dimenticare che con la difesa a 3 quest’anno, abbiamo fatto una delle peggiori partite, quella con il Catanzaro persa per 2 a 1.

Una sconfitta per 2 a 1, che avrebbe potuto essere anche un 5 a 1, una partita, una sconfitta, molto simile a quella col Venezia, anche contro i lagunari, Corini ha provato a fare diversi disperati esperimenti tattici, per provare ad arginare la deriva, come Vasic, che prima gioca da esterno, poi da mezzala e poi praticamente terzino e come dicevo nel post precedente, la difesa a 3 rischia di far diventare superflui diversi acquisti importanti, come tutti gli esterni offensivi, tranne se Corini non passa al 3-4-3.

Per la difesa a 3 poi, non so se il Palermo ha dei giocatori così rapidi, per potersi permettere un gioco adeguato nella copertura con i centrali, quindi non saprei se con la difesa a 3, il Palermo riesca a uscire dalla crisi, è una speranza, come è una speranza l’attesa di Lucioni, di sicuro c’è che non cambieremo l’allenatore e che cambiarlo adesso non avrebbe più senso, contro il Pisa dovremmo rivedere Lucioni e la difesa 3, le prime prove non sono state fatte nell’amichevole con il Lommel, perché mancava troppa gente.

Quello di oggi è un Palermo che ha una media da Playout e non da promozione, i rosanero sono sprofondati nuovamente in una crisi psico-fisica, che sta influendo anche nella classifica, nel giro di qualche settimana è passato da seconda in classifica, a sesto con 8 punti di distacco dal secondo posto e in questo periodo ha raccolto solo quattro punti nelle ultime cinque gare.

Nessuno in serie B nello stesso periodo ha fatto peggio del Palermo, una sola vittoria e pure risicata, in casa del Lecco ultima in classifica, frutto di tante scelte sbagliate, a cominciare dalla scelta della guida tecnica che ha lasciato molto a desiderare, per continuare con la scelta di confermare il tecnico fino a fine stagione, per non parlare dei molti errori commessi anche in sede di mercato, spinti o consigliati dal tecnico.

Mateju e Marconi su tutti, si sono salvati un po' Aurelio, Graves e il rumeno, perché dovevano fare le riserve, ma anche Ceccaroni senza Lucioni ha balbettato, Lucioni stesso non è mai stato preponderante, per non parlare di molti altri acquisti, che non hanno dato l'apporto che si sperava, Henderson, Insigne, Vasic e anche Coulibaly, pesano i mancati acquisti del terzino destro, che doveva essere preso in estate e Diakitè a gennaio doveva arrivare come centrale per sostituire Lucioni.

Comunque a giugno dovrà essere rivoluzione e non soltanto in campo, ma anche in panchina, a parte il tecnico, quante volte ho detto che dal mercato pretendevo almeno 4/5 calciatori relativamente giovani di media serie A e invece sono arrivati giocatori vecchi di buona serie B, quindi o di riffa o di raffa, il prossimo anno in A o in B, bisogna cambiare tutto, ma con criterio e non con l’algoritmo.

Contro il Lommel (chi è?) allo stadio c’erano solo quattro mila spettatori, hanno segnato Di Francesco e Gomes, in una partita dai ritmi a tratti compassati e poi c’è stata la solita distrazione in difesa, cori polemici dei tifosi, racchiusi in uno striscione esposto dalla curva Nord inferiore, che recitava: “Settori ospiti sold out e 30mila al ‘Barbera’ meritatevi il sostegno di una città intera”, credo che i tifosi abbiano ragione nell’esprimere il loro disappunto, per una società , una squadra e un allenatore, non all’altezza della storia rosanero.

Il Manchester City è tra le squadre interessate a Camarda del Milan e subito i giornali ci ha montato l’articolo e i tifosi cominciano a sognare, l’unico motivo per cui il Palermo potrebbe sperare, è nella eventuale possibilità che il City lo acquisti e i genitori con l’assenso degli agenti, chiedano allo sceicco di lasciare il ragazzo per qualche anno in Italia e allora il City Group scelga di mandarlo a crescere a Palermo.

Quindi non ci illudiamo, che come squadra possiamo avere un ruolo cruciale nella trattativa, perché con tante squadre della loro galassia, più quotate, più attrezzate e con allenatori bravi, perché dovrebbero mandarlo in serie B, al posto di Soleri (che non gioca mai) a fare la riserva a Brunori e fargli fare la fine di Deplanches che non ha giocato ancora nemmeno un minuto.

A Palermo con questo allenatore, riusciamo a non fare giocare nemmeno Traorè e dovremmo avere il coraggio di fare giocare un ragazzo di 16 anni? Corini non è un allenatore che rischia e per me, non è neanche un allenatore, come diciamo a Palermo è un mancia pani, uno messo la che si atteggia ad allenatore, ma non sa nemmeno da dove deve cominciare e ne ho parlato già abbondantemente, piuttosto, pensiamo a questo rush finale che ci attende.

Intanto il ragazzo ha un minimo d’accordo con il Milan, poi dovesse prenderlo il Manchester City, per superare il problema che non può andare in Inghilterra a 16 anni, per le regole post-Brexit, perché dovrebbe mandarlo a Palermo e non al Girona, o al Tolosa o in qualche squadra dove gioca con più continuità? Noi siamo illusi, che siamo i figli prediletti dello sceicco e invece non è così, siamo una società mediocre in un campionato mediocre, quello italiano.

Il fatto che i rapporti tra il Milan e Palermo sono buoni, non significa niente, Deplanches lo abbiamo pagato al Vicenza e Traorè che il Milan ce lo aveva dato per farlo giocare, Corini non lo fa giocare mai, forse, prima, c’erano buoni rapporti, ma dopo questo passaggio di Traorè a Palermo e finché ci sarà Corini, il Milan preferirà altre squadre per prestare i giocatori. 

mercoledì 20 marzo 2024

In prospettiva dei playoff, la Sampdoria e tra le migliori squadre del momento.

 

La Sampdoria è in risalita, ha fatto tre vittorie di fila ed è con il Parma è la migliore squadra in questo periodo, un filotto che ha portato i blucerchiati nei playoff, data per scontata la promozione del Parma, dietro di lei ci sono tre squadre che si stanno giocando il secondo posto, in grande ascesa è il Venezia, ma anche il Como è tosto, forse la Cremonese accusa un po' di stanchezza, ma la distanza è tale, che ne Palermo e ne Catanzaro potranno raggiungerla.

Vedremo cosa succederà il 26 aprile in Venezia-Cremonese, ma per i rosa comunque non cambierà nulla, oramai bisogna pensare ai playoff, anche qui, difficilmente il Palermo ne può restare fuori come lo scorso anno (con lo stesso allenatore), però così è dura anche ai play-off, con o senza Lucioni, perché non sono completamente convinto che torna Lucioni e risolviamo tutti i problemi, occorre correggere pesantemente la fase difensiva e se non proprio con gli uomini, almeno tatticamente.

Perché la squadra non può permettersi di avere due soli mediani a protezione della difesa, due mediani che poi spingono in avanti, Gomes fa assist e Segre segna di testa, se poi a lungo andare viene pure a mancare la condizione fisica, questo non può essere più accettabile, adesso Corini ha due settimane per lavorare su un nuovo modulo e poi otto partite per arrivare il più in alto possibile.

Intanto non è vero che peggio di così non può andare, certo a otto partite dalla fine, ci aspettavamo almeno un Palermo quinto a un punto dalla quarta, la promozione diretta oramai è andata, i play-off però ci sono ancora, ma dobbiamo arrivarci e giocarceli al massimo delle nostre possibilità e che sono tante, nonostante gli spettacoli osceni e un tecnico sopportato al di là della ragionevole pazienza.

La situazione è pesante e ripartire non sarà facile come pensa Corini, forte del fatto che non è in discussione (questo è il peccato originale), pensa che può cambiare le cose come ha fatto a ottobre-novembre, passando dal 4-3-3 al ridicolo e pappagallesco 4-2-3-1, che poi a lungo andare gli ha dato torto, perché sono gli uomini messi in campo che non soddisfano.

Il City Group gli ha rinnovato la fiducia, anche dopo la figura meschina fatta contro il Venezia, ma allenatore e giocatori devono trovare la soluzione per venirne fuori alla grande e la strada è una sola, vincere la finale play-off, come ha fatto Baldini due anni fa, ma ho i miei dubbi, perché i difetti sono tanti e il campionato è praticamente finito, quante volte l’ho detto, anzi predetto questa situazione, mi avessero ascoltato una volta.

Almeno i play-off ce li dobbiamo giocare in posizione privilegiata, questa squadra però, pare pure in una brutta condizione fisico-atletica e mentale, Corini continua a dire che la squadra è con lui, ma io sono convinto che l’hanno mollato, come Allegri alla Juventus, dobbiamo risalire la classifica (quasi impossibile) per evitare il turno preliminare, se non sarà così, i play-off rischiano di durare pochissimo.

Corini almeno si è accorto o gli e lo hanno fatto notare, che in campo serve più equilibrio, pensa di risolvere il problema accantonando il 4-2-3-1 che non ha convinto (non ho fatto altro che ripeterlo a lui e a Pioli), intanto bisogna trovare un modulo più adatto alle caratteristiche di chi gioca, perché non ha senso fare un modulo per Insigne e Stulac, un modulo meno sbilanciato, che per me deve essere un 4-3-1-2 e non altre cose che mi sanno di pezza più grossa del buco.

Certo, ora pesa anche l’infortunio di Ranocchia, per me i sostituti naturali sono Henderson e Vasic, il primo non ha mai convinto totalmente, neanche domenica, mentre il secondo a parte gli infortuni, ha giocato da per tutto tranne che nel suo ruolo, ci sarebbe anche Coulibaly (perché abbiamo preso tutti questi trequartisti?), che se pur non mi convince, con i tre a centrocampo è l’unico che può fare la mezzala.

Ma pare che il genio, stia pensando alla difesa a tre, con Diakité, Nedelcearu e Ceccaroni e questo mi può stare anche bene, l’importante che non giochi Marconi, con un centrocampo a cinque come quello dello scorso anno, con Lund da una parte e Di Mariano dall’altra, quindi con Ranocchia penalizzato mezzala come è stato Verre lo scorso anno? ma non capisco cosa significa non è escluso il rombo.

Si lo so, con un trequartista dietro le punte, quindi un 3-4 a rombo – 3? Oppure un 4-4 a rombo – 2? Il calcio non è matematico, come ho sempre detto è ripetuto, il calcio non è una scienza esatta, nel calcio 2 più 2 non fa mai 4 e non è un’opinione, il calcio non è una cosa complicata, tant’è che è lo sport più praticato, ci giocano pure gli scemi, perché farlo diventare difficile?

Non servono tutte queste formule magiche, bisogna avere criterio e mettere la gente giusta al posto giusto, non c’è l’alternativa al 4-3-3, perché il Palermo da 4 mesi gioca con il 4-2-3-1, ma quale partite vi vedete? Da chi ve le fate raccontare? L’unica cosa vera è che c’è la necessità di registrare meglio la difesa e avere un filtro maggiore a centrocampo.

martedì 19 marzo 2024

Ci sono i playoff da raggiungere.

Il Palermo crolla ancora una volta in casa, davanti a un grande Venezia, protagonista di una partita praticamente perfetta e che ha praticato un calcio armonioso ed efficace, il Palermo invece è uscito dal campo tra le proteste, i fischi per la squadra e pesanti frasi all'indirizzo del tecnico, al quale è stato chiesto chiaramente di andarsene, con queta frase che non ha fraintendimenti: "Corini vattene via".

La contestazione è stata per tutta la squadra e per diversi minuti, a Palermo c’è di nuovo un’aria tesa tra tifosi, squadra, allenatore e società, la società deve farsi sentire e cambiare rotta, forse non è adesso il momento dei processi, però andavano fatti prima, qualsiasi allenatore arrivi adesso, avrà grosse difficoltà a mettere in piedi un Palermo capace di fare filotto, confermando quello che è il suo valore, il Parma (65) oramai ha preso il volo, mentre Venezia (57), Cremonese (56) e Como (55), inevitabilmente si giocheranno il secondo posto.

Quando la battaglia si fa dura, anche dalla bassa classifica si moltiplicano gli sforzi, il quinto posto al momento è nelle mani di Catanzaro e Palermo a 49 punti, distanti 8 punti dal secondo posto, troppi a nove partite dalla fine e con almeno 4 squadre davanti, mentre da dietro incalzano Sampdoria 40 e Brescia 39, non è che possano disturbare più di tanto i rosa, però entrambe a fine del girone d’andata erano spacciate e con un piede in serie C, per i presunti play off Catanzaro-Brescia e Palermo-Sampdoria, non darei nulla per scontato.

Gautieri allenatore al momento svincolato ha detto: “Critiche a Corini? In campo ci vanno i giocatori” e gli rispondo: vero, ma allora se l’allenatore non serve, perché bisogna pagare 9 milioni ad Allegri? E perché ci si ostina a pagare e tenere Corini in panchina? Forse lui è attualmente svincolato perché l’allenatore non serve, perché in campo ci vanno i calciatori, questo è quello che dicono i buonisti, quelli che non si vogliono compromettere.

Comunque a fine campionato, il play off di Serie B si giocheranno subito senza nessuna pausa, il turno preliminare prevede una partita unica sul campo della meglio piazzata, in questo caso Palermo-Sampdoria a Palermo, in caso di pareggio al termine dei tempi regolamentari, si disputano i supplementari e poi se permane il pareggio, passa il turno la squadra meglio classificata, quindi il Palermo e senza calci di rigore.

La semifinale si gioca con gare di andata e ritorno, con la prima partita che si gioca in casa della squadra che ha disputato il turno preliminare, quindi il Palermo, in caso di parità tra andata e ritorno si qualifica alla finale la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare, senza supplementari e rigori, quindi non il Palermo, che non può perdere se vuole arrivare alla finale.

Anche questa prevista con gara di andata e ritorno, con la prima che si gioca in casa della squadra con la peggior classifica nella stagione regolare, la seconda in casa della migliore, in caso di parità tra andata e ritorno viene promossa in Serie A la squadra meglio classificata nella stagione regolare, senza supplementari e rigori che invece vengono disputati soltanto se le due squadre hanno chiuso la stagione a pari punti, quindi al momento se la finale fosse Catanzaro-Palermo, si farebbero supplementari e rigori.

Per questi playoff, la società non ha nessuna intenzione di mandare via Corini e anche se sta pensando già a un nuovo progetto e chiaramente con un altro allenatore, il Palermo deve provare a ripartire, la risposta di Corini a chi gli chiede le dimissioni, è la valutazione del cambio di modulo, io non capisco perché , se la squadra era stata costruita (male) per il 4-3-3, si è voluto giocare con un insignificante 4-2-3-1, vedremo dopo la sosta, ma giralo quanto vuoi, è l’allenatore che non può allenare, vogliamo provare un nuovo sistema di gioco? proviamo.

Promozione diretta compromessa e forse pure quella tramite i play off, la sosta, se Corini avesse le idee chiare, potrebbe essere un’occasione per il Palermo per ritrovarsi e ripartire, non sono d’accordo che i problemi del Palermo siano solo tattici, quindi ammesso che Corini trovi i giusti accorgimenti tattici, potrebbero non bastare, troppi calciatori insoddisfatti e sottotono, come mai la società non si accorge che i calciatori hanno mollato il tecnico?

A pasquetta il Palermo giocherà con il Pisa, il ritorno in campo potrebbe portare il Palermo di nuovo con la difesa a tre, io ritengo che sia un problema di centrocampo a due, poi se un luminare del calcio come Corini, ritiene che con l’inserimento di un terzo centrale di ruolo, possa dare più sicurezza a un reparto che continuerebbe a non essere schermato, alzo le meni e mi arrendo.

Il 3-5-2 che qualcuno vorrebbe che il tecnico mettesse in pratica, non è stato il modulo cardine di buona parte della stagione e no come dice qualcuno, Mateju è stato titolare a destra per tutto il campionato, Lund lo è stato a sinistra e al centro ci sono sempre stati due centrali (Lucioni-Ceccarini; Lucioni-Marconi e Nedelcearu-Ceccarini), chi parla del 3-5-2 mente sapendo di mentire, poi su un centrocampo più folto, ricordo che in questo caso, Diakitè o chi per lui e Lund, dovrebbero farsi tutta la fascia.

Come diceva Paolo Panelli, si fa in fretta a dire cambio modulo e poi abbiamo i calciatori per potere cambiare? I tre centrocampisti con Diakitè e Lund chi sarebbero? I soliti: Gomes, Segre e Ranocchia? Ma siamo certi che Ranocchia possa fare la mezzala e che riesca a dare copertura anche a Diakitè? Bene, Ranocchia è in grado, ma è pure capace di innescare le due punte? e chi con Brunori? Mancuso? Soleri? O Di Francesco?

Io sarei più propenso per un 3-4-3, un modulo molto equilibrato e che mantiene i meccanismi offensivi del tridente d’attacco, l’unico reparto che per certi versi funziona, a farne le spese in questo caso sarebbe Ranocchia? Il terzo centrale in difesa sarebbe Diakitè o Marconi? Lund a sinistra e Diakité largo a destra o a destra Segre o addirittura Di Mariano? Per me si continuerebbe a fare confusione, motivo per cui siamo a questo punto.

La squadra è stata costruita per ordine di Corini, per il 4-3-3, ma con l’arrivo di Ranocchia si presta meglio al 4-3-1-2, con Ranocchia dietro le punte, Soleri o Mancuso ad affiancare Brunori, con questa soluzione i rosa potrebbero essere più equilibrati e più concreti, senza perdere, anzi migliorando la fase offensiva, ma a patto che si definiscano bene i ruoli dei calciatori, per esempio: Vasic non è un attaccante esterno e Segre non è un mediano, così, giusto per dirne una.

  

domenica 17 marzo 2024

Sarri tradito e insultato come Crisà.

 

Vista la prepotente analogia con le dimissioni di mister Crisà, abbiamo voluto commentare proprio con lui l'addio di Sarri alla Lazio.

Mister, anche Sarri come lei ha deciso di farsi da parte per evitare ulteriori problemi alla squadra, i ragazzi non lo volevano più seguire, si erano creati problemi molto gravi con lo spogliatoio e con l’ambiente esterno, che hanno portato la squadra a non giocare più bene come prima e a perdere qualche posizione in classifica:  

“Si, la situazione è molto simile, direi quasi identica, se non fosse per il fatto che con Sarri in comune abbiamo solo l’idea di gioco dell’alternanza corto-lungo, per altro non mi sento di potere essere paragonato a Sarri, veda, l’allenatore è anche un uomo e io, così come Sarri, vogliamo essere prima uomini, le dimissioni non sono come dice De Laurentis l’esercizio del perdente, ma il coraggio di assumersi le proprie responsabilità, cosa che non è usuale”.

Lotito nella sua risposta appare abbastanza chiaro; “L'addio di Sarri non era nell’aria. Una cosa inaspettata, un fulmine ciel sereno”, è stato così anche per lei:

“Si, anche qua c’è molta somiglianza, la mia idea era quella che il Riese sarebbe stata la mia ultima squadra, ma il calcio nelle sue situazioni è molto dinamico e i capovolgimenti di fronte sono all’ordine del giorno, niente è più imponderabile del calcio”.

Lotito sostiene che Sarri è stato tradito:

“È uguale anche questo, si anch’io sono stato tradito da alcuni comportamenti di diverse persone, c’era qualcosa di strisciante di subdolo all'interno del gruppo e all’esterno, calciatori che vanno a piangere dal presidente, genitori che fanno comizi per una sostituzione, di giocatori che non sanno fare uno stop, che sbagliano i passaggi più elementari e non gradiscono gli allenamenti pesanti, tutta gente con le facce finte e di circostanza”.

La società in pratica lo aveva confermato già per il prossimo anno?

“Si, stavamo lavorando pure per la prossima stagione, la società aveva fiducia nel mio lavoro, era l’ex tecnico dei giovanissimi, cha ha plagiato alcuni genitori e alcuni giocatori, che non mi stimavano più”.

Quindi qualcuno lo ha tradito, lo hanno insultato, gente schierata e ostile?

“Si, da sempre, fin dai primi giorni, gente che difende l’indifendibile, prevenuta, incapace, ruffiana, gente che dovrebbe giudicare la quotidianità, di un lavoro che spesso porta zero riscontri”.

Per certi versi è stata quasi una liberazione?

Si, ora la squadra è arbitro di sé stessa, non ha alibi e non ha modo di scaricare su qualcuno le proprie responsabilità, la squadra, i genitori e anche la società, hanno bisogno di una svolta mentale immediata,

per affrontare la prossima stagione”.

Corini che confusione e Palermo che delusione.

A fine partita fischi per il Palermo (sono oramai una consuetudine) e applausi a scena aperta per il Venezia, con ovazione per Pohjanpalo, ennesima sconfitta per i rosa, che stavolta non hanno giocato solo male, sono stati annientati da un grande e organizzatissimo Venezia, dove si vede chiaramente la mano dell’allenatore, cose che invece continua a non vedersi nel Palermo, scomparso dal campo dopo un quarto d’ora.

Allo strapotere dei lagunari, il Palermo ha risposto con una grande confusione e sinceramente il 3 a 0 è un risultato che sta stretto ai veneti, il Palermo come sempre comincia bene, beh, insomma e non appena la partita si fa un po' più difficile, si complica un po', va in difficoltà e non riesce a emerge dalla grande confusione, che Corini mette in campo ogni santa partita, i rosa si perdono e non riescono a ricompattarsi.

La squadra e l’allenatore, sono stati fischiati già alla fine del primo tempo e poi a fine gara, Corini è stato invitato (si fa per dire) per l’ennesima volta ad andare via, il tecnico e la società devono prendersi le loro responsabilità, il tecnico non può continuare a mandare in campo una squadra senza capo e né coda, priva di un minimo di convinzione e la società non può continuare a tenere sulla panchina questo allenatore.

Continuando così, non solo non si andrà in serie A, ma si rischia di sfasciare l’ambiente, il rapporto tra tecnico e giocatori, il valore stesso dei calciatori e il rapporto tra la squadra e i tifosi e tra la società e i tifosi, che fin qui sono corsi in massa allo stadio, ma sono capaci nella stessa maniera di voltare le spalle a tutti e a tutto, come è successo negli ultimi anni di scellerata gestione di Zamparini.

I giocatori sono irriconoscibili, abbiamo un parco giocatori che se escludiamo qualcuno, si sono tutti deprezzati, qualcuno deve chiederselo perché la squadra non ci ha capito nulla, perché la squadra non sa mai come deve giocare, perché spesso la squadra è in balia dell’avversario, perché nell’ultimo mese la squadra è peggiorata settimana dopo settimana?

giovedì 14 marzo 2024

È tempo di rinnovi, ma non per tutti.

Mancano dieci giornate alla fine del campionato di serie B e le squadre iniziano a fare i calcoli e anche noi, il Parma conta i giorni che la separano dal ritorno in serie A, mentre la Cremonese, il Como e il Venezia, si contendono il secondo posto, con due che non andranno direttamente nella massima serie, faranno i play off, ma entreranno alla fine e potrebbero incontrare Catanzaro e Palermo, se vincono il loro play-off.

Ogni punto adesso è fondamentale, le squadre cercano di guadagnare più punti possibili e qualcuno nel frattempo sta cercando di sistemare alcuni rinnovi, per il Palermo ci sono contratti che scadono a giugno, sono quelli di: Henderson, Chaka Traorè, Mancuso e Coulibaly, ma si tratta di giocatori in prestito, che torneranno tutti alle loro rispettive società.

Per Buttaro, Soleri, Pigliacelli, Nedelcearu, Di Mariano, Segre e Broh, la scadenza è giugno 2025, di questi al momento l’unico che il Palermo sta cercando di rinnovare, per evitare di perderlo a zero e perché ha richieste dalla serie A è Segre, per gli altri si vedrà prima come finisce il campionato, Segre è diventato imprescindibile per il Palermo e non ha ancora rinnovato.

Diverse squadre di Serie A sarebbero pronte a prenderlo e se non dovesse rinnovare, il Palermo potrebbe perderlo anche a parametro zero il prossimo anno, quindi il suo rinnovo di contratto è diventato cruciale, anche perché sarebbe un giocare su cui puntare anche in Serie A, Segre vuole tornare nella massima categoria e se non dovesse farlo con il Palermo, potrebbe realizzare il suo desiderio con un’altra squadra.

Già a gennaio la Salernitana si era interessata a lui, ricevendo un secco “no” da parte della società, che pare voglia blindarlo, per puntare su di lui anche il prossimo anno, il giocatore andrebbe via da Palermo per una cifra attorno ai 5 milioni, Segre ha la volontà di rinnovare, ma vuole un adeguamento, specialmente con la promozione in Serie A, le altre scadenze sono: Damiani, Brunori e Saric nel 2026, Graves e Aurelio nel 2027.

Lecco-Palermo si presentava come la prova del nove, un altro passo falso contro la squadra ultima in classifica, sarebbe stato determinante per il futuro più o meno recente di Corini sulla panchina rosanero, e per i rosa, un’ulteriore difficoltà per raggiungere il secondo posto, nonché in prospettiva per vincere i play-off, anche se ci sono ancora trenta punti in palio e nove scontri diretti nelle dieci giornate rimanenti, di cui il Palermo ne deve giocare quattro.

Il Palermo si aggiudica a fatica la partita contro il Lecco, ma Corini è contento, sicuramente i calciatori hanno avuto uno spirito più combattivo delle altre volte ed era fondamentale tornare alla vittoria, anche se i tre punti ottenuti, sono arrivati con sofferenza e sudore, perché il Lecco ha messo in difficoltà il Palermo, che nel secondo tempo non è riuscito praticamente mai a rendersi pericoloso, anzi subisce l'offensiva dei padroni di casa.

Il Lecco fanalino di coda del campionato, ha giocato con grinta e orgoglio, provando sino alla fine a portare a casa almeno un punto, contro un Palermo con una manovra d'attacco poco efficace, la prossima partita col Venezia adesso diventa ancora più fondamentale e allora si che andrebbe anche bene un’altra vittoria sporca con la terza in classifica, anche a condizione poi di salvare solamente il risultato.

Il Palermo si risolleva ed è quinto con 49 punti a nove partite dalla fine e in vista dei prossimi scontri diretti, che possono determinare il futuro dei rosanero e si tengono sulla scia di chi lotta per la promozione diretta, il Venezia terzo con 54 punti, è a -2 dalla Cremonese seconda a 56, il Como con 52 punti è quarto, il Catanzaro resta sesto a 48 punti.

  

mercoledì 6 marzo 2024

Corini in discussione per i tifosi.

 

Tifosi furiosi per la seconda sconfitta consecutiva e per avere raccolto un solo punto in tre giornate, i sostenitori rosanero sono insorti ancora contro Corini per la sua gestione, il Palermo non riesce a trovare continuità e prosegue il suo campionato fra alti e bassi, i tifosi come spesso accade chiedono l’esonero del tecnico, ma la società non ha nessuna intenzione di cacciare l’allenatore, quindi per la società Corini non è a rischio e non cambia.

Per la mentalità del “City Football Group”, il tecnico se non è proprio in una situazione fallimentare non rischia l’esonero, anche se credo proprio che il suo lavoro è ovviamente in discussione anche per la proprietà, il Palermo viaggia comunque in piena zona playoff e matematicamente la promozione diretta è ancora raggiungibile, anche complicandosi le cose, tramite i play off la promozione può arrivare lo stesso.

Corini mostra un’apparente tranquillità, dice che quello che voleva vedere l’ha visto e che quella di Brescia è stata una sconfitta dignitosa, comunque dobbiamo ripartire già dalla prossima sfida di Lecco, contro il fanalino di coda del campionato, che è già al quarto cambio in panchina, per l’allenatore è questione di trovare un giusto equilibrio tra gol fatti e gol subiti, secondo me il Palermo gioca male, perde sempre le distanze tra i reparti e dipende solo da 4/5 giocatori.

Intanto il campionato sta finendo e dobbiamo trovare ancora un giusto equilibrio tra gol fatti e gol subiti, poi sentire dall’allenatore che non possiamo ambire ai primi due posti, anche se è vero è deprimente, Corini è troppo umile per questa missione, dovrebbe affrontare ogni avversario allo stesso modo, come se fosse sempre la partita della vita.

Dovrebbe avere la capacità di gestire le energie e le risorse, il minutaggio spalmato sull’intera rosa disponibile, fa sentire tutti partecipi del progetto e consente a ognuno di dare il meglio di sé e di avere una squadra coerente e costante, invece emergono limiti e incertezze, tecnico-tattiche e mentali.

Non può diventare un alibi l’espulsione di Marconi, i problemi di Corini sono ancora quelli dello scorso anno e che non sono stati risolti, penso che sia arrivato il tempo di porvi rimedio, il Palermo come la scorsa stagione è crollato sul più bello, Corini non è sempre “lucido” e quando la battaglia si dura, non lo è ancora di più e sbaglia tutto, il secondo posto è un miraggio, ma l’allenatore non lo deve dire, specialmente se allena una corazzata come il Palermo, dove è proprio il tecnico che deve fare la differenza.

La partita con il Brescia è lo specchio della stagione, un cammino pieno di alti e bassi, in una settimana è cambiato tutto, la squadra e l’allenatore sono in confusione, con Corini chiaramente sul banco degli imputati, la società ha intenzione di andare avanti con lui fino al termine della stagione, quando gli scadrà il contratto, che se fino ad oggi non è stato rinnovato ci sarà un perché, comunque vada la prossima stagione Corini non sarà sulla panchina dei rosa.

A questo punto credo che già si siano fatte le dovute riflessioni, tant’è che già circola il nome di Gotti (veramente anche quelli di Inzaghi e Grosso), gli errori del tecnico da due anni a questa parte sono sempre gli stessi, errori di modulo, di formazione, di sostituzioni, per non parlare della comunicazione, gli errori sono costanti e incontestabili, diversi cambi di formazioni non sempre comprensibili, come alla contemporanea assenza dal primo minuto dei tre “moschettieri” dell’ultimo periodo: Diakité, Segre e Ranocchia, mentre continua a far giocare Gomes, che invece è il più stanco di tutti.

Perplessità anche sulle sostituzioni e sui moduli adottati, a Brescia pensavo uscisse Di Mariano e invece è uscito Henderson, Mancuso al posto di Brunori all’inizio del secondo tempo non l’ho capito, Brunori ha la capacità di inventarsi sempre qualcosa e non dovrebbe uscire mai, utilizza troppo poco Traorè e Vasic, una gestione per me molta approssimativa.

Mi piacerebbe vedere un Palermo formato Cremonese, che ancora una volta in dieci ha fatto il “miracolo”, vincendo a Modena all’ultimo secondo del recupero, conquistando il secondo posto e distaccando i rosa di sette punti a dieci partite dalla fine, per un Palermo così (formato Cremonese), il secondo posto non sarebbe un miraggio, in classifica siamo stati scavalcati anche dal Catanzaro, che ha vinto in trasferta il derby di Cosenza, dopo avere battuto anche il Bari di Iachini.

Così diventa difficile anche affrontare un eventuale play off, con altre quattro squadre davanti, in caso di parità i rosa non potrebbero nemmeno vantare il piazzamento migliore, oltretutto le concorrenti stanno molto meglio dei rosa, che sembrano entrati nella stessa crisi tra ottobre e novembre, mali cuosi.

domenica 3 marzo 2024

Disastro Palermo, un’altra sconfitta.

 

Il Brescia vince 4 a 2 in casa, batosta tremenda per i rosa in dieci uomini dopo soli 20 minuti, padroni di casa in vantaggio dopo appena 30 secondi invece, i rosa pareggiano su rigore e si portano addirittura sul 2 a 1, ma Marconi si fa espellere per fallo da ultimo uomo e le rondinelle in superiorità numerica (era in inferiorità anche la Cremonese) dilagano, un altro alibi per Corini, ma intanto arriva un’altra sconfitta pesante, che sicuramente spegne le ultime speranze di raggiungere il secondo posto.

Un Palermo disastroso, che ha fatto un primo tempo (ma anche le altre partite) difficile da spiegare e un secondo tempo senza nessuna reazione (dov’è la novità), è un Palermo che è l’immagine del suo allenatore e pensare che da calciatore era un capitano determinante, non bastano il rigore trasformato da Brunori e il gol di Di Francesco, perché Marconi si fa espellere, ma anche in 11 contro 11, il Palermo non sarebbe andato avanti lo stesso, perché era il solito Palermo senza convinzione.

Al di là della superiorità numerica è stato un bel Brescia, a me i giocatori del Brescia piacevano già l’anno scorso e l’anno prima, Cistana che stavolta non c’era, Bisoli, Bianchi, Dikman e ora pure Borrelli, grande protagonista con una doppietta, è un Brescia travolgente, che aggancia il settimo posto ed entra in attesa degli altri risultati nella zona play off, in 11 contro 11 il Palermo era in vantaggio, ma aveva segnato su rigore e con un destro dal limite masticato da Di Francesco e deviato da Dickmann, con il portiere che scivola e perdere lo slancio.

Al 20esimo il Palermo difende di cacca, Bianchi si inserisce tra Lund e Marconi, che difendono a zona e non sono scaglionati, li supera e Marconi lo travolge, l’arbitro in un primo momento assegna il rigore e ammonisce Marconi già ammonito e lo espelle, poi richiamato dal var, assegna una punizione al limite e toglie l’ammonizione a Marconi ma lo espelle direttamente per fallo da ultimo uomo, visto che il fallo avviene al limite dell’area.

Con l’uomo in più il Brescia attacca a testa bassa e completa la rimonta, portandosi sul 4 a 2 già a fine del primo tempo, il secondo tempo è in discesa per il Brescia, che non si lascia ingolosire dall’uomo in più e gestisce bene la superiorità numerica, il Palermo punzecchia la difesa avversaria un paio di volte con Mancuso, ma senza mai essere pericoloso, anzi, Bianchi scheggia il palo esterno dopo una serpentina sulla sinistra.

Il Brescia diverte, si diverte e raccoglie tre punti molto pesanti, il Palermo rende vane le tre vittorie consecutive e il pari di Cremona, ancora critiche per il tecnico rosanero da parte dei tifosi insoddisfatti, che hanno individuato nel tecnico l’unico colpevole delle rimonte e dell’attuale situazione, la tifoseria chiede a gran voce che la dirigenza ragioni sulla questione e sul futuro del tecnico, in bilico già l’anno scorso.

Il Palermo si ritrova al rush finale del campionato di Serie B, con una squadra a detta del tecnico un po' stanca, se è questa la sua giustificazione (non è vero), è il momento di operare qualche “cambio”, Stulac, Henderson e Coulibaly non hanno più giocato, i cambi di Corini sono stati sempre tutti in attacco, anche perché siamo sempre in svantaggio, abbiamo la squadra più forte (dopo il Parma) e più completa della categoria, come mai specialmente a centrocampo giocano sempre gli stessi?

Vero è che Gomes sta vivendo il suo momento migliore, che Segre mette insieme gol e forza fisica e che Ranocchia è il completamento della corazzata, Ranocchia è quello che fa la differenza, ma le straordinarie forze a disposizione vanno gestite meglio, anche se il Palermo al momento non può fare a meno di nessuno dei tre, ci sono però le dovute eccezioni, specialmente in caso di partite ravvicinate, perché sono ricambi che non abbassano il livello della squadra, si tratta di calciatori di esperienza, che in carriera hanno dimostrato di poter giocare con continuità in Serie A.

Il Palermo che affonda a Brescia, ci dice che per ora non siamo squadra da primi 2 posti, forse con un altro allenatore si, la squadra in sette giorni è passata, dall'essere a 45 minuti dal secondo posto a un possibile -8 dal Venezia seconda, queste due sconfitte ci hanno penalizzato molto, rimandandoci indietro in classifica e non credo che pur essendoci ancora dieci gare da giocare, il Palermo possa arrivare alla promozione diretta, quella attraverso i play off è un terno al lotto.