venerdì 13 dicembre 2024

Il Palermo crolla a Carrara, altra sconfitta per i rosa.

Rosanero sconfitti 1 a 0 dalla Carrarese e il Palermo recita il solito copione, non riuscendo ancora a dare continuità di risultati e di prestazione, il Palermo ha meritato di perdere dopo un primo tempo anonimo e un secondo tempo pieno di confusione, il portiere locale non è stato mai impegnato e non ha fatto parate, la Carrarese ha giocato come sa, con grinta e determinazione, ma dal Palermo dobbiamo pretendere di più.

I toscani hanno vinto con merito, il Palermo ha giocato un primo tempo prevedibile, lento e lezioso negli ultimi venti metri, nel secondo tempo invece è stato inguardabile, il Palermo a dicembre non può fare ancora partite così, con un attacco inesistente e sperando che da un momento all’altro accada l’episodio.

Non sono d’accordo con chi dice, che il Palermo deve fare un bagno di umiltà, perché non capisco come possano esaltarsi per il nulla che stanno dimostrando, forse è la società che li deve tenere in una considerazione peggiore, rispetto a quello che meritano, non c’è motivo per esaltarsi dopo il brillante successo contro lo Spezia, quando poi sono protagonisti di un campionato mediocre.

Per gente navigata (forse troppo) come Insigne, Di Francesco, Verre, Ceccaroni e così via, per me non si tratta di esaltazione, ma di parabola discendente, poi, nulla di personale con Gomes e non imputo a lui la sconfitta, perché poteva succedere a chiunque di sbagliare, però considero l’ex City sopravvalutato e inferiore a Segre, il calciatore sacrificato di turno, per favorire il rilancio del francese, che come il Palermo non decolla e per me non decollerà mai.

Gomes non aveva giocato benissimo, non ha geometrie, non si inserisce specialmente di testa e gioca in una mediana, in cui non si capisce bene qual è il suo ruolo, comunque, ciò nonostante, il primo tempo di Carrara è stato di sostanziale equilibrio, i rosanero nonostante le buone prove di Ranocchia e Verre, sembrano giocare ognuno per se e non riescono a sfondare, anche per l’imprecisione dei passaggi, che favoriscono le veloci e organizzate ripartenze dei toscani, ma anche per un attacco imbarazzante.

Ranocchia ci ha provato in tutti i modi da fuori, forse ci ha provato troppo e dovrebbe cercare di più le punte, mentre Verre ha predicato nel deserto, Insigne, Di Mariano, Di Francesco e Le Douaron, non fanno mai una giocata eccezionale, un qualcosa di cui ricordarsi e allo stato attuale, sono inutili nell’economia della squadra.

Henry è il peccato originale, il suo ruolo sarebbe quello di centravanti, quello di fare gol e di farli segnare, si limita solo a fare salire la squadra, una cosa per altro, che non si rivela utile, se non per fare respirare la difesa e non si fa trovare mai all’appuntamento con il gol, anche a Brunori gli scorsi anni arrivavano pochi palloni eppure i suoi 17/22 gol li faceva.

Tra Henry, Insigne, Di Mariano, Di Francesco e Le Douaron, di segnare non se ne parla ed è inspiegabile come mai non riescano a funzionare e che Henry continui ad essere l’attaccante titolare, preferito a Brunori, l’attacco è tra i peggiori della serie B, in sette partite su 16 non ha segnato, le punte e in generale tutta la fase offensiva, non sta rendendo per quanto atteso dal loro blasone.

Il Palermo ha gravi difficoltà ad andare in rete e i sedici gol segnati dall’attacco (uno a partita) sono numeri impietosi, peggio hanno fatto solo Sudtirol, Carrarese, Frosinone e Cittadella, poi c’è da valutare le situazioni di Henry, Le Douaron e Brunori che non hanno mai giocato tutti i 90 minuti di una partita e l’ormai ex capitano, non segna su azione da sette mesi.

Brunori credo abbia fatto il suo tempo a Palermo e con Dionisi, quando entra non combina niente neanche lui, la situazione è grave e seria, manca chi crea la superiorità numerica e manda gli attaccanti in porta, nel primo tempo di Carrara i ritmi della partita erano bassi, la gara è diventa noiosa e priva di emozioni, al rientro dall’intervallo, la Carrarese è stata più pimpante, le squadre si allungano e sono cominciano a fioccare le occasioni per la Carrarese.

Il Palermo resta in partita grazie a un intervento di Ceccaroni che salva sulla linea e agli interventi salva risultato alla disperata di Desplanches, nel secondo tempo pian piano il Palermo scompare dal campo, subisce troppo e Desplanches fa miracoli continui, i rosa hanno cercato di costruire, ma non sono riusciti a essere incisivi in attacco.

Il Palermo è noioso ed inconcludente, è in evidente difficoltà, non riesce ad uscire dalla propria area, Despanches e Gomes prima salvano il Palermo e sei minuti dopo Despanches e Gomes fanno un grande regalo alla Carrarese, Desplanches esce fuori dall’area, Gomes non se ne accorge e con un colpo di testa scavalca il portiere in uscita e serve Shpendi che segna.

A Carrara finisce con il Palermo battuto e che ha interpretato male la gara, una sconfitta meritata, figlia di scelte errate e di presunzione, questa sconfitta riporta pesantemente alla realtà i rosanero, che vedono allontanarsi sempre di più la possibilità di tornare in serie A, anche questa stagione rischia di diventare la stagione dei rimpianti. 

lunedì 2 dicembre 2024

Il Palermo infligge allo Spezia, la prima sconfitta in campionato.

Con questa vittoria rosanero, termina la striscia record dello Spezia di 19 risultati utili consecutivi e ridà convinzione al Palermo, che dopo questo turno vede la classifica così aggiornata, almeno per quanto riguarda le prime posizioni, che poi sono quelle che interessano la Palermo per il salto di categoria: Sassuolo 34, Pisa 31, Spezia 30, Cremonese 24, Cesena 22 e Palermo 21.

Con la vittoria per 2 a 0 al Barbera (caso raro) sullo Spezia, che perde per la prima volta in questa stagione e interrompe la lunghissima striscia di risultati utili consecutivi, oltre a recuperare tre punti sugli aquilotti che occupano il terzo posto, hanno confermato i progressi visti nella gara con la Sampdoria e questo ci rende fiduciosi, che si possono andare a recuperare i 10 punti di distacco dal Pisa, che occupa la seconda posizione valida per il passaggio diretto in serie A, senza passare dalle forche gaudine dei play off.

Se la prestazione contro la Sampdoria era stata buona, questa contro lo Spezia è stata ottima, soprattutto nel primo tempo, quando il portiere dello Spezia Gori, ha salvato più volte (5 o 6) la porta dei bianconeri liguri, Ranocchia si è confermato prezioso e preciso in cabina di regia e anche in fase di recupero palla, Verre ha provato più volte a segnare e la sua qualità è un plus per questo Palermo, ottima comunque la prova di tutta la squadra.

Buona la prova anche dell'autore del gol Baniya, che sblocca la partita con un gol di testa e va vicino al raddoppio, è stato preciso e puntuale dietro, nonché fondamentale sulle palle inattive a favore, bene anche Segre in mezzo al campo, tampona le ripartenze avversarie e scherma bene l’impostazione di Ranocchia, si inserisce puntualmente ed è indispensabile, dispiace per Gomes, che proprio quest’anno stava facendo un buonissimo campionato, ma i tre a centrocampo sono Ranocchia, Verre e Segre.

Le note dolenti però continuano ad arrivare dall’attacco, Di Francesco e Insigne sono molto migliorati, ma per me non sono ancora determinanti, specie con due centravanti che si sbattono ma tirano poco e non segnano, Henry è stato l’unico insufficiente della partita, ha cercato il gol, ma si è procurato poche occasioni, che ha fallito, tanto che nel secondo tempo al suo posto è entrato Le Douaron, che non tira mai in porta.

Sono stati tre punti fondamentali per il Palermo, che al Barbera ha giocato molto bene e ha creato diverse occasioni, i rosanero convincono e sfoggiano una prestazione positiva, con trame di gioco offensive rapide ed efficaci, con grinta e determinazione in mezzo al campo, è un successo importante per il morale e la classifica, per un Palermo che torna a vincere in casa e lo fa in maniera convincente.

È stato finalmente un bel Palermo e in zona gol sono state prodotte diverse occasioni, i rosa sono stati molto bravi in fase di riaggressione della palla, recuperando subito il possesso, con una determinazione su ogni pallone a questo ha fatto la differenza, la squadra ha giocato con grinta e personalità e per quanto visto in campo i tre punti sono meritati, Dionisi ha confermato l’undici schierato dal primo minuto contro la Sampdoria e i rosa si sono confermati, giocano una partita con ritmi alti e intensi.

Il giro palla rosanero è stato fluido, la costruzione della manovra offensiva è stata lineare e lo Spezia ha sofferto, la formazione di Dionisi con Ranocchia play adesso crea, ma gli attaccanti non segnano, i rosa spingono sull’acceleratore, giocano con grinta e determinazione, combattono su ogni pallone, come deve fare una squadra che deve andare in serie A, impedendo allo Spezia di ricominciare l’azione, ma non segna.

Dionisi è soddisfatto, ma giustamente chiede equilibrio nelle valutazioni e io mi sento di sposare in toto la sua tesi, che recita: "Abbiamo vinto una partita, non parlerei di svolta, partita positiva per qualità del gioco, non la migliore: avevamo però di fronte una squadra che concede poco ed era in fiducia, i ragazzi sono stati bravi, soprattutto nel primo tempo: abbiamo creato tanto nella prima frazione, nella ripresa potevamo fare qualcosa in più.

Non era scontato vincere questa partita, anzi non lo era affatto. Abbiamo giocato con personalità e qualità. Non è la svolta, è solamente un risultato positivo: non voglio sminuire quanto fatto ma è una vittoria. Oggi non inizia un altro campionato, è lo stesso: manca solo una partita al calendario. La squadra sta seguendo una linea da un po’ di tempo, c’è un’identità ma non lo dico per me, per i ragazzi".

Devo dire che Dionisi ha preparato bene la partita, ma i gol non arrivano, almeno dagli attaccanti, che hanno avuto delle occasioni e rispetto a prima, ma ancora non ci siamo, è importante che la squadra crei e mandi tanti giocatori a concludere, sapevo che questa vittoria fosse importante, specialmente dopo la gara con la Sampdoria, così come sono importanti in difesa i miglioramenti registrati. 

martedì 26 novembre 2024

Fischi al Barbera, il Palermo gioca bene, ma non va oltre il pareggio.

 

Ancora fischi al Barbera per il Palermo, sembra essere tornati ai tempi della contestazione per Corini, la squadra ha giocato meglio di tutte le altre volte quest’anno, si può dire bene, ma allo stesso tempo ha dimostrato la sua incapacità di segnare e questo non va bene, la Samp non è stata quasi mai pericolosa ed è passata in vantaggio per l'ennesima disattenzione difensiva, i rosa hanno avuto tanta buona volontà e voglia di fare bene.

Il Palermo pareggia con un gran gol di Di Francesco, quando sta per scadere anche il secondo e ultimo minuto di recupero con un destro a giro, l’ex Sassuolo mette ritmo e determinazione nelle giocate, cosa che in rosanero non aveva ancora fatto, anche nella ripresa il Palermo è molto convincente, sarà perché la Sampdoria è poca cosa, oppure perché finalmente la squadra ha il regista che tanto gli è mancato, Ranocchia si cala bene in quel ruolo, è l’uomo ovunque e dai suoi piedi passano tutti i palloni.

I suoi lanci profondi, pescano sempre i compagni e sfiora più volte la rete con bei tiri dalla distanza, ottima la visione di gioco, il Palermo ha trovato il regista e Ranocchia la sua posizione ideale, i rosanero dominano e giocano con continuità, ma ancora una volta non riesce a vincere, perché non riesce a concretizzare, rischiando persino la sconfitta per l’errore difensivo che ho già citato, evidenziando il limite di creare, senza riuscire a realizzare.

Il Palermo rimane settimo a dodici punti dalla promozione diretta, Henry lotta, ci prova in qualche circostanza, ma tira poco, è maestro nel far salire la squadra guadagnandosi falli preziosi, ma non sarà con i suoi gol (pochi) che potremo sperare di andare in serie A, Le Douaron entra nella ripresa e sembra che si stia abituando nel ruolo di centravanti, ci prova un paio di volte, ma ancora non è perfettamente dentro la manovra rosanero.

Brunori gioca solo tre minuti più il recupero, ma oramai possiamo considerarlo un ex calciatore del Palermo, a gennaio lo daranno via, ma dovranno prendere un attaccante dal gol facile, possibilmente investendo un bel po' di soldini, perché anche Insigne e Di Francesco non sono affidabili, il più pericoloso stavolta è risultato Ranocchia, autore anche di una grande prestazione.

Le variazioni di Dionisi, più che tattiche sono state tecniche, perché con lo spostamento al centro di Ranocchia, che schierato in cabina di regia ha giocato veramente un’ottima gara e ha migliorato tanto la situazione, credo che adesso non resta che fare più punti possibili, in attesa di sistemare la squadra meglio a gennaio, sia l’attacco che la difesa, quest’ultima apparsa spesso distratta, perché quello con la Samp è un pareggio che non soddisfa nessuno.

Il Palermo continua a perdere terreno rispetto alle prime e la cosa comincia ad assumere contorni preoccupanti, serve riflettere sul perché la squadra non riesce o non riusciva a giocare bene e a capitalizzare, in attacco è mancata la giusta cattiveria e una maggiore determinazione, Dionisi aveva promesso che avrebbe cambiato tatticamente qualcosa, invece poi ha confermato il 4-3-3, con l’esclusione a sorpresa di Gomes e l’inserimento al suo posto di Ranocchia.

Ancora i ritmi non sono altissimi, come si addice alla serie B e poi al triplice fischio dell’arbitro, il pubblico ha fischiato la squadra per l’ennesima occasione sprecata, anche se a parte il risultato, ho visto notevoli progressi nei singoli, Ceccaroni è sempre più a suo agio nel ruolo di terzino, le sue sovrapposizioni sono oculate, sale quando effettivamente c’è la possibilità di creare pericoli e superiorità, riuscendovi molto bene, come bene ha fatto Dionisi, a lanciare Ranocchia in cabina di regia, perché la sua qualità ha illuminato la manovra.



giovedì 21 novembre 2024

Brunori trequartista è la nuova idea di Dionisi

 

Il Palermo vuole cambiare marcia e Dionisi per farlo prova a cambiare modulo, pensando anche di recuperare il grande capitale costituito in Brunori, Dionisi non è in discussione, è un top per la categoria, non è stato per due anni in discussione Corini, però non sono d’accordo che Dionisi ha provato diverse alternative, in quanto non basta cambiare Brunori con Henry o Ranocchia con Verre, le alternative devono essere tattiche, in modo da mettere i calciatori a proprio agio e smontargli l’alibi.

Noi tifosi siamo delusi, la squadra ancora non ha compiuto il salto di qualità tecnico e nemmeno a livello di risultati, il Palermo si trova a un punto cruciale della stagione, fin qui caratterizzata dai risultati insoddisfacenti, Dionisi punta a invertire la tendenza, per riuscire a raggiungere l’obiettivo della serie A, che è un risultato essenziale, ma il ritardo accumulato fa temere che la squadra possa al massimo ambire a un buon piazzamento nei playoff.

L’biettivo del Palermo è la serie A e quello di riportare la squadra ai vertici del calcio italiano, ma per questo, stiamo impiegando troppo tempo, intanto per raggiungere la massima serie, che comunque non abbiamo ancora raggiunto, la società magari non lo dice, ma tutti puntiamo a una scossa decisiva e io credo che non si devono escludere interventi sul mercato di gennaio per rinforzare la rosa o l’allenatore deve abbandonare il suo 4-3-3 e adattarsi.

Pare che il tecnico stia appunto sperimentando nuove soluzioni, tra cui un 4-2-3-1 con Brunori come trequartista dietro Henry, io sono contento se il capitano riesca a rilanciarsi in questo nuovo ruolo, però credo che ci siano altri giocatori che possono interpretarlo con naturalezza, come Ranocchia, Verre e Vasic, sebbene io resto convinto che dobbiamo giocare con due punte.

È chiaro che nel mercato di gennaio il Palermo dovrà essere rivisto, la squadra non funziona come dovrebbe e c’è qualcosa (molto) da correggere, credo, anzi sono sicuro che De Sanctis sta già lavorando per colmare le lacune, forse non tutte e comunque oltre che comprare, i rosa dovranno anche vendere o meglio prestare, perché soldi non ne caccia fuori nessuno, uno su tutti da prestare è Brunori.

Il tempo di Brunori a Palermo per me è finito, forse è finito anche come grande realizzatore, per me ha perso quel famoso treno che passa una volta sola nella vita, non lo hanno ceduto quest’estate e adesso il capitano non ha più gli stimoli di prima, o potrebbe anche essere che non si trova con gli allenamenti di Dionisi, anche perché fin ora nessuno dei giocatori in organico è migliorato.

A Brunori ci pensa la Sampdoria, una altra nobile decaduta che punta alla serie A, ma alla quale sono falliti gli acquisti di Coda e Tutino, quindi a gennaio ci potrebbe essere una trattativa, anche se Brunori comunque costa e il DS Accardi potrebbe virare su Cerri o Gytkjaer, il calciomercato della Serie B di gennaio, dovrebbe ruotare in prevalenza intorno agli attaccanti e Brunori è uno di questi.

Un altro nodo da sciogliere riguarda l’infortunio di Blin, che dovrebbe spingere il Palermo a cercare un sostituto e poi puntare su giocatori con una forte personalità, resto dall’idea che serve una rivoluzione, anche se a gennaio è difficoltosa, ma il Palermo deve ritrovare il senso di squadra e risalire in classifica.

In difesa Palermo e Lucioni si sono detti addio, le due parti hanno trovato un accordo per la rescissione,
l’intesa per la risoluzione consensuale è stata raggiunta sulla base di una buonuscita per il difensore e una clausola che ridurrebbe la buonuscita, se Lucioni trovasse una nuova squadra a gennaio, per la società, si parla di Cosenza, ma i rossoblù smentiscono.

Il rapporto tra il Palermo e Lucioni era ormai finito, il difensore 37enne era fuori dal progetto dei rosa, che nel frattempo si erano cautelati con Baniya, continuare non avrebbe avuto senso per entrambi e con l’accordo si chiude una situazione che non aveva più ragione di esistere.

A centrocampo si va avanti tra certezze, Segre che ha rinnovato e Gomes ormai insostituibile, che restano due pedine centrali e importanti, mentre le incertezze sono: Ranocchia, che è stato scavalcato da Verre nelle gerarchie, Saric che potrebbe restare in assenza di Blin e così anche Vasic, in difesa potrebbero essere ceduti Buttaro e Peda.

Baniya dovrebbe restare, così come Nedelcearu, anche se è in scadenza nel 2025, dovrebbe arrivare però almeno un altro terzino sinistro, De Sanctis ha la capacità di fare una buona rivoluzione, come ha fatto alla Salernitana, con colpi di lusso come Boulaye, Dia e Nicolussi Caviglia, una cosa è certa, Desplanches non si tocca.

 

sabato 16 novembre 2024

Il Palermo si avvia verso la sosta di novembre, l’ennesima.

 

Cosa aspettarci da questa nuova pausa, se non quello che abbiamo ricevuto fin qui, cosa può cambiare che non è cambiato in questi quattro mesi, il mercato è come se non ci fosse stato, non c’è stato un nuovo calciatore che si sia messo in evidenza e i vecchi sono deludenti o addirittura peggiorati, anche l’allenatore è una delusione e pensare che appartiene al livello degli allenatori che servivano al Palermo.

Ora non lo so se a gennaio ci sarà una rivoluzione, come quella del Como dello scorso anno, il City Group non è avvezza a queste cose e forse anche se fosse, potrebbe essere tardi, la mia impressione è che vivremo un altro anno di stenti come quello scorso e come quello prima, se non peggiore, non prendetemi per il peggiore pessimista, perché il pericolo di affondare c’è.

Pisa, Sassuolo e Spezia stanno andando fortissimo e se continuano così possono creare il solco dei 14 punti, per non fare disputare i play off, nel Palermo sono troppe le cose che non funzionano, il non solo non riesce a diventare grande, ma fatica anche a essere mediocre, va bene che i giocatori sono con l’allenatore (frase fatta), va bene dire che la strada è quella giusta e che devono dare di più perché sono il Palermo, ma anche se il gruppo è compatto, ma alla fine oggi il Palermo cos’è?

Brunori è l’emblema di questa squadra e purtroppo ci restano già solo i play off, non c’è tempo da perdere, non è come dice Di Mariano, che a volte i campionati si ribaltano, a volte, ma non mi sembra questa la volta, questa sosta potrebbe essere l’ultima possibilità, che ha Dionisi di rimettere la squadra al centro del “villaggio”.

Se questo non dovesse succedere, credo che servirà fare altre riflessioni e non come gli scorsi anni, che ci portiamo dietro l’allenatore fine alla fine, siamo al terzo tentativo per andare in serie A e non può essere risparmiato nessuno dalle responsabilità, De Sanctis e Gardini compresi.

Bisogna ricordare che il Palermo è la squadra che ha speso più di tutte sul mercato e fatta esclusione per Nikolaou (in leggera e continua crescita), tutti gli altri acquisti, da Pierozzi a Baniya da Blin a Saric, da Henry ad Appuah, non si sono resi utili alla causa, Verre al momento non ha i 90 minuti nelle gambe, mentre Le Douaron a parte che non ha ancora trovato una collocazione tattica precisa, patisce l’evanescenza totale dell’attacco, dove il rendimento dei vecchi è molto negativo.

Parlo di Brunori, di Di Francesco e per certi versi anche di Insigne e Di Mariano, Segre si arrabatta, anche lui soffre l’inconsistenza della squadra, Lucioni è diventato un oggetto misterioso, ma non aveva fatto bene lo scorso anno e penso che sia inutile sperare su di lui, discretamente stanno facendo Ceccaroni e Gomes, deludentissimi Ranocchia e Lund, tutto questo lascia pochissimo margine di speranza per una netta ripresa.

Gennaio potrebbe essere un possibile momento di svolta, ma serve una rivoluzione e potrebbe essere troppo tardi, essenzialmente c’è da capire se l’allenatore è buono, perché per quello che sta facendo vedere con il Cesena e ci aveva fatto vedere con il Bari, Mignani non è riuscito neanche lui a resuscitare i morti.

Poi bisogna cambiare almeno 6 o 7 calciatori, così non vedo segnali di risveglio, bisogna essere realisti e chiedersi come può fare il Palermo in queste condizioni, a recuperare e tornare vicino alle prime, per sperare a scavalcarle allo sprint finale.

Come dice Foschi, il City Group non può tenere il Palermo come una società satellite, la piazza non lo è, la società è forte e deve mantenere la squadra in serie A e con ambizioni, la B è difficile e bisogna bypassarla in fretta, il City Group a gennaio deve fare qualcosa di importante sul mercato, come ha fatto lo scorso anno il Como, tre anni di serie B per Palermo sono già troppi.

Il Palermo non ha continuità di prestazioni e di risultati, anzi, ha continuità in negativo, la squadra è vistosamente in difficoltà e incompleta, a Palermo la Serie A deve essere una normalità e non deve essere un caso, come dice Foschi, è arrivato il momento di dimostrare con i fatti il valore degli acquisti e della rosa a disposizione di Dionisi.

Anche a livello di stadio, il City Group può e deve fare di più, speriamo adesso che con la nuova riforma per gli Stadi, ci sia un’opportunità anche per il “Barbera”, la nuova proposta di legge si concentra sulla modernizzazione degli stadi italiani e potrebbe rappresentare la spinta decisiva per gli stadi in Italia, quindi anche per il “Barbera”, il disegno di legge prevede iter burocratici semplificati, che permetterebbero di ottenere le autorizzazioni necessarie in soli 45 giorni.

Una grande opportunità per Palermo e il City Football Group, oltre alla nuova proposta di legge, arriva dal fatto che il “Barbera” è nel lotto degli impianti che verranno selezionati nel 2026, per ospitare alcune partite degli Europei 2032.

sabato 9 novembre 2024

Il Palermo non vince e momentaneamente sale al sesto posto.

17 punti per un Palermo che non sa più vincere e che così perde sempre più terreno, a Frosinone finisce 1 a 1 e un pareggio con l’ultima in classifica non può minimamente soddisfare, contro una squadra che ha la seconda peggior difesa e il secondo peggiore attacco e se poi il migliore in campo è stato Insigne, abbiamo detto tutto, tutti ci aspettavamo un’altra partita dopo la cocente sconfitta casalinga con il Cittadella.

Il primo tempo sostanzialmente non è stato male, anche se è stato equilibrato, per me è stato giocato con ritmi troppo bassi, forse per via del gol lampo di Insigne, in verità non ha segnato l’attaccante napoletano, la deviazione è stata notevole e determinante nello spiazzare Cerofolini, il Frosinone nonostante il gol che avrebbe potuto tagliargli gambe, non si è perso d’animo ed è riuscito anche a pareggiare, se vogliamo nell’unico tiro della partita dei ciociari.

Nel secondo tempo Cerofolini compie un paio di belle parate, il Palermo spinto da Dionisi aumenta il ritmo, ma sostanzialmente ha solo una leggera supremazia, ma non riesce mai a dominare l’avversario, il Palermo è una squadra quasi totale in assenza di gioco, una squadra arruffona, che non riesce mai a mettere più di tre passaggi di fila e per tanto crea pochissimo, il Frosinone resta ultimo in classifica e il Palermo resta in zona play off, ma in attesa che si giocano le altre partite.

Senza accampare scuse o cercare alibi, il Palermo ha giocato male, la manovra è stata lenta e compassata, poche idee, molti errori tecnici e molta imprecisione in fase di costruzione, serviva un segnale forte e definitivo, una reazione importante che non è arrivata dopo il ko casalingo contro il Cittadella, il Palermo ha giocato una partita mediocre e sottotono, squadra lenta, impacciata e disordinata.

Neanche i cambi hanno sortito l’effetto sperato, Brunori è rimasto in panchina per tutta la partita, credo che oramai ci sia rottura totale con il numero 9 ed è normale parlare della possibilità di lasciarlo andare a gennaio, soprattutto dopo aver ‘scoperto’ Le Douaron come prima punta, adesso il Palermo non può più chiedere le cifre alte chieste quest’estate, vista la svalutazione di Brunori, sembra che comunque, ciò nonostante, sul giocatore ci sarebbero: Venezia, Cagliari, Torino, Genoa, Cremonese e Reggiana.

Era una partita da vincere, due punti nelle ultime tre partite non possono essere accettabile per una squadra che deve ambire alla promozione in serie A, Le Douaron è stato confermato al centro dell’attacco, per me si è mosso bene, ma la squadra non lo supporta, come non supporta nemmeno Henry e Brunori, non c’è ombra di dubbio sull’opaco e altalenante avvio di stagione e i numeri a confronto con quelli della scorsa stagione sono impietosi, soprattutto quando si parla dei gol realizzati.

Il fraseggio del Palermo è impreciso, la manovra offensiva non è stata efficace, troppi i disimpegni errati, è opinione dei molti, che dopo il pareggio, quest’anno i rosa non sono mai caduti così in basso, uno squallore di prestazione peggiore di quella contro il Cittadella, senza considerare che rispetto a un anno fa, sono 6 i punti in meno, l’anno scorso pur senza gioco e con molte critiche, i rosanero di questi tempi erano terzi con 23 punti, a 6 punti dal Parma capolista, con praticamente la stessa squadra se non addirittura migliore e non con un allenatore ritenuto di livello come Dionisi.

 

 

lunedì 4 novembre 2024

A Mantova e con il Cittadella, il Palermo doveva trovare la continuità.

 

Mai, finora, i rosa hanno vinto due gare di fila e non riescono a trovare la continuità necessaria per arrivare nelle primissime posizioni, più punti perde e più poi bisogna inanellare una vittoria dopo l’altra, per tenere il passo delle prime della classe: Pisa, Sassuolo e Spezia, adesso anche in trasferta i risultati non arrivano, a Modena ha interrotto una striscia di tre vittorie esterne di fila, a Mantova si è confermato, ma con il Cittadella c’è stato il tracollo.

Se il Palermo avesse vinto a Mantova e con il Cittadella, si sarebbero aperti scenari interessanti per il prosieguo del campionato, ma la partita giocata in difesa dal Mantova alle belle statuine, terminata a reti inviolate e la sconfitta pesante in casa per i rosa con il Cittadella, non solo non danno continuità dopo il successo ottenuto contro la Reggiana, ma i rosa conquistano un solo punto in queste ultime due partite.

Il Palermo resta a 16 punti e resta in zona play off all’ottavo posto, a 9 punti dal secondo posto, che dà la promozione diretta, ma ha anche la Sampdoria a 15, Bari e Catanzaro a 14, Carrarese, Reggiana, Salernitana, Mantova e Sudtirol a 13, tutte in piena zona retrocessione, Mantova e Cittadella doveva essere un’occasione da sfruttare, per recuperare punti a: Pisa, Sassuolo e Spezia, che occupano le prime tre posizioni.

Mantova è stata una partita brutta, con tanti falli, tanto possesso palla sterile per i padroni di casa, poche occasioni e pochi tiri, sia nel primo che nel secondo tempo, il secondo tempo si è rivelato un po' più vivace del primo, con il Palermo che ha aumentato la pressione e ha collezionato quattro tiri nello specchio, grazie anche all’ingresso di Le Douaron che ha dato nuova energia all’attacco.

Il Palermo nonostante Le Douaron, non è riuscito a concretizzare, ma tatticamente è stato lo stesso del primo tempo, con il Mantova che teneva la palla e il Palermo che cercava di pressare per prendergliela, con il Cittadella invece è stata una sconfitta che fa “rumore”, condannati dal solito Pandolfi, i rosanero hanno commesso pesanti errori sottoporta, di Insigne quelli più gravi e più numerosi, al Palermo serviva maggiore concretezza in area avversaria e non c'è stata.

Le gare con Mantova e Cittadella, hanno confermato la buona vena di Insigne e Gomes, anche se Insigne ha sprecato troppo, ma ha anche messo in mostra Le Douaron, che al centro dell’attacco (io lo avevo detto che era una seconda punta), sembra più a suo agio, a mio avviso meglio di Brunori e Hanry, credo che da centravanti potrà trovare una migliore collocazione, Le Douaron ha replicato la buona prestazione di Mantova anche con il Cittadella, con maggior dinamismo rispetto a Henry.

Gioca di sponda, cercando di smarcarsi bene e garantire sempre un appoggio prezioso ai compagni, sinceramente non mi è piaciuto che Dionisi ha tenuto in campo per tutta la partita Di Franceso e Insigne e ha tirato fuori il francese, ha fatto bene anche Verre, partito titolare al contrario di Ranocchia, quando ha il pallone tra i piedi può sempre nascere qualcosa di interessante, peccato la condizione fisica, perché cala leggermente nella ripresa.

A Mantova si è confermato in negativo Ranocchia (non è mezzala, deve giocare dietro le punte), nel primo tempo non è pervenuto, ha fatto qualche giocata imprecisa ed è stato poco consistente, nel secondo tempo in un paio di minuti mette in mezzo un buon cross e va al tiro, poco preciso, poco convinto e poco fantasioso, tanto che contro il Cittadella è andato addirittura in panchina.

Verre invece nei suoi 20 minuti Mantova, prova a cambiare la partita, ma forse per farlo doveva entrare prima, da mezzala è più a suo agio nei meccanismi della squadra, è ancora lontano dai suoi standard, cerca di accendere la luce anche contro il Cittadella, ma la sua qualità non basta.

Il Palermo deve recriminare per un mancato calcio di rigore, per un contatto di Kastrati su Nedelcearu, il difensore del Palermo e stato colpito dal portiere del Cittadella in modo pericoloso e col pugno chiuso in faccia, doveva essere calcio di rigore e visto il mancato fischio, il VAR, sarebbe dovuto intervenire per correggere l’errore, ma anche se i rosa avessero avuto e realizzato il rigore, avremmo messo la polvere sotto il tappeto, il Palermo continua a faticare e ha una classifica fuori dalle aspettative di inizio stagione e questo deve portare Dionisi e la società a profonde riflessioni.

martedì 29 ottobre 2024

Una rondine non fa primavera.

La prima vittoria in casa del Palermo per 2 a 0 sulla Reggiana e la squadra di Dionisi si porta al quinto posto in classifica, sfatato finalmente il tabù Barbera e per me non è stata una partita ordinata e organizzata come scrive qualche giornale, sono d’accordo invece sul fatto che la squadra è stata molto concreta, i rosanero sono ripartiti dal primo tempo della partita con il Modena e a quello si sono fermati anche con la Reggiana.

Anche stavolta il Palermo si è portato in vantaggio e poi ha fissato il punteggio parziale alla fine dei primi 45 minuti sul 2 a 0, grazie onestamente a una pressione costante dei rosa, che sono andati in vantaggio con l’ottimo Gomes e poi ha raddoppiato con Henry a porta vuota, dopo una traversa di Insigne.

A favorire il buon primo tempo del Palermo ci ha pensato anche la Reggiana, che al Barbera appare abulica e inconsistente, ma come al solito lo spauracchio si manifesta nella ripresa e i rosa subiscono la reazione degli ospiti, proprio come era già successo la settimana scorsa e molte altre prima, la Reggiana ha dimostrato d’essere un po’ più organizzata e pericolosa del Palermo.

Ma stavolta la squadra di Dionisi ha retto meglio rispetto a Modena, prima il Palermo ha rischiato che la Reggiana accorciasse il risultato all’inizio del secondo tempo con l’ex Vido, che ha approfittato di una dormita della difesa del Palermo e dopo avere dribblato 3 o 4 avversari calcia verso la porta, dove Gomes riesce però a salvare con il colpo dello scorpione sulla linea.

L’altra opportunità che se si fosse realizzata quella di Vido, avrebbe potuto essere un altro 2 a 2 arriva sul finale, con Desplanches che neutralizza un tiro di Fontanarosa, chiaro che con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma il concetto è che anche questa sarebbe potuto finire 2 a 2, quindi, gli eventuali progressi del Palermo guardiamoli nel tempo e dire che il resto del secondo tempo è stato gestito molto bene non ci sto, anche se la Reggiana non ha dato l'impressione di potere recuperare.

Il trend non è complessivamente migliore dello scorso anno, sono leggermente migliorati Di Francesco e Insigne, Gomes è in forte crescita, ma dove sono finiti Segre, Brunori e Ranocchia? In difesa non siamo messi meglio dello scorso anno e davanti Henry per quanto bravo non è uno stoccatore, senza ombra di dubbi urgono cambiamenti.

Considerato che il Palermo è stato fatto per andare in serie A direttamente, a oggi ha fatto male, sulla carta questo organico è da promozione ed è sbagliato dire che l’infortunio di Blin lo abbia leggermente indebolito, perché per me è rimasto ugualmente competitivo per il vertice, solo che nessuno tranne Gomes sta rendendo come dovrebbe, non credo che il problema sia di natura tattica, anche se come spesso ho detto io con questi giocatori farei il 4-3-1-2.

Secondo me ci sono giocatori in parabola discendente e ancora uno staff atletico non all’altezza, Corini lo scorso anno con gli stessi giocatori più o meno, ha fatto male ed è stato esonerato, Dionisi giustamente è ripartito con gli stessi giocatori, anche perché non gli e ne sono stati comprati di migliori, era impensabile che il trend non cambiasse, non capisco perché Dionisi continua a giocare con questo sistema di gioco e con questi giocatori, per vivere un altro campionato di mediocrità.

Qualcuno ha ricordato che Palermo è una piazza con una storia calcistica, che dice che ha lottato anche per andare in Champions League e si ricorda di Zamparini, a proposito, ricordo anche il crack del vecchio Palermo, per cui si dice che era il commercialista la mente degli artifici contabili, per falsificare il bilancio con voci in attivo inesistenti, predisposto da Zamparini e realizzato dal commercialista Morosi, per fare quadrare i conti della società e dissimulare il grave deficit patrimoniale, sottraendosi in tal modo agli obblighi previsti dal codice civile e dalla normativa federale in materia di società professionistiche. 

lunedì 21 ottobre 2024

Rosanero rimontati dal Modena.

 

Tante emozioni e tante occasioni, hanno caratterizzato la partita del Braglia, un gol annullato, un rigore sbagliato da Henry e parato da Gagno, quattro gol e un paio di pali, hanno mantenuto alta la tensione dall’inizio alla fine di Modena – Palermo, il primo tempo è stato equilibrato, ma se lo sono assicurato i rosa con il vantaggio di 2 a 0.

Il secondo tempo si è sviluppato più a favore dei canarini, i rosa sono andati indietreggiando fino a chiudersi negli ultimi minuti a difesa del 2 a 1, che poi gli è stato fatale, forse, ma questa è una mia supposizione, non doveva uscire Verre a fine primo tempo, Ranocchia ha fatto cose buone all’inizio e poi è sparito, la chiave della partita è stato Gliozzi, decisivo nel primo gol degli emiliani e per l’assist nel gol del pareggio.

Gliozzi appena entrato e per tutto il secondo tempo, ha messo in difficoltà tutta la squadra rosanero, che porta a casa un punto dalla trasferta modenese, dopo una partita combattuta e in vantaggio per 2 a 0, il Palermo viene beffato in extremis dal Modena, dopo una ripresa da dimenticare e sfuma così a cinque minuti dalla fine, il sogno di rilanciarsi ai pianti alti della classifica.

Il primo tempo è molto divertente e spettacolare, le emozioni non mancano e peccato per il rigore sbagliato da Henry, che avrebbe forse definitivamente chiuso i conti e reso vano il ritorno dei gialloblù, il Palermo ha gestito male e troppo a lungo il minimo vantaggio, la pressione degli emiliani è cresciuta costantemente e i rosa sono arretrati inesorabilmente, buttando via altri due punti e fermandosi a una prestazione ancora a metà.

Il Palermo ha faticato ancora una volta, ma non dobbiamo dimenticarci che è stato costruito per ben altri traguardi (a mio avviso no) e che è un club che ha alle spalle una società-proprietà, che ha risorse economiche impareggiabili, grazie alle quali può operare con decisione nel mercato invernale, per tentare di invertire la rotta con qualche acquisto di livello.

La Cremonese per esempio ha una rosa di livello superiore per la serie B, eppure così come noi non è abbastanza forte e completa per restare nelle posizioni di vertice, adesso ha scelto Corini per sostituire Stroppa, per come la vedo io è un vantaggio per noi, anche se Corini con le squadre forti fatte dagli altri vince sempre.


Cogitana prime parole sulle dimissioni di Crisà: "L’addio a Crisà? Anche se non sembrava, c'era un contrasto interno con molti giocatori, soprattutto con i giocatori più esperti, con Crisà non avevamo un rapporto, lui ha le sue idee, sia dal punto di vista tecnico-tattico che comportamentale, ma si era creata comunque un'alchimia basata sul rispetto reciproco.

Dopo la partita con il San Vito al Centro Giovanile, in cui la squadra aveva fatto bene, ma c’erano stati le tre espulsioni finali, sintomo di un nervosismo represso, siamo andati da lui e gli abbiamo fatto notare, che il gruppo sembrava non aver la volontà di combattere e che i risultati e le prestazioni erano arrivati solo per l'orgoglio dei ragazzi, alcuni giocatori non si sentivano più coinvolti.

È rimasto sorpreso e ci ha ricordato che lui si era pure snaturato per avviare al meglio il suo rapporto con i giocatori e insieme abbiamo notato che il problema era più profondo, Crisà ha capito che non sarebbe riuscito a governare lo spogliatoio nei mesi a venire e ha deciso di dimettersi. 

lunedì 14 ottobre 2024

Cogitana e San Vito pareggiano 2 a 2: rammarico per i luparensi.

 

Il San Vito pareggia 2 a 2 contro la Cogitana dopo essere stato in svantaggio per 2 a 1 fino al 96esimo, complici l’ingresso in campo dalla panchina di Baccin, Masin, Ferrazzo e espulsione nel finale di Grandesso, ancora una volta la Cogitana ha un approccio sbagliato alla partita, tanto che dopo dieci minuti va in svantaggio, la seconda parte del primo tempo invece è stata più equilibrata, con i luparensi in ripresa, che pareggiano prima delle fine del primo tempo con Zanchin su punizione.

Nel secondo tempo entra in campo un’altra Cogitana, vogliosa e graffiante, una Cogitana trasformata, che pressa altissima e mette in difficoltà il giro palla dei bassanesi con il neo entrato Fior, al "Centro Giovanile" i luparensi chiudono nella loro metà campo il San Vito e spadroneggiano a centrocampo con Grandesso, Menzato, Cusinato e soprattutto con De Simone, caparbio uomo ovunque, fioccano i palloni in area, ma Fior di divora almeno 3 o 4 palle gol.

Dopo avere sbagliato tanto sotto porta, a metà ripresa è arrivato il gol del 2 a 1 in mischia, è il solito Zanchin che con un colpo di nuca sulla linea di porta, segna il gol del vantaggio, la Cogitana continua a pressare e il San Vito in difficoltà si difende come può, poi la svolta negli ultimi 20 minuti, Crisà sostituisce Miotti ammonito con Baccin, per evitare che Miotti potesse essere espulso, ma Baccin che fin qui non ha fatto benissimo, non riesce a trovare le misure sul suo avversario, che così dà respiro ai bassanesi, che cominciano a pungere con continui contropiedi.

Il 3 a 1 è nell’aria ma non arriva, mancano 10 minuti alla fine e Menzato chiede la sostituzione, entrano Masin e Ferrazzo a centrocampo, ma si piazzano in attacco senza mai dare una mano alla squadra, tanto che Grandesso davanti alla difesa va in difficoltà, prende un giallo e per proteste ne prende un altro, viene espulso e perde la testa.

In dieci la Cogitana stringe i denti per gli ultimi 5 minuti, tranne Ferrazzo e Masin appena entrati, che guardano i compagni dannarsi in difesa, fino a quando l’esterno del San Vito per l’ennesima volta supera Baccin ed entra in area, supera anche Rosa e mette al centro un pallone, dove l’attaccante è tutto solo e batte a rete a botta sicura, Letizia ci mette una pezza, ma sulla ribattuta la palla finisce ancora all’attaccante che stavolta da due passi non sbaglia.

Finisce 2 a 2 una partita vinta e che doveva essere stravinta, un risultato per niente giusto e che lascia tanto rammarico per la squadra di Crisà, che a pochissimi minuti dalla fine del recupero conduceva per 2 a 1, dopo avere perso così altri due punti con il Santa Croce, non appena l’arbitro ha decretato la fine della gara, si è creata una maxi rissa, dove l’arbitro ha beccato come unici facinorosi Menzato e Baccin e li ha espulsi.

La Cogitana ha chiesto alla squadra un confronto prima dell’allenamento del giorno dopo e così è stato, i ragazzi hanno spiegato che questo loro comportamento era dato dal fatto che non hanno “filing” con l’allenatore, questa cosa li innervosisce e li porta a questa reazione, Mister Crisà ha preso atto della preoccupazione della società, che temeva di perdere alcuni giocatori e in un primo momento ha deciso di provare, poi a due ore dalla partita con l’Ezelina ha rassegnato le dimissioni.

Fin qui la cronaca, adesso il commento di mister Crisà:

“Non pensavo che ci fosse stato questo epilogo, per me le cose andavano bene e sinceramente non credevo che avessero dato a me la colpa del loro comportamento, si è trattato di una situazione cominciata con il piede sbagliato e una parte della società sono sicuro che non solo non mi ha tutelato, ma secondo me ha incanalato le cose”.

Quindi lei pensa che la società sia complice?

“Non esattamente, però in questi 50 giorni ci sono stati tanti piccoli episodi, tanti piccoli ostacoli, tante piccole cose che il sospetto me lo insinuano, ho avuto l’accordo con loro ad aprile e sono stato tesserato la vigilia della prima partita, solo perché gli e lo ricordato io, i rapporti con il solo Direttore, sono stati sempre freddi e minimi indispensabili, non mi ha mai fatto sentire a mio agio, non ho avuto il materiale, mi hanno dato una maglietta e due pantaloni su mia insistenza, ma solo per andare in panchina nelle partite e alla mia richiesta la segretaria mi ha detto: vediamo cosa dice il vice presidente (senza mai avere avuto una risposta)”.

Quindi non lo avevano a ben volere, allora perché lo hanno scelto?

“Beh! Dico, sto procedendo per supposizioni, la società e in particolare tutti i tecnici del settore scolastico, mi tengono in grande considerazione, il direttore non ha visto di buon occhio secondo me, che gli ho praticamente tolto la squadra al suo amico, mi ha lasciato da solo con un gruppo nuovo, con un gruppo difficile, che lo scorso anno ha avuto problemi con il mister, perché non volevano lavorare ed erano molto suscettibili, tanto che a me ha chiesto di essere indulgente e accomodante, forse non dovevo starlo a sentire e fare come ho sempre fatto a modo mio”.

Sarebbe cambiato qualcosa?

“No, forse sarei andato via prima, sicuramente non voleva allenassi questa squadra, per tutta l’estate non mi ha mai chiamato, in questi 50 giorni non si è mai fatto sentire, se non per quasi rimproverarmi, per quello che non ero riuscito ancora a mettere a regime anche per colpa sua e poi mi diceva sempre: non farli lavorare tanto se no vanno via, non trattarli male se no vanno via.

Penso che lui sperava che perdessi tutte le partite, in modo da mandarmi via prima, invece così non è stato e secondo me ha portato a compimento con i ragazzi il suo progetto, sapeste che premura che aveva che io decidessi di andare via entro il 30 novembre, per evitare di doverlo fare poi loro e di dovermi pagare tutto il contratto, giocavamo troppo bene e se non faceva così, sarei rimasto anche per il prossimo anno”.

Che farà adesso?

“Aspetto un’altra proposta, ma stavolta deve essere seria, sono stanco di sottostare ai capricci di tutti, io voglio lavorare come so, se, se ne presenta l’occasione bene, diversamente sto bene pure a casa mia”.