venerdì 31 dicembre 2021

Operato d'urgenza Zamparini

Ore d'ansia alla vigilia di Natale per Zamparini, è stato operato d'urgenza all'addome e poi è stato ricoverato in terapia intensiva, per una complicazione improvvisa a seguito dell’intervento chirurgico, fortunatamente è stato dimesso in tempi brevi dalla terapia intensiva e dopo che le sue condizioni di salute si sono stabilizzate, è stato portato in reparto e si esclude che possa trattarsi di Covid.

Zamparini sembra in ripresa e tutti noi tifosi e addetti ai lavori, ci auguriamo un recupero veloce e completo, a dare l’annuncio della notizia, che l’imprenditore friulano è uscito dalla terapia intensiva è stato Rino Foschi, sua persona di fiducia e amico, il presidente dopo la recente perdita del figlio, è parecchio provato e speriamo che possa riprendersi rapidamente e che possa tornare presto a casa.

Il malore di Zamparini alla vigilia di Natale, sembra essere una coincidenza con il ritorno dopo quasi 18 anni di Baldini a Palermo, che si è presentato dicendo: "Legato a questa realtà. Qui senza alcuna paura" e così è iniziata la seconda avventura sulla panchina del Palermo, Baldini ha parlato del fascino che prova per Palermo e che stato questo fascino a spingerlo a tornare.

Si è detto poi legato a questa cultura, a queste radici e che non si è mai allontanato da questa isola, perché quando poteva, tutti gli inverni veniva in vacanza a Palermo, ha parlato del destino che gli ha dato questa nuova possibilità dopo 18 anni e che ora dipende da lui, ha anche detto che deve valutare la squadra e che lo farà nel prossimo mese.

Quindi non dovremo aspettarci imminenti acquisti di mercato, anche perché considera il Palermo un'ottima squadra, con un buon potenziale e ha detto che deve prima valorizzare i giocatori che ci sono adesso, chiedendo solo di essere assecondato nel suo lavoro e che quando è stato chiamato, lo ha visto come un segno del destino.

Anche noi vorremmo appunto che si tratti di un segno del destino e che sia lui a portarci in serie A, come doveva fare già nel 2004, ha voglia di lavorare e dimostrare, il tempo è passato (18 anni) e il calcio è cambiato, ma vuole ugualmente trasmettere alla squadra, entusiasmo, il sacrificio e la cura dei particolari.

Senza dubbio al Palermo manca un regista, uno che possa essere da tramite tra centrocampo ed attacco, un giocatore di qualità in grado di servire gli attaccanti, visto che con l'arrivo di Baldini fra l’altro, si vedrà un gioco più offensivo e il ruolo del regista diventa importante, la dirigenza sta valutando insieme al nuovo allenatore, i giocatori che potrebbero fare al caso del Palermo e tra questi c’è Valdifiori.

35 anni, centrocampista del Pescara, Valdifiori è un regista esperto, abile a dettare i tempi di gioco e bravo nei calci di punizione, è ormai vicino alla rescissione del contratto, è un giocatore che ha collezionando tante presenze in Serie B e in Serie A, oltre a due convocazioni e una presenza nella nazionale italiana, l’idea potrebbe essere quella di un contratto fino a fine stagione come Baldini, con rinnovo in caso di promozione in Serie B.

 

Auguri di un buon 2022

lunedì 27 dicembre 2021

Palermo, esonerato Filippi. Baldini nuovo tecnico (2).

Al termine della stagione 2002-2003, Baldini lascia Empoli in serie A e passa al Palermo in serie B firmando un contratto oneroso per 3 stagioni e nonostante la squadra si trovi terza in classica, in piena zona promozione, l’esperienza di Baldini a Palermo finisce con un esonero il 26 gennaio 2004, a causa di incomprensioni con il presidente Zamparini, torna quindi esattamente 17 anni e 11 mesi dopo.

Nell'estate dell’2004, Baldini è chiamato dal Parma in serie A, però a dicembre la squadra è al penultimo posto in classifica e viene esonerato, nel 2005 viene chiamato sempre in serie A dal Lecce, per sostituire l'esonerato Angelo Gregucci, il Lecce rimane lo stesso in zona retrocessione e Baldini viene nuovamente esonerato a gennaio 2006, la maledizione di Zamparini lo perseguita.

Nel 2007 Baldini è chiamato ad allenare il Catania in serie A ed è qua che si rende protagonista di un episodio disdicevole, mostrando tutto il suo caratteraccio, reagendo in modo violento contro Mimmo Di Carlo, con un calcio in culo e viene squalificato, quel Catania si dimostra forte e temibile per tutta l'andata, arrivando alla semifinale di Coppa Italia, nel girone di ritorno la squadra perde un po' di smalto e il 31 marzo 2008, con la squadra terz'ultima in classifica, si dimette.

Nel 2008 torna all'Empoli in serie B per riportarla in A, perde la semifinale play-off e rimane inattivo per 1 anno, a giugno 2011 viene chiamato dal Vicenza in serie B, ma anche qui nell’ottobre dello stesso anno viene esonerato, la sua parabola discendente lo terrà lontano dai campi di calcio per ben 6 anni e nel 2017 è la Carrarese a dargli un’altra opportunità in serie C.

Decide di allenare senza stipendio, con nel contratto solo una penale in caso di esonero e un bonus promozione, i primi due anni la Carrarese arriva 7°, esce al secondo turno dei play-off il primo anno e ai quarti di finale dei play off il secondo, nella stagione 2019-2020 si piazza 2ª e arriva fino alla semifinale play-off.

Nella stagione 2020-2021 si dimette ad aprile 2021 ed ora dopo 17 anni e 11 mesi, torna (speriamo) per riprendere quel discorso lasciato in asso nel gennaio del 2004, ovvero quello di portarci in serie A, ho voluto fare questa presentazione, per ricordare il tipo di personaggio, un tecnico bravo ma dal carattere poco affidabile, speriamo che resti a Palermo per gli altri 2 anni e mezzo che gli mancava nel contratto con Zamparini e che ci porti in serie A prima di dimettersi.

Mi sembra scontato, che il Palermo con l'arrivo di Baldini dovrebbe cambiare modulo e a quanto pare dovrebbe passare al 4-2-3-1 di boscagliana memoria, al di là del modulo, non credo che Baldini sia stato chiamato il 24 mattina per prendersi la squadra, credo e voglio sperare, che con la dirigenza rosanero, ci siano stati dei colloqui preliminari più o meno lunghi.

È chiaro, che la dirigenza (quella nuova) dovrà ingaggiare nel mercato di gennaio alcuni giocatori e mettere a disposizione del nuovo tecnico, una squadra utile al nuovo modulo e che allo stesso tempo ne alzino il tasso tecnico, perché sicuramente l’attuale organico non sarà adatto al credo di Baldini, che è arrivato esclusivamente per alimentare le ambizioni di promozione dei rosa.

L'organico non è per niente competitivo per il vertice della classifica e per la storia di Baldini, che al di là degli esoneri e delle dimissioni, ha sempre adottato un metodo di gioco offensivo, anche se non è da escludere, che questa metodologia di gioco, non sia improponibile per la maggior parte di questi giocatori, sempre che sul mercato di gennaio, ci saranno nuovi ingressi di qualità.

Di riffa o di raffa, il Palermo deve intervenire sul mercato, per competere per il primo posto in classifica o in alternativa a vincere i play-off, diversamente sarà davvero difficile anche per Baldini, se basteranno 2/3 innesti di valore (sicuro) o anche di più, lo vedremo già dalle prime battute di mercato e dalla prossima partita di campionato al Barbera, dove sarà di scena l’ACR Messina. 

sabato 25 dicembre 2021

Palermo, esonerato Filippi. Baldini nuovo tecnico.

Con il Latina è arrivata la terza sconfitta nelle ultime cinque partite di campionato, dove ha collezionato solo 4 punti su 15 in palio e tutti davanti al pubblico amico, segnando in questo periodo solamente 2 gol e passando dal secondo posto a 4 lunghezze dal Bari capolista a meno 11, dati che hanno messo in allarme la (nuova) proprietà e hanno portato il presidente Mirri (per conto dei nuovi padroni) alla decisione di sollevare dall’incarico l’allenatore Filippi.

Nell’ultimo mio post, che postavo proprio mentre si stava consumando l’esonero, difendevo Filippi perché pur non essendo un grande allenatore, lui il suo lo ha sempre fatto e spiegavo di quanto fossero condizionanti invece i limiti tecnici della squadra e quelli economici della società, ecco perché metto tra parentesi: “nuova società” e “per conto dei nuovi padroni”, perché a quanto mi è dato di capire, il 23 dicembre c’è stata un’accelerazione alla trattativa con il Fondo.

Sembrerebbe che Mirri e il fondo abbiano rotto ogni indugio e che sia arrivata la svolta, anche se a quanto pare, l’ufficialità del passaggio di proprietà dai Mirri al Fondo, dovrebbe avvenire nei primi giorni del nuovo anno e stando agli accordi, si tratterebbe di un investimento di 40 milioni, con Mirri che resterebbe con una quota di minoranza, quindi si tratta di ore caldissime per la cessione del Club.

Adesso si guarda con curiosità e priorità, all’ingresso in società del fondo con sede a Londra, che da diversi mesi è in trattative per rilevare una quota di maggioranza del club e che sembra sia già avvenuta, dato lo scampato pericolo del sequestro di beni, perché solo così si giustifica un dispendioso cambio in panchina, con tutto quello che ne consegue (acquisti), il Palermo attuale non avrebbe avuto la forza economica per farlo.

Ora almeno questo è ufficiale, il Palermo passa a Silvio Baldini, che torna in rosanero 17 anni dopo la clamorosa lite con Zamparini, la scelta del cambio in panchina, è il tentativo di reagire al momento brutto della stagione, il prossimo passo economico, sarà quello di valutare come intervenire sul mercato di gennaio, gli obiettivi in entrata, ma anche quelli in partenza, saranno indicati dal nuovo allenatore.

Con Baldini è stato stipulato un accordo fino al 30 giugno 2022, con rinnovo automatico in caso di promozione in serie B, il nuovo allenatore e il suo staff: il secondo Nardini e il preparatore dei portieri Pardini, saranno presentati il 27 dicembre in conferenza stampa via Zoom e in diretta streaming sui canali social del Palermo, alle 16 al Barbera e sarà presente anche Castagnini.

In questo periodo di pausa, che riporterà in campo il Palermo il 9 gennaio in casa con l'ACR Messina, il Palermo dovrà dedicarsi al campionato con il mercato di gennaio, per mettere a disposizione del nuovo tecnico, un organico riveduto e corretto, secondo le sue indicazioni, la questione del centro sportivo di Torretta e completare la cessione della società al Fondo, tre obiettivi dai cui dipenderà il futuro della squadra e della società.

L’accordo con il fondo internazionale con sede a Londra è praticamente concluso, diversamente non ci sarebbe stato l’esonero di Filippi, che è solo l’inizio di una serie di spese o d’investimenti che sia, si parla di 40 milioni di euro per prelevare le quote azionarie di maggioranza e risorse per programmare la scalata in serie A, il centro sportivo a Torretta ha previsto l’inizio dei lavori nei primi mesi del 2022, ma non dovrebbe finire qui.

Il fondo intende inoltre ristrutturare il Barbera, un impianto da ammodernare, con ristorante, negozi, centro medico e albergo pur mantenendo la sua identità e tutta la sua storia, a noi tifosi del Palermo, non resta che aspettare che la svolta si concretizzi e che arrivi nel più breve tempo possibile.

Silvio Baldini torna a Palermo all’età di quasi 64 anni, ha cominciato giovane ad allenare e a 26 anni ha cominciato dalle serie inferiori (come Sarri) con il Bagnone, dopo anni da tecnico di alcune squadre toscane: Massese, Forte dei marmi, Viareggio e Siena, nel 1997 debutta in serie B con il Chievo, raggiungendo il 10° posto e praticando un gioco innovativo e spettacolare, che lo porta l’anno successivo ad allenare il Brescia, piazzandosi al 7° posto.

A novembre del 1999, subentra nell’Empoli in serie B al posto di Elio Gustinetti e raggiunge il 9° posto, viene confermato per la stagione 2000-2001 arrivando al 5° posto e andando molto vicino alla promozione in Serie A, ottenuta nella stagione successiva 2001-2002, in Serie A nel 2002-2003 allena ancora l'Empoli raggiungendo una tranquilla salvezza.

Segue seconda parte.

venerdì 24 dicembre 2021

Senza acquisti, sarà un altro campionato anonimo.

Possiamo girarla e rigirarla, complimentarci con Filippi e con i ragazzi, anche con la società che con pochi mezzi ha allestito una squadra da prime posizioni, ma sicuramente non da primato, purtroppo i risultati sono questi e certificano drasticamente che il Palermo non è attrezzato per andare in serie B, neanche passando dai play off.

A gennaio se non saranno fatti acquisti di spessore, si tratterà di un altro campionato anonimo come quello dello scorso anno e sarebbe sicuramente ingiusto addossare colpe all’allenatore, che sicuramente qualcosa sbaglia, ma non si tratta mai di errori determinanti, così come la società, la squadra ha dei limiti tecnici e la società dei limiti economici, ma per entrambi non si può dire che non ce la stanno mettendo tutta.

Il Palermo è una buona squadra, forse in un altro girone le cose andrebbero meglio (forse), ma per questo girone non ha un organico all'altezza delle principali rivali per la promozione, Bari, Avellino e Catanzaro ha un organico di gran lunga più forte e più completo, ma anche, Monopoli, Turris, Virtus Francavilla, Taranto e Foggia non sono da sottovalutare.

Le prime tre sono nettamente superiori al Palermo, ma le altre hanno un’organizzazione di gioco, che gli permette di recuperare quel piccolo gap qualitativo che manca nel loro organico, mettendosi a pari con il Palermo, lo dicono i risultati negli scontri diretti e la classifica stessa, i numeri sono impietosi ma dicono che persino Monopoli e Turris stanno facendo meglio noi.

Il rischio di un altro campionato inconcludente, come quello dello scorso anno è concreto, un campionato anonimo senza nessuna prospettiva, che solo se ci fosse la disponibilità economica di intervenire sul mercato di gennaio, si potrebbe sperare di recuperare il terreno perduto, ma non credo proprio che una cosa del genere possa succedere.

Per tanto non possiamo fare altro che sognare, servirebbero almeno tre giocatori di valore, capaci di fare la differenza, non tre giocatori come quelli che abbiamo e l’eventuale investimento non sarebbe roba da poco, io l’avevo detto, se non vinci il campionato il primo anno, rischi di stare in serie C per anni e magari nel frattempo arriva un altro fallimento, tipo Catania.

Non credo che ci sia bisogno di migliore la mentalità in trasferta, nell’1 a 0 in casa del Latina, ha subito due espulsioni, che ripeto non vedo che nesso possano avere con la mentalità in trasferta, anche perché due espulsioni se non mi ricordo male le aveva subite pure in casa, il discorso è che i rosa, giocano spesso sotto tono.

Pazienza, Palermo, il popolo rosanero e la sua storia, non merita questo, non meritavano i Ferrara, i Pergolizzi o l’ultimo Zamparini e forse nemmeno Mirri, anche se dobbiamo dire sempre grazie anche a lui, ora tutto sta nel mercato di riparazione e intanto questa è la classifica alla ripresa del campionato: Bari 41, Monopoli 37, Avellino 35, Turris, Palermo e Virtus Francavilla 33, Catanzaro 32, Taranto 30, Foggia e Picerno 29, Juve Stabia 26, Latina 25, Catania 24, Campobasso, Paganese e Monterosi 21, ACR Messina 17, Fidelis Andria 16, Potenza 15, Vibonese 14.

Per quanto riguarda il mercato di gennaio, il Bari ha messo in vendita Lollo, è un giocatore che può interessare al Palermo, visto che è un elemento di esperienza e qualità, ma non sappiamo se ci sono già in ballo trattative, un’altra cosa che dispiace, anche se c’è una rivalità tremenda, è il crac del Catania, che il Tribunale ha dichiarato fallito.

Con l’arrivo di parte degli stipendi prima della partita con il Palermo, sembrava che si fosse appianato tutto e invece ha 30 giorni di tempo per impugnare la sentenza, passati i quali, i rossoblù rischiano di sparire un’altra volta, per il grave stato d’insolvenza, verranno nominati dei curatori fallimentari, ma resta da capire se la stagione potrà proseguire con l’esercizio provvisorio e l’apertura di un’asta pubblica per la rilevazione del titolo sportivo.

Sospensione attività regionali LND e SGS.

Il Comitato Regionale Veneto, giovedì 23 dicembre 2021, ha deliberato la sospensione immediata dell’attività regionali e provinciali, che ripartiranno anche per il Loria, il 29 gennaio 2022.

Buon Natale 

lunedì 20 dicembre 2021

Abbiamo perso pure il secondo posto.

Finisce 0 a 0 l’ultima partita d’andata del Palermo, che chiude al terzo posto in classifica a pari punti con la temibilissima Turris e a 8 punti di distacco dal Bari prima in classifica, tutto sommato la classifica è in linea con il valore dell'organico, ma non con le ambizioni dei tifosi e della città, anche se il bilancio tecnico per il Palermo può considerarsi positivo.

Il terzo posto se pur in coabitazione con la Turris, in chiave play off è assolutamente positivo, ma sappiamo che Avellino e Catanzaro pur trovandosi leggermente attardati in classifica, hanno tutte le carte in regola per vincere il play off, cosa che al momento non si può dire del Palermo, anche se è ad appena ad un punto dal secondo posto occupato dal Monopoli.

Detto questo senza tanti giri di parole, il concetto fondamentale è che se si vuole andare in serie B, bisogna intervenire in maniera decisa sul mercato di gennaio, comprando dei giocatori di livello e dal rendimento sicuro, perché una cosa è certa, la squadra non è competitiva per vincere il campionato, che per me oramai è andato a favore del Bari e nemmeno per vincere la roulette russa dei play off.

La classifica recita a fine del girone d’andata e giusto per fotografare il campionato di serie C al giro di boa: Bari 41, Monopoli 34, Turris e Palermo 33, Catanzaro e Avellino 32, Virtus Francavilla 30, Foggia 28, Taranto 27, le altre le ritengo irrimediabilmente fuori dai giochi play off, riservati a i primi 8 dopo il Bari, 9 nel caso di vittoria di una queste della coppa Italia e con questa classifica, il pareggio con la capolista doveva essere invece una vittoria, specie dopo la sconfitta nel derby.

Il Palermo era chiamato a dare una prova di forza, battendo la prima della classe, soprattutto dopo il secondo tempo giocato con un uomo in più, invece ne è venuto fuori un possesso palla fine a sé stesso, con errori da parte dei rosanero, troppo prevedibili e poco incisivi, è mancata la cattiveria sotto porta ed il cinismo necessario, per regalare al Palermo tre punti che sarebbero stati importantissimi.

Ad onore del vero, il Palermo ha lottato su tutti i palloni e ha giocato a viso aperto, confermando purtroppo i suoi limiti, il Bari ha confermato di essere un’ottima squadra e di essere di gran lunga superiore alle altre pretendenti alla promozione diretta, ce da dire che sfruttare la superiorità numerica, contro una squadra così organizzata, non era semplice.

È chiaro che a gennaio serve puntellare l'organico ed è lo stesso tecnico ad ammettere, che nella prossima finestra di mercato, bisogna rivedere qualcosa nell’organico, diversamente sarebbe un po' come prendersi in giro, perché è evidente a tutti che l’organico va completato, nonostante il Palermo stia disputando un buon campionato.

Ora ai rosanero non resta altro, che ottenere il secondo posto a fine campionato, per evitare le pericolose fasi iniziali dei play off e quindi non si possono perdere più punti, il ricorso al mercato invernale è d’obbligo, abbiamo sempre parlato di un centrocampista di livello e di esperienza, proprio il Bari ha in organico Lollo, che finora ha disputato solo due minuti in campionato e per il quale sembra, che il Palermo voglia muoversi a gennaio, si tratta di un rinforzo d'esperienza in mezzo al campo, di un classe '90 ex Carpi, Empoli e Venezia.

Sul fronte del passaggio societario, Pallotta è uscito di scena e si parla adesso di un fondo d’investitori londinese, che non ha specifiche esperienze nel calcio e comunque sembra che il Palermo si stia muovendo su tre ipotesi per il futuro societario: la prima riguarda la cessione totale del club ad un nuovo gruppo imprenditoriale; la seconda l'ingresso in società di nuovi finanziatori e la terza quella di continuare con l'attuale assetto, i prossimi due mesi saranno decisivi per capire se avremo un Palermo ad alto livello oppure no.

Loria, grandissima prestazione contro il quotato Caerano.

Finisce 2 a 0 per gli ospiti il recupero con il Caerano, la partita è stata combattuta ed equilibrata, il primo tempo è finito sullo 0 a 0, a testimonianza del grande equilibrio in campo, la partita è stata ben giocata dai rossoblù del Loria, ma nei primi minuti del secondo tempo, una deviazione fortuita ha portato in vantaggio il Caerano.

Ancora un autogol ha condannato il Loria ad inseguire gli avversari nel risultato, perché da quel momento i rossoblù hanno preso in mano le redini del gioco e hanno provato in tutti i modi di raggiungere un pareggio che sarebbe stato meritatissimo, poi sugli sviluppi di un angolo, l’avversario la chiude con un preciso tiro al volo all’incrocio, una volta si diceva con il classico tiro della domenica.

Il Loria non demorde e continua ad attaccare con lucidità, costringendo gli avversari ad agire in contropiede, senza però riuscire e trovare il tap-in vincente, si chiude così il girone d’andata, che vede il Loria al quart’ultimo posto in classifica, una classifica che non gli appartiene e che è figlia della mancanza di stabilità nel gruppo, ribadendo anche contro il Caerano, di non essere inferiore a nessuna delle squadre del suo girone.

La sosta invernale non servirà per una nuova preparazione, 20 giorni non sono un tempo sufficiente, mancano gli uomini per farla e il tempo per recuperare a livello fisico, si faranno un paio di amichevoli per mantenere il tono muscolare e verrà incrementato qualche allenamento, per preparare la gara con il Postioma.

Adesso si riprenderà l’8 gennaio, ammesso che le cose a livello Covid non peggiorino, molto dipende dal gruppo che si riuscirà a formare, se ci saranno nuovi arrivi e come continueranno ad allenarsi, la speranza è che la squadra abbia ripreso il suo trend, così come ha dimostrato con Padernello e Caerano.

Se poi arriveranno forze fresche, a cominciare dagli impegni di gennaio, ogni partita nel girone di ritorno sarà una finale, vincere servirà per dare energia e adrenalina a tutti, per fare almeno una ventina di punti, praticamente il doppio del girone di andata. 

venerdì 17 dicembre 2021

Critiche a Filippi?

 

Beh! Devo dire onestamente che ad oggi sono immotivate, io quando la squadra giocava con il 3-4-2-1 e giocava male, ho detto che Filippi doveva aspettarsi l’esonero, se non avesse cambiato qualcosa per modificare il trend, perché rispetto all’anno scorso, era stata costruita una squadra per i primi posti e arrancare in quel modo non era nelle previsioni.

Lui è molto bravo e molto intelligente, ha capito così come ho capito io che bisognava cambiare, lo ha fatto e adesso i rosanero sono al momento al secondo posto in classifica, dimostrando di essere a livello delle altre comprimarie, ma non superiore e in questo sicuramente non è colpa di Filippi, ma dell’organico a disposizione.

Sembrerebbe che il popolo rosanero sia molto deluso, io non mi limito a scrivere, ma parlo anche con i tifosi rosanero e indubbiamente c’è molta delusione per il fatto che per il secondo anno consecutivo, il Palermo non dimostra di avere la forza economica per primeggiare in serie C.

La cosa non è accettata da buona parte dei tifosi, non tanto perché abituati a gli anni di serie A di Zamparini, perché ci sono anche gli anni di serie B e del fallimento di Zamparini, ma perché non vede un futuro che non sia la serie C a vita, la situazione non può che peggiorare ed ecco qual è la delusione, ma individuare in Filippi il responsabile di questo è sbagliato.

È innegabile che nel girone C di serie C, ci sono almeno tre o quattro squadre superiori al Palermo: Bari, Catanzaro, Turris, Avellino e almeno un paio allo stesso livello, come Monopoli, Foggia e lo stesso Catania, il Palermo è secondo con questo organico e tecnicamente non è da criticare, né il tecnico e per certi versi nemmeno la società, visto che sono questi i limiti economici.

Il Palermo è una buona squadra e può giocarsi comunque le sue carte, meglio sarebbe se lo facesse con l’innesto di 2 o 3 calciatori di categoria, perché se si vogliono raggiungere traguardi importanti, si devono avere alternative di pari livello, da qui la necessità di intervenire sul mercato di gennaio, per la promozione diretta o per la promozione attraverso i playoff rinforzando la squadra.

Tra le rivali, mi ha lasciato particolarmente colpito la Turris, non era alla vigilia accreditata ad un campionato di vertice, però darà molto fastidio a tutte le pretendenti alla promozione, l’ex Caneo sta facendo un grande campionato, ha le idee chiare, un gruppo importante che sta giocando un gran calcio, il più bel calcio della categoria, stanno divertendosi e non tradirà le aspettative, va avanti per la sua strada e non è detto che non si candidi con il Palermo e l’Avellino, alla vittoria dei play off.

Sembrerebbe che l'ex presidente della Roma Pallotta, stia preparando un'offerta per l'acquisto del Palermo e a quanto pare ci sono stati dei contatti, che andrebbero avanti dai primi di ottobre, ma non è chiaro se la trattativa è aperta oppure ancora no, Pallotta a Roma non ha fatto bene, però magari proprio perché era la Roma, di sicuro c’è una disponibilità economica di gran lunga superiore a quella dei Mirri.

Il segretario generale della Lega Pro ha parlato di "Riforma”, ma non solo per la serie C, perché come vediamo di una riforma ne ha bisogno tutto il sistema calcio, in terza serie il livello è molto alto, con piazze calcistiche di categoria superiore, con dodici mila spettatori di media a partita, media che spesso non c’è neanche in serie A.

Ecco perché serve una riforma, per trovare un equilibrio sulla sostenibilità economica, prima dei format, bisogna arrivare alla sostenibilità economica dei club e quindi la riforma deve essere fatta da tutte le serie insieme, perché si tratta di una riforma necessaria e non più procrastinabile.

lunedì 13 dicembre 2021

La sconfitta che non ci voleva.

Il Palermo perde il derby con il Catania per 2 a 0, una sconfitta inaspettata viste le diverse condizioni di classifica e di morale delle due squadre, una sconfitta che non ci voleva nella rincorsa al Bari prima in classifica, che fra l’altro ha allungato di altri 3 punti sulle seconde (Turris e Palermo) e quindi sui rosanero che adesso sono a meno 7 dalla vetta e ospiteranno proprio il Bari alla prossima.

Contro il Bari inoltre, mancheranno Almici e Luperini che sono stati espulsi sul finale della partita, una partita ben giocata da entrambe le squadre, anche se per certi versi il Palermo ha regalato agli avversari il primo tempo, giocando in maniera molto attendista e con un po' di nervosismo, provando a ribaltare la partita solo dopo il gol del vantaggio etneo.

Il Catania parte subito molto meglio del Palermo e a metà del primo tempo si porta meritatamente in vantaggio, anche se su calcio di rigore realizzato da Moro, questo è il primo episodio di una partita, che con il passare dei minuti diventa sempre più bella e combattuta, il Catania ha continuato ad andare forte, mentre il Palermo ha commesso ancora molte disattenzioni.

Nella ripresa il Palermo ha avuto una buona reazione, ma non è riuscito a concretizzarla, anche quando è rimasto in superiorità numerica e poi nel finale convulso, il Catania riesce pure a raddoppiare, suggellando una partita esemplare da parte degli etnei, che sono stati più forti mentalmente, tecnicamente e tatticamente dei cugini rosanero.

Silipo subentrato a Odjer è riuscito a mettere in difficoltà la difesa rossazzurra e poi con l’ingresso di Almici e Luperini, i rosanero sono riesciti a guadagnare il predominio territoriale, ma il Catania tiene bene anche dopo l’espulsione di Russini, il Palermo attacca con disperazione, ma il Catania si chiude e con il passare dei minuti gli animi si scaldano.

I rossoazzurri tornano in parità numerica con l’espulsione di Almici, parità che rimette in partita il Catania e all'85esimo Moro la chiude con il 2 a 0, sfiorano anche il terzo gol, così come spesso accade nei derby, alla fine vince la squadra meno favorita, purtroppo il Palermo è stato poco lucido e ha attaccato in maniera disordinata.

Nel finale addirittura il Palermo è stato sull'orlo di una crisi di nervi, con Almici e Luperini che sono stati espulsi per le reazioni nervose, il primo con un raccattapalle e il secondo per un fallo di frustrazione, due espulsioni dirette che mettono in difficoltà il Palermo anche per la prossima partita con il Bari.

I rosa tornano a casa con una sconfitta pesante e la sensazione è che siano stati fatti dei passi indietro, la necessità di un cambio di passo da parte del Palermo è evidente, la sconfitta contro il Catania rispecchia soprattutto la differenza d’approccio mentale alla partita, da parte delle due squadre.

I catanesi sono partiti convinti, hanno voluto la vittoria molto di più, cosa che doveva fare invece il Palermo, i rosanero al contrario, sono partiti con un atteggiamento troppo riflessivo, un risultato questo, che deve far riflettere e deve preparare la gara contro il Bari nella maniera migliore, il derby ha dimostrato se ancora ce ne fosse stato bisogno, che nel marcato invernale serviranno degli innesti.

Se il Palermo vorrà realmente lottare per la promozione, anche se quella diretta oramai mi sembra andata, oltre a capire il perché dei tanti errori commessi contro il Catania, i dirigenti dovranno alzare e di molto la qualità dell’organico, anche per onorare il progetto del nuovo Barbera, difatti il Palermo e la città, hanno l’opportunità di riqualificare ed ammodernare lo stadio.

Attraverso il PNRR e a una cooperazione tra pubblico e privato, è stato avviato un incontro con il Sindaco, l’assessore allo Sport, il responsabile Advisor per i grandi progetti infrastrutturali del Credito Sportivo, il Presidente e l’Amministratore del Palermo, il Presidente della Lega Pro Ghirelli e il suo vice, per rendere il Barbera un modello di sostenibilità e di inclusione sociale.

La presenza dell’Istituto del Credito Sportivo, del Sindaco e del Presidente del Palermo, sono un chiaro segnale dei passi avanti, fatti per ristrutturare lo stadio, a cui deve obbligatoriamente seguire la promozione in serie B, a cosa serve uno stadio moderno, per una squadra che arranca in terza serie.

 

Finalmente!!!

 

Finalmente arriva la prima vittoria per il Loria targato Crisà, la partita è stata sofferta e diverte, il 3 a 1 finale in favore del Loria, è merito di un approccio diverso alla partita, rispetto alla gara con l’Asolo, ma che non può essere considerata una vera e propria svolta, visto che l’organico rimane precario e le possibilità di cambiare gli allenamenti non sono possibili, a causa della mancanza di campi.

Sulla partita il tecnico ha detto: "Ci voleva ancora più ritmo e più lucidità sotto porta e nel giro palla, siamo stati troppo leggeri dopo il vantaggio ed abbiamo regalato campo agli avversari, che si sono presi di coraggio e hanno fatto gol, è vero che siamo stati perentori nel ritrovare il vantaggio, ma anche sul 2 a 1 la partita è stata molto difficile, noi non riuscivamo a trovare il gol e loro ci credevano sempre di più, per loro poteva essere la possibilità di prendere il primo punto."

Sulla reazione alla partita con l’Asolo: "La partita con l’Asolo, fortunatamente ci ha lasciato la consapevolezza che dovevamo alzare l’asticella e che la posizione che abbiamo in classifica non rispecchia in nostro vero valore, nonostante tutte le difficoltà patite fino ad adesso, stavolta avevamo una difesa meglio organizzata e abbiamo avuto una buona velocità nella manovra, abbiamo creato alcune occasioni, che non siamo riusciti a capitalizzare e questo ha tenuto in bilico il risultato fino alla fine”.

Sul rischio dei gol quasi subiti: "Sicuramente gli avversari hanno avuto 4-5 occasioni di fare gol sui calci d’angolo, resi pericolosi dal fatto che non siamo molto capaci nei duelli aerei, ma anche perché il portiere è appena tornato dall’infortunio e non ancora in forma, si trattava di palloni nell’area piccola, che sono palloni del portiere, errori troppo evidenti, che ci hanno complicato una partita abbastanza facile e contro avversari modesti, noi abbiamo degli evidenti limiti fisici e dovremo commettere meno errori." 

lunedì 6 dicembre 2021

I rosa acciuffano la vittoria per i capelli.

Al 95esimo arriva il fischio dell'arbitro, il Palermo batte il Monopoli 2 a 1 e scavalca in classifica proprio i pugliesi, portandosi al secondo posto, a 5 lunghezze dal Bari, una vittoria alla fine meritata, raggiunta all’87esimo e contro una grande squadra, non ho visto ancora giocare il Bari, ma Monopoli ed Avellino sono superiori al Palermo.

Tutto questo accresce i meriti dei rosanero, ma ci dice anche che occorre fare uno sforzo per raggiungere lo stesso livello tecnico degli avversari, il Monopoli come l’Avellino è pieno di valori e scontro diretto con i pugliesi, è stato contro una squadra completa e difficile da affrontare, che merita ampiamente la posizione in classifica che ha.

Il primo tempo si è giocato ad alti ritmi, anche se le due squadre sono rimaste un po' abbottonate, nel secondo tempo il Palermo si è un po’ allungato e il Monopoli ha creato parecchi fastidi alla difesa rosanero orfana di Marconi, anche se Accardi al suo rientro da titolare non ha sfigurato e così Filippi ha dovuto cambiare qualcosa, riuscendo a tenere meglio botta ad un avversario che si dimostrava superiore.

Come spesso accade, l’inserimento del trequartista, diciamo dell’uomo di regia che manca al Palermo e che Silipo riesce anche se a fasi alterne ad interpretare, ha, più che cambiato la partita, indirizzato la gara, Soleri al posto di Fella nel secondo tempo, ha contribuito ad attaccare i centrali avversari, permettendo così gli inserimenti di Silipo.

Una vittoria meritata che dà un segnale importante al campionato, anche se bisogna ancora migliorare e correggere tante cose, a cominciare dal mercato, per migliorare lo sviluppo del gioco tra le linee, che deve essere più veloce ed essenzialmente più preciso, perché contro il Monopoli e in linea di massima sempre, commette troppi errori d’impostazione.

Il Palermo va in vantaggio per primo, con uno bel gol di Valente, sempre più uomo ovunque di questo Palermo e tre minuti dopo il Monopoli pareggia, i rosanero trova il coronamento di un sogno con lo splendido gol di Brunori (sempre più protagonista) nel finale di partita e che regala ai tifosi il ritorno al secondo posto per i rosanero.

E pensare che proprio Brunori era apparso più opaco e privo della sua brillantezza, Valente invece ha sempre una marcia in più ed è sempre nel vivo del gioco, per cercare l’assalto ai tre punti, il Monopoli si conferma squadra granitica e vince tutti i duelli, di una partita complicatissima e ben giocata dai biancoverdi di Colombo, ma il Palermo ottiene una vittoria importante e il secondo posto, il modo migliore per arrivare al derby contro il Catania.

Ancora un altro rinvio per il Loria.

Salta causa positività di un calciatore del Loria, la partita con il Caerano secondo in classifica, in settimana c’era stata una riunione tecnica di programmazione per la lunga sosta natalizia, che comincia il 5 dicembre e finisce il 19 di febbraio, comincia per tutte le altre, perché il Loria sarà impegnato nei due recuperi con Il Padernello e il Caerano.

Il Loria comunque ha ribadito la fiducia al tecnico Crisà, mostrando di avere pazienza e voglia di portare avanti una progettualità, che non è legata esclusivamente ai risultati, una scelta che fa sicuramente onore alla società, anche perché il progetto in questione ha delle evidenti lacune, che hanno determinato 3 sconfitte su 6 partite giocate e il computo delle vittorie è fermo a uno.

La gara di recupero esterna contro il Padernello del prossimo weekend, riveste un ruolo importante per il tecnico, che nelle sue precedenti avventure, ha dimostrato sempre tutte le sue qualità e dunque si merita le attenuanti del caso, la squadra ha indubbiamente delle qualità inespresse, date dalla sensazione di solidità messa in mostra dal Loria contro il Salvarosa e non solo, prima dell’attuale fase di “migrazione”.

Il Loria ha scelto di dare ancora fiducia all’allenatore siciliano, per la sua esperienza e per la sua qualità, in attesa che il mercato di dicembre, per provare a dare una vera e propria forma, ad una squadra che ad oggi una forma precisa non ce l’ha, sia in fase offensiva che difensiva, la riprova di tutto questo arriva dal rendimento e dalle difficoltà caratteriali della squadra. 

giovedì 2 dicembre 2021

Non si possono vincere tutte.

Il Palermo dopo tre vittorie consecutive si è fermato con il Picerno, la sconfitta per 1 a 0 arriva nel momento migliore dei rosa, che stavano piano piano risucchiando punti alla capolista Bari, per certi versi è stata una partita strana, perché i rosanero hanno avuto più occasioni del Picerno, ma non le hanno sfruttato al meglio, mentre sono stati bravi i picernesi a sfruttare l’occasione con Reginaldo e poi a chiudere bene tutti gli spazi.

L'errore del Palermo è costato almeno 1 punti in classifica, è vero che non si possono vincere tutte le partite, ma i rosanero dovevano portare almeno a casa un punto, anche perché: Bari, Monopoli e Avellino hanno vinto e insieme al Catanzaro, sono i nostri rivali più diretti alla promozione in serie B.

Nel primo tempo il Palermo ha comandato le azioni per gran parte del tempo, senza però rendersi mai pericoloso, cosa che invece è riuscita al Picerno, che alla prima vera azione creata è passato in vantaggio, niente comunque lasciava presagire che la partita e il risultato non si potesse recuperare, il Palermo ha reagito bene, ha continuato ad avere un atteggiamento positivo e propositivo, ma ha pure continuato a creare pochissimo.

Così pure nel secondo tempo, il Palermo ha comandato la partita e non ha creato particolari problemi alla difesa avversaria, sotto l’aspetto del volume di gioco prodotto, i rosa meritavano senz’altro di più, ma il Picerno non ha rubato nulla, è un peccato perché l’avversario non era irresistibile e il Palermo perde terreno dal Bari, che ora è distante 7 punti e i rosa hanno pure perso il secondo posto in classifica.

Il Palermo si trova adesso terzo in classifica a quota 29, mentre al secondo posto a quota 30 si trova il Monopoli, prossimo avversario dei rosa alla “favorita”, quindi al Palermo si presenta subito la possibilità di battere una diretta concorrente e riprendersi il “suo” secondo posto, con la speranza che il Bari perda ad Avellino e si rimetta nuovamente tutto in gioco.

Palermo-Monopoli è una partita importante, per entrambe le formazioni e potrà indicare chi realmente potrà essere l'antagonista principale del Bari, anche se un Avellino che dovesse battere i galletti pugliesi e si portasse a 30 punti in classifica, appaiando eventualmente il Monopoli, non sarebbe proprio un avversario da sottovalutare e lo abbiamo visto a Palermo, senza per tanto sottovalutare anche la Turris, che è sulla scia dei rosa.

Non ho mai sostenuto che l'organico rosanero, in questa stagione fosse da primato, ma che si trattasse di una squadra costruita per le prime posizioni, si, ho pure detto che nel marcato di gennaio e specialmente a centrocampo, il Palermo deve fare qualcosa, anche in virtù del cambio di modulo, visto che la squadra era stata costruita per il 3-4-2-1.

Il 3-5-2 permette al Palermo una copertura migliore alla difesa e da più libertà di manovra a due esterni, che sono molto offensivi, ma pare che adesso venga a mancare un vero play di centrocampo, in grado di dare qualità al reparto e fargli fare il salto di qualità, per insidiare il Bari per la vittoria finale.

Per quanto riguarda la trattativa per la cessione del Palermo, si parla di un accordo totale fra le parti e si attende solo la decisione del tribunale di Catania, il presidente Mirri, ha confermato che nonostante tutto, l’obiettivo resta ed è, la serie A in 3 anni, questo è quanto è stato detto al momento della rinascita in serie D, adesso i 3 anni sono passati e non siamo ancora neanche in serie B.

Per carità, si capisce che sono cose che si devono dichiarare, anche a costo di perderci la faccia e si capisce che realizzarli poi non è così semplice, il percorso di crescita purtroppo è lungo e proprio il Bari, che ha molte più disponibilità di noi ed è la squadra di una grande città lo dimostra, il vero passo in avanti però non è il veloce salto di categoria, ma la stabilizzazione della società.

Non avrebbe senso andare in serie A, per poi dovere fallire un’altra volta, la serie A deve arrivare prima possibile, ma per restarci e inserirci in quel novero di squadre, che stanno immediatamente dietro alle grandissime, un posto stabile insomma tra Roma, Napoli e Lazio, per questo Mirri e noi tutti, attendiamo con ansia la decisione del tribunale di Catania, che dovrebbe arrivare entro fine mese.

Il fondo a quanto pare è pronto a fornire le risorse economiche per il rilancio, con Mirri a garantire la continuità, anche per accedere al Credito sportivo per realizzare il Centro sportivo di Torretta, si aspetta che finisca la lite tra i due vecchi soci, l’accordo con i nuovi soci è totale, ma noi siamo abituati più di altri a “mai dire mai”.

martedì 30 novembre 2021

Il Loria rimanda ancora l’appuntamento con la vittoria.

Non è servito neanche incontrare la penultima in classifica, per portare a casa i primi tre punti dell’era Crisà, che fino ad adesso alterna un pareggio ad una sconfitta, ha perso la prima fuori casa con il Resana, ha pareggiato la seconda in casa con il Ponzano, ancora una sconfitta fuori con il San Gaetano e ancora un pareggio in casa con il Salvarosa.

Dopo la sosta ha perso ancora fuori casa con il Rio e stavolta è arrivato il primo punto fuori casa ad Asolo, 3 punti in 6 partite, sono un bottino troppo povero, a maggior ragione per una squadra che non ha mai sfigurato nel confronto con le altre e gli stessi risultati lo dimostrano, il 4 a 2 con il Resana prima in classifica, è arrivato con due autoreti e la squadra per mezz’ora ha giocato in dieci, dopo essere stata meritatamente in vantaggio per 2 a 0.

Con il San Gaetano che è terza in classifica, la sconfitta per 1 a 0 è nata su un retropassaggio sbagliato e contro il Salvarosa che è quarta in classifica, anche in quel 2 a 2 i due gol degli avversari sono state 2 autoreti, ma il problema è che la squadra perde i pezzi settimana dopo settimana, tanto che contro l’Asolo, erano solo 8 i superstiti dei 18 iniziali, componenti l’organico.

Contro l’Asolo la squadra ha fatto la peggiore prestazione della stagione, giustificata per certi versi dalla troppa disomogeneità del gruppo (troppa gente che non si conosce tra loro e troppa gente che gioca da sola) e dall’improvvisazione, come improvvisare una difesa a tre con gente che non si conosce e non si è mai allenata insieme, con due esterni bassi alla loro prima volta, senza averla mai provato.

Anzi! Menomale che gli avversari erano così scarsi, che almeno sono riusciti a portare a casa un punto e con gli avversari che sono passati in vantaggio, grazie ad un rimpallo, certo la prossima partita con il Caerano sarà tutta un’altra cosa, ma si spera nel frattempo di potere recuperare qualcuno nel mercato di dicembre, che si apre giorno uno.

La mancanza numerica di giocatori, oltre alla non elevatissima qualità degli stessi, non ha ancora permesso a Crisà, di fare la sua proposta di calcio, quella di una squadra dove lo spettacolo e il divertimento devono essere elementi imprescindibili, una squadra che gioca in trenta metri, con i giocatori e i reparti non distanti tra loro più di 10 metri, dove tutti partecipavano alla fase offensiva e alla fase difensiva e dove tutti sono polivalenti, uniti tra loro da un filo invisibile.

Una squadra che facesse del possesso palla la sua ragione di vita, tanto che gli piace dire: “se la palla ce l’abbiamo noi non ce l’hanno gli avversari e quando la perdiamo la dobbiamo riconquistare immediatamente”, invece ad ogni partita è costretto ad improvvisare sempre una soluzione diversa, ultimamente per dirne una, si è inventato la difesa a 3 per creare superiorità numerica.

Ogni allenatore ha il suo metodo di lavoro, ma va sottolineato il fascino del lavoro di Crisà, un uomo di 67 anni, che ha vinto e allenato in tutte le categorie dilettantistiche e che stupisce, per la sua determinazione, la sua voglia di vincere e di mettere a disposizione degli altri la sua esperienza.