Dopo sette anni, la grande
storia dei derby tra Palermo e Catania, torna ad arricchirsi di una nuova
pagina, con il Palermo che continua ad
avere bisogno di cambiare passo, almeno sotto l’aspetto della classifica, una
svolta che sia decisiva per cominciare una grande rincorsa, troppo pochi tre
punti in cinque partite, per quelle che erano e restano le ambizioni del Palermo,
ambizioni di promozione che al momento non sono in linea con il rendimento della
squadra.
La Ternana non è in fuga, ma
sta monopolizzando il girone con 21 punti, ben 18 punti in più dei rosa, Bari e
Teramo a 17 punti sono subito dietro e addirittura rispettivamente con una e
con due partite in meno, sinceramente pensare di potere realizzare una rincorsa
così importante è assurdo, specialmente in queste condizioni di Covid, inoltre (e
questa potrebbe essere una grande opportunità), i campionati potrebbero essere
nuovamente sospesi e la vincente potrebbe essere decretata (dopo gli opportuni
recuperi) attraverso i play off.
Chiaramente i play off
sarebbero allargati, presuppongo alle prime otto e in questo caso, dovremmo
raggiungere (in fretta) almeno l’ottavo posto, distante circa dieci punti,
superando in classifica squadre come: Foggia, Catania, Potenza e Monopoli, eppure
ancora i margini per recuperare ci sono, il Palermo deve recuperare tre partite
sulla carta non impossibili, con Potenza, Turris e Viterbese, nove punti più i
tre attualmente fatti, porterebbero il Palermo a quota 12, a ridosso della Juve
Stabia che le ha giocate tutte ed è al sesto posto con 13 punti.
Tre vittorie
significherebbero per il Palermo, il raggiungimento di una posizione di
classifica in piena zona playoff, obiettivamente al momento l’unico obiettivo
possibile, perché c’è troppa differenza tecnica e di organico, per sperare in
una promozione diretta.
Però deve succedere qualcosa,
non si può continuare a giocare e ad allenarsi in emergenza, giocando fra l’altro
ogni tre giorni, tecnicamente una svolta c’è stata, quel cambio di passo
auspicato è avvenuto, perché il Palermo di Catanzaro e questo con il Catania è
un altro Palermo nonostante tutto, adesso a me il Palermo piace, peccato la
sterilità la davanti.
Una squadra come il Palermo, è inconcepibile che non
abbia un attaccante e un trequartista come si deve, per potere puntare a
posizioni di classifica più importanti, in questi due ruoli il Palermo deve intervenire
perentoriamente sul mercato, come ripeto da sempre, la squadra, soprattutto in
attacco è incompleta e servirebbero almeno tre innesti di qualità.
Con questo
organico, con questi giocatori, non credo che il 4-2-3-1 sia il modulo più
adatto e alla luce delle ultime due partite, credo (covid permettendo) che
occorrerà qualche “rivisitazione” tattica, per sfruttare al meglio l’organico.
Le due partite contro Catanzaro e Catania, hanno detto che Palazzi nel ruolo di centrale difensivo e in coppia con Marconi va benissimo, con Alamici a destra e Crivello a sinistra, in difesa penso che siamo competitivi, fra l’altro con Palazzi dietro, potremmo cominciare a sviluppare l’azione già dalla difesa.
Vero è che si verrebbe a sguarnire il centrocampo, ma
intanto bisogna fare alcune precisazioni, due uomini a centrocampo sono pochi, poi
manca un regista e si sente, io ho avuto la fortuna di vedere giocare due volte
Martin e mi è sempre piaciuto, per me è quel regista qualitativo che ci manca.
Quindi Martin andrebbe a prendere il posto di Palazzi
a centrocampo, in un centrocampo a tre con lui regista e affiancato da due
mezzali, Luperini e Odjer (io gli preferisco Broh), sacrificando un esterno d’attacco
che ad oggi a mio avviso, hanno avuto una resa pressoché nulla.
In attacco e qui casca l’asino, dopo la partita fatta
da Saraniti contro il Catania, posso dirvi che finalmente il calciatore mi è
piaciuto, ma non come punta centrale, bensì da seconda punta o addirittura da trequartista,
fuori dall’area di rigore si è mosso bene e ha pure tirato tanto, quindi più di
un 2-1 in attacco o un attacco a tre, vedrei bene un 1-2 al posto del 3-1
attuale, con Saraniti trequartista, Lucca punta centrale e Rauti seconda punta
a svariare.
Lo so che da casa siamo tutti bravi, ma questo è
quello che ho visto nelle ultime due partite, così come ho visto che il Palermo
è notevolmente migliorato nel rendimento, tatticamente, fisicamente e
mentalmente, so che la situazione non è delle migliori per potere lavorare e
provare, del resto fin qui, Boscaglia non ha potuto fare altro che provare,
contro il Catania si è rivista la grinta,
l’abnegazione e il sacrificio di Catanzaro.
In questa squadra è cresciuta l’autostima e il senso
di appartenenza, il Palermo ha fatto due pareggi che a livello morale
rappresentano due vittorie, solo che i punti conquistati sono solo due e i
punti servono come il pane, abbiamo cambiato l’atteggiamento e l’approccio alla
partita, adesso dobbiamo dare continuità a quello che si è fatto a Catanzaro e
con il Catania.
È
un vero peccato, contro il Catania il Palermo ha sfiorato l’impresa, in campo si è visto un gruppo unito che nelle difficoltà ha
fatto la partita, castigato nell’unico errore difensivo, con un gol nemmeno tanto
regolare, dagli errori sotto porta e dalla stanchezza nel finale.
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